Autore Topic: Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?  (Letto 15281 volte)

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Offline Angelo

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #30 il: Giugno 10, 2015, 18:39:17 pm »
Aggiungo una cosa, per me fondamentale e che deve essere sempre sottolineata, per non sminuire la QM agli occhi di chi ha altre idee sui gay.

Siamo d'accordo sulla questione dei bambini, ci sta la questione morale sulla famiglia, ma andando al sodo, dal punto di vista legale e pratico, i gay non sono esattamente alla pari con gli etero, considerando che non possono nemmeno sposarsi e farsi una famiglia. Inutile sottolineare che non esistono leggi discriminatorie a loro favore o che a nessuno interessa quanti gay ci sono in Parlamento o al governo. Per ora niente quote gay né insulti vergognosi agli etero. Semplicemente sono discriminati e chiedono pari diritti e doveri. Poi è chiaro che se chiedono di adottare dei bambini, per me è no, semplicemente perché sarebbe una violenza nei confronti del piccolo. Però appunto, è più che altro un problema morale. Gli etero non si trovano e nemmeno rischiano di essere privati dei propri diritti. Questo è un dato di fatto.

Il femminismo, al contrario, non è un problema morale, ma di diritti. Nel caso del femminismo, non ci si trova a scegliere tra maschilismo e parità. Non si discute se per la società o a livello morale la donna deve stare a casa o lavorare, senza che nessuno tocchi i diritti maschili. Niente di tutto questo*. Le donne hanno gli stessi diritti degli uomini, fatti alla mano (se in Parlamento sono in poche è un caso, nessuno le ostacola). Purtroppo il femminismo lotta per far si che le donne vengano favorite, chiedendo leggi specifiche a loro favore, molte delle quali sono già state approvate. Per non parlare della vergognosa campagna d'odio nei confronti degli uomini a cui assistiamo ogni giorno su TV e giornali. Ancora, per esempio, non ci martellano le palle 24 ore su 24 sull'omosessualicidio come fanno col femminicidio e, appunto, nessuno ha mai coniato un termine ad hoc, con tanto di legge specifica.

Io do piena priorità alla QM proprio per questo. Che mi piaccia o no, anche se approvassero tutte le richieste dei movimenti Lgbt, al massimo potrei non posso essere d'accordo, ma, a differenza di ciò che succede col femminismo, non rischierei di ritrovarmi ad essere un cittadino di Serie B a cui hanno cancellato i propri o alcuni dei propri diritti.

Ribadisco: DIFFERENZA FONDAMENTALE.

*in tal caso, me ne fregherei. Le donne facciano ciò che vogliono, l'importante è che non tocchino i miei diritti.

Ah, ora leggo gli altri vostri post.

Sicuro? Forse hai perso qualche passaggio in Europa e in Italia. Ti linko qualcosa. Vai a 38':46'' . E vedi che cosa è successo alla povera professoressa di Moncalieri (tieni presente il DDL Scalfarotto ancora non è passato...). 
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #31 il: Giugno 10, 2015, 19:06:43 pm »
Sul femminismo buono sono d'accordo con Angelo. Mai esistito, anche perché uomo e donna si sono sempre divisi i ruoli, ma nessuno ha mai dominato l'altro sesso. Gli uomini avevano dei vantaggi, le donne ne avevano altri. Inoltre, a causa del progresso tecnologico, il 90% dei lavori che oggi svolgono le donne, in passato non esistevano, ma ammetterlo metterebbe in dubbio la loro fantomatica superiorità, quindi è colpa degli uomini, no? Al massimo avrebbero dovuto lottare per la parità totale, non per i loro diritti. Ma avrebbero dovuto farlo anche gli uomini. Sono partite sparate con l'idea di dominare... E non l'hanno mai nascosto.

Si può parlare di femminismo buono per quelle donne in buonafede che credono alle cazzate delle naziste, salvo poi svegliarsi e staccarsi dal femminismo. L'esempio più famoso? Erin Pizzey.

Destra o sinistra sono solo parole. L'unico problema è che la sinistra appoggia tutto lo schifo di cui stiamo parlando nel topic, a cui si aggiungono UE e euro.
Ex Andrea

Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo:


Offline Number10

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #32 il: Giugno 10, 2015, 19:12:33 pm »
Sicuro? Forse hai perso qualche passaggio in Europa e in Italia. Ti linko qualcosa. Vai a 38':46'' . E vedi che cosa è successo alla povera professoressa di Moncalieri (tieni presente il DDL Scalfarotto ancora non è passato...). 

Quello è il solito delirio politically correct. Nulla a che vedere con quello che combinano agli uomini, dai. 1 volta no e 50 si, se metto un canale a caso, si parla di femminicidio e di uomini mostri.
Ex Andrea

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Offline Angelo

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #33 il: Giugno 10, 2015, 20:13:04 pm »
Quello è il solito delirio politically correct. Nulla a che vedere con quello che combinano agli uomini, dai. 1 volta no e 50 si, se metto un canale a caso, si parla di femminicidio e di uomini mostri.

Ciò che hai detto è vero. Ma hai notato la rapidità e l'incremento pauroso della questione gender in questi scarsi 10 anni? 10 anni fa qualcuno avrebbe mai detto, come se fosse la cosa più normale del mondo, che due gay possono avere figli facendosi prestare un utero da una donna del terzo mondo e lamentandosi violentemente (tanto da spaccare il naso ad un prete a Rovereto) con chi era contrario e manifestava pacificamente?
L'uomo deve essere demolito in Occidente e lo stanno facendo da anni. Ma la questione gender, prima appannaggio di circoli ristretti e poco conosciuti,  è ESPLOSA in maniera veemente.

Delirio fino ad un certo punto. Uno studente accusa falsamente la propria prof di frasi mai dette, viene scoperta la faccenda e viene proposto al bugiardo studente il 10 in condotta? La prof. intanto, a stento poteva uscire di casa a causa delle accuse (con probabili relative minacce di violenza contro di lei) ? 
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Gilbert Keith Chesterton

Offline krool

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #34 il: Giugno 11, 2015, 00:03:21 am »
Dico la mia sull'argomento gay e movimento gay...

I movimenti gay sono tali e quali a quelli femministi, dagli tempo e lo vedrai chiaramente. Guarda gli USA, e ricorda che noi dagli USA abbiamo importato buona parte della m**** in cui sguazziamo ora.

L'omosessualismo ormai te lo insegnano a scuola, ti ci fanno fare le tesine, ci sono i paragrafi/trafiletti dedicati nei libri di testo, ci fanno gli spot televisivi, mettono striscioni e manifesti in giro per le città, i telegiornali poi non ne parliamo (anche se non siamo assoluamente al livello dei cd femminicidi). Ci siamo partoriti il termine "omofobia". Non lo trovi assurdo? Fobia di che? Se a uno stanno sul c*zzo gli omosessuali vuol dire che ne ha paura? A me sembra chiaro il tentativo (riuscitissimo direi) di ridicolizzare/svilire chiunque osi criticare i signori omosessuali con questa trovata della "fobia" (stesso discorso per la "xenofobia" eh).

Cmq, come al solito fanno leva sull'"uguaglianza", la "parità" e tutte queste belle cose quando si parla di matrimonio, figli, adozioni ecc ecc. Di base loro dicono che l'amore omosessuale è "nobile" tanto quello eterosessuale, così come il sesso e quindi anche quando si parla di adozioni avanzano pretese per avere lo stesso trattamento riservato agli etero. Io replico dicendo che la famiglia naturale (biologica) è madre-padre-figli. Nella nostra specie e in milioni di altre (senza andare a prendere in considerazione le altre che non ci interessano). Senza madre e padre i figli non si possono avere, e anatomicamente il pene va nella vagina. Qualche cosa vorrà pur dire (eresia!! prova a dire questa cosa in tv...). Inoltre, i figli cresciuti da coppie gay sono più inclini a delinquere e ad avere turbe psicologiche/psichiche/disturbi vari*

"eh ma la scienza© dice che in natura il sesso omosessuale esiste e anzi alcune specie lo praticano comunemente", e io replico che punto primo: in natura succedono tante cose e, per esempio, la crudeltà/violenza tra gli animali sono all'ordine del giorno, non per questo l'essere umano ha legittimato la crudeltà e la violenza.
In secondo luogo, parte del fenomeno si spiega con la semplice... mancanza (temporanea o meno) di esemplari di sesso femminile con cui accoppiarsi. Scusate ma nelle carceri (maschili) non succede lo stesso? Non ci sono stupri di uomini da parte di altri uomini? Credete siano tutti gay o magari hanno semplicemente degli stimoli (e assenza di freni inibitori sociali, condizione esasperata da una situazione difficile/terribile quale quella carceraria) e non hanno femmine per sfogarli?
In terzo luogo, la scienza© dice un po' quello che gli pare; stai pur certo che se ci sono pressioni per portare avanti una tesi anzichè un'altra affosseranno tutti gli studi/ricerche che la smentiscono e daranno visibilità solo a quelli che la confermano come dicevo già in (*)

Quelli che si riempono la bocca di "la scienza© dice questo la scienza© dice quello" sono dei perfetti idioti, dei burattini al servizio dei poteri forti e delle ideologie. E per me non è una discolpa il fatto che molti (quasi tutti) non ne siano consapevoli...




*"eh ma non è vero sei un omofobo", però guarda caso gli articoli/studi/ricerche che dimostrano questa tesi vengono sempre censurati/stroncati sul nascere e gli autori/studiosi mandati a zappare o cmq severamente diffidati dal ripetere simili uscite

Offline Vicus

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #35 il: Giugno 11, 2015, 00:44:17 am »
*"eh ma non è vero sei un omofobo", però guarda caso gli articoli/studi/ricerche che dimostrano questa tesi vengono sempre censurati/stroncati sul nascere e gli autori/studiosi mandati a zappare o cmq severamente diffidati dal ripetere simili uscite
Una delle caratteristiche più detestabili (e di cui si parla meno) della lobby LGBT è la pervasività totalitaria: deve occupare ogni spazio, culturale in primis, non devono restare sacche indipendenti.
Se Barilla ritrae solo famiglie nella pubblicità (è la sua clientela: bisogna forse mettere quote rosa nella réclame dei preservativi?) ecco scattare la censura, che obbliga non solo a 'ritrattare', ma anche a occupare la sua azienda con commissioni LGBT a dettar legge ovunque.
Dei corsi imposti nelle scuole si è parlato, come dei manifestanti aggrediti e derisi. I media, la divulgazione e la ricerca scientifica ufficiali sono stati quasi interamente occupati e imbavagliati. Il prossimo passo quale sarà? Che spazio resterà per il maschile, per l'uomo normale, in un modo 'neutralizzato', 'genderizzato'? Per fare solo una battuta da uomini, sulle donne e sui gay bisognerà vedersi in bar clandestini per non incorrere nella polizia come ai tempi del proibizionismo? Pare di scherzare, ma l'aria che tira è quella.
Tutto questo presume un'organizzazione e dei mezzi, che solo il mondialismo può dare, come per il femminismo anch'esso a cavallo dell'ondata mondialista. Più identità di così...
« Ultima modifica: Giugno 11, 2015, 01:16:15 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline krool

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #36 il: Giugno 11, 2015, 00:53:12 am »
Esattamente Vicus.

Offline Vicus

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #37 il: Giugno 11, 2015, 03:21:32 am »
PS Complimenti ad Angelo per l'ottima documentazione.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #38 il: Giugno 11, 2015, 10:37:13 am »
Siccome nulla è per sempre, questa brutta situazione deflagrerà (spero presto, ma purtroppo non credo) e da sotto le macerie sarà pianto e stridore di denti. Perciò ora bisogna organizzare una resistenza attiva, che non sia la sola discussione sui nostri lidi, ma azioni concrete come volantinaggio, ad esempio, oppure convegni, ecc.

Poi lo so che il femminismo "buono" è un'utopia, ma a molte donne pre '68 non importavano le manie misandriche di quella stretta combricola che esprimeva le prime spire delle tesi femmniste, credevano nei diritti da ottenere come lavoratrici o madri, erano ingenuamente "pulite".
« Ultima modifica: Giugno 11, 2015, 10:50:25 am da Sardus_Pater »
Il femminismo è l'oppio delle donne.

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #39 il: Giugno 11, 2015, 14:06:50 pm »
Be Angelo, qui le due cose vanno di pari passo, appartenendo alla stessa parte politica. Prima certi deliri si limitavano alla piazza, dalla seconda Repubblica in poi (metà anni 90) i 68ini, all'epoca ragazzini, una volta diventati adulti si sono letteralmente insediati nei posti di potere, in politica e nei media. Prove generali, ma almeno nel 96-97 le quote rosa venivano bocciate in quanto incostituzionali (essendo all'inizio, provavano ad opporre un po' di resistenza), e dai primi 2000 in poi, approfittando della suggestione "2000 = modernità" hanno scombussolato tutto. Vale per femminismo, gay, multiculturalismo, ecc. È il loro momento. Il delirio della nostra epoca. Una volta il razzismo e lo schiavismo, poi il nazismo, il comunismo, ecc. Ora i deliri 68ini, femminismo incluso, per non parlare dell'europeismo. Chissà che altro si inventeranno.

Devo confessare però che vedo il femminismo in fase calante (e non sono l'unico), anche perché ha già superato il limite della decenza. E lo si può notare soprattutto nei paesi anglosassoni, dove si inizia a sputtanarle e ridicolizzarle per bene, con tanto di donne in prima fila, costringendole a fare gli spot e a pagare attrici per convincere le donne e soprattutto le ragazzine a diventare femministe (ammesso dalle stesse naziste). Sono sempre state in minoranza, hanno approfittato dell'ignoranza della massa, che non conosce la QM, ma piano piano si stanno sempre più sputtanando. Come ovvia conseguenza, iniziano a diventare sempre più aggressive e violente per cercare di fermare il declino, la previsione perfetta di AF, che Alberto86 conosce bene, quando citava Gandhi.

"Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci"

All'epoca eravamo al punto 2. Oggi siamo al punto 3. Ci stanno combattendo, infatti stanno raggiungendo un livello di violenza ed estremismo mai visto, per non parlare delle già citate operazioni di marketing, nel vano tentativo di non perdere il potere. Non è casuale la fissazione degli ultimi anni sul femminicidio. Visto che la stronzata delle donne discriminate in politica o sul lavoro risulta essere sempre meno credibile, cercano di attirare l'attenzione con la storiella commovente delle donnine massacrate, stuprate e barbaramente uccise dai maschi cattivi. Inoltre il femminismo è fallito in partenza dal momento in cui va contro la natura stessa. Lo ammettono sempre più femministe, pur non arrendendosi. Una donna per essere femminista, deve essere lesbica o avere dei seri problemi mentali. Ovviamente tutto ciò non significa che il problema è risolto, anzi, paradossalmente questo è il periodo peggiore perché, non avendo nulla da perdere, stanno tirando fuori tutto il loro estremismo. L'emblema è la Boldrini che, all'apparenza, sembra pure più moderata rispetto a ciò che stanno combinando, infatti viene derisa pure dalle donne. E ovviamente ad accelerare la fine del femminismo sarà anche il loro estremismo che le renderà sempre più ridicole e che porterà sempre più uomini a reagire.

Allo stesso tempo vedo in netta ascesa il gender, devo essere sincero. Si va a periodi, appunto, una volta finita la follia sulle donne, prenderà piede in maniera totale (quindi ciò che fanno oggi è solo l'inizio, sono solo le prove generali) quella sui gay. Di certo, come dicevo ieri pomeriggio, non finirà come col femminismo, ossia a colpi di discriminazione, ma sicuramente prevedo - magari sbaglio- una situazione simile al fascismo in cui il gender sarà l'ideologia dominante, motivo per cui chiunque avrà idee diverse, finirà male. E già ora abbiamo le prime avvisaglie. Io, lo ripeto, non ho nulla da dire fino a quando si attacca l'omofobia (termine che fa ridere pure me, fobia de che?), anzi, rispetto tutti e tutte, figuratevi. Il problema si pone quando si va oltre, vedi gender a scuola, adozioni, caso Barilla, ecc. Su questo sono pienamente d'accordo con voi, infatti sostengo che anche chi si oppone a questi deliri sbaglia tattica. Visti da fuori rischiano di essere fraintesi.
Ex Andrea

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #40 il: Giugno 11, 2015, 14:13:35 pm »
Confesso però che, tra tutti i mali, il femminismo per me è il peggiore. Si ritorna al discorso della natura. Un conto è essere aggredito da degli sconosciuti (gay, immigrati, ecc) e dover fare la guerra con loro, un altro conto è essere aggredito da tua madre, tua sorella, tua cugina, tua moglie, tua figlia, ecc (le donne, o meglio, una minoranza di loro per fortuna) e dover fare una guerra "fratricida". È la fine dell'essere umano, la sua negazione, visto che uomo e donna sono fatti per amarsi e aiutarsi a vicenda, non