Autore Topic: Con le donne al comando si vivrebbe meglio...  (Letto 2755 volte)

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Online Frank

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Con le donne al comando si vivrebbe meglio...
« il: Maggio 12, 2015, 07:11:33 am »
http://www.radiosubasio.it/news/cronaca/con-le-donne-al-comando-si-vivrebbe-meglio/
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Con le donne al comando si vivrebbe meglio

Le donne “comandano” meglio. Nove cittadini europei su dieci sono convinti che le cose andrebbero meglio se al potere ci fossero loro. Una maggiore quantità di signore in posizioni di leadership garantirebbe un maggiore rispetto dei diritti umani, ci sarebbero meno guerre e si vivrebbe meglio. E’ il risultato di un’indagine condotta da un noto istituto di ricerca europeo. Sono d’accordo con questa idea gli intervistati di tutti i Paesi, in particolare in Svezia, Olanda e Romania, dove la pensa così addirittura il 96% degli intervistati. In coda alla classifica, invece, a quota 86%, la Lettonia, la Slovenia e l’Estonia.

Questo articolo è stato pubblicato in Cronaca il 11 maggio 2015.

...

@@

A quanto pare è roba di due anni fa...
http://www.tgcom24.mediaset.it/perlei/articoli/1090774/al-comando-meglio-avere-le-donne.shtml

Citazione

16.4.2013

Al comando meglio avere le donne
Secondo Eurobarometro, con loro le cose vanno meglio

08:20 - Nove cittadini europei su dieci sono convinti che le cose andrebbero meglio se al potere ci fossero le donne. Una maggiore quantità di signore in posizioni di leadership garantirebbe un maggiore rispetto dei diritti umani, ci sarebbero meno guerre e si vivrebbe meglio. Sono questi i risultato di un'indagine condotta da Eurobarometro, il noto istituto di ricerca europeo, intervistando oltre 25mila cittadini dei 27 Paesi europei. Nove intervistati su dieci si sono dichiarati convinto del fatto che la società funziona meglio quando viene rispettata la parità di genere. 
Sono d'accordo con questa idea gli intervistati di tutti i Paesi, in particolare in Svezia, Olanda e Romania, dove la pensa così addirittura il 96% degli intervistati. In coda alla classifica, invece, a quota 86%, la Lettonia, la Slovenia e l'Estonia. Nel complesso gli Europei ritengono che le donne incontrino più difficoltà rispetto agli uomini nell'accesso all'istruzione e al lavoro, nel rispetto dei diritti: soprattutto, sono vittime di violenza in misura maggiore rispetto alle persone di sesso maschile. Nel nostro Paese, in particolare, i soggetti che hanno preso parte allo studio sono stati 1000; secondo l'82% del campione se ci fossero più donne in posizioni di potere nei Paesi in via di sviluppo si avrebbe un maggior rispetto dei diritti umani, migliorerebbero le condizioni di vita delle persone (78% delle risposte) e secondo il 70% ci sarebbero meno guerre.
 
Un altro dato significativo sta nell'inversione di tendenza che lo studio ha provocato in alcuni Paesi. In Gran Bretagna, ad esempio, il governo ha lanciato un richiamo alle imprese affinché si aprano ad una maggiore presenza femminile nei consigli di amministrazione. E' da notare che in passato proprio Londra si era opposta all'introduzione a livello europeo di una quota di genere avanzata dalla Commissaria alla Giustizia Viviane Reding. 

Offline vnd

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Re:Con le donne al comando si vivrebbe meglio...
« Risposta #1 il: Maggio 12, 2015, 08:52:52 am »
Vnd [nick collettivo].

Offline zagaro

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Re:Con le donne al comando si vivrebbe meglio...
« Risposta #2 il: Maggio 12, 2015, 11:15:09 am »
Probabile che il sondaggio sia stato fatto su autorevoli ospiti di qualche casa famiglia per psicopatici.
a questo punto dovremmo cambiare  tutta una serie di modi dire,

 chessò

'Homo homini lupus' perchè a quanto pare secondo il tenore dell'articolo  la donna ne  è esente;
o il
'bellum omnium contra omnes' bisognerà modificarlo aggiungendo 'eccetto .........


e così via

p.s. spero però che al governo non ci vadano della serie 'casalinghe disperate'!

Offline vnd

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Re:Con le donne al comando si vivrebbe meglio...
« Risposta #3 il: Maggio 12, 2015, 15:56:24 pm »


p.s. spero però che al governo non ci vadano della serie 'casalinghe disperate'!

Per adesso ci sono andate soprattutto signore con le ginocchia sbucciate.

