Non so dove avete letto che Illich sarebbe contro la donna tradizionale e per una società multigenere, cito quella che mi pare l’essenza del testo:
Ivan Illich contrappone il genere al sesso, modalità biologica che si è ridotta, nelle società industriali, a semplice differenziazione tra umani.
Il regno del genere si reggeva sulla differenza, feconda perché vissuta come complementare; il regime del sesso è costruito sul "neutrum oeconomicum", l'umano (maschile o femminile) costretto, senza differenze, a produrre e a consumare.
In pratica già oggi
la complementarietà uomo-donna è ridotta a mera differenza anatomica, anche questa considerata ormai residuale. Le cause sono varie, ma si riducono essenzialmente all’interiorizzazione del “totem tecnologico” (l’essere umano imita inconsapevolmente la macchina, che non ha sesso).
Questo è evidente, ad esempio,
nell’imbarazzo che la donna ha per i propri cicli biologici (come si evince dalla pubblicità, che è lo specchio dell’inconscio delle persone);
nella pratica quasi ossessiva di sport anche maschili, come arti marziali, canoa sulle rapide, salto con l'elastico ecc.;
nella repulsione dichiarata per i ruoli familiari, di cui vuole sbarazzarsi al più presto per tornare al lavoro.
La donna cerca ruoli maschili ottocenteschi specializzati (spacciati per progresso), proprio quando questi diventano obsoleti e sono messi in discussione.PS Interessante l'altro libro di Illich "Descolarizzare la società", ovvero liberare la didattica dall'indottrinamento e dal 110 e lode politico