Autore Topic: Gender gap,come mentire con la statistica  (Letto 9434 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Gender gap,come mentire con la statistica
« il: Maggio 04, 2015, 08:23:03 am »
http://www.questionemaschile.org/?p=1496

”Ci sono 3 modi per dire le bugie,bugie piccole,bugie grosse,e le statistiche(femministe)”

COME SMONTARE IL GENDER GAP IN 5 MINUTI

”Ci sono 3 modi per dire le bugie,bugie piccole,bugie grosse,e le statistiche”
Benjamin Disraeli

”Il femminismo rientra nella categoria delle bugie dette con la statistica,ovvero le più subdole”

Enrico Fiorini
La matematica è la regina delle scienze,perchè di fronte alla sua perfezione non ci si può porre che in uno stato di ”quasi-religiosa” contemplazione,giacchè è l’unico prodotto della mente umana che fornisce risultati NON DISCUTIBILI,NON MANIPOLABILI,NON RELATIVI.

 2+2 fa 4 per tutti, e non potrebbe,grazie al cielo,essere diverso,2+2 non può che fare 4 per tutti,neri,bianchi,comunisti,fascisti ecc…
e non si può costringere la matematica a dire che 2+2 fa 5,perchè lei,la nobile aristocratica regina delle scienze ti umilierà ogni volta che proverai a tirarla per il colletto,tentando di farle dire quello che non può o non vuole dire.

Non è così per la sua sorella meno nobile:la statistica,

la quale si nutre della stessa sostanza della matematica,il numero,ma lo fa nel tentativo di cogliere non già la misura esatta della realtà in assoluto, ma l’approssimazione,le tendenze,il relativo e non l’assoluto.

Alla matematica il regno superbo e semidivino dell’assoluto,alla statistica il compito ingrato di rapportarsi con il relativo ,di fare affermazioni di tipo probabilistico,con come unica certezza la misura esatta dell’errore contenuto in quelle stesse proposizioni.

Così poco nobile,così proletaria,la statistica china il capo e si vende al miglior offerente,con la statistica infatti si può dire tutto e il contrario di tutto a seconda di come si raccolgono i dati e li si comparano,CON UN’UNICA DIFFERENZA IMPORTANTE:CHE IL LETTORE NON PREPARATO CHE LEGGE UNA STATISTICA, AVENDO A CHE FARE CON UN NUMERO PENSERA’ DI AVERE A CHE FARE CON IL MONDO DELLE CERTEZZE INCONTESTABILI E NON DELLE OPINIONI.

Eccoci di fronte al supremo inganno dell’epoca moderna,tant’è che anche Keynes quando si stufò dei cialtroni che tiravano la statistica per il colletto ebbe a dire la famosa frase:
”SI ATTACCANO AI NUMERI COME GLI UBRIACHI AI LAMPIONI”

Prendiamo dunque uno dei piatti forte della statistica-lampione a cui le nostre ”illuminate” femministe ubriache amano aggrapparsi:
”la differenza di stipendio fra uomini e donne,quantificata talvolta del 30%,talvolta del 20%,talvolta del 40% …”

Ora nel 2009 era comparso uno studio serio che per la prima volta aveva quantificato in 2% il differenziale salariale,ovvero ciò che in statistica verrebbe definito ”statisticamente non significativo”

http://www.corriere.it/cronache/09_giugno_19/stipendi_parita_uomini_donne_rita_querze_ee6d2bbe-5ca0-11de-a55b-00144f02aabc.shtml

Perchè dunque questo studio contraddice centinaia di altri che quantificavano la differenza in percentuali ben più congrue?
Il punto è che quella professoressa ha fatto quello che avrebbero dovuto fare tutti coloro che redaggono statistiche,OVVERO ELIMINARE I FATTORI CONFONDENTI.
IN GENERE IN UNO STUDIO BEN FATTO PER EVITARE I FATTORI DI CONFONDIMENTO BISOGNA DIVIDERE LE 2 POPOLAZIONI E CONFRONTARLE DIVIDENDOLE IN CLASSI

Ora per farmi capire come comparare 2 popolazioni diverse farò un esempio,semplice banale terra-terra facendo una comparazione fra 2 automobili che conosciamo tutti.

