Autore Topic: LA qm dal punto di vista dei cattolici  (Letto 3005 volte)

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LA qm dal punto di vista dei cattolici
« il: Maggio 25, 2015, 19:14:39 pm »
http://www.papalepapale.com/develop/sic-transeunt-desideria-mundi/
Citazione
L’emergere endemico dell’omosessualità che sempre s’accompagna con un ruolo dominante della donna sull’uomo, fateci caso e mente locale, in tutta la storia umana ha significato sempre, inderogabilmente una cosa: che si è giunti al capolinea, e che una civiltà sta per crollare

 :hmm: ci sono arrivati? perchè non tirano le conseguenze?
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Offline Vicus

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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #1 il: Maggio 25, 2015, 20:11:28 pm »
Ancora troppo politicamente scorretto? Oppure nel mondo cattolico c'è un tabù, un'inibizione a rispolverare insegnamenti di sempre?
Alla gente è stato inculcato, che modelli sociali validi in ogni epoca sono un ostacolo alla realizzazione personale, mentre è esattamente il contrario: si deve falsificare il passato per imporre uno squallido presente.
« Ultima modifica: Maggio 25, 2015, 23:12:26 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #2 il: Maggio 26, 2015, 01:22:02 am »
L'articolo è lungo ma merita una lettura anche da parte di chi non crede, ne pubblico una sintesi limitata agli aspetti 'laici':

[Ho assistito di persona a diversi episodi come questo:]
Mi racconta l’amico e collaboratore Nicola Peirce:
«E’ successa una cosa disgustosa: eravamo alla consacrazione nella messa per Santa Rita a Sant’Agostino, l’ingresso si trova nel porticato dove c’è anche l’ingresso del liceo Piccolomini, erano le 12:30 e un ragazzino, avrà avuto 16 anni, che usciva da scuola è entrato nella chiesa e fatti alcuni passi dentro ha urlato a squarciagola una bestemmia tremenda contro Dio …siamo rimasti tutti (in realtà 4 gatti) pietrificati, senza avere neanche il tempo di reagire e quello è scappato via ridendo con un gruppetto di sodali. Abbiamo seminato vento per troppi anni e ora è in arrivo l’uragano».

[...] follia del mondo alla rovescia che come in tutti i tempi “finali” della storia umana, detti “clima da Basso Impero”, conosce un ritorno carnevalesco alle antiche divinità pagane, ai fasti baccanti e orgiastici, ai suoi culti idolatrici e perversi; dove la femminilizzazione dei costumi e l’omosessualità prendono il sopravvento, in un clima festaiolo ma dal sottofondo macabro, da “crepuscolo degli dei” viscontiano. Però, nel momento stesso in cui raggiunge l’acme il clima festaiolo, tutto crolla. E i festanti restano sotto le macerie.

[...] L’emergere endemico dell’omosessualità che sempre s’accompagna con un ruolo dominante della donna sull’uomo, fateci caso e mente locale, in tutta la storia umana ha significato sempre, inderogabilmente una cosa: che si è giunti al capolinea, e che una civiltà sta per crollare e proprio nel momento di massima baldoria carnevalesca e di completo rovesciamento della natura; un mondo sta per finire. Ma non quello di coloro che sono finiti calpestati dalla folla festante, no: quello dei festeggianti.


[...] Parlo di quella strega della Hillary Clinton, che è la versione crudele di Obama. Ebbene, papalepapale, in pubblico, Crudelia Demon che vuol diventare presidentessa, l’ha detta tutta, tradendo le intenzioni che già denunciavamo appartenere ai signori del mondo, quelli che hanno scritto l’agenda liberal-radicale. E fa venire i brividi:
«I codici culturali profondamente radicati, le credenze religiose e le fobie strutturali devono essere modificate. I governi devono utilizzare i loro strumenti e le risorse coercitive per ridefinire i dogmi religiosi tradizionali».
Avete capito dove si vuol andare a parare? Ma con chi ce l’ha? I musulmani? Niente affatto, non metterebbero mai le mani in quel vespaio. Parla della Chiesa di Roma,
che in America, insieme a qualche pentecostale, è rimasta l’unica resistenza contro la deriva e il predominio totale del Pensiero Unico.
La rivoluzione è la distruzione di un ordine presente e la decostruzione delle fondamenta storiche e culturali sul quale un mondo intero si reggeva, per costruire il suo “nuovo” ordine basato sull’odio verso qualcosa, che in un primo momento si chiama “amore” per gli sventurati, per poi farsi desiderio di “felicità” per tutti impartita ex lege e guai a chi si sente triste, e più tardi, infatti, si dirà solamente “terrore”.

