Alle donne bisogna dire che sono uguali, anzi superiori agli uomini?

[Vicus]

Mi pare che di recente nelle donne sia stato creato ad arte una sorta complesso di castrazione (oltre a una regressione generale), per meglio governarle rassicurandole che possono e devono essere come gli uomini: dal salario al sacerdozio, passando dallo 'scalciare' in casa per compensare le loro insicurezze.

Ma si rendono conto che chi le tratta così le prende per (in femministese: patronage)?
Soprattutto, esiste una sola maniera di rapportarsi al mondo, secondo un'ontologia tecnocratica, ovvero un modo specifico maschile e femminile di realizzarsi, in una relazione dialettica feconda?

[Angelo]

Non mi risultano chiare le domande, puoi spiegarle meglio. Scusa per l'incapacità di comprensione.

[Vicus]

Alle donne viene proposto un modello unico: imitare gli uomini oppure sentirsi fallite (o oppresse). Allo stesso tempo viene loro nascosto il fatto che esiste un modo specifico femminile per realizzarsi e rapportarsi al mondo, in una relazione dialettica, creativa con l'uomo.
Inoltre, mentre si afferma di liberarle non si sa da che cosa, se ne promuove l'immaturità, terreno favorevole per la 'tutela' di chi gestisce l'asilo globale.
Le donne sviluppano una relazione di sudditanza, una sindrome di Stoccolma col potere che le inganna e le schiaccia: esso fornisce loro un'identità e una sicurezza vicarie, il che spiega il loro conformismo verso il potere medesimo, che tengono in luogo di saggezza e difendono ferinamente.

[Angelo]

Alle donne viene proposto un modello unico: imitare gli uomini oppure sentirsi fallite (o oppresse). Allo stesso tempo viene loro nascosto il fatto che esiste un modo specifico femminile per realizzarsi e rapportarsi al mondo, in una relazione dialettica, creativa con l'uomo.
Inoltre, mentre si afferma di liberarle non si sa da che cosa, se ne promuove l'immaturità, terreno favorevole per la 'tutela' di chi gestisce l'asilo globale.
Le donne sviluppano una relazione di sudditanza, una sindrome di Stoccolma col potere che le inganna e le schiaccia: esso fornisce loro un'identità e una sicurezza vicarie, il che spiega il loro conformismo verso il potere medesimo, che tengono in luogo di saggezza e difendono ferinamente.

Condivisibile,mi piace.

Tornando alle domande:

1°) Non credo che molte femministe se ne rendano conto, quelle poche che se ne rendono conto o se ne son rese conto non hanno avuto vita facile.

2°) Per la "tecnocrazia" uomo e donna sono da "livellare" verso un indistinto soggetto X, asessuato, indeterminato, privo di valori, radici. Non credo che allo stato attuale vi siano altre visioni tecnocratiche rispetto a questa o, se ci sono, di certo non le ho ancora sentite o lette.

[Vicus]

1) Parlo delle donne comuni, le femministe probabilmente lo sanno,e non gli interessa
2) Esiste un modello unico, di lavoro declinato solo al maschile e inflazione di pseudo femminilità capricciosa nel privato.
Come ho scritto in un mio libro:

Secondo la dottrina di Saint-Simon, la popolazione sarà dotata di una inquietudine [femminile] programmata, e portata a una decomposizione morale forzata: i falansteri del vizio e della vertigine coesisteranno con gli alveari e i formicai del lavoro.
L'ordine saint-simoniano e l'anarchia fourierista sono antipodi amici: l'educazione di Fourier associa un'organizzazione meticolosa del lavoro con l'invito a dar libero corso a ogni impulso nel privato, e non è un caso che mentre l'istituzione familiare [divenuta arbitrio femminile] è in rovina, il mondo del lavoro [organizzato con criteri esclusivamente maschili] conosce un'efficienza e un'irreggimentazione senza precedenti.

[Hector Hammond]

Tutto questo tende ad indicare l'esistenza di un potere che ha una strategia precisa e di cui ben poco si parla . E che sta tendendo alla creazione di un mondo di valori contrari alla legge naturale .

[Frank]

Tutto questo tende ad indicare l'esistenza di un potere che ha una strategia precisa e di cui ben poco si parla . E che sta tendendo alla creazione di un mondo di valori contrari alla legge naturale .

