Ci hanno provato in tanti a dividere il mondo in categorie,i proletari e i capitalisti,i forti e i deboli,i maschi e le femmine ecc...quindi ora ci provo anch'io.
Nel mondo ci sono 2 categorie:
1)quelli che sono convinti di essere dalla parte del bene
2)quelli che domandano ai primi:''sì ma il bene DI CHI?''
In un post molto bello Rino dalla Vecchia proclamava:''non sono oggettivo''.
Fa chiaramente parte dei secondi.
Il problema del ''complemento di specificazione'' (di chi?) del bene non è una cosa da poco,se così interrogati,i credenti nel bene rispondono in 2 maniere:
1)di tutti
è l'ipotesi filosoficamente più interessante,perchè è testato che laddove si lavorava per il bene ''di tutti'' in realtà si lavorava per il bene di nessuno(unione sovietica).
Sembra che l'antica lezione,mors tua vita mea non sia stata ancora capita dai moderni.
Si potrebbe persino argomentare che sia uno scontro fra la mentalità greco-romana e quella semitica mediorientale.
Certamente l'unico che riuscì a rispondere Gesù Cristo,non fu nè un rabbino,nè un fariseo,FU PONZIO PILATO.
Dinanzi all'affermazione di Gesù Cristo che lo scopo della sua vita era quella di ''testimoniare la verità'' Pilato domandò:''che cos'è la verità?''
Fu l'unico caso in cui Cristo tacque.
Che cos'è la verità,che cos'è il bene?
Sono domande a cui nessuno ha risposta.
Per cui io mi colloco fra i secondi,fra coloro che sono consapevoli che ogni bene,non può comunque che essere soggettivo,dal momento che non esiste un criterio universale per dividere il bene dal male,nè del resto è auspicabile.
Ratzinger lo definirebbe relativismo.
Però a un certo punto ci arrivi.
Finchè pensi che il mondo sia diviso fra buoni e cattivi,o che la verità si tagli col coltello,IL MALE SEI TU.
2)seconda maniera di rispondere:quella tautologica:il bene di chi?
Il bene dei buoni.
E' già un passo avanti,se ti rendi conto che il bene di tutti è quello di nessuno,stabilisci che chi è buono è dunque meritevole del bene.
Chi sono i buoni?
Chi è dalla parte del bene.
E chi è dalla parte del bene?
I buoni.
Il femminismo come il comunismo,come quasi tutti gli ismi del mondo,ragiona in queste 2 maniere.
E' dalla parte del bene,quindi può compiere il male.
Finchè non cresci e ti rendi conto che il bene è qualcosa di soggettivo e individuale,e incominci a capire che il bene comune è quello di non imporre a nessuno il tuo bene personale,farai parte del male che dici di avversare.