Le rivoluzioni si manifestano in primo luogo e invariabilmente come un dovere di “mutare le parole”, una guerra alle parole che secondo “lo spirito del tempo” e la nuova “sensibilità” che ispira, risulterebbero “scorrette”: vengono prima bandite, poi abolite, quindi proibite  – anche se sono il nome proprio delle cose – sostituendole con nuove, “politicamente corrette”.

Infine la Rivoluzione uccide i suoi stessi figli
[...] la nuova epoca che segue, chiusa la breve parentesi rivoluzionaria, non potrà che essere un recupero del passato, una restaurazione parziale di quello che era prima, semplicemente aggiornato.
Emblematico il caso della Russia,
per dirne una, dove oggi assistiamo allo zarismo repubblicano di Putin, nuovo zar elettorale di tutte le Russie, in una pace clamorosa tra spada e croce sancita a furor di popolo e plebisciti: nell’ex Unione Sovietica questo, cioè il paese che fu “ateo” per legge, dove fu proclamata la morte di Dio e del Cristianesimo.

[...] è la rivoluzione che ancora non osa dire il suo nome, che si traveste da “riforma compassionevole”, la fase 1 della rivoluzione ; ma sta prendendo progressivamente piede la fase 2, la rivoluzione che presto svelerà apertamente il suo nome e scatenerà la sua violenza ancora appena mascherata dietro il legalismo autoritario, e gettata la maschera del legalismo la infliggerà anche fisicamente in nome non più della “legge” ma di se stessa ai non allineati; a questa seguirà la fase 3, la morte e trasfigurazione della rivoluzione in una nuova burocrazia totalizzante la cui violenza nevrastenica non risparmierà nemmeno i rivoluzionari della prima ora, altrimenti nota come “terrore”; infine, la fase 4… fino alla “restaurazione” parziale dell’ordine precedente la rivoluzione, sotto le cui scure periscono i “terroristi” rivoluzionari.

Il piede di porco della rivoluzione: i gay
Non prendiamoci in giro, soprattutto non s’illudano i gay: sono soltanto il piede di porco che serve in questo momento ai nuovi rivoluzionari liberal-radicali per sfondare la porta di tutte le chiese e di tutte le nazioni – perché questa come tutte le rivoluzioni vuol essere internazionale e qualcosa di più stavolta: mondiale, intendendo per “mondo” l’Occidente più l’appendice psicolabile dei bastioni occidentali, l’America Latina.
Una volta sfondata la porta, a cosa serve più il piede di porco, i gay? Saranno un impiccio, i gay, e dovranno allinearsi pure loro, e la Rivoluzione, che è smemorata e non è riconoscente, conosce però il carico eversivo che con sé porta il sesso “libero”: farà cadere su di loro la mannaia dell’interdizione, perderanno non solo il “matrionio” e i “nuovi diritti”, ma pure quelli vecchi, e con essi la licenza sessuale. Ogni rivoluzione parte eticista e liberal-radicale e diventa moralista e reazionaria.
Scusate: non successe così anche in Urss? [e in Germania pure] Non fu Lenin a inaugurare il nuovo corso “radicale” con l’approvazione della sodomia, il divorzio, il “libero sesso”? E come finì quella storia? Con il moralismo più bieco reso più minaccioso dallo spionismo, dalla delazione che aveva un centralino in ogni condominio. La rivoluzione russa partì omofila e sessuomane e morì omofoba e bigotta… in Siberia sovente, dove accompagnò gli afflitti dal “vizio borghese”, la sodomia, almeno quelli che non contavano una mazza (pare che lo stesso Breznev talora lo praticasse); o nell’anonimato di qualche cella delle prigioni “del popolo”, ossia del Kgb, in un silenzio assordante, sanguinoso e mortale. Sic transeunt desideria mundi.

«Ma il messaggio stava passando in Irlanda, come dovrebbe passare in Italia: attenzione, se al referendum vince il “sì” al matrimonio omosessuale – in Italia possiamo dire “se passa la legge Cirinnà” – arriveranno anche le adozioni e l’utero in affitto. E, siccome la maggioranza degli elettori in Irlanda era contraria alle adozioni, ogni persona convinta della verità di questa tesi diventava un votante per il “no”. Il governo irlandese – ed entrambi i principali partiti politici del Paese – erano tanto favorevoli al “matrimonio” omosessuale da espellere dalle proprie fila i contrari. Hanno pertanto trovato un metodo semplicissimo per garantirsi la vittoria al referendum: con la forza dei numeri in parlamento hanno introdotto l’adozione omosessuale prima del referendum. A tempo di record il governo ha introdotto nel gennaio 2015 una legge che consente alle coppie omosessuali – sposate o non sposate non importa, e all’epoca il “matrimonio” ovviamente non c’era ancora – il pieno diritto a ogni tipo di adozione, l’ha fatta approvare alla Camera in febbraio e al Senato in marzo. È diventata legge il 6 aprile 2015. Ecco dunque smontato il principale argomento della campagna contro il “sì” al “matrimonio” omosessuale: “volete votare no perché siete contrari alle adozioni? Ma le adozioni ci sono già, e continueranno a esserci comunque vada il referendum”.

Ma qualcosa resiste dinanzi alla marcia trionfale del Pensiero Unico Dominante che non tollera dissensi, e questo è inaccettabile per l’establishment radicale che vuole regnare incontrastato sul mondo tant’è che ad uno a uno sta eliminando ogni corpo intermedio: vuole governare oscuro e grigio sul corpo delle persone, sui pensieri, le opinioni, il sesso, il cervello, il cuore, la pancia: d i r e t t a m e n t e! E’ per definizione, secondo i tecnicissimi manuali di scienza politica, un nascente “totalitarismo”, non dispotismo, badate: TOTALITARISMO. Ossia annullare l’uomo così com’è e crearne uno tutto nuovo, l’uomo nuovo, ideologico, roboticamente funzionale ai piani della casta, della lobby, del pensiero dominate, del Grande Despota Senza Volto e Nome che va stagliandosi con la sua ombra grigia sull’Occidente, moderno Moloch.

Cedute in Occidente l’una dietro l’altra tutte le dighe, a cominciare dalla denominazioni protestanti dissolte nell’acido della religione civile e ridotte a claque della secolarizzazione se non a sue avanguardie, c’è ancora però lungo il cammino trionfale che porta il Pensiero Unico verso l’Olimpo del ritorno agli antichi dèi pagani, quella sola pietra lì e non lo possono tollerare, onde il livore che schiuma bava velenosa: la dottrina cattolica. Che denuncia la loro orrenda contraddizione. Che sta lì incuneata nella terra a ricordargli di quanto sono vani e votati al disastro e poi al fallimento le rivolte dell’uomo contro Dio: la storia lo dice. La verità scomoda, va rimossa, come pietra d’inciampo.

Ma Roma resiste come un Bastione diroccato, resiste da secoli misteriosamente, insieme ai più poveri figli della Chiesa e ai cattolici dell’ultima ora, i convertiti: i cattolici africani, qualche asiatico, gli orientali, resiste persino all’Islam a costo di versare il suo sangue. Lo zoccolo duro che manda in bestia il Pensiero Unico è questo.

Ogni rivoluzione deve detronizzare e decapitare qualcuno, il capro espiatorio per poi giungere, quando si sentiranno abbastanza forti, al vero “nemico della rivoluzione” e “del popolo”: che è sempre uno: il Dio di Cristo, nella sua incarnazione terrena, la Chiesa di Roma. Pietro.
Fateci caso: le rivoluzioni partono “parlando d’altro” ma poi invariabilmente arrivano a quello che era il loro segreto e vero fine: sradicare il Cattolicesimo.
La prima rivoluzione fu quella Luterana, e quale fu il suo scopo?
La seconda fu quella Francese e dove andò a parare sino a Napoleone che rapisce persino due papi?
La terza fu quella comunista e contro chi si scagliò infine essendo che già nelle sue premesse si parlava di “religione come oppio dei popoli”?
Poi la quarta, quella sessuale, l’ultima, iniziata nel ’68 e che stiamo vivendo nel suo parossismo prossimo a diventare estremo: partita dalla demolizione della figura cristiana di donna esaltandone il modello opposto, sino al gesto emblematico della recisone del cordone ombelicale che nega nella radice la natura stessa della donna contrapponendo madre e figlio dopo che col divorzio si erano contrapposti uomo e donna
[...]
« Ultima modifica: Giugno 01, 2015, 07:09:06 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #3 il: Maggio 26, 2015, 10:08:06 am »
Da un articolo di Elisabetta Frezza:

Ora nuovi capitoli della guerra biologica in atto ci si parano innanzi: le pillole abortive al supermercato, lo sdoganamento terminale degli uteri in affitto (quando non artificiali, come quello inventato dal membro del Comitato Nazionale di Bioetica Carlo Flamigni), l’eutanasia per chiunque accusi un qualche genere di disturbo molesto, l’affermazione definitiva dell’eugenetica quale unico metodo di riproduzione umana, la devastazione mentale delle giovani generazioni indottrinate a scuola all’indifferentismo sessuale e all’omoerotismo. Lanciati a tutta velocità verso il trionfo del transumanismo – epigono inquietante di quel relativismo debole (male minore, maggior bene possibile, punto di incontro tra posizioni opposte, equilibrio concordato) professato e coltivato dai sedicenti difensori dei valori umani e cristiani – ci sorbiamo il frutto della resa incondizionata di ragione e fede alle follie del nichilismo contemporaneo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #4 il: Maggio 26, 2015, 15:09:55 pm »
L'articolo racchiude quello che, in sintesi, mi aspetterei di sentir dire da un cattolico su certe questioni. Da non religioso mi domando se, a questo punto, avverrà una serie spaccatura tra i cattolici, dato che la Chiesa Cattolica Romana sta cavalcando sempre più palesemente e spudoratamente l'onda delle politiche filo-femministe e filo-LGTB.

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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #5 il: Maggio 26, 2015, 16:20:16 pm »
E' importante non identificare la Chiesa, composta da tutti i fedeli e che ha una dottrina immutabile per dogma, con gli errori di parte del clero. E' possibile che ci siano divisioni, come affermano numerose fonti tra cui Romano Amerio, che disse che alcune Chiese nazionali (Germania, Olanda...) sono in una condizione prescismatica. Ne cito alcune.

Prof. Romano Amerio, che partecipò al Concilio come esperto, su invito del Card. Siri:
"La Chiesa continuerà ad aprirsi e conformarsi al mondo cioè a snaturarsi, ma la sua sostanza soprannaturale sarà preservata restringendosi in un residuo minimo e il suo fine soprannaturale continuerà ad essere perseguito fedelmente da un avanzo nel mondo. All’espansione ingannevole della Chiesa diluitasi nel mondo corrisponde un progressivo contrarsi e immiserirsi in un piccolo numero di uomini, in una minimanza che sembra insignificante e moriente, ma che contiene la concentrazione degli eletti, la testimonianza indefettibile della fede. La Chiesa sarà un pugno di vinti, come preannunciò Paolo VI nel discorso del 18 febbraio 1976."

Messaggio della Madonna di Akita (riconosciuto dalla Chiesa):
"L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro."

Una lettera di Marshall McLuhan, membro della Curia, dice parecchie cose:
"Gli ambienti di informazione elettronica essendo estremamente eterei favoriscono l'illusione del mondo come sostanza spirituale. Si tratta di un ragionevole facsimile del corpo mistico, di una manifestazione evidente dell'Anti-Cristo. Dopo tutto, il Principe di questo mondo è un grande ingegnere elettrico.
Posso insinuare che proprio come il clero cattolico defezionò nell'era Gutenberg sulla base dell'illusione di una luce interiore, un numero ancora superiore probabilmente defezionerà con l'attrazione mistica della luce elettrica. "

« Ultima modifica: Maggio 26, 2015, 16:31:36 pm da Vicus »
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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #6 il: Maggio 30, 2015, 12:36:56 pm »
sembra di essere in un teatro in attesa che si apra il sipario ...  :shifty:
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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #7 il: Giugno 01, 2015, 07:09:28 am »
sembra di essere in un teatro in attesa che si apra il sipario ...  :shifty:
Oggi più che mai, la storia è un palcoscenico e lo spettacolo è già cominciato :lol:

Cito alcuni scritti dell'esegeta convertito Heinrich Schlier, riportati da 30 Giorni, che credo possano essere di interesse generale:

