Autore Topic: Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?  (Letto 12955 volte)

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Offline ReYkY

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Una volta veniva chiamato "malthusianesimo", oggi possiamo chiamarla la "dottrina della denatalità".

Per anni mi sono chiesto: perché i poteri "che contano" non ostacolano, ma, anzi, sponsorizzano le teorie e le istanze femministe?

Mi chiedo, perché mai le elité internazionali favoriscano organizzazioni che, ragionando terra terra, vanno contro i loro stessi interessi*? (*Considerando che la maggior parte di quelli che "contano" nel mondo sono uomini...).

Analizziamo per un attimo i punti cardine della dottrina femminista:

Aborto (= meno nascite)
Divorzio e dissoluzione della famiglia tradizionale, a favore della "carriera" femminile (= meno nascite)
Distruzione e derisione della donna in quanto madre e moglie, a favore delle "emancipate". Che invece vengono: venerate, rispettate ed idolatrate (= meno nascite)
Creazione ad arte di falsi fenomeni e pericoli (falsi stupri e femminicidi su tutti) per creare una immotivata paura degli uomini. Limitando, di fatto, interazioni e rapporti (= meno relazioni uomo/donna = meno nascite)
Derisione della figura del maschio; del padre; del seduttore. Perché se una volta gli uomini che amavano il sesso e la seduzione erano "latin lover" o "don giovanni", oggi sono diventati dei "morti di figa" da sbeffeggiare e deridere in pubblica piazza. Il tutto condito dalla criminalizzazione del sesso (meno sesso = meno nascite. Sempre e comunque).

Qui, pensandoci bene, verrebbe da aprire il capitolo LGBT, anch'esso sponsorizzato dai poteri che contano, ed anche qui il risultato finale è l'incremento della denatalità. Non è un caso se i movimenti LGBT vanno a braccetto con quelli femministi. Aggiungo inoltre che, non è un caso se nei paesi dove i governi vogliono, invece, incrementare la natalità, taluni movimenti siano ostacolati in tutti i modi (penso al "nostro" regime Fascista o al più contemporaneo regime in Russia).


Un popolo che sceglie la morte (denatalità) a favore della vita è destinato a soccombere.

Ora viene da farmi un'altra domanda, a cui però non so a darmi una risposta logica e concreta.

Ammesso che taluni movimenti siano stati creati, e sponsorizzati, per avere un paese con meno nascite e con pochi (anziani) cittadini: a chi chi giova tutto ciò? Chi ha interesse nel diminuire la popolazione occidentale?


Lascio l'ultima parola ad un video trovato in rete (fate copia/incolla nella barra del vostro browser):   

