http://www.questionemaschile.org/?p=1496”Ci sono 3 modi per dire le bugie,bugie piccole,bugie grosse,e le statistiche(femministe)”
COME SMONTARE IL GENDER GAP IN 5 MINUTI
”Ci sono 3 modi per dire le bugie,bugie piccole,bugie grosse,e le statistiche”
Benjamin Disraeli
”Il femminismo rientra nella categoria delle bugie dette con la statistica,ovvero le più subdole”
Enrico Fiorini
La matematica è la regina delle scienze,perchè di fronte alla sua perfezione non ci si può porre che in uno stato di ”quasi-religiosa” contemplazione,giacchè è l’unico prodotto della mente umana che fornisce risultati NON DISCUTIBILI,NON MANIPOLABILI,NON RELATIVI.
2+2 fa 4 per tutti, e non potrebbe,grazie al cielo,essere diverso,2+2 non può che fare 4 per tutti,neri,bianchi,comunisti,fascisti ecc…
e non si può costringere la matematica a dire che 2+2 fa 5,perchè lei,la nobile aristocratica regina delle scienze ti umilierà ogni volta che proverai a tirarla per il colletto,tentando di farle dire quello che non può o non vuole dire.
Non è così per la sua sorella meno nobile:la statistica,
la quale si nutre della stessa sostanza della matematica,il numero,ma lo fa nel tentativo di cogliere non già la misura esatta della realtà in assoluto, ma l’approssimazione,le tendenze,il relativo e non l’assoluto.
Alla matematica il regno superbo e semidivino dell’assoluto,alla statistica il compito ingrato di rapportarsi con il relativo ,di fare affermazioni di tipo probabilistico,con come unica certezza la misura esatta dell’errore contenuto in quelle stesse proposizioni.
Così poco nobile,così proletaria,la statistica china il capo e si vende al miglior offerente,con la statistica infatti si può dire tutto e il contrario di tutto a seconda di come si raccolgono i dati e li si comparano,CON UN’UNICA DIFFERENZA IMPORTANTE:CHE IL LETTORE NON PREPARATO CHE LEGGE UNA STATISTICA, AVENDO A CHE FARE CON UN NUMERO PENSERA’ DI AVERE A CHE FARE CON IL MONDO DELLE CERTEZZE INCONTESTABILI E NON DELLE OPINIONI.
Eccoci di fronte al supremo inganno dell’epoca moderna,tant’è che anche Keynes quando si stufò dei cialtroni che tiravano la statistica per il colletto ebbe a dire la famosa frase:
”SI ATTACCANO AI NUMERI COME GLI UBRIACHI AI LAMPIONI”
Prendiamo dunque uno dei piatti forte della statistica-lampione a cui le nostre ”illuminate” femministe ubriache amano aggrapparsi:
”la differenza di stipendio fra uomini e donne,quantificata talvolta del 30%,talvolta del 20%,talvolta del 40% …”
Ora nel 2009 era comparso uno studio serio che per la prima volta aveva quantificato in 2% il differenziale salariale,ovvero ciò che in statistica verrebbe definito ”statisticamente non significativo”
http://www.corriere.it/cronache/09_giugno_19/stipendi_parita_uomini_donne_rita_querze_ee6d2bbe-5ca0-11de-a55b-00144f02aabc.shtml
Perchè dunque questo studio contraddice centinaia di altri che quantificavano la differenza in percentuali ben più congrue?
Il punto è che quella professoressa ha fatto quello che avrebbero dovuto fare tutti coloro che redaggono statistiche,OVVERO ELIMINARE I FATTORI CONFONDENTI.
IN GENERE IN UNO STUDIO BEN FATTO PER EVITARE I FATTORI DI CONFONDIMENTO BISOGNA DIVIDERE LE 2 POPOLAZIONI E CONFRONTARLE DIVIDENDOLE IN CLASSI
Ora per farmi capire come comparare 2 popolazioni diverse farò un esempio,semplice banale terra-terra facendo una comparazione fra 2 automobili che conosciamo tutti.
Se io elaboro i dati grezzi statistici sul numero di incidenti sulla Mini e il numero di incidenti sulla Panda,ne deduco che i dati grezzi mi dicono che le Pande fanno incidenti il 20% in meno rispetto alle Mini.
Uno statististico che volesse sfruttare questa differenza potrebbe urlare ai 4 venti:
La Panda è più sicura!pensate che le persone che guidano la Panda fanno il 20% di incidenti in meno!
Ma questo pur essendo vero in sè,è un modo di distorcere la realtà:
Se infatti noi dividiamo le popolazioni che guidano per fasce d’età noi otterremo,cioè divisi per classi di età ovvero
18-30
30-50
50-70
Noi otterremo di scoprire che in realtà la mini presenta un numero di incidenti RELATIVAMENTE MINORE rispetto alla Panda,ma essendo guidata a differenza della Panda, da un target di popolazione prevalentemente giovane tra i 18-30,che è più spericolata e meno prudente,tende a riportare un numero grezzo di incidenti superiori.
Il punto dunque NON E’ LA MINI O LA PANDA IN SE’,MA CHI LE GUIDA,E COME LE GUIDA.
Per le differenze di stipendio per chi non ha i prosciutti sugli occhi COME E ‘ OVVIO ASPETTARSI VALE LO STESSO DISCORSO DELLE MACCHINE
CIOE’ NON E’ IMPORTANTE SOLO CHIEDERSI SE A PRENDERE QUELLO STIPENDIO LO PRENDE UN UOMO O UNA DONNA,
E’ MOLTO PIU’ IMPORTANTE CHIEDERSI QUANTO LAVORA COME LAVORA CHE QUALIFICHE HA,E CHE MANSIONI OCCUPA.
DIVISO PER CLASSI,COME HA FATTO LA PROFESSORESSA,IL GAP GENDER MAGICAMENTE…SCOMPARE!
ma guarda un pò che strano…
Io non sono mai caduto nella trappola femminista,perchè per tradizione storica,la mia formazione mi porta NATURALMENTE A DIVIDERE L’UMANITA’ IN CLASSI,CHE UN TAL’UOMO BARBUTO,AL SECOLO PARE SI CHIAMASSE KARL MARX EBBE A CHIAMARE CLASSI SOCIALI.
Proponiamo dunque uno studio più interessante di quelli femministi,il cui oggetto di indagine non è il finto gender gap,ma la differenza di stipendio fra i figli di persone appartenenti a classi sociali diverse,maschi e femmine indifferentemente…
Ne emergerebbe forse un quadro più realistico dell’immobilismo sociale italiano,che qualcuno TENTA ABILMENTE DI COPRIRE LANCIANDO PERIODICAMENTE IL FUMO NEGLI OCCCHI DEL ”GENDER GAP” ALLE CLASSI SOCIALI INFERIORI,LE QUALI ABBOCCANO E CHIEDONO ”IL PRESIDENTE ”DONNA”…
Peccato che poi si chiami Clinton e sia ricca da 30 generazioni.
L’inganno è riuscito,complimenti,la lotta di classe,buttata via in un angolo nel cassetto,chi ci crede più,nei tempi della quota ”rosa”,anzi ”dana-rosa”?