Autore Topic: Fallimento dell'Unità: pignorati beni all'ex direttore Concita De Gregorio  (Letto 1472 volte)

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Offline Fazer

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Le vie del Signore sono asfalt...ehm, infinite.
E infiniti sono i modi in cui il destino ti può allargare il deretano.
E così, a volte, rubi e ti becchi una condanna per omicidio. Uccidi, e ti condannano per furto.
Questo per dire che non sono affatto sicuro che la pena inflitta sia giusta, ma, in questo specifico caso... CHI SE NE FOTTEEEEE!!!!  :lol: :lol: :lol:
Hai usato il giornale come organo di diffamazione costante, come braccio armato del partito (quale?), come megafono di vergognose stronzate femministe? Paga!
Paga...
Paga...
Paga...


http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/fallimento-unita-pignorati-beni-ex-direttore-concita-de-gregorio/82b208b4-f2f8-11e4-a9b9-3b8b5258745e.shtml

"Concita De Gregorio e altri giornalisti de L'Unità stanno pagando anche il conto dell'editore e questo non è giusto. Non solo, questa situazione rischia di minare profondamente la libertà di stampa nel nostro Paese perché nulla esclude che possa verificarsi in futuro anche in altri giornali". È quanto affermano giornalisti de L'Unità ed esponenti della Fnsi, il sindacato dei giornalisti, riuniti nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso la Camera dei Deputati per cercare di sensibilizzare anche deputati e senatori su quello che sta avvenendo a L'Unità. All'incontro erano presenti il tesoriere del PD, Francesco Bonifazi, e alcuni parlamentari.
In questi giorni i giornalisti de L'Unità stanno ricevendo pignoramenti e ingiunzioni di pagamento per una cifra che finora supera i 400 mila euro, dopo essere stati condannati in una serie di cause per diffamazione a risarcire i danni al posto della società editrice Nie (Nuova Iniziativa Editoriale Spa).
Ma cosa è successo? A giugno scorso la situazione finanziaria di Nie, editore de L’Unità dal 2001, è precipitata: gli amministratori hanno deciso di mettere in liquidazione la società che ha portato i libri in tribunale con 32 milioni di debiti. Da quel momento Nie non è più uffcialmente in grado di pagare i creditori, compresi coloro che hanno vinto le cause di diffamazione e hanno diritto al risarcimento da parte de L'Unità. E qui sorge il problema: la responsabilità nelle cause di diffamazione è ripartita tra editore, giornalista e direttore della testata in questa proporzione: 80 per cento per l’editore, 10 per cento per il direttore, 10 per cento per il giornalista che ha scritto l’articolo. Tutti e tre i soggetti però sono responsabili in solido: significa che se uno dei tre non è in grado di pagare, gli altri possono essere obbligati dal giudice a pagare per lui. Ed è proprio quello che è accaduto: oberata dai debiti Nie non può pagare e così il tribunale ha deciso che a risarcire i soggetti diffamati dovranno essere i giornalisti, per il totale della somma. “Questo comporta – dice Concita De Gregorio, direttore de L’Unità dal 2008 al 2011 – che io dovrò pagare ai creditori non la mia quota di responsabilità, ma la mia più quella di Nie, che naturalmente è molto più grande”.
I giornalisti coinvolti sostengono di non avere ricevuto in questi anni dalla segreteria de L’Unità né dall’ufficio legale alcuna informazione e di non essere stati aggiornati sull’evoluzione delle cause in corso. Secondo Giuseppe Macciotta, avvocato de L’Unità, invece i giornalisti hanno ricevuto informazioni costantemente. “Non sono mai stata chiamata in tribunale, né mi è mai stato chiesto di produrre carte – dice Concita De Gregorio – con una difesa adeguata, se fossimo stati in grado di produrre le carte sulla base delle quali si fondavano gli articoli avremmo vinto e sono sicura che vinceremo in appello”. Intanto il tribunale di Roma ha intimato all’ex direttore di pagare 400 mila euro di risarcimenti decretando nei suoi confronti il pignoramento della casa e dei redditi. Natalia Lombardo, altra giornalista de L’Unità, deve pagare 18 mila euro e anche lei ha ricevuto il pignoramento della casa.
Nei suoi 14 anni di vita Nie ha ricevuto oltre 60 milioni di euro di fondi pubblici per l’editoria e il Partito Democratico, che dentro la società ha avuto poteri straordinari, finora ha fatto finta di niente.

Offline Angelo

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Re:Fallimento dell'Unità: pignorati beni all'ex direttore Concita De Gregorio
« Risposta #1 il: Maggio 05, 2015, 15:31:41 pm »
Finalmente cominciano a posare i danari... Bene!
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Online Massimo

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Re:Fallimento dell'Unità: pignorati beni all'ex direttore Concita De Gregorio
« Risposta #3 il: Maggio 05, 2015, 19:20:11 pm »
Certo che ce ne vuole per fallire con i finanziamenti pubblici (cioè di tutti noi). L'Unità c'è riuscita. Ovviamente ha invocato tutta la
solidarietà degli altri giornali finanziati e foraggiati dallo Stato greppia (oggi tocca a noi, ma domani toccherà a voi) come si usa in
questo paese di pagliacci irresponsabili. Se questa è la libertà di stampa in Italia prima ce ne liberiamo, meglio è. Un buco in meno
che mangia i nostri soldi e stipendi inutili in meno da pagare a gente che sa solo dire idiozie, dirle male, in modo prolisso e leccare
il culo ai politici (di sinistra). Un giornale che urla contro il precariato e poi usa i precari e fa lavorare i precari per risparmiare soldi
che non guadagna. Con la chiusura dell'Unità non ci perde la libertà di stampa: ci guadagna il livello culturale e morale di questo disgraziatissimo paese. Nemmeno Renzi ha ritenuto valesse la pena salvare l'Unità. Tanto, c'è Repubblica. Basta e avanza.

Alberto1986

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Re:Fallimento dell'Unità: pignorati beni all'ex direttore Concita De Gregorio
« Risposta #4 il: Maggio 05, 2015, 23:29:18 pm »
Magari finisse sotto i ponti a chiedere l'elemosina. Ma dubito che una femminista, parassita, diffamatrice di professione e, soprattutto, radical chic di sinistra come la De Gregorio possa finire la pecunia disonestamente accumulata.

Online Massimo

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Re:Fallimento dell'Unità: pignorati beni all'ex direttore Concita De Gregorio
« Risposta #5 il: Maggio 05, 2015, 23:45:54 pm »
Magari finisse sotto i ponti a chiedere l'elemosina. Ma dubito che una femminista, parassita, diffamatrice di professione e, soprattutto, radical chic di sinistra come la De Gregorio possa finire la pecunia disonestamente accumulata.

Non poniamo limiti alla Provvidenza. Oggi i guai li passa lei. Domani toccherà ad altre. E tra non molto, con il crollo del sistema di
sviluppo occidentale, toccherà a TUTTE LE ALTRE.