http://www.salon.com/2000/10/19/mens_choice/Avevo già letto, pensavo che fosse una balla, invece è vero.
Spesso ho dato per scontato che il problema numero uno fossero i divorzi, invece sono riuscite a fare di peggio. Almeno la questione padri separati, pur essendo un problema gravissimo, si limita al pregiudizio dei tribunali che non rispettano le leggi vigenti. Anzi, notavo che le donne che passano gli alimenti al marito vengono trattate con i guanti (un esempio: la milionaria Barbara D'Urso costretta a passare 1000 euro all'ex, nulla in pratica), mentre con gli uomini ci si va pesante (esempio, uomo che guadagna 1000 euro ne deve passare 700 alla ex moglie, finendo inevitabilmente per strada). Prendendo spunto da ciò che leggo in questo articolo, quasi a voler punire il genere maschile.
E appunto, questione aborto, che crea comunque una disparità tra uomo e donna: la donna può scegliere se abortire o meno. È un suo diritto in quanto libera, emancipata, ecc (cit). Non sarei d'accordo visto che il figlio è per metà mio, ma chiudiamo un occhio. Lei, donna libera ed emancipata, abortisce? Io, uomo libero ed emancipato, sono libero di non riconoscere il bambino e di non pagare. 1-1. Ovviamente le naziste non sono d'accordo, come potete leggere nell'articolo. La famosa parità nella differenza. Addirittura tirano fuori la biologia che, ovviamente, quando sorride alla donna si utilizza per discriminare l'uomo, altrimenti è uno stereotipo di genere. E via con il relativismo.
Tra l'altro, se dovessimo fare un ragionamento "biologico", certe idiozie avrebbero poco senso. L'uomo non riconoscendo il figlio non ci guadagna nulla. La donna uno stipendio fisso per almeno 18 anni.
Inoltre è buffo che le femministe appoggino l'aborto, salvo poi fingere di preoccuparsi dei bambini, solo perché interessate a garantire reddito e, in caso di divorzio, casa, alla donna. In questo caso sono ancora più vigliacche perché, oltre alla solita storiella, dell'uomo maschilista, stupratore e violento, ci aggiungono i bambini, facendo passare l'uomo che si ribella per un padre snaturato che odia i figli.
Però la cosa più grave che ho scoperto è che, se volessimo ignorare l'aborto, la donna può abbandonare il figlio una volta nato, con tanto di tutela della privacy. D'altronde è un suo diritto di donna libera ed emancipata (cit), che però non coincide col mio diritto di uomo libero ed emancipato di poter fare la medesima cosa. Ma che roba è?
In poche parole, una volta che la donna è incinta ha il 100% del potere. Può abortire, tenerlo, costringere il padre a riconoscerlo, decidere se può fare il padre a tempo pieno o il bancomat, ecc. Al contrario, l'uomo a quel punto non ha nessun diritto. E non per modo di dire. Al massimo può dargli il cognome, ma ovviamente è discriminatorio. Doppio cognome in nome della parità. Ottimo. Intanto però hanno scordato di parificare il resto. Strano. No?
E attenzione, mentre i vari movimenti maschili riescono a portare qualcosa a casa e mentre più persone si stanno svegliando, leggevo che le femministe stanno lavorando per il passo successivo: costringere gli uomini a riconoscere il figlio di una sconosciuta basandosi sulla sua parola, senza test di paternità, severamente vietato. D'altronde, povere stelline, impedire a questi angioletti di costringere gli uomini a mantenerle, senza prove, è una violenza maschilista inaudita (cit). A breve la schiavitù, non sarete mica così maschilisti da voler impedire alle donne di poter essere servite e riverite? E la libertà femminile? Anzi, propongono pure di rendere legale l'omicidio femminile contro gli uomini, basterà la giustificazione "voleva picchiarmi". Viva la parità dei sessi
Poi ovviamente se qualcuno si ribella, piangono, scordando che non sono io il maschilista che fa la guerra alle donne, ma loro le femministe che fanno la guerra a me, in quanto uomo. E che io, a differenza loro, non sono sessista e rispetto le donne. Però esiste la legittima difesa: se un uomo non viene tutelato dalla legge, non ha nulla da perdere e si ribella. Se non ho nulla da perdere e mi ritrovo in qualche casino, chi mi costringe ad accettare le discriminazioni femministe? Chi mi impedisce di difendermi?
Vale per le donne, vale per gli uomini. Da sempre gli oppressi si sono sempre ribellati.
La stanno facendo fuori dal vaso. Prima o poi temo che finirà male, se questo problema non verrà risolto da persone civili. Intanto, come previsto, dopo la legge sul femminicidio, le donne uccise sono aumentate. Continuate così, mi raccomando
Anzi, create una legge ancora più sessista, così battiamo tutti record di femminicidi.