Da una parte, [le catastrofi] sono il modo con cui la forza apparente dell’autoaffermazione egoistica della storia cerca di costruire la sua opposizione. Essa «non vuole ammettere il suo crollo metafisico e con terribili destini e catastrofi costruisce sul suo abisso un regno politico e spirituale opposto al regno di Dio e di Cristo»
«In qualche modo la conoscenza della fine si è comunicata in profondità allo spirito della storia. Esso “sa che ha poco tempo”, che il tempo del mondo ha una scadenza e per questo, secondo il veggente dell’Apocalisse, esiste lo strano fenomeno del furore della storia» (FT, p. 87).
Di questo furore, di questa guerra che, per quanto inane, «non avrà fine sulla terra» (ivi, p. 89), «coloro che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù» (Ap 12, 17), «sono il nemico ultimo» (FT, p. 89).
Questo è molto strano, scrive Schlier, perché si tratta di «piccoli uomini assediati» (RNT, p. 474); «derisi dall’intelligenza dello Stato mondiale» (ivi, p. 475); approssimativamente sempre sconfitti: alla bestia «viene dato di far guerra ai santi e di vincerli», si legge in Ap 13, 7; «sottoposti a grandi tentazioni, alla debolezza e al fallimento» (FT, p. 89); «pochi» (ivi), tanto che, scrive Schlier, «il corpo di Cristo in verità non avrà alla fine più alcun posto» (TC, p. 40), o, in altro luogo, che «non si potrà più parlare di un mondo cristiano ma solo di santi e testimoni sparsi» (RNT, p. 273).
Quanto più le cose si avvicinano alla fine di cui non si può sapere il momento, ossia vanno veloci incontro alla definitiva rivelazione della signoria di Cristo, tanto minore e insignificante sarà il numero di coloro che accetteranno che Cristo sia il Signore» (FT, p. 72).
Con tutto ciò, costoro «minacciano apertamente il dio insediato dell’impero universale, gli fanno sentire la sua fragilità e gli ricordano la sua scadenza» (ivi, p. 89)

OT: Non ho mai provato, ma ipotizzo che questi siano discorsi proprio da non fare a una donna... :lol:
« Ultima modifica: Giugno 01, 2015, 20:21:24 pm da Vicus »
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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #8 il: Giugno 01, 2015, 13:41:45 pm »
Parziale O.T.

http://www.repubblica.it/esteri/2015/06/01/news/_dio_e_anche_donna_la_sfida_delle_anglicane_per_riscrivere_le_preghiere-115779562/?ref=HREC1-16

"Dio è anche donna". La sfida delle anglicane per riscrivere le preghiere

La proposta: "Chiamiamolo Madre e non solo Padre" L'arcivescovo di Canterbury: "Ma serve un voto del Sinodo"

dal nostro corrispondente di ENRICO FRANCESCHINI

"Madre nostra che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome ". Comincerà così, un giorno, la preghiera simbolo della cristianità? Nella Chiesa anglicana, che ha da anni ammesso le donne al sacerdozio e per la prima volta da qualche mese ne ha elevate alcune anche al titolo di vescovo, potrebbe succedere. È quello che chiede, in sostanza, un'organizzazione religiosa della Chiesa di Londra chiamata Watch, acronimo di "Women and the Church", composto per l'appunto da donne sacerdote, donne vescovo e semplici fedeli. "Quando usiamo soltanto un linguaggio maschile per identificare la figura di Dio", dichiara il reverendo Emma Percy, cappellano del Trinity College di Oxford, "rinforziamo l'idea che Dio è un maschio e così facendo suggeriamo implicitamente che gli uomini sono più simili a Dio delle donne".

La questione è stata discussa nell'ambito di una speciale commissione creata dall'arcivescovo di Canterbury, il leader spirituale degli anglicani, proprio per "esplorare le esperienze delle donne che hanno scelto il sacerdozio", riportava ieri il Sunday Times. Ciò non significa che una modifica del testo delle preghiere sia imminente, a cominciare dal Padre Nostro, magari per trasformarlo in "Madre Nostra" o per dare a chi prega l'opportunità di scegliere liberamente l'una o l'altra formula. "Siamo soltanto al livello preliminare del dibattito", dice Hillary Cotton, la presidente del gruppo Watch. "Riscrivere eventualmente le preghiere della Chiesa d'Inghilterra allo scopo di ampliare la nostra comune percezione di Dio è un problema estremamente complesso, che richiederà probabilmente anni". E un portavoce dell'arcivescovo di Canterbury avverte: "L'arcivescovo non ha partecipato alla discussione, sebbene sia autorizzata da lui. Qualunque cambiamento nella liturgia richiederebbe comunque un voto del Sinodo Generale, dopo una approfondita consultazione della commissione liturgica ".

E tuttavia è stato proprio il Sinodo Generale ad approvare l'anno scorso l'episcopato femminile. Una svolta che ha portato per ora alla nomina a vescovo del reverendo Libby Lane, in gennaio, e di altre due donne vescovo negli ultimi mesi, aprendo in teoria la strada, in futuro, all'ascesa di una donna al ruolo di arcivescovo, in pratica al possibile avvento di una "papessa" a capo della chiesa di Londra. È insomma innegabile che gli anglicani siano all'avanguardia di un movimento per modernizzare e cambiare la cristianità, tenendo conto di un mondo più moderno e cambiato. "È ingiusto che le donne vedano se stesse come meno sacre e meno in grado di rappresentare Cristo nel mondo, solo perché Dio viene rappresentato sempre come un Lui, come un maschio", osserva il reverendo Emma Percy. Hillary Cotton, la presidente di Watch, spiega che l'immagine prevalentemente maschile del Dio cristiano ha radici antiche: "Deriva dall'Impero Romano, da una consuetudine a immedesimare la divinità più importante nei panni di un Re, Signore e Padre. Ma così facendo non seguiamo il più autentico volere di Dio, perché Dio non è riconducibile a una sola immagine, è molto più di quanto possiamo comprendere".

E un'altra donna sacerdote, il reverendo Kate Bottley, vicario della chiesa di St. Mary e St. Martin a Blyth, nel Nottinghamshire, ammette di avere già cominciato a rimuovere dove è possibile ogni riferimento maschile a Dio in preghiere e liturgie. In una preghiera assai popolare nella chiesa anglicana, del resto, Dio viene già paragonato a una "madre" che si occupa con tenerezza dei propri figli. Del resto lo disse una volta anche papa Luciani, Giovanni Paolo I: "Dio è padre e più ancora è madre".
 
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #9 il: Giugno 01, 2015, 13:49:37 pm »
Non c'è niente da fare: l' obiettivo principale di queste cazzo di complessate, è parassitare ogni ambito maschile e imporre la loro presenza ovunque.

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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #10 il: Giugno 01, 2015, 14:51:24 pm »
Parziale O.T.

La proposta: "Chiamiamolo Madre e non solo Padre" L'arcivescovo di Canterbury: "Ma serve un voto del Sinodo"
:doh: :doh: :lol: :lol:
Ma certo, basta un voto (del 'Sinodo...') perché Dio 'cambi sesso'. Esilarante.
Come affermava un noto poeta, già nell'800 il clero anglicano non aveva più uno straccio di fede. Ora nemmeno i fedeli, e il sacerdozio femminile ha causato 900 conversioni di preti al cattolicesimo e invalidato la successione apostolica: le ordinazioni anglicane valgono come al carnevale e gli anglicani da Chiesa scismatica sono diventati una 'denominazione cristiana' senza sacerdoti.
Anche qui la proposta è d'obbligo: 100% di quote rosa nel clero anglicano, visto che fanno così bene :lol:
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« Risposta #11 il: Giugno 01, 2015, 16:42:41 pm »
Non c'è niente da fare: l' obiettivo principale di queste cazzo di complessate, è parassitare ogni ambito maschile e imporre la loro presenza ovunque.

Ecco spiegato il perchè...  :lol: :lol: :lol: --> Piero Ancelo
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #12 il: Giugno 02, 2015, 16:26:41 pm »
Subito le femministe della 27° ora "pontificano" sulla scelta delle "anglicane"...


http://27esimaora.corriere.it/articolo/dio-e-uomo-o-donna-le-anglicanenella-liturgia-usiamo-anche-il-femminile/

Naturalmente, anche per loro, va benissimo il video di Piero Ancelo

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #13 il: Giugno 02, 2015, 22:49:46 pm »
Subito le femministe della 27° ora "pontificano" sulla scelta delle "anglicane"...


http://27esimaora.corriere.it/articolo/dio-e-uomo-o-donna-le-anglicanenella-liturgia-usiamo-anche-il-femminile/

Naturalmente, anche per loro, va benissimo il video di Piero Ancelo

Ma cosa importa a loro delle ordinazioni anglicane? Perché non vanno ad occuparsi delle quote rosa mussulmane e buddiste?
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Re:LA qm dal punto di vista dei cattolici
« Risposta #14 il: Giugno 02, 2015, 22:53:48 pm »
Ma cosa importa a loro delle ordinazioni anglicane? Perché non vanno ad occuparsi delle quote rosa mussulmane e buddiste?

Ci stanno provando, molto ma molto lentamente, a "infiltrare" il femminismo tra i musulmani (ma l'hanno rispedito al mittente).
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton