Autore Topic: Quando in guerra combattono le donne...  (Letto 13298 volte)

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Online Frank

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #15 il: Marzo 09, 2017, 00:28:54 am »
Questo link me lo segnalò in passato una conoscenza.
http://www.ildialogo.org/donna/rivoltafemminile30052005.htm
Citazione
DOCUMENTI
MANIFESTO DI RIVOLTA FEMMINILE (LUGLIO 1970)

di Carla Lonzi

[Da Carla Lonzi, Sputiamo su Hegel. La donna clitoridea e la donna vaginale, Rivolta Femminile, Milano 1974, poi Gammalibri, Milano 1982, pp. 13-22, riprendiamo il manifesto di "Rivolta Femminile" del luglio 1970, uno dei testi fondamentali della riflessione femminista in Italia. Carla Lonzi e’ stata un’acutissima intellettuale femminista, nata a Firenze nel 1931 e deceduta a Milano nel 1982, critica d’arte, fondatrice del gruppo di Rivolta Femminile. Opere di Carla Lonzi: Sputiamo su Hegel, Scritti di Rivolta Femminile, Milano 1974, poi Gammalibri, Milano 1982; Taci, anzi parla. Diario di una femminista, Scritti di Rivolta Femminile, Milano 1978; Scacco ragionato, Scritti di Rivolta Femminile, Milano 1985. Opere su Carla Lonzi: Maria Luisa Boccia, L’io in rivolta. Vissuto e pensiero di Carla Lonzi, La Tartaruga, Milano 1990]

Bene, all'interno è riportata questa frase:
Citazione
La guerra e’ stata da sempre l’attivita’ specifica del maschio e il suo modello di comportamento virile.

Sono o non sono contradditorie, queste complessate femminucce/femministe?


Offline Sardus_Pater

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #16 il: Marzo 09, 2017, 08:34:37 am »
Sono complessate... e incoerenti.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline TheDarkSider

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #17 il: Marzo 09, 2017, 12:26:09 pm »
Stanno distruggendo l'esercito italiano come hanno distrutto la scuola italiana. Nonostante quello sia un ambito prettamente maschile e nonostante la predisposizione/passione naturale porti i maschi ad arruolarsi, la sua eccessiva femminilizzazione porterà sempre più ragazzi a snobbare anche questa istituzione. A quel punto, per i governanti, non rimarrà che reintrodurre la leva obbligatoria. E lì si che le discriminazioni saranno palesi e pesanti.
Bravo Alberto!

Tanti che ci osteggiano pensano che siamo estremisti un po' "sbarellati": invece, i nostri ragionamenti sono talmente lucidi che anticipano addirittura la realta'. Ecco infatti cosa accade in quell'avanguardia del femminismo che e' la Svezia:

Svezia, si torna alla leva obbligatoria
Dopo le crescenti provocazioni militari della Russia, l'annuncio del ministro dell'Interno svedese: "I volontari sono insufficienti per garantire la piena operatività della difesa".
http://www.repubblica.it/esteri/2016/09/30/news/svezia_leva_militare_obbligatoria-148846958/

Per inciso, chissa' perche' questa notizia e' passata in sordina nei nostri media...



CORREZIONE:
l'articolo di Repubblica e' del 30 settembre, ma la cosa poi si e' effettivamente concretizzata come conferma tra gli altri il Corriere:
In Svezia torna la leva obbligatoria (per paura dei russi)
http://www.corriere.it/esteri/17_marzo_03/svezia-torna-leva-obbligatoria-per-paura-russi-2f0899d6-ffe8-11e6-92b1-e1f58b14debd.shtml




"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline ilmarmocchio

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #18 il: Marzo 09, 2017, 12:36:53 pm »
Stanno distruggendo l'esercito italiano come hanno distrutto la scuola italiana. Nonostante quello sia un ambito prettamente maschile e nonostante la predisposizione/passione naturale porti i maschi ad arruolarsi, la sua eccessiva femminilizzazione porterà sempre più ragazzi a snobbare anche questa istituzione. A quel punto, per i governanti, non rimarrà che reintrodurre la leva obbligatoria. E lì si che le discriminazioni saranno palesi e pesanti. Purtroppo in questo paese non esiste coscienza sulla questione maschile. Spero, solo, che le future generazioni maschili siano molto più sveglie di questo branco di coglioni contemporanei.

x ilmarmocchio: questo Alfano del topic non è l'Anghelino che hai postato in foto.


hai ragione, rimuovi pure il mio post, ho già individuato il Gioacchino, che è pure peggio di Angelino nostro :cry:

Offline ilmarmocchio

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #19 il: Marzo 09, 2017, 12:40:27 pm »

Offline Rita

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #20 il: Marzo 09, 2017, 14:14:43 pm »
Bravo Alberto!