Online Massimo

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #1 il: Aprile 03, 2015, 18:43:00 pm »
Cui prodest? Al modello di sviluppo occidentale, ai poteri forti delle banche, dell'alta finanza e delle multinazionali che vogliono
avere a che fare non con UOMINI (in quanto tali con idee chiare su quello che vogliono e cosa, come e quando comprare) ma con
CONSUMATORI senza identità, senza cultura, senza dignità, senza punti di riferimento e sopratutto senza valori che non siano
quelli del consumismo spinto e dell'accumulo dei beni (soprattutto inutili) che alimentino il sistema produttivo: Per fare questo è
necessario distruggere la maschilità per tre motivi:
- il maschio è poco "consumatore": per indole, natura e tradizione si è specializzato sulla produzione. Ma oggi la produzione è
poco importante: tanto è vero che la si è "delocalizzata" in gran parte e trasferita nel terzo Mondo e in Cina. In Occidente conta
piuttosto il consumo. Quindi è necessario puntare sulle donne che sono amanti dello shopping e sono ben più "spendaccione".
Da qui l'esaltazione del femminile e del femminino. Non perchè abbia VALORE ma in quanto volano e traino del consumismo.
- il maschio è sempre quello che ha fatto rivoluzioni e attuato rivolte e ribellioni. Per impedirgli appunto di ribellarsi al "sistema" è necessario allora rimbecillirlo, rincoglionirlo, addomesticarlo e femminilizzarlo così da renderlo prono e supino al sistema. Di qui la criminalizzazione, la derisione sistematica, l'attacco morale e la delegittimazione del mondo maschile e della maschilità.
- perchè tutti diventino dei target del mondo commerciale è necessario e occorre distruggere la famiglia nucleare, così come si è distrutta la famiglia allargata. Infatti nella famiglia è il padre a decidere il livello del consumo per le cose importanti, mentre
viene delegato alla donna il compito di decidere il livello di consumo alimentare all'interno di un budget fissato dal capofamiglia.
Per distruggere e rimuovere questo ostacolo al consumismo spinto e alla riduzione di tutti i componenti della famiglia al rango
di CONSUMATORI si deve per l'appunto incentivare divorzi, separazioni, l'insoddisfazione femminile che ne è la causa primaria
con la scusa di favorire la "libertà della donna" e la sua emancipazione. Vero nulla. E' il consumismo e l'abbruttimento di tutto
il genere umano occidentale al ruolo di fattore di consumo il vero obiettivo principale. Ma se dichiarato susciterebbe resistenze.
Chi osa invece obiettare e replicare se si proclama a quattro venti che si vuole emancipare e liberare la donna occidentale? 

Offline ReYkY

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #2 il: Aprile 03, 2015, 18:47:51 pm »
Cui prodest? Al modello di sviluppo occidentale, ai poteri forti delle banche, dell'alta finanza e delle multinazionali che vogliono
avere a che fare non con UOMINI (in quanto tali con idee chiare su quello che vogliono e cosa, come e quando comprare) ma con
CONSUMATORI senza identità, senza cultura, senza dignità, senza punti di riferimento e sopratutto senza valori che non siano
quelli del consumismo spinto e dell'accumulo dei beni (soprattutto inutili) che alimentino il sistema produttivo: Per fare questo è
necessario distruggere la maschilità per tre motivi:
- il maschio è poco "consumatore": per indole, natura e tradizione si è specializzato sulla produzione. Ma oggi la produzione è
poco importante: tanto è vero che la si è "delocalizzata" in gran parte e trasferita nel terzo Mondo e in Cina. In Occidente conta
piuttosto il consumo. Quindi è necessario puntare sulle donne che sono amanti dello shopping e sono ben più "spendaccione".
Da qui l'esaltazione del femminile e del femminino. Non perchè abbia VALORE ma in quanto volano e traino del consumismo.
- il maschio è sempre quello che ha fatto rivoluzioni e attuato rivolte e ribellioni. Per impedirgli appunto di ribellarsi al "sistema" è necessario allora rimbecillirlo, rincoglionirlo, addomesticarlo e femminilizzarlo così da renderlo prono e supino al sistema. Di qui la criminalizzazione, la derisione sistematica, l'attacco morale e la delegittimazione del mondo maschile e della maschilità.
- perchè tutti diventino dei target del mondo commerciale è necessario e occorre distruggere la famiglia nucleare, così come si è distrutta la famiglia allargata. Infatti nella famiglia è il padre a decidere il livello del consumo per le cose importanti, mentre
viene delegato alla donna il compito di decidere il livello di consumo alimentare all'interno di un budget fissato dal capofamiglia.
Per distruggere e rimuovere questo ostacolo al consumismo spinto e alla riduzione di tutti i componenti della famiglia al rango
di CONSUMATORI si deve per l'appunto incentivare divorzi, separazioni, l'insoddisfazione femminile che ne è la causa primaria
con la scusa di favorire la "libertà della donna" e la sua emancipazione. Vero nulla. E' il consumismo e l'abbruttimento di tutto
il genere umano occidentale al ruolo di fattore di consumo il vero obiettivo principale. Ma se dichiarato susciterebbe resistenze.
Chi osa invece obiettare e replicare se si proclama a quattro venti che si vuole emancipare e liberare la donna occidentale?

