In rilievo > Osservatorio sul Genderfemminismo
Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
Number10:
Salvini ha dichiarato di odiare le femministe ma, ovviamente, di non essere maschilista, si è schierato contro le quote rosa e ha mandato a fare in culo chi parlava di donna al Quirinale dicendo che non vota un presidente solo perché ha la vagina, ha più volte cercato di fare qualcosa per i separati (ricordo il casino che fece a Canale 5 sull'argomento in questione), ha aperto un post contro una piscina che ha vietato l'ingresso agli uomini, una volta ha postato un link di un articolo che criticava il ruolo femminista del maschietto casalingo, ecc... ricevendo spesso varie critiche dalle naziste. Di sicuro non mi sembra femminista. Il problema è che non ha abbastanza palle per affrontare il femminismo a viso aperto come fa con gli immigrati, quindi ogni tanto, cede. Come tanti altri politici, Berlusconi in primis.
La cosa che mi fa incazzare è che se hai (parlo in generale riferendomi a quelli come lui) le palle di sfidare il politicamente corretto quando si parla di immigrati, gay, ecc, perché ti caghi addosso davanti al femminismo?
Io mi sono dato la risposta. Pur condividendo certe posizioni su immigrati (figuratevi, sono nazionalista e certe cose non mi piacciono), gay (li rispetto, ma quando sento parlare di genitore 1 e 2 o se penso al caso Barilla mi sale il nazismo), sono dell'idea che queste persone in quei casi siano accecate dall'odio, mentre ovviamente non odiano le donne, quindi se si parla di femminismo vengono frenate dal politicamente corretto. Se questi individui vengono chiamati razzisti e omofobi se ne fregano, se invece vengono chiamati maschilisti la prendono male. Nel 2013 la Convenzione di Istanbul e la legge sul femminicidio sono passate al primo colpo e col 100% dei voti, per la legge sull'omofobia hanno fatto un casino e, se non sbaglio, dopo due anni, grazie a Dio, non è ancora passata. Perché non sono così agguerriti contro il femminismo?
A mio modo di vedere è una cosa desolante: ingenuamente pensi che il femminismo, essendo una porcata politicamente corretta, sia solo a sinistra, poi ti giri a destra, il politicamente corretto sparisce ma rimane solo la cosa peggiore: il femminismo, seppur in minima parte.
Vicus:
Non mi pare che ci sia questo accanimento contro il gender (men che meno che ci siano politici "accecati dall'odio"), né che il femminismo sia favorito rispetto al gender (i corsi di femminismo alle elementari ancora non ci sono).
Sono frutti dello stesso albero che avanzano indisturbati di pari passo, e non si può tralasciare l'uno per occuparsi solo dell'altro.
Number10:
Sicuramente stanno su due piani diversi. L'altra volta abbiamo litigato per un fraintendimento, ma intendevo dire questo.
Matrimoni gay, legge sull'omofobia, ecc in Italia non passano per via della forte opposizione della destra, dei movimenti cattolici e via dicendo. Se si riesce a farli passare, come all'estero, lo si farà con una fatica immensa e ci si troverà mezzo paese in piazza a protestare, vedi Manif in Francia.
Al contrario, qualsiasi schifezza femminista passa senza problemi, senza nessuna opposizione e, anzi, magari con l'appoggio delle stesse persone che si battono contro il gender gay e il multiculturalismo in nome dell'odio del politicamente corretto o della difesa della famiglia.
Anzi, mi è capitato di leggere alcuni articoli contro il politicamente corretto (immigrati, ecc), ma a favore del femminismo.
Dobbiamo cacciare gli immigrati musulmani perché discriminano le donne, e noi non possiamo permettere che mettano in discussione le conquiste (discriminazioni) femministe (cit). Ovviamente ignorando quello che combinano ai gay, parlando di cose reali e non di balle femministe.
O il memorabile, pescato da Tempi.it...
Non esiste violenza sui gay. Pensiamo alla vera violenza, come quella che subiscono le donne dagli uomini (cit).
Poi ripeto, non capiscono che pure se sterminiamo i gay, nessun uomo sano di mente si sposerà o farà figli fino a quando ci sarà il femminismo, distruggendo così la famiglia e la società italiana e occidentale.
Ecco: perché queste persone, nemiche giurate del politicamente corretto, si inchinano davanti al femminismo, salvo poi rischiare il carcere o le botte dalla polizia per i gay o gli immigrati (e concordo con loro su questi aspetti)?
Capiscimi, questa cosa mi fa impazzire.
Massimo:
Caro Number 10, devi rendertti conto che l'antifemminismo POLITICAMENTE NON PAGA
Number10:
In teoria non dovrebbe pagare nemmeno il resto. Il politico perfetto dovrebbe essere femminista, leccare il sedere ai gay e sognare di essere invaso dagli immigrati. Insomma, politicamente corretto al 100%. Infatti i Salvini di turno, a parte qualche seguace, non governano. Eppure non si fanno problemi se vengono chiamati razzisti o omofobi. Si cede solo sul femminismo.
Tra l'altro non parlo solo di politici, ma anche di giornalisti, attivisti e compagnia bella che non devono essere votati. Mi sarebbe piaciuto, nel 2013, vedere la stessa foga e la stessa opposizione, con tanto di manifestazioni, sentinelle e via discorrendo, contro la Convenzione di Istanbul o la legge sul femminicidio, oltre che contro la legge Scalfarotto. Nulla. Addirittura votata e appoggiata da chi protestava contro la legge Scalfarotto. La legge sui gay non è passata, la Convenzione di Istanbul, si. In Francia hanno fatto un macello per i matrimoni gay, ma sono stati zitti (e magari erano pure d'accordo) davanti alle porcate misandriche di Hollande.
Insomma, purtroppo il problema è un altro.
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