Autore Topic: Il cicisbeo italico, detto anche "cavalier servente"  (Letto 1544 volte)

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Offline ReYkY

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Il cicisbeo italico, detto anche "cavalier servente"
« il: Aprile 03, 2015, 19:38:20 pm »
Perché non proviamo a delineare una descrizione generale del classico femminista italiota?

Sono curioso di vedere come la pensate.  :cool:

Online Frank

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Re:Il cicisbeo italico, detto anche "cavalier servente"
« Risposta #1 il: Aprile 03, 2015, 19:42:18 pm »
Perché non proviamo a delineare una descrizione generale del classico femminista italiota?

Sono curioso di vedere come la pensate.  :cool:
Ascolta, mi rendo conto di essere un po' rompi, però credo che una cosa da fare sia innanzitutto quella di smetterla di definire i nostri connazionali "italioti".
Noi siamo italiani, non italioti.

Tra l'altro, l'uomo medio italiano, nella stragrande maggioranza dei casi, non è un femminista* ma un inconsapevole (e in questo, non è che gli stranieri siano poi tanto meglio degli italiani; anzi).
Ci sono atteggiamenti, modi di pensare e di agire tipici degli italiani, che hanno radici molto lontane e ben precedenti al femminismo.

@@

* Se nei cantieri in cui lavoro io, chiedessi a muratori, carpentieri, manovali, imbianchini, ecc, di parlarmi del femminismo, son sicuro che mi guarderebbero come una specie di alieno...
Questo tanto per dire che l'uomo medio - italiano o rumeno o albanese che sia - non sa nulla (o quasi) del femminismo, della q.m. e di tutto il resto.

Offline ReYkY

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Re:Il cicisbeo italico, detto anche "cavalier servente"
« Risposta #2 il: Aprile 03, 2015, 20:15:34 pm »
Ascolta, mi rendo conto di essere un po' rompi, però credo che una cosa da fare sia innanzitutto quella di smetterla di definire i nostri connazionali "italioti".
Noi siamo italiani, non italioti.

Tra l'altro, l'uomo medio italiano, nella stragrande maggioranza dei casi, non è un femminista* ma un inconsapevole (e in questo, non è che gli stranieri siano poi tanto meglio degli italiani; anzi).
Ci sono atteggiamenti, modi di pensare e di agire tipici degli italiani, che hanno radici molto lontane e ben precedenti al femminismo.

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* Se nei cantieri in cui lavoro io, chiedessi a muratori, carpentieri, manovali, imbianchini, ecc, di parlarmi del femminismo, son sicuro che mi guarderebbero come una specie di alieno...
Questo tanto per dire che l'uomo medio - italiano o rumeno o albanese che sia - non sa nulla (o quasi) del femminismo, della q.m. e di tutto il resto.

Li chiamo italioti appunto per non confonderli e/o accomunarli a noi Italiani. :)
Diciamo che questo è il mio razzismo (come detto nel topic di presentazione). Il mio "odio" razzista non è contro semiti, camiti, sinti o altri; che rispetto con tutto me stesso e difendo ogni qual volta li vedo attaccati. Il mio razzismo è verso l'uomo/donna media italiota (non verso gli italiani, appunto, ma verso gli "italioti" gli italiani idioti, di cui i cicisbei fanno parte a pieno titolo).

Offline Vicus

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Re:Il cicisbeo italico, detto anche "cavalier servente"
« Risposta #3 il: Aprile 03, 2015, 23:11:02 pm »
Se per italiota intendiamo il tipo umano che vive in funzione del telefonino e usa il cervello solo per sballarlo in discoteca, la definizione ci sta tutta. L'Italia è purtroppo, per diversi aspetti, un paese che non si riconosce più e credo che Frank sia più fortunato della media a non incontrare troppo spesso gente del genere (molto diffusa negli uffici per esempio).
Non mi pare che ci sia questa pletora di zerbini che strisciano davanti alle donne, come sembrano confermare le statistiche su matrimoni e natalità.
Spesso però nelle coppie che capita di incontrare l'uomo si comporta da cicisbeo e lei da tiranno. Ricordo di recente sull'autobus:
Lui: - Cara, posso tenerti la valigia?
Lei, quasi l'avesse insultata : - Ma quale valigia, abbiamo due gambe e due braccia!
Credo che cose del genere accadano per la donnadipendenza di certi uomini, ma anche perché alla maggior parte delle donne gli uomini non interessano più: 8-12 ore se ne vanno tra lavoro e spostamenti, il resto del tempo con le amiche a parlare di nulla e per "l'amore" ci sono filmetti e romanzi rosa.
« Ultima modifica: Aprile 03, 2015, 23:26:19 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Il cicisbeo italico, detto anche "cavalier servente"
« Risposta #4 il: Aprile 04, 2015, 01:02:27 am »
Credo che cose del genere accadano per la donnadipendenza di certi uomini, ma anche perché alla maggior parte delle donne gli uomini non interessano più: 8-12 ore se ne vanno tra lavoro e spostamenti, il resto del tempo con le amiche a parlare di nulla e per "l'amore" ci sono filmetti e romanzi rosa.

Su questo punto concordo in pieno.


Online Frank

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Re:Il cicisbeo italico, detto anche "cavalier servente"
« Risposta #5 il: Aprile 04, 2015, 01:07:57 am »
Il mio razzismo è verso l'uomo/donna media italiota (non verso gli italiani, appunto, ma verso gli "italioti" gli italiani idioti, di cui i cicisbei fanno parte a pieno titolo).

Sì, capisco bene cosa vuoi dire.
Tuttavia son del parere che il tuo non sia razzismo verso le suddette persone, bensì rabbia e delusione per un certo genere di comportamenti, che non vorresti mai vedere.


Online Frank

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Re:Il cicisbeo italico, detto anche "cavalier servente"
« Risposta #6 il: Aprile 04, 2015, 10:18:27 am »
Sì, capisco bene cosa vuoi dire.
Tuttavia son del parere che il tuo non sia razzismo verso le suddette persone, bensì rabbia e delusione per un certo genere di comportamenti, che non vorresti mai vedere.

In merito aggiungo che io (e qui mi ripeto), certi pensieri li ho soventemente verso quegli stranieri che "dimenticano" da dove provengono, e che anziché mostrare un minimo di gratitudine verso il Paese che li ospita, ne elencano solo i difetti, occultano le magagne dei loro luoghi d'origine e sputano nel piatto in cui mangiano.
Non parliamo poi dei negri (o dei rom) che uno si ritrova all'uscita dei supermercati, oppure davanti ad alcuni bar, vestiti bene e col cellulare in mano, che ti chiedono l'elemosina.

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ps: son perfettamente consapevole del fatto che se uno dice certe cose nei confronti dei propri connazionali, è ok, per cui nessuno dà del razzista a nessuno; viceversa, se certi pensieri son rivolti verso gli immigrati, l'accusa di razzismo è automatica (o quasi).
Ma a me non interessa minimamente, perché so di essere nel giusto.