Anche questo è vero. Oggi gli uomini spendono gran parte del loro stipendio in "status simbol" (macchine, smartphone, palestre, cure e creme, ecc) allo scopo principale di sedurre il sesso femminile. Di contro se le donne fossero più a "buon mercato" molti business crollerebbero in 3 secondi.


Però il topic è incentrato, più che altro, a capire a chi giova la denatalità occidentale. :)

Offline nonmorto

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #3 il: Aprile 03, 2015, 20:50:00 pm »
Di fatto la popolazione italiana non cresce e non dimunuisce, le nostre donne non fanno più figli, i giovani italiani emigrano e c'è una sostituzione progressiva con degli immigrati, flussi voluti dal sistema, non flussi spontanei. A volte facciamo noi stessi le guerre e poi diciamo "poverini, c'è la guerra, bisogna accoglierli".

Mi sono chiesto spesso a chi giova la denatalità occidentale, non so darmi una spiegazione univoca e convincente ma ho fatto varie ipotesi.

Da un punto di vista economico una persona è una spesa dai 0-15 o 25 anni nei paesi occidentali perché è improduttivo e deve studiare. In certi paesi i bambini iniziano presto a lavorare, da noi l'età "minima" è 25 anni visto che prima occorre laurearsi secondo la mentalità occidentale. Poi una persona è una risorsa, perché paga le tasse e si ammala poco, dopo i 65 diventa una enorme spesa, pensione e sanità sono più che altro per gli over 65.

Quindi:
 0-25  scuola
25-65 paghi le tasse e mantieni le altre 2 fasce di popolazione
over 65 sanità e pensione

Di fatto la politica di non fare figli ma di importare immigrati già cresciuti taglia sia la spesa della scuola che della crescita dei figli da parte dei genitori.

Mettiamo caso che in Italia da domani non nascesse più nessuno e non ci fossero più immigrati, paradossalmente i primi 25 anni si avrebbero solo vantaggi economici, allo scattare del 26° anno però ci sarebbero meno lavoratori anno per anno, fino al collasso economico.

Di sicuro ci guadagnano le mafie, sia la nostra mafia che fa tanti soldi con gli immigrati, gestisce i centri di accoglienza, gli immigrati non vedono un euro ma la mafia si arricchisce e la mafia degli scafisti anche.

C'è anche la teoria della tensione sociale, ossia creare una lotta tra i poveri italiani e gli immigrati che facendosi la guerra tra loro non la fanno più al sistema.

C'è anche la teoria del genocidio bianco, possiamo metterla come vogliamo, ma di fatto un genocidio dei bianchi è in atto

http://en.wikipedia.org/wiki/Genocide_definitions
http://en.wikipedia.org/wiki/Genocide

È inutile giocare con le parole, se uno stato ha politiche che spingono alla sterilità una certa razza unite a politiche di immigrazione si tratta di genocidio. Questa è una definizione di genocidio, finché la polizia del politicamente corretto non cambia la definzione, un genocidio è in atto. Lo sta facendo la Cina in Tibet e sta avvenendo da noi in Europa.

Che sia lo scopo o una conseguenza casuale è tutto da vedere.

Le teorie del genocidio hanno varie spiegazioni, dall'islamizzazione dell'eruopa, al fatto che la razza bianca in europa è pericolosa per gli USA.


Ci sono considerazioni energetiche, ambientali ed alimentari. Nel 1996 è stato scritto un libro molto importante per questo genere di cose "Our Ecological Footprint: Reducing Human Impact on the Earth with illustrations by Phil Testemale".

In pratica fa tutti calcoli su quante risorse servono ad un umano per vivere, i calcoli sull'energia secondo me sono ormai datati e senza più senso, visto che ormai c'è il fotovoltaico e calcolare la foresta bruciata equivalente o la biomassa equivalente non ha più senso.

Anni fa se dovevo calcolare il territorio usato da una persona la stragrande maggioranza del terreno era per la produzione di energia, non di cibo, visto che i biocarburanti o cmq la fotosintesi di fanno sono molto ma molto inefficienti anche sotto lo 0.2% dell'energia del sole viene di fatto convertita in energia usabile dall'uomo. Contro un 15% dei pannelli fotovoltaici più scarsi ed un 25% di quelli migliori (parlo di quelli residenziali, non di quelli della nasa oltre il 44%).

Di fatto un metro quadro di pannelli fotovoltaici equivalgono a 100 metri quadri di foreste o biomassa.

Invece dal punto di vista del cibo l'italia non è autosufficiente, semplicemente non ha il terreno agricolo per sfamare i suoi cittadini, senza considerare che in pochi decenni abbiamo mangiato gran parte del nostro terreno agricolo, oltre 5 milioni di ettari, per colpa della cementificaizione. Cito i dati a memoria, credo del censimento agricolo che fa l'istat ogni 10 anni, ci siamo mangiati in pochi decenni 5 milioni di ettari su un totale di 23 milioni rimasti.

23 milioni di ettari non bastano a sfamare 60 milioni di persone, neanche smettendo di mangiare carne e sfruttandoli al massimo.

I giornali per non far capire la situzione fanno dei bei grafici con il cibo esportato, che è tantissimo, pasta esportata, formaggi esportati. Oppure con import / export misurato in euro di cibo importato ed esportato.

Tutte cavolate per non far capire la realtà, il made in Italy nel cibo non esiste, non abbiamo campi per sfamare noi stessi, figuriamoci per esportare, il made in Italy in realtà è cibo trasformato: importiamo la farina ed esportiamo la pasta. Importiamo il cibo per le mucche ed esportiamo il formaggio o importiamo latte ed esportiamo formaggio. Il made in Italy è una industria di trasformazione, non di produzione, sono inutili le etichette.

I nostri giornali hanno dato la colpa al fotovoltaico per la perdita di terreno agricolo ma basta fare 2 conti per vedere che se anche tutto il fotovoltaico per tutta l'energia italiana fosse messo interamente sul terreno agricolo se ne mangerebbe una percentuale ridicola. Senza considerare che si può mettere sui tetti. Sparano cavolate così facilmente smontabili senza vergogna.

Per dire il livello di propaganda dei nostri media, si sono inventati che l'expo 2015 è sulla natura e sull'agricoltura dopo che qualcuno ha fatto notare che mangiare altro terreno agricolo per il cemento non è un'idea saggia.

Credevo che il cibo venisse dall'africa, visto che un periodo leggevo articoli di come l'occidente si sta comprando i terreni agricoli dell'africa, tipo korea che compra il madagascar, poi ho scoperto che l'africa è un importatore netto di cibo.

Di fatto il grano viene dagli stati uniti, che podrebbero avere una popolazione molto ma molto più numerosa di quella che hanno. Anche la russia ha un surplus di produzione.

http://www.indexmundi.com/agriculture/?commodity=wheat&graph=exports

Ci sono molti paesi totalmente dipendenti dal grano degli stati uniti per la sopravvivenza. Le primavere arabe sono state causate dall'aumento del prezzo del grano, non dal fatto che gli arabi hanno internet, hanno visto quanto è figo l'occidente e volevano replicarlo. Prendete i vecchi articoli sulle primavere arabe, parlano proprio delle proteste per il prezzo del grano.


Io credo che i temi di geopolitica, risorse e natalità siano stati volutamente eliminati dal dibattito.


