Grazie Doppler, il tuo post giunge come un refrigerio.
Le assurde teorie materialiste di oggi appaiono credibili solo perché fanno leva su omissioni e pregiudizi inculcati da due secoli a questa parte.
Ma come si fa a credere che qualcuno in una situazione privilegiata come San Paolo, addirittura (si noti bene) nemico dei cristiani possa abbandonare tutto, passare per mille peripezie e farsi giustiziare a Roma per un personaggio immaginario?
La scienza si è tramutata nel suo contrario, un folclore mitologico slegato dalla realtà, e infatti pullulano sette scientiste di ogni genere, dalla nota Scientology al buddismo in salsa occidentale, che pretende di rendere il mondo migliore "riprogrammando scientificamente"* la gente con la meditazione.
Hai evidenziato un aspetto cruciale:
l'ateismo nuoce soprattuto agli uomini. Tutte le (rare) epoche materialiste della storia, da Giovenale agli anni '20 in America, fino al consumismo moderno hanno visto andare fuori controllo il potere femminile.
Si veda questo testo di Eugene McNamara:
Un postulato primario del mondo di [Henry] James è che esso gode di un'enorme supremazia materiale con la sua conseguente euforia. In correlazione con la sensibilità elaborata e tenue del mondo da lui creato vi è una ancor più elaborata struttura di una finanza astratta, e la tecnologia eterea creata da quella finanza. Ogni qual volta questa astratta struttura esiste e trionfa, James può manipolare le sue marionette, perché entrambe sono completamente inter-animate. Non è per caso, senza dubbio, che in questo campo la vita femminile debba essere dominante e lussureggiante, e gli esseri maschili timidi e miseri. E' una grande e sicura stanza dei bambini, vista nel suo lato materiale. Non vi sono preoccupazioni finanziarie. (Quasi tutti i protagonisti dei suoi romanzi sono turisti, sempre occupati in pellegrinaggi non da questo mondo a quello dell'al di là ma da una parte del Vecchio Mondo a quella vicina.)
Una società tenuta insieme da una attività affannosa e evasiva non produce mai uno stile di vita con tutto ciò che implica di passione. Può produrre e in effetti produce turisti, musei e case simili a musei, in abbondanza.
Perché, dopo tutto, una « civiltà degli affari » (una contraddizione in termini), con i suoi elaborati sotterfugi e finzioni legali, produce caratteri ugualmente intricati e indefinibilmente senza scopo.
L'uomo è il creatore dei rituali, l'essere delle caste sacerdotali. Quando manca una dimensione spirituale alla civiltà, il maschio diventa un'appendice del mondo materiale e, proprio per questo, il servo delle femmine: nei rapporti familiari dove non ha nulla da dire ed è schiavo, nel lavoro dove non può esprimere il suo potenziale e deve obbedire alle femmine, o svolgere solo basse mansioni, nei rapporti con l'altro sesso dove o paga o è rifiutato; e se viene corrisposto è solo per ragioni strumentali materiali.
Senza contare che la dimensione spirituale è un aspetto essenziale dell'essere umano, in ispecie maschio, e quando viene negata produce uomini a metà, che potrebbero esprimere un potenziale nettamente più alto.
* Fonte: M. Dapsance.