Tanti che ci osteggiano pensano che siamo estremisti un po' "sbarellati": invece, i nostri ragionamenti sono talmente lucidi che anticipano addirittura la realta'. Ecco infatti cosa accade in quell'avanguardia del femminismo che e' la Svezia:

Svezia, si torna alla leva obbligatoria
Dopo le crescenti provocazioni militari della Russia, l'annuncio del ministro dell'Interno svedese: "I volontari sono insufficienti per garantire la piena operatività della difesa".
http://www.repubblica.it/esteri/2016/09/30/news/svezia_leva_militare_obbligatoria-148846958/


Per inciso, chissa' perche' questa notizia e' passata in sordina nei nostri media...



CORREZIONE:
l'articolo di Repubblica e' del 30 settembre, ma la cosa poi si e' effettivamente concretizzata come conferma tra gli altri il Corriere:
In Svezia torna la leva obbligatoria (per paura dei russi)
http://www.corriere.it/esteri/17_marzo_03/svezia-torna-leva-obbligatoria-per-paura-russi-2f0899d6-ffe8-11e6-92b1-e1f58b14debd.shtml

non so se è già stato postato.. ma anche in Italia qualche generale comincia apertamente a palesare il medesimo ragionamento
http://www.messinaora.it/notizia/2017/02/20/generale-bertolini-errore-le-donne-nellesercito/88144

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Offline COSMOS1

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #21 il: Marzo 09, 2017, 19:21:33 pm »
Citazione
Il problema è stato affrontato ideologicamente

Generale Bertolini, MessinaOra.it 20/02/17

già ...
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati


Alberto1986

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #23 il: Marzo 10, 2017, 00:31:57 am »
.....

CORREZIONE:
l'articolo di Repubblica e' del 30 settembre, ma la cosa poi si e' effettivamente concretizzata come conferma tra gli altri il Corriere:
In Svezia torna la leva obbligatoria (per paura dei russi)
http://www.corriere.it/esteri/17_marzo_03/svezia-torna-leva-obbligatoria-per-paura-russi-2f0899d6-ffe8-11e6-92b1-e1f58b14debd.shtml

Comunque, in quel paese ripugnante qual è la Svezia, almeno dimostrano di avere un pò più di coerenza femminista rispetto a quanto accadrebbe da noi:

Citazione
.............Il governo svedese aveva già deciso nel marzo 2015 di rimilitarizzare la più grande isola del Paese, Gotland, situata a est, in cui l’ultima caserma era stata chiusa dieci anni fa. Dallo scorso settembre sono stati dislocati 150 militari sull’isola. Dal primo luglio 100 mila giovani uomini e donne natio tra il 1999 e il 2000 compileranno un questionario di reclutamento: ne verranno selezionati circa 13 mila in base a motivazione e caratteristiche dei quali ne saranno mobilitati solo 4 mila per il servizio militare da prestare nel 2018..................
http://www.analisidifesa.it/2017/03/la-svezia-teme-i-russi-e-ripristina-un-limitato-servizio-di-leva/

Da noi ripristinerebbero, al 100%, la leva solo per il sesso maschile, nonostante i proclami giornalieri di femminucce e loro caganolini nostrani sul "più" delle femmine.  :doh: Poi, sicuramente, le femminucce svedesi andranno a ricoprire i soliti ruoli da poltrona come sempre accade, ma almeno dovranno alzare il culo pure loro da casetta. Almeno, così pare capire dall'articolo.
Comunque tra Russia che si sta riprendo sempre più il ruolo di superpotenza dopo il crollo della CCCP, rivolte interne degli immigrati islamici, popolo svedese sempre più coglione, la vedo brutta per la Svezia.  :lol:

Offline Rita

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #24 il: Marzo 10, 2017, 09:40:31 am »
Sì, è già stato postato.

http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=14315.msg166817#msg166817

ok scusa, non sempre è possibile leggere tutto e non sempre la ricerca per "termini" funziona
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Online Frank