Sì ma questo evidenzia l'assoluta inesistenza del cosiddetto quid in più femminile, perché se le donne possedessero realmente una marcia in più rispetto agli uomini, non si farebbero ingannare così facilmente - se di inganno si può parlare...

[Vicus]

Tutto questo tende ad indicare l'esistenza di un potere che ha una strategia precisa e di cui ben poco si parla . E che sta tendendo alla creazione di un mondo di valori contrari alla legge naturale .

Sono stati usati ingenti mezzi, da parte di varie fondazioni, per modificare i comportamenti femminili: dal fumo alla carriera, dalla promiscuità all'aborto, dalla separazione tra sesso e riproduzione (il cui esito sarà l'utero artificiale) ai rapporti familiari. La donna ha da sempre un ruolo chiave nella società, altro che oppressione, e allo stesso tempo è più facile da manipolare.

Il quid femminile - forse che noi parliamo di sciocchezze come il quid maschile? - è un altro stratagemma elementare per fomentare inquietudini muliebri e additare l'uomo quale falso bersaglio.

[Hector Hammond]

Sì ma questo evidenzia l'assoluta inesistenza del cosiddetto quid in più femminile, perché se le donne possedessero realmente una marcia in più rispetto agli uomini, non si farebbero ingannare così facilmente - se di inganno si può parlare...

E' verissimo , questo ci parla di una loro predisposizione a prestarsi a certe influenze .Come dice Ida Magli ,antropologa controcorrente, non può essere un caso che intelligenza a volte si indica come la capacità di penetrare un problema  .E' qualcosa di prettamente maschile percepire le questioni sottili .Quello che secondo me è il quid femminile è il recepire idee dall'esterno , senza assorbirle con vaglio critico ed aderirvi totalmente , specie se tossiche .

[Hector Hammond]

Sono stati usati ingenti mezzi, da parte di varie fondazioni, per modificare i comportamenti femminili: dal fumo alla carriera, dalla promiscuità all'aborto, dalla separazione tra sesso e riproduzione (il cui esito sarà l'utero artificiale) ai rapporti familiari. La donna ha da sempre un ruolo chiave nella società, altro che oppressione, e allo stesso tempo è più facile da manipolare.

Il quid femminile - forse che noi parliamo di sciocchezze come il quid maschile? - è un altro stratagemma elementare per fomentare inquietudini muliebri e additare l'uomo quale falso bersaglio.

Concordo che sia più facile da manipolare , però chi ha agito ha trovato terreno fertile nelle donne .
Che gli uomini abbiano un quid forse non lo metterei in dubbio  , ad esempio nella magia sessuale può fare tutto da solo . Con risultati sconcertanti  .E chi ha manipolato le donne ha una cultura esoterica e lo sa .

[Vicus]

Concordo che sia più facile da manipolare , però chi ha agito ha trovato terreno fertile nelle donne .

Le donne acquisterebbero molto più rispetto – che pretendono di ottenere ripetendo sciocchezze come un mantra – dimostrando innanzitutto che non si lasciano menare per il naso da certe campagne.
Senti dire che con loro è sbagliato usare argomenti razionali, ovvero che bisogna abbassarsi al livello delle emozioni. Invece penso, pare contro le loro convinzioni, che le donne abbiano il dono della ragione e siano tenute ad usarla.

Quello che secondo me è il quid femminile è il recepire idee dall'esterno , senza assorbirle con vaglio critico ed aderirvi totalmente , specie se tossiche .

Vorrei poter dire che non è vero, ma è una indubbia propensione femminile, ben conosciuta dal padrone che le inganna sotto le mentite spoglie del paternalismo amichevole. Già nel '500 Richard Hooker osservava, in un raro barlume di onestà:

"Strumentalizzare le donne
Una funzione importante sarà assegnata alle donne nella formazione di una tale società, in ragione della debolezza del loro giudizio, della loro più grande emotività, e del fatto che sono strategicamente ben posizionate per inluenzare i loro mariti e i loro figli, più inclini degli uomini a svolgere il compito di servizio di informazioni sugli atteggiamenti del loro entourage, più liberali infine sul piano finanziario."

[Fazer]

...le donne abbiano il dono della ragione ...

Davvero? 
(Scherzo)