Dato che qui si scrive di massoneria e femminismo, riporto una parte presa dal libro "Rivelazioni non autorizzate" di Marco Pizzuti:
"Il programma a lungo termine dei comunisti prevedeva poi il coinvolgimento delle donne nel mondo del lavoro (oggi perfettamente realizzato anche in ambito capitalista mediante l'innalzamento del costo della vita da parte dell'alta finanza e la conseguente impossibilità di sopravvivere con un solo stipendio) per smembrare l'unità familiare e fare così in modo che le nuove generazioni venissero “educate” esclusivamente dagli enti collettivi del partito (nella società capitalista lo stesso scopo viene ottenuto costringendo entrambi i genitori a ritmi di lavoro incompatibili con la possibilità di seguire i figli, lasciando che questi ultimi seguano il modello sociale loro imposto da strumenti di manipolazione mentali di massa come la televisione). La famiglia, quindi, in quanto roccaforte dei valori umani tradizionali (la donna era il collante del nucleo familiare) doveva essere completamente annientata, conferendo il ruolo d'insegnamento dei genitori al partito e allo stato.
Dodd diede il suo contributo all'organizzazione del Congresso delle Donne Americane (il precursore del movimento femminista) in perfetta buona fede e, dal momento che questa associazione sembrava promuovere la pace, il movimento attrasse anche molte altre donne. Ma si trattò in realtà solo di una rinnovata offensiva dell’élite per destabilizzare la famiglia e avere campo libero sulla formazione delle nuove generazioni. Al pari dei giovani e dei gruppi minoritari, le donne erano e sono ancora considerate una forza di riserva della rivoluzione per la loro attitudine ad essere facilmente trascinate da sollecitazioni emotive."