Dialoghi > L'Angolo degli Utenti
Onore ai caduti
Frank:
Veramente bella.
Rita:
--- Citazione da: TheDarkSider - Maggio 24, 2015, 01:29:34 am ---E anche a ricordare che il fantomatico "privilegio maschile", di cui cianciano le femministe, consisteva nell'essere deportati a forza da casa propria per andare incontro a una morte orribile.
--- Termina citazione ---
E al di là di questo ricordiamo sempre che la responsabilità è sempre indissolubilmente legata e condivisa anche laddove ci sia, per usare una frase di Siegfried Sassoon "un guerriero felice e un pacifista amareggiato".
Di Siegfried Sassoon poeta-soldato britannico,
Glory of women
You love us when we're heroes, home on leave,
Or wounded in a mentionable place.
You worship decorations; you believe
That chivalry redeems the war's disgrace.
You make us shells. You listen with delight,
By tales of dirt and danger fondly thrilled.
You crown our distant ardours while we fight,
And mourn our laurelled memories when we're killed.
You can't believe that British troops 'retire'
When hell's last horror breaks them, and they run,
Trampling the terrible corpses--blind with blood.
O German mother dreaming by the fire,
While you are knitting socks to send your son
His face is trodden deeper in the mud
Onore delle donne
Voi ci amate quando noi siamo eroi, a casa, in licenza,
O feriti in qualche posto importante.
Voi amate le onorificenze, credete
Che la cavalleria redima dalla disgrazia della guerra.
Ci rendete bombe. Ascoltate con piacere,
Storie di sporcizia e pericolo teneramente emozionate,
Voi onorate i nostri lontani impeti mentre noi combattiamo,
E piangete le nostre memorie coronate d’alloro quando veniamo uccisi.
Non potete credere che le truppe britanniche “si ritirano”
Quando l’ultimo orrore infernale le spezza, e loro corrono,
calpestando i corpi terribili – accecati dal sangue.
O madre tedesca che stai sognando vicino al camino,
Mentre stai facendo le calze da mandare a tuo figlio
Il suo viso è calpestato più profondamente nel fango
Massimo:
Centinaia di migliaia di giovani maschi i quali avevano il diritto ad un'esistenza serena e felice strappati alle loro case e alle loro
famiglie per fare una guerra che la maggioranza degli italiani NON VOLEVA FARE. Lo voleva solo una minoranza che però era
chiassosa e rumorosa: il re, dovendo scegliere tra il Parlamento e la piazza (allora non c'erano i partiti) scelse la piazza e fu la
guerra e la morte per 600.000 (diconsi seicentomila) giovani italiani. In Italia vince sempre chi urla più forte e la piazza urlava più
forte del Parlamento, contrario alla guerra: a nulla valse l'opinione contraria di Giolitti che sosteneva che si poteva ottenere già
parecchio senza partecipare a quella colossale carneficina. Gli interventisti lo sbeffeggiarono con il nomignolo di "parecchio". Per
capire il clima dell'epoca è utile ricordare quello che scrisse un fautore dell'intervento, Ardengo Soffici: "La neutralità è dei castrati.
Noi che castrati non siamo, siamo per la guerra: vogliamo la guerra". E guerra fu. Replica delle femministe: "Voi maschi volete
ammazzarvi tra di voi. Vi piace tanto? E che volete da noi?". Che si ricordino che mentre i giovani maschi partivano per la guerra
molte donne erano accanto ai binari delle stazioni ferroviarie ad incorraggiarli, ad approvarli e a distribuire coccarde tricolori.
fabriziopiludu:
Ricordiamo TUTTI i caduti.
Bastava i Soldati si lamentassero che le razioni di cibo fossero di modesta qualità - oltre che di scarsa quantità - e partiva LA DECIMAZIONE.
Combattimento.
Uno dei peggiori tritacarne è stato il Col di Lana, col Sief. E' stato impossibile avanzare in quella Zona.
Ancora oggi, noi camminiamo sui resti dei ragazzi del '94, falciati dalle mitragliatrici "Schwartzlose", dilaniati dallo shrapnel.
Sardus_Pater:
Onore a tutti i caduti.
Da parte mia ovvia menzione a quelli delle Brigate Sassari e Reggio.
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