Se io elaboro i dati grezzi statistici sul numero di incidenti sulla Mini e il numero di incidenti sulla Panda,ne deduco che i dati grezzi mi dicono che le Pande fanno incidenti il 20% in meno rispetto alle Mini.

Uno statististico che volesse sfruttare questa differenza potrebbe urlare ai 4 venti:

La Panda è più sicura!pensate che le persone che guidano la Panda fanno il 20% di incidenti in meno!

Ma questo pur essendo vero in sè,è un modo di distorcere la realtà:

Se infatti noi dividiamo le popolazioni che guidano per fasce d’età noi otterremo,cioè divisi per classi di età ovvero
18-30           
30-50
50-70

Noi otterremo di scoprire che in realtà la mini presenta un numero di incidenti RELATIVAMENTE MINORE rispetto alla Panda,ma essendo guidata a differenza della Panda, da un target di popolazione prevalentemente giovane tra i 18-30,che è più spericolata e meno prudente,tende a riportare un numero grezzo di incidenti superiori.

Il punto dunque NON E’ LA MINI O LA PANDA IN SE’,MA CHI LE GUIDA,E COME LE GUIDA.

Per le differenze di stipendio per chi non ha i prosciutti sugli occhi COME E ‘ OVVIO ASPETTARSI VALE LO STESSO DISCORSO DELLE MACCHINE

CIOE’ NON E’ IMPORTANTE SOLO CHIEDERSI SE A PRENDERE QUELLO STIPENDIO LO PRENDE UN UOMO O UNA DONNA,

E’ MOLTO PIU’ IMPORTANTE CHIEDERSI QUANTO LAVORA COME LAVORA CHE QUALIFICHE HA,E CHE MANSIONI OCCUPA.

DIVISO PER CLASSI,COME HA FATTO LA PROFESSORESSA,IL GAP GENDER MAGICAMENTE…SCOMPARE!
ma  guarda un pò che strano…
Io non sono mai caduto nella trappola femminista,perchè per tradizione storica,la mia formazione mi porta NATURALMENTE A DIVIDERE L’UMANITA’ IN CLASSI,CHE UN TAL’UOMO BARBUTO,AL SECOLO PARE SI CHIAMASSE KARL MARX EBBE A CHIAMARE CLASSI SOCIALI.
Proponiamo dunque uno studio più interessante di quelli femministi,il cui oggetto di indagine non è il finto gender gap,ma la differenza di stipendio fra i figli di persone appartenenti a classi sociali diverse,maschi e femmine indifferentemente…
Ne emergerebbe forse un quadro più realistico dell’immobilismo sociale italiano,che qualcuno TENTA ABILMENTE DI COPRIRE LANCIANDO PERIODICAMENTE IL FUMO NEGLI OCCCHI DEL ”GENDER GAP”  ALLE CLASSI SOCIALI INFERIORI,LE QUALI ABBOCCANO E CHIEDONO ”IL PRESIDENTE ”DONNA”…
Peccato che poi si chiami Clinton e sia ricca da 30 generazioni.
L’inganno è riuscito,complimenti,la lotta di classe,buttata via in un angolo nel cassetto,chi ci crede più,nei tempi della quota ”rosa”,anzi ”dana-rosa”?
« Ultima modifica: Maggio 04, 2015, 08:38:58 am da Salar de Uyuni »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Offline Hector Hammond

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #2 il: Maggio 04, 2015, 12:52:11 pm »
I mezzi qualificano la bontà dei fini e da qui si capisce molto di quella del femminismo  :shifty: .

Offline zagaro

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #3 il: Maggio 04, 2015, 16:34:50 pm »
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”Ci sono 3 modi per dire le bugie,bugie piccole,bugie grosse,e le statistiche(femministe)”

COME SMONTARE IL GENDER GAP IN 5 MINUTI

”Ci sono 3 modi per dire le bugie,bugie piccole,bugie grosse,e le statistiche”
Benjamin Disraeli

................................................. ......

allora ritorniamo al punto di prima: Chi definisce cosa.

tanto per inizare si chiama 'global' e nel campo delle misurazioni ha un suo significato ovvero trattasi  della media di una serie di misurazioni ( equindi non stiamo parlando di una sola misurazione).
e se non vado errato fin dalle elementari ci hanno insegnato che si somano le patate con le patate, le cipolle con le cipolle e così via; ed ovviamente non puoi sommare  le cipolle con le fettine di manzo, o i mattoni coni quaderni di scuola e così via.

ma nasce anche un altro problema chi è l'autorità arbitro che definisce il metro di misura, e qui non ci riusciamo con  gli elementi fisici (basta vedere quanti sistemi di misura abbiamo)figurati con le misurazioni delle figure di pensiero.

in ogni caso chi si è voluto (???)  assumerre l'onere è stato una sorta di ONG: il Word economic forum, che per quanto autorevole sia non è una istituzione internazionale riconosciuta, ne ha definito in modo univoco il metodo di come vanno effettuate  le rmisurazioni sociali.

quindi l'istituzione del gender gap è una semplice azione di politica, che può riscuotere consensi o dissensi in quanto propriamente un'azione politica, ma allo stato dei fatti non potrà mai essere un valore scientificamente determinato,

diversamente rischieremmo di far rientrare nel pensiero umano  forme di antropologia razzista dalla finestra!

Offline COSMOS1

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #4 il: Maggio 04, 2015, 17:55:50 pm »
non è stata una cattiva idea mettere questo articlo nella home page ma ...
dobbiamo sistemare ortografia, sintassi e impaginazione
dobbiamo trovare una immagine adeguata

...

se nessuno fa prima, io prima di 2-3 gg non ho tempo
Dio cè
MA NON SEI TU
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Offline Angelo

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #5 il: Maggio 04, 2015, 19:17:49 pm »
allora ritorniamo al punto di prima: Chi definisce cosa.

tanto per inizare si chiama 'global' e nel campo delle misurazioni ha un suo significato ovvero trattasi  della media di una serie di misurazioni ( equindi non stiamo parlando di una sola misurazione).
e se non vado errato fin dalle elementari ci hanno insegnato che si somano le patate con le patate, le cipolle con le cipolle e così via; ed ovviamente non puoi sommare  le cipolle con le fettine di manzo, o i mattoni coni quaderni di scuola e così via.

ma nasce anche un altro problema chi è l'autorità arbitro che definisce il metro di misura, e qui non ci riusciamo con  gli elementi fisici (basta vedere quanti sistemi di misura abbiamo)figurati con le misurazioni delle figure di pensiero.

in ogni caso chi si è voluto (???)  assumerre l'onere è stato una sorta di ONG: il Word economic forum, che per quanto autorevole sia non è una istituzione internazionale riconosciuta, ne ha definito in modo univoco il metodo di come vanno effettuate  le rmisurazioni sociali.

quindi l'istituzione del gender gap è una semplice azione di politica, che può riscuotere consensi o dissensi in quanto propriamente un'azione politica, ma allo stato dei fatti non potrà mai essere un valore scientificamente determinato,

diversamente rischieremmo di far rientrare nel pensiero umano  forme di antropologia razzista dalla finestra!

Zagaro, secondo te la frase: " La violenza maschile è la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni" E' VERA O E' FALSA?
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline ilmarmocchio

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #6 il: Maggio 04, 2015, 19:18:05 pm »
ho provato ad accedere ma io non posso modificare l'articolo, deve farlo Salar.

per l'immagine, metterei questa


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Offline Salar de Uyuni

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #7 il: Maggio 04, 2015, 19:40:12 pm »


Ho aggiunto anche questa

Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #8 il: Maggio 04, 2015, 19:53:39 pm »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #9 il: Maggio 04, 2015, 20:02:23 pm »
Citazione

ma nasce anche un altro problema chi è l'autorità arbitro che definisce il metro di misura, e qui non ci riusciamo con  gli elementi fisici (basta vedere quanti sistemi di misura abbiamo)figurati con le misurazioni delle figure di pensiero.

