Nulla di strano o fuori dalla norma, le volte in cui si parla della salute degli uomini normalmente è per cazziarli che muoiono di più di cancro perchè fumano di più...
Articolo di oggi sul corriere:
LA PROPOSTA DALL'INGHILTERRA
Nuovo partner sessuale? Ecco il test da fare subito (qui il sesso è generico)
Identificare rapidamente un’infezione genitale da clamidia, aiuta a prevenire complicanze, come la sterilità
MILANO - La Clamidia è meglio cercarla subito, senza aspettare di sottoporsi a un classico test annuale, come suggeriscono molti ginecologi. Ogni volta, infatti, che una donna ha rapporti con un nuovo partner, (si capisce verso chi è rivolta la campagna di sensibilizzazione, ma se le donne se la prendono coi rapporti gli uomini invece se la beccano con uno starnuto?)può andare incontro al rischio di infettarsi con questo microrganismo e la clamidia, non solo è molto diffusa (anzi, l’infezione provocata da questo batterio è l’infezione a trasmissione sessuale più diffusa al mondo) , ma è anche particolarmente pericolosa: può provocare la cosiddetta malattia infiammatoria pelvica. E questa, a sua volta, può portare alla sterilità.
LE STUDENTESSE – Il consiglio di sottoporsi al test all’inizio di ogni nuovo rapporto arriva dalla Gran Bretagna. Un gruppo di specialisti dell’University of London, ha verificato che il classico screening annuale spesso arriva a diagnosticare casi di infezione genitale quando è troppo tardi e non è quindi sufficiente per prevenire la malattia infiammatoria pelvica. I ricercatori, guidati dalla dottoressa Oakeshott, hanno seguito 2.500 studentesse, di età compresa fra 16 e 27 anni e provenienti da 20 università e college di Londra, che si sottoponevano annualmente a un programma di screening per la ricerca del microrganismo (spesso infatti le infezioni non provocano sintomi evidenti) e hanno visto che la maggior parte dei casi di malattia infiammatoria pelvica si manifestava in persone che l’anno precedente erano risultate negative al test. Intercettare rapidamente il microrganismo permette di intraprendere subito una terapia, basata sulla somministrazione di antibiotici, che riduce dell’80 per cento il rischio di andare incontro a malattia infiammatoria pelvica.
GRAVIDANZE ECTOPICHE - Quest’ultima, più frequente nelle giovani, provoca dolore e può avere conseguenze disastrose sul piano riproduttivo perché può portare a sterilità o aumentare il rischio di gravidanze ectopiche. È vero che la Clamidia non è l’unico microrganismo responsabile della malattia (ma comunque in Italia è all’origine di almeno un terzo dei casi, mentre l’altro microrganismo coinvolto è il gonococco che, nel mondo, è la causa più frequente), ma cominciare a cercare almeno questo batterio è già un buon punto di partenza in un’ottica di prevenzione.