Offline nonmorto

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #4 il: Aprile 03, 2015, 20:56:13 pm »
Un post recente sul tasso di fertilità di Eugenio Benetazzo.

http://www.eugeniobenetazzo.com/control-the-fertility-rate/

Offline nonmorto

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #5 il: Aprile 03, 2015, 21:12:06 pm »
http://www.centrodiaiutoallavitadicassino.it/da-sapere/i-numeri-dell-aborto-in-italia/

Aborti totali fino al 2013: 5.5 milioni

Notare la scritta in basso

Citazione
La diminuzione numerica dal 1982 è solo apparente. Infatti, da quell’anno è iniziata una straordinaria campagna in favore di vari tipi di contraccettivi e delle varie pillole (del giorno prima, del giorno dopo, oggi dei cinque giorni dopo, la RU486) che hanno limitato il numero degli aborti presso ospedali e cliniche. Basti pensare che nel 2012 sono state vendute circa 400.000 confezioni di "pillole del giorno dopo", e quel numero aumenta ogni anno. Quanti aborti hanno provocato tutte quelle pillole? Il 20%? Il 30%? Cioè 80.000? 120.000? Allora il numero degli aborti procurati da tali mezzi abortivi, perciò, vanno ad aggiungersi alle cifre ufficiali.

Offline nonmorto

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #6 il: Aprile 03, 2015, 21:16:46 pm »
Di fatto tutti i "diritti della donna" si riducono al diritto a non fare figli, ossia al diritto al genocidio.

Diritto a gestire il proprio corpo: diritto all'aborto. Diritto di dire di no ai maschi che le approcciano, anzi ogni approccio è uno stupro. Diritto a lavorare in età fertile e fare carriera.

Poi c'è il diritto a prendere soldi se mandano via il padre, tramite divorzio o assegno per madri single.

Secondo me viviamo in un'epoca di violenza sulle donne, ma non quella che ci raccontano i tg, dei mariti che uccidono le mogli.

Offline nonmorto

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #7 il: Aprile 03, 2015, 21:25:56 pm »
Erdogan contro il femminismo

http://www.dw.de/motherhood-should-be-womens-priority-turkish-president-erdogan/a-18083263

Non so bene perché vuole tutti questi figli visto che la turchia dal punto di vista alimentare già non è autosufficiente, ma comunque Erdogan ha parlato contro il femminismo.

Ma il video importante è questo di Putin


Articolo sulle politiche di natalità in Russia.

Provate in Italia a dire 2 figli per donna, manteniamo la popolazione stabile numericamente. Orrore, vuoi opprimere le donne a casa. Maschilista.

Provate a dire che vogliamo i figli nostri invece degli immigrati importati apposta. Razzista.

Hanno uno psicoreato per ogni pensiero.

Offline Vicus

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #8 il: Aprile 04, 2015, 06:14:13 am »
Grazie per gli interventi lucidi e ricchi di spunti interessanti. Consapevolezza maschile significa anche capacità di ragionare su temi come questi senza lasciare che altri lo facciano al posto nostro.
C'è una logica economica nel femminismo e in tutte le altre politiche denataliste: un immigrato che vive nell'emergenza in un paese non suo costa meno ed è più facile da sfruttare di un autoctono consapevole.
Il termine genocidio è l'unico appropriato per una colluvie di politiche che ormai giungono all'"aborto post-natale" e all'"eutanasia infantile".
La vera violenza sulle donne è averle alienate e snaturate, ma per ora poche se ne rendono conto. Famiglia d’origine e società hanno alzato bandiera bianca, e le donne sono finite nelle mani oscene del Mercato e del pifferaio mediatico che lo serve.

Una prima spiegazione a politiche del genere è che per via dell'automazione, l'essere umano è diventato superfluo e costoso come produttore e viene eliminato se non consuma abbastanza. La maggior parte dei lavori anche "con laurea" sono inutili, non richiedono reali capacità e non hanno alcun peso economico o strategico.
Il mondo del lavoro somiglia sempre più a un asilo o a un parcheggio
, ogni iniziativa economica ed anche politica viene presa da un’élite ristretta nell'ambito di grandi conglomerati.

Tuttavia, è alquanto semplicistico affermare che mezzi estremamente sofisticati, vengano impiegati dalla classe dirigente solo per ragioni futili come la speculazione.
In realtà, è possibile indurre o accelerare la decadenza di intere culture per modificare gli equilibri globali. Chi tira i fili sa benissimo che denatalità, femminismo e LGBT sono sciocchezze solo distruttive e le usa in maniera selettiva verso alcune culture, mentre in altre dà risalto a “patria e famiglia”.
In Cina e India femminismo e LGBT non passano (anche se, chissà perché, nessuno protesta come per la Russia) ed è persino vietato ai privati cittadini giocare in Borsa.

Gli effetti di lungo periodo di tutto ciò saranno molto diversi da come appaiono adesso: l'epoca del super-Stato è finita e stiamo andando verso un mondo estremamente diversificato e plurale, scadente dal punto di vista del consumatore ma molto più vivibile e umano.
« Ultima modifica: Aprile 04, 2015, 06:30:12 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline nonmorto

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #9 il: Aprile 04, 2015, 12:18:18 pm »
La denatalità è solo un aspetto della demografia, gli altri sono l'immigrazione e l'emigrazione, bisogna anche chiederci chi è che fa le guerre in africa e medio oriente e perché certi paesi sono poveri.


Ovviamente ci diranno che la causa della povertà è la sovrappopolazione o il fatto che le donne non possono studiare e quindi devono studiare e non fare figli, ma questa non è la causa, sono le scuse per cui in determinati paesi esportano il femminismo per ridurre la popolazione, le cause sono da ricercare altrove.

Offline Vicus

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #10 il: Aprile 05, 2015, 01:54:13 am »
La denatalità è solo un aspetto della demografia, gli altri sono l'immigrazione e l'emigrazione, bisogna anche chiederci chi è che fa le guerre in africa e medio oriente e perché certi paesi sono poveri.


Ovviamente ci diranno che la causa della povertà è la sovrappopolazione o il fatto che le donne non possono studiare e quindi devono studiare e non fare figli, ma questa non è la causa, sono le scuse per cui in determinati paesi esportano il femminismo per ridurre la popolazione, le cause sono da ricercare altrove.
Il femminismo, l’LGBT e le migrazioni di massa sono tra gli strumenti per l’affondamento controllato di società complesse.
Quello che chiamiamo decadenza, o con termine tecnico entropia sociale, non è spontaneo, ci sono metodologie all'opera dietro questi fenomeni.
Come dimostra Stuart Ewen (Masters of Consciousness) queste metodologie appartengono all'ambito delle scienze umane come il marketing, il management e simili. Sono state teorizzate per la prima volta da Frederick Taylor (Taylorismo), che elaborò le prime tecniche di gestione dei gruppi umani e delle società, come pure l'ingegneria sociale trasferita dalla fabbrica alla società.
Un’altra tecnica impiegata (come afferma sempre Stuart Ewen) è favorire una società “senza limiti e tabù”, che permette di farla piombare nel caos e nell’entropia. Per provocare fenomeni di entropia sociale bisogna levare tutti i limiti. L’identità ha dei limiti: se si è uomini non si è donne, se si è genitori non si è bambini. Levando i limiti si distruggono famiglia e identità personale, ed ecco che si fa il gioco del femminismo.

Il capitalismo senza regole distrugge la relazione sociale e crea miseria economica, psicologica e simbolica. Confonde tutte le identità, attaccando innanzitutto la famiglia e in seguito la stessa identità sessuale: il gender fabbrica soggetti psicotici, in cui la differenza tra l’io e gli altri si cancella: non c’è identità definita, data dal padre che differenzia dalla madre, tutto è indifferenziato.
Come dice Attali: l’uomo conta oggi solo come consumatore. Ma siamo alla messa a morte del consumatore, perché non c’è più bisogno di lui.
L’annullamento della ripartizione dei compiti tra uomini e donne contribuisce pure alla confusione dei ruoli, e l’autorità paterna viene rimpiazzata dal paternalismo di stato, dalla tutela benevola degli esperti.

Il consumo, associato alla “seduzione”, è il VERO ideale della “donna moderna”, favorito dal femminismo i cui esiti “borghesi” sono un tipico esempio di eterogenesi dei fini. Il femminismo pretende di essere un’ideologia sovversiva ma fa completamente parte del sistema in una logica di opposizione controllata e addomesticata.
Per il politicamente corretto la donna è una vittima del capitalismo, quando invece ne è l’icona e trae il suo tornaconto da esso. E’ un trucco ben riuscito: si camuffa l'integrazione delle donne nel sistema consumista come una liberazione e un progresso, quando in realtà è una questione di profitto.
« Ultima modifica: Aprile 05, 2015, 03:39:04 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #11 il: Aprile 05, 2015, 14:43:08 pm »
Io ormai non più dubbi :
il femminismo è un mezzo , insieme ad altre ideologie quali lgtb, solidarismo obbligatorio, razzismo al contrario ( ossia contro il maschio bianco ), in mano al potere economico finaziario sovranazionale.
Possiamo mettere tutto nell'insieme del poiliticamente corretto ( p.c. )
Il politicamente corretto contiene il suo programma nel nome :
deformazione della realtà secondo stereotipi politico ideologici
Quindi,  imposizione di una neolingua,  medicalizzazione ed infantilizzazone della società distruzione di ogni potere alternativo a quello totalitario dello Stato e , sopratutto del SuperStato ( SS )
FMI; BM USA, OCSE, ONU, ONG, ecc .
Il tutto parte all'  indomani dell a 2 guerra mondiale, in vist a di un nuovio assetto del mondo.
Il crollo dell' URSS ha permesso di accellerare i tempi.
Naturalmente, tale progetto va a gonfie vele nel mondo occidentale e sfrutta numerose convergenze di interessi :
classi politiche democraticamente delegittimate capeggiate in alcuni casi da autentici Quisling ( Renzi è proprio l'esempio più evidente ), esercito di pseudointellettuali organici al potere ( media sussidiati femministoidi , insegnanti e docenti universitari ), manipolazione accurata delle notizie grazie a figure professionali ( spin doctors ), intere classi di burocrati e pseudo professionisti del nulla che tutto devono alla greppia  statale approvata dal SS .
Necessità costante di nemici esterni/interni, spesso foraggiati :
estremismo islamico regolarmente esercitato da gruppi in precedenza finanziati, psicosi del femminicidio e dello stupro, 2 emergenze inesistenti, ecc.
Questo, in estrema e forse incompleta sintesi, il tutto.
 nessuna dea Kalì, e tantomeno nessun misterioso potere femminile.
Il potere delle donne sulle legioni di zerbini non fa eccezione : sono gli zerbini ad essere senza potere , in quanto uomini mancati, non le femministe ad essere potenti.
Contro veri uomini, le femministe durano il tempo di un battito d'ali

Online Duca

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #12 il: Aprile 07, 2015, 09:03:33 am »
Ottimi interventi, come d'abitudine sul forum; il tema è importante e vasto ma purtroppo non ho molto tempo per scrivere, volevo solo evidenziare una mia perplessità, cioè il femminismo è un artificio del capitalismo e siamo tutti d'accordo, però Marx e soprattutto Engels erano anticapitalisti ma femministi, anzi le radici del femminismo sono marxiste a mio avviso.

Offline Hector Hammond

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #13 il: Aprile 07, 2015, 13:12:33 pm »
Il femminismo, l’LGBT e le migrazioni di massa sono tra gli strumenti per l’affondamento controllato di società complesse.
Quello che chiamiamo decadenza, o con termine tecnico entropia sociale, non è spontaneo, ci sono metodologie all'opera dietro questi fenomeni.
Come dimostra Stuart Ewen (Masters of Consciousness) queste metodologie appartengono all'ambito delle scienze umane come il marketing, il management e simili. Sono state teorizzate per la prima volta da Frederick Taylor (Taylorismo), che elaborò le prime tecniche di gestione dei gruppi umani e delle società, come pure l'ingegneria sociale trasferita dalla fabbrica alla società.
Un’altra tecnica impiegata (come afferma sempre Stuart Ewen) è favorire una società “senza limiti e tabù”, che permette di farla piombare nel caos e nell’entropia. Per provocare fenomeni di entropia sociale bisogna levare tutti i limiti. L’identità ha dei limiti: se si è uomini non si è donne, se si è genitori non si è bambini. Levando i limiti si distruggono famiglia e identità personale, ed ecco che si fa il gioco del femminismo.

Il capitalismo senza regole distrugge la relazione sociale e crea miseria economica, psicologica e simbolica. Confonde tutte le identità, attaccando innanzitutto la famiglia e in seguito la stessa identità sessuale: il gender fabbrica soggetti psicotici, in cui la differenza tra l’io e gli altri si cancella: non c’è identità definita, data dal padre che differenzia dalla madre, tutto è indifferenziato.
Come dice Attali: l’uomo conta oggi solo come consumatore. Ma siamo alla messa a morte del consumatore, perché non c’è più bisogno di lui.
L’annullamento della ripartizione dei compiti tra uomini e donne contribuisce pure alla confusione dei ruoli, e l’autorità paterna viene rimpiazzata dal paternalismo di stato, dalla tutela benevola degli esperti.

Il consumo, associato alla “seduzione”, è il VERO ideale della “donna moderna”, favorito dal femminismo i cui esiti “borghesi” sono un tipico esempio di eterogenesi dei fini. Il femminismo pretende di essere un’ideologia sovversiva ma fa completamente parte del sistema in una logica di opposizione controllata e addomesticata.
Per il politicamente corretto la donna è una vittima del capitalismo, quando invece ne è l’icona e trae il suo tornaconto da esso. E’ un trucco ben riuscito: si camuffa l'integrazione delle donne nel sistema consumista come una liberazione e un progresso, quando in realtà è una questione di profitto.
Un tempo tutto questo l'avrebbero chiamato opera del diavolo e non si sarebbero sbagliati  :sleep: .

Offline ilmarmocchio

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Re:Femminismo come strumento al servizio di scopi (più o meno) occulti?
« Risposta #14 il: Aprile 07, 2015, 19:08:16 pm »
Ottimi interventi, come d'abitudine sul forum; il tema è importante e vasto ma purtroppo non ho molto tempo per scrivere, volevo solo evidenziare una mia perplessità, cioè il femminismo è un artificio del capitalismo e siamo tutti d'accordo, però Marx e soprattutto Engels erano anticapitalisti ma femministi, anzi le radici del femminismo sono marxiste a mio avviso.

hai ragione : le radici del femminismo sono nel marxismo, nell' ugualitarismo autoritario tipico di quell'ideologia.
Il capitalismo finanziario si è appropriato di uno strumento ideologico non suo, ma ottimamente confacente ai suoi attuali scopi.
Non c'è bisogno di falci e marteli, perchè i proletari non esistono più.
Esistono invece legioni non di consumatori, ma di acquirenti, perchè oggi neanche consumiamo più :
dobbiamo acquistare, sempre di più.
E chi è che acquista di più ?
E fa acquistare gli altri ?
Le donne.
Quindi , società femminilizzata, ansiosa,  medicalizzata :
terapia : acquistare.
Chiunque si oppone, tradizioni, religioni, vita equilibrata, ecc , è un nemico e va abbattuto.
Le coerenze ideologiche non interessano al potere :
il potere vuole i risultati.
L'importante non è il colore del gatto, ma che esso catturi il topo