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #25 il: Marzo 25, 2017, 11:30:34 am »
http://ilmessaggero.it/pay/edicola/donne_coraggio_guerra_spie-2338483.html
Parole di un magistrato settantenne italiano.
https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Nordio

Citazione
Le donne coraggio nella guerra di spie
di Carlo Nordio
Anche quest’anno il dibattito sulle donne ha riproposto le consuete ritualità: da un lato le litanie sulle vittime di violenze, stalking e discriminazioni. Dall’altro i panegirici sulle donne di successo: manager, ricercatrici, ministre. Forse la vera parità dei sessi sarà raggiunta quando non sarà più necessario parlarne. 

FORMULE

E quando le tradizionali formule che assimilano vecchi, donne e bambini, saranno aggiornate. Se può essere di aiuto, vorremmo ricordare che in guerra le donne hanno spesso mostrato un coraggio pari e anche superiore a quello maschile. Non solo nei ruoli cosiddetti subalterni e assistenziali, ma proprio sui campi di battaglia.

Amen.

@@

Parole di Martin Van Creveld.
http://www.uomini3000.it/401.htm

Citazione
GERUSALEMME - Un insolito miscuglio di attestati militari e libri sulle donne distingue il piccolo studio quadrato di Martin van Creveld, 56 anni, olandese di nascita ed israeliano per scelta da oltre trent'anni. Docente di Storia militare all'Università di Gerusalemme ed esperto di strategia di fama internazionale, van Creveld dalla sua casa di Mevasseret Zion, guida una solitaria battaglia contro il suo nemico giurato: le donne. E´uno dei pochi temi che in queste settimane riesce a distogliere Israele assediata dal terrorismo dei kamikaze palestinesi. Con alle spalle i diplomi ricevuti a Quantico, in Virginia, dalla Scuola del Corpo dei Marines e sulla scrivania una bandiera del Sol Levante dipinta a mano, van Creveld svela i motivi della sua crociata contro le donne, illustrando il contenuto del prossimo libro (uscirà in francese) dal titolo chiaro e provocatorio: Il Sesso Privilegiato.

Professore come si sente ad essere definito il nemico pubblico del sesso femminile?

«Sono il più grande maschilista di Israele. Le mie tesi danno fastidio, perché sfidano tabù radicati in tutto l'Occidente. Hanno provato ad accusarmi di molestie sessuali, a spiarmi con microfoni durante le mie lezioni. Ma non hanno trovato niente, solo le mie idee».

Perché un esperto di strategia militare come lei ha dichiarato guerra alle donne?

«Sono uno studioso di Storia militare dall'inizio degli anni Settanta. E´una materia che ha poco a che fare con le donne: Clausewitz nelle 863 pagine della sua "bibbia" non le menziona mai. Dieci anni fa iniziai a interrogarmi su questo. Mi chiesi come era possibile discutere della guerra senza tener presente metà dell´umanità».

Che rapporto c'è fra le donne e la guerra?

«Le donne non hanno mai avuto un ruolo nelle guerre: dopo secoli di assenza dagli eserciti, negli ultimi decenni le italiane o le americane hanno cominciato ad arruolarsi. Solo quando si passa dalla guerra convenzionale alla guerriglia, sia nel caso della Seconda Guerra Mondiale che delle kamikaze palestinesi, il loro numero cresce sensibilmente. Per la guerra le donne non esistono. Nessuno nella tradizione militare si è mai posto tali domande, io l'ho fatto. Ho iniziato a studiare, fare ricerche, ho scritto Uomini e Donne in Guerra. La risposta all'assenza delle donne dalla guerra mi è venuta dallo studio del rapporto fra sessi, di cui parlerà il mio libro, "Il sesso privilegiato"».


Perché considera le donne il sesso privilegiato?

«Le donne sono più deboli nel fisico e nella capacità di competere e, al contrario di quanto afferma la propaganda femminista, l'intero meccanismo della nostra società è un tentativo di compensarle per la loro debolezza: se dovessero cimentarsi con gli uomini infatti soccomberebbero e l'umanità avrebbe fine». ….

Teoria a parte, può fare degli esempi concreti di privilegi femminili nella società?

«Gli esempi sono infiniti. Tanto per cominciare, dalle donne si esige meno che dagli uomini. Lo stesso comportamento che porta alla punizione per un bimbo diventa abbraccio di consolazione per una bambina. Il matrimonio è una forma di protezione per le donne, perché geneticamente una lei può avere solo un numero limitato di figli, mentre lui può avere molti figli da più donne. Sul lavoro la musica non cambia: dall'inizio della Storia, l'uomo ha lavorato più duramente e intensamente delle donne, per il motivo che se si richiedono ad una donna i ritmi di un uomo, va incontro ad un collasso. Poiché le donne non lavorano quanto gli uomini, l'intera società può essere letta come un sistema di trasferimento di risorse dagli uomini alle donne. Il novanta per cento di quanto accumulato dagli uomini viene speso dalle donne, basta guardarsi in casa per averne la prova. Altro esempio, la beneficenza: se guardiamo la Storia di Paesi come l'Italia e la Francia, ci accorgiamo che è sempre stato più facile per le donne anziché per gli uomini ricevere della beneficenza. Specialmente se chiedono le elemosina con i figli. Lo stesso è vero per lo Stato Sociale dei nostri tempi:  gli uomini pagano le tasse, le donne ricevono i benefici. Per natura le donne sono il sesso debole, dunque l'intera storia dell'umanità è un tentativo di compensarle. Le donne hanno sempre ricevuto più aiuti economici degli uomini, perché altrimenti sarebbero morte di fame e l'umanità sarebbe scomparsa. Le donne sono trattate con favore anche dalla giustizia: per un reato simile, l'uomo riceve una pena maggiore della donna; ad ogni stadio del processo giudiziario, gli uomini sono penalizzati. Il numero delle donne in prigione è inferiore a quello degli uomini, non perché commettono meno reati, ma perché ricevono pene più lievi».

Torniamo al rapporto con la guerra. Perché Clausewitz ignorò le donne?

«Clausewitz riteneva la guerra un'arte razionale e dunque non c'è spazio per le donne, che sono emotive ed intuitive».


Ma madri, figlie e mogli pagano comunque un prezzo alto quando si entra in guerra...

«Una singola donna che aspetta a casa il marito, o che bada ai suoi figli è più importante in guerra di mille segretarie in uniforme. Le donne sono molto importanti nelle guerre, ma non combatteranno mai come gli uomini».

Se fosse una donna non si sentirebbe umiliato dalle sue teorie?

«Sì, ma non sono una donna, dunque la questione non mi tocca. In guerra gli uomini muoiono per far vivere le donne. A volte mi piacerebbe avvenisse il contrario. Se fossero andate in Afganistan, sarebbero morte tutte. L'unico Paese nella Storia che ha imposto la coscrizione per le donne è Israele, ma neanche qui combattono, creano solo grane».


A questo punto non resta che chiederle perché le donne vivono più a lungo...

«I medici dicono che è a causa degli estrogeni, ma fino a due secoli fa gli uomini vivevano di più. Non sono gli estrogeni, ma la civilizzazione ad aver modificato l'equilibrio. Il cambiamento è iniziato con la rivoluzione industriale, quando gli uomini hanno cominciato a fare i lavori pesanti all'aperto. E´stato un fenomeno progressivo. In Europa, l'ultimo Paese dove la vita delle donne ha superato quella degli uomini è stato l'Irlanda, nel 1850. In Paesi come India ed Egitto, il sorpasso è avvenuto negli ultimi 50 anni.  Oggi restano dieci Paesi dove gli uomini vivono ancora di più e si tratta di posti molto poveri, come il Bangladesh».

Il fatto che le donne siano il sesso privilegiato è una cosa buona?

«Sono un uomo, dunque credo sia una cosa buona, se fosse al contrario mi sentirei colpevole, mi vergognerei davvero molto».

L'intervista è finita, il professore più maschilista d'Israele non fa a tempo ad alzarsi, che arriva la sua seconda moglie a dargli manforte: ha una rivista della mutua in mano: «Vedete, mettono in copertina la salute della donna, non certo i problemi della prostata...».

 

da "La Stampa" del 20/3/2002 Sezione Cultura Pag. 27: "ISRAELIANO, INSEGNA STORIA MILITARE, È IL PIÙ GRANDE MISOGINO DEL MONDO: LE SUE TESI PROVOCATORIE SFIDANO «I TABÙ DELL´OCCIDENTE»" di Maurizio Molinari

Offline Faust

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #26 il: Marzo 25, 2017, 11:36:58 am »
Citazione
E quando le tradizionali formule che assimilano vecchi, donne e bambini, saranno aggiornate. Se può essere di aiuto, vorremmo ricordare che in guerra le donne hanno spesso mostrato un coraggio pari e anche superiore a quello maschile. Non solo nei ruoli cosiddetti subalterni e assistenziali, ma proprio sui campi di battaglia.

Ah davvero? Di che tipo? Hanno condotto l'atto coraggioso di mandare avanti gli uomini con uno spintone, senza temere la loro reazione?
Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

- Friedrich Nietzsche

Online Frank

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #27 il: Marzo 25, 2017, 11:51:14 am »
Sì, infatti anche il 6 giugno 1944, in Normandia sbarcarono tutte soldatesse - anzi, "soldate", come hanno scritto qualche giorno fa su Repubblica.

http://www.europaquotidiano.it/wp-content/uploads/2014/06/Schermata-2014-06-04-a-16.54.03.png

http://www.ilritaglio.it/wp-content/uploads/2012/06/sbarco_in_mare.jpg


Del resto queste croci sono lì a ricordare tutte le soldatesse morte in quel tragico giorno.
https://i2.wp.com/farm6.static.flickr.com/5274/5852118565_f36241f982.jpg

...

@@

Seriamente: spero di vivere abbastanza a lungo in modo da poter "ricordare" tutti questi magistrati, intellettuali e politici che in nome del politicamente corretto femminista "rielaborano" la storia, stravolgendola da capo a piedi e infangando al tempo stesso la memoria di tutti quei giovani uomini che persero la vita in quelle guerre di merda.
Pur di leccare i piedi al cosiddetto "gentil sesso" (?) fanno di tutto questi ridicoli omuncoli.

Online Frank

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #28 il: Marzo 25, 2017, 12:09:14 pm »
Guardate questi video.



Citazione
greg j3 settimane fa
Anybody who has been in the military knows the great lie!  Our society though wants us all to believe what the elitist feminists want and what they want is what matters.  The good news is that I seriously doubt America being in another large scale conventional operation.  It might be something akin to Afghanistan or Iraq and even then, men will be carrying the hardline combat duties.  The guys will wipe out some terrorists and our Media will be sure to have a few women stand atop the bodies.  America makes me fucking sick with its fanatical dedication to catering to feminism.
2
greg j
greg j3 settimane fa
The advent of feminism in America is completely out of control.  The net result has been the severe damage done to American family units.  Some Family Courts where I live are overloaded with divorce cases but here is the most scary part.  Most of the divorces are being initiated by the women.  They can cheat and do whatever they want and still get the house, kids, money etc.  What all of this is payback by the feminists to male irresponsibility from the past.  It doesn't matter how good a father you are or husband.  Women can simply trade you in and sue you.  America is being slowly destroyed from within by the feminists.
1
greg j
greg j1 settimana fa
I used to be an instructor pilot.  Every single time we tried to wash out some douche bag bitch ass HO who couldn't find her asshole with a gas funnel, she would cry sexual harassment or whatever else fucking excuse she could conjure up.  They weren't nothing but trouble.  Even the female instructors hated their asses.  These young girls today are way too fucking entitled.  They wear their feminism on their chest and think they can get away with anything.  There are three fundamental truths in life for this old war vet and they are: Death, Taxes and "there ain't no fucking worse thing in this world than a self-entitled Barbie Doll who thinks we should all stick our tongues up her ass."  The white bitch in America is THE SINGLE MOST SPOILED ROTTEN PIECE OF FUCKING TRASH I EVER SAW.


Offline claudio camporesi

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Re:Quando in guerra combattono le donne...
« Risposta #29 il: Marzo 25, 2017, 14:25:43 pm »
Un solo Esercito, durante la Seconda Guerra Mondiale ha impiegato in modo massiccio , tra le sue fila , le donne  : l' Armata Rossa.
E non  in nome di un ridicolo egualitarismo.
Le disponibilita' numeriche maschili russe , nel 1941 , erano ai minimi termini .
Cosi' vennero impiegate le " compagne" .
Ma MAI in prima linea( Stalin puo' non piacere , ma non era scemo)


Se fosse accaduto adesso berremmo birra e non utilizzeremmo l' inglese.