in ogni caso chi si è voluto (???)  assumerre l'onere è stato una sorta di ONG: il Word economic forum, che per quanto autorevole sia non è una istituzione internazionale riconosciuta, ne ha definito in modo univoco il metodo di come vanno effettuate  le rmisurazioni sociali.

quindi l'istituzione del gender gap è una semplice azione di politica, che può riscuotere consensi o dissensi in quanto propriamente un'azione politica, ma allo stato dei fatti non potrà mai essere un valore scientificamente determinato,

Credo di aver risposto adeguatamente alla tua domanda nel cappello introduttivo,la statistica di per sè non dà valori scientificamente determinati (quello lo fa la matematica)ma proposizioni con percentuale di errore scientificamente determinato.
Qual è l'equivoco,che entrambi usano i numeri per cui sembra che siccome c'è un numero sul tavolo siamo di fronte ad un fatto incontestabile e non ad una scelta arbitraria di presentare la realtà secondo un punto di vista.

''La matematica è la regina delle scienze,perchè di fronte alla sua perfezione non ci si può porre che in uno stato di ”quasi-religiosa” contemplazione,giacchè è l’unico prodotto della mente umana che fornisce risultati NON DISCUTIBILI,NON MANIPOLABILI,NON RELATIVI.

 2+2 fa 4 per tutti, e non potrebbe,grazie al cielo,essere diverso,2+2 non può che fare 4 per tutti,neri,bianchi,comunisti,fascisti ecc…
e non si può costringere la matematica a dire che 2+2 fa 5,perchè lei,la nobile aristocratica regina delle scienze ti umilierà ogni volta che proverai a tirarla per il colletto,tentando di farle dire quello che non può o non vuole dire.

Non è così per la sua sorella meno nobile:la statistica,

la quale si nutre della stessa sostanza della matematica,il numero,ma lo fa nel tentativo di cogliere non già la misura esatta della realtà in assoluto, ma l’approssimazione,le tendenze,il relativo e non l’assoluto.

Alla matematica il regno superbo e semidivino dell’assoluto,alla statistica il compito ingrato di rapportarsi con il relativo ,di fare affermazioni di tipo probabilistico,con come unica certezza la misura esatta dell’errore contenuto in quelle stesse proposizioni.''
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline zagaro

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #10 il: Maggio 04, 2015, 20:45:44 pm »
Credo di aver risposto adeguatamente alla tua domanda nel cappello introduttivo,la statistica di per sè non dà valori scientificamente determinati (quello lo fa la matematica)ma proposizioni con percentuale di errore scientificamente determinato.
Qual è l'equivoco,che entrambi usano i numeri per cui sembra che siccome c'è un numero sul tavolo siamo di fronte ad un fatto incontestabile e non ad una scelta arbitraria di presentare la realtà secondo un punto di vista.

''La matematica è la regina delle scienze,perchè di fronte alla sua perfezione non ci si può porre che in uno stato di ”quasi-religiosa” contemplazione,giacchè è l’unico prodotto della mente umana che fornisce risultati NON DISCUTIBILI,NON MANIPOLABILI,NON RELATIVI.

 2+2 fa 4 per tutti, e non potrebbe,grazie al cielo,essere diverso,2+2 non può che fare 4 per tutti,neri,bianchi,comunisti,fascisti ecc…
e non si può costringere la matematica a dire che 2+2 fa 5,perchè lei,la nobile aristocratica regina delle scienze ti umilierà ogni volta che proverai a tirarla per il colletto,tentando di farle dire quello che non può o non vuole dire.

Non è così per la sua sorella meno nobile:la statistica,

la quale si nutre della stessa sostanza della matematica,il numero,ma lo fa nel tentativo di cogliere non già la misura esatta della realtà in assoluto, ma l’approssimazione,le tendenze,il relativo e non l’assoluto.

