Io mi chiedo a che servono queste notizie. Ovviamente non servono per informare, visto che il fatto è ininfluente e che dei fatti non frega niente a nessuno, ai paladini delle donne interessa solo fare condanne morali a chi non la pensa come loro. Ovviamente nessuno dei paladini delle donne in buonafede ha letto la sentenza, ha solo letto un articolo dove dicevano di indignarsi e si è prontamente indignato ed ha tirato la sua condanna morale con tanto di indice. Gli anglosassoni li chiamano "social justice warriors" SJW in breve, definzione azzeccatissima.
Uraban dictionary è un dizionario satirico e con satirico intendo che riporta i significati veri delle parole.
http://www.urbandictionary.com/define.php?term=social+justice+warriorsocial justice warrior
A pejorative term for an individual who repeatedly and vehemently engages in arguments on social justice on the Internet, often in a shallow or not well-thought-out way, for the purpose of raising their own personal reputation. A social justice warrior, or SJW, does not necessarily strongly believe all that they say, or even care about the groups they are fighting on behalf of. They typically repeat points from whoever is the most popular blogger or commenter of the moment, hoping that they will "get SJ points" and become popular in return. They are very sure to adopt stances that are "correct" in their social circle.
The SJW's favorite activity of all is to dogpile. Their favorite websites to frequent are Livejournal and Tumblr. They do not have relevant favorite real-world places, because SJWs are primarily civil rights activists only online.
#1:
A social justice warrior reads an essay about a form of internal misogyny where women and girls insult stereotypical feminine activities and characteristics in order to boost themselves over other women.
The SJW absorbs this and later complains in response to a Huffington Post article about a 10-year-old feminist's letter, because the 10-year-old called the color pink "prissy".
#2:
Commnter: "I don't like getting manicures. It's too prissy."
SJW: "Oh my god, how fucking dare you use that word, you disgusting sexist piece of shit!"
Il fatto è ininfluente e non frega niente a nessuno dei fatti, però queste notizie hanno una cosa in comune: la narrazione. Narrazione inventata ma vagamente basata sul fatto, è sempre la stessa:
stupratori sicuramente colpevoli, vittima che non ha fatto nulla, ma anche se avesse provocato all'inverosimile sarebbe stato un suo diritto, però non ha fatto nulla, giudici maschilisti che fanno il processo alla vittima, Italia retrograda e maschilista che vuole linciare la vittima e che è a favore degli stupri.
Ultimamente hanno aggiunto anche il popolo del web maschilista che fa commenti beceri alla narrazione.
Mi chiedo a cosa serva questa narrazione. A non far più approcciare maschi e femmine? Ad instillare paura nei rapporti? Le ragazze hanno paura di essere violentati, i ragazzi denunciati.
A che pro? Diminuire ancora di più la natalità per rimpiazzare con stranieri gli italiani mancanti? A creare tensioni sociali? Divide et impera?
Generalmente dopo questi gravi "scandali" di "mala giustizia" fanno le leggi opportune. Quindi ogni volta un po' la narrazione cambia. Ripeto che la narrazione e la notizia sono solo lievemente legate, la narrazione ha uno scopo politico/sociale, la notizia è solo un appiglio su cui basare la narrazione.
1978 processo per stupro. Nei processi la vittima è sotto accusa.
Prima c'era il branco che in branco e più forte e stupra le donne. Legge sullo stupro di gruppo.
Ora c'è la ragazza che viene drogata o fatta bere. Legge sullo stupro di ragazza che ha bevuto?
Sarebbe carino ricreare tutta la narrazione femminista anno per anno con tanto di leggi successive.
Questa ultima parte della narrazione sulle bevute, visto che ormai tutti i giovani bevono e si conoscono da ubriachi e che quasi tutti i rapporti occasionali hanno di mezzo dell'alcol, forse è la più pericolosa.