Dobbiamo ringraziare Berlusconi per due cose (anche se purtroppo non sono andate a buon fine):
1. il teatrino fatto per Gheddafi. Tende, cammelli e vergini (ma quando?). Che ci avrebbe assicurato petrolio per i successivi vent'anni se solo inglesi e francesi non l'avessero presa male costringendoci da collaborare per farcelo mettere nel culo.
(E noi... per non dare soddisfazione non ci siamo dimenati... abbiamo dato le basi...);
2. ci ha insegnato che qualsiasi puttana può fare il ministro.

Comunque sia... le donne al comando, ovunque si vada non se la cavano benissimo.

Le peggiori inculate ai lavoratori sono arrivate quando era donna la presidente di confindustria (nota, tra l'altro, per essere stata la peggiore della Storia), era una donna a capo del sindacato e... era donna la piangente ministressa del lavoro e politiche sociali.
Che vanta il record della peggior figura di merda come ministro. Ha mandato sul lastrico migliaia di famiglie e non si saprà mai quante.
Anche lei ha dimostrato che chi non sa lavorare insegna o fa politica. E lei ha voluto fare entrambe le cose.

La peggior riforma della scuola è della Moratti.
Ce se pure aveva tentato di porre le quote azzurre (da buona ebrea, ben consigliata) aveva tolto l'esame di riparazione e inventato debiti e crediti.
Che quando andavi a scuola a chiedere "come va mio figlio?", il professore faceva scena muta.

All'estero le cose non vanno affatto meglio.

Christine Lagarde sta dove sta grazie ad una falsa accusa di stupro.

Condoleezza Rice non mi evoca alcun buon ricordo.

Margaret Thatcher ha introdotto la politica economica del neoliberismo. Che è anche la ragione per cui tutto il mondo è andato del culo.

Vogliamo dare uno sguardo alla Storia?

Dico solo che tutte le grandi donne della storia erano in realtà delle grandi mignotte.
Tra queste... c'era colei sotto la quale il millenario impero Egizio crollò. Cleopatra.

Donne al comando? Lasciamo perdere.
Vnd [nick collettivo].

Offline Angelo

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Re:Con le donne al comando si vivrebbe meglio...
« Risposta #4 il: Maggio 12, 2015, 16:27:43 pm »
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Con le donne al comando si vivrebbe meglio

Le donne “comandano” meglio. Nove cittadini europei su dieci sono convinti che le cose andrebbero meglio se al potere ci fossero loro. Una maggiore quantità di signore in posizioni di leadership garantirebbe un maggiore rispetto dei diritti umani, ci sarebbero meno guerre e si vivrebbe meglio. E’ il risultato di un’indagine condotta da un noto istituto di ricerca europeo. Sono d’accordo con questa idea gli intervistati di tutti i Paesi, in particolare in Svezia, Olanda e Romania, dove la pensa così addirittura il 96% degli intervistati. In coda alla classifica, invece, a quota 86%, la Lettonia, la Slovenia e l’Estonia.

Questo articolo è stato pubblicato in Cronaca il 11 maggio 2015. "

I paesi citati, detengono certi "primati" non proprio invidiabili. La Svezia dal 1935 al 1975 ha sterilizzato a forza e/o subdolamente migliaia di svedesi, uomini e donne. L'Olanda è famosa per esser stato il primo paese con il partito dei pedofili. LEttonia, Estonia e Lituania nell'anno 2015 ancora esaltano le truppe naziste. Forse quella più tranquilla da questo punto di vista è la Romania, almeno lì hanno avuto un dittatore recentamente, sono più "giustificati". Naturalmente, NON CREDO ASSOLUTAMENTE A INTERVISTE FATTE DA SOGGETTI FEMMINISTI.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline ilmarmocchio

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Re:Con le donne al comando si vivrebbe meglio...
« Risposta #5 il: Maggio 17, 2015, 22:59:55 pm »
c'entra parzialmente, ma a ben vedere...

http://www.lastampa.it/2015/05/14/tecnologia/addio-contante-la-danimarca-valuta-labolizione-dal-1dysX9AGDxN8hpEUwZ7DBP/pagina.html

14/05/2015
Copenhagen

A Stoccolma si può pagare un venditore ambulante con una carta di credito. A Copenaghen è possibile acquistare un espresso con lo smartphone. A Helsinki, si può andare a fare la spesa, ma lasciare il portafoglio a casa. Se la Scandinavia è stata a lungo il luogo più privo di contanti del pianeta, ora la Danimarca sta valutando se andare un passo oltre consentendo ai rivenditori di vietare del tutto le banconote. 
La Camera di Commercio danese sta spingendo affinché sia data la possibilità a negozi e servizi di essere completamente cash-free. La proposta deve essere approvata dal parlamento, ma se otterrà l’ok, i rivenditori potrebbero iniziare a rifiutare il contante da gennaio 2016. «Abbiamo riconosciuto quello che i commercianti ci dicono da tempo», spiega Sofie Findling Andersen della Camera di Commercio. «L’utilizzo di monete e banconote è costoso, perché richiede tempo di gestione ai dipendenti, e c’è anche una questione di sicurezza. Quando la cassa viene aperta, questa può essere attaccata e anche se in Danimarca abbiamo livelli relativamente bassi di crimini violenti, questo è un aspetto che preoccupa imprenditori e lavoratori».
Al momento la proposta non ha trovato resistenza nei media danesi, nei consumatori o nelle aziende e il più grande gruppo di supermercati del paese, Dansk Supermarket, sta già lavorando a un sistema che consente di pagare la spesa con lo smartphone attraverso l’app MobilePay. Questo anche perché i costi sulle transazioni delle carte di credito e mobile sono bassi. «Stiamo negoziando costi fissi per i grandi gruppi e piccoli negozianti in modo che possano pagare uno standard dell’1% su ogni transazione, fino a 5 Corone (0,66 euro)», ha sottolineato Mark Wraa-Hansen di Danske Bank, proprietaria di MobilePay. «In questo modo il costo non sarebbe alto. Vogliamo un modello semplice e un rapporto con le aziende in modo che possa funzionare». Anche i proprietari di piccole imprese sembrano ugualmente entusiasti. Come il Mette Schmidt, che gestisce un salone di parrucchiere a Jutland: «Sono così pochi i clienti pagano in contanti e quando lo fanno danno un po’ di fastidio, perché devo andare in banca a depositare gli incassi. È molto più facile essere pagato con carta o MobilePay». 
Il passaggio, tuttavia, secondo gli esperti, non avverrà dal giorno alla notte. «Se guardiamo alla Svezia, il paese che ha aperto la strada a una società senza contanti, vediamo che molte persone stanno ancora pagando con corone», dice Findling Andersen. «Tocca ai clienti e alle imprese per decidere cosa funziona meglio: se un negozio passa diventa cash-freee e perde un paio di clienti, potrebbe decidere che vale la pena rendere più facile e più sicuro il suo lavoro». E tra i fautori delle carte di credito c’è anche chi, come la barista 27enne Soren Jensen, pensa che sia anche molto più igenico. «L’anno scorso uno studio americano ha trovato 3.000 tipi di batteri sulle banconote», ricorda infatti la giovane. ll passaggio verso un nuovo mondo senza contanti è sostenuto dal Fondo delle Nazioni Unite per lo sviluppo dei capitali Better Than Cash Alliance, che ha lo scopo di accelerare il passaggio ai pagamenti elettronici, finanziato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, MasterCard e Visa. 
Ma gli oppositori del concetto esprimono preoccupazioni per la perdita della libertà. Carl-Ludwig Thiele, della Bundesbank, ha recentemente criticato la proposta del governo danese, affermando che «l’abolizione del contante violerebbe la sovranità del consumatore, la libera scelta dei cittadini circa i loro strumenti di pagamento», e citando la famosa frase dello scrittore russo Fëdor Dostoevskij, «Il denaro è libertà coniata». Altra preoccupazione potrebbe essere quella dei cittadini più anziani. Ma se in Svezia le associazioni di pensionati affermano che possono sentirsi alienati o incapaci di far fronte alle esigenze delle nuove tecnologie, i danesi sono molto ottimisti circa l’utilizzo degli smartphone. «Abbiamo uno dei più alti tassi di 60enni e più che fanno acquisti on-line e che sono già alfabetizzati digitali, quindi questo non dovrebbe essere un problema per loro», dice Findling Andersen. E Wraa-Hansen è d’accordo: «La nostra ricerca dimostra che gli anziani in Danimarca preferiscono pagare con le carte e smartphone. Il nostro utente più anziano ha 104 anni». 


Le donne sono in prima linea nell'abolire...la libertà.
Perchè l'abolizione del contante è l'abolizione della libertà

Online Frank

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Re:Con le donne al comando si vivrebbe meglio...
« Risposta #6 il: Maggio 17, 2015, 23:18:10 pm »
Le donne sono in prima linea nell'abolire...la libertà.
Perchè l'abolizione del contante è l'abolizione della libertà


Concordo: l' abolizione del contante è realmente l' abolizione della libertà, e come hai giustamente evidenziato, le donne sono in prima linea nell' abolire la libertà.

Offline fabriziopiludu

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Re:Con le donne al comando si vivrebbe meglio...
« Risposta #7 il: Maggio 19, 2015, 23:30:33 pm »



 Le donne hanno già molto ampiamente dimostrato di non portare alcun giovamento quando siano al comando.