Alla matematica il regno superbo e semidivino dell’assoluto,alla statistica il compito ingrato di rapportarsi con il relativo ,di fare affermazioni di tipo probabilistico,con come unica certezza la misura esatta dell’errore contenuto in quelle stesse proposizioni.''

quindi fammi capire.

prendiamo un bicchiere alto 10 cm.è un numero assoluto, scientificamnte certo, un dato non modificabile

lo riempiamo di acqua fino a cm 5, altro numero assoluto scientifiamento certo, e d nche queso ato non modificabile

ma ecco che entrano le valutazioni statistiche!
perchè chi avrà una visione otimistica del mondo  dirà che il bicchiere è mezzo pieno;
viceversa chi avrà una visione pessimistica della vita dirà che  è mezzo vuoto.
mentre chi non è interessato al problema dirà che si vi era del liquido nel bicchere ma si pasteggiava con vino e nessuno era astemio, ed al fine non interessava a nessuno la cosa!

 quindi quale sarebbe  la politca  più corretta da adottare circa l'approvvigionamento idrico del caso?

p.s.  perchè dicendo entrambi a stessa cosa con parole diverse, nel thread precedenti la cosa  non piaceva?

Offline ilmarmocchio

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #11 il: Maggio 04, 2015, 20:48:35 pm »
basterà conoscere la quantità procapite necessaria di acqua e il problema sarà risolto.
Qui non c'entra la statistica, bensì l'aritmetica.
Ottimismo e pessimismo sono orientamenti ideologici , non dati statistici

Offline zagaro

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #12 il: Maggio 04, 2015, 20:53:57 pm »
Zagaro, secondo te la frase: " La violenza maschile è la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni" E' VERA O E' FALSA?

potrebbe essee una tautologia.si sta parlando delle morti in generale  o solo delle morti violente?


perchè essendo il maschio  normalmene  più forte fisicamene rispetto ad una donna, nel caso di scoppio di conflittualità violenta, naturalmente  fa più danno. ma dire che è una specifica volontà del maschio di uccidere in quanto la potenziale vittima è una donna questa appare essere malainformazione.
semmai bisognerebbe studiare perchè nei tempi moderni il ricorso alla violenza si sta facendo più facile in tutte le classi di età, ceto sociale, culturale e sess. e naturalmente il maschio fa più danno perchè nel conflitto di punto è più forte fisicamente.

 ma allora più che un problema legato al sesso biologico, è un perchè da ricercare nelle modifiche e/ dinamiche che stanno  subendo i comportamenti  nella nostra società.

Offline zagaro

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #13 il: Maggio 04, 2015, 20:54:39 pm »
basterà conoscere la quantità procapite necessaria di acqua e il problema sarà risolto.
Qui non c'entra la statistica, bensì l'aritmetica.
Ottimismo e pessimismo sono orientamenti ideologici , non dati statistici
ma utilizzano i dati statistici per proporre  l'agenda politica

Offline Angelo

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Re:Gender gap,come mentire con la statistica
« Risposta #14 il: Maggio 04, 2015, 21:09:59 pm »
potrebbe essee una tautologia.si sta parlando delle morti in generale  o solo delle morti violente?


perchè essendo il maschio  normalmene  più forte fisicamene rispetto ad una donna, nel caso di scoppio di conflittualità violenta, naturalmente  fa più danno. ma dire che è una specifica volontà del maschio di uccidere in quanto la potenziale vittima è una donna questa appare essere malainformazione.
semmai bisognerebbe studiare perchè nei tempi moderni il ricorso alla violenza si sta facendo più facile in tutte le classi di età, ceto sociale, culturale e sess. e naturalmente il maschio fa più danno perchè nel conflitto di punto è più forte fisicamente.

 ma allora più che un problema legato al sesso biologico, è un perchè da ricercare nelle modifiche e/ dinamiche che stanno  subendo i comportamenti  nella nostra società.

Effettivamente dopo questa risposta capisco che è meglio parlare con te del color cremisi.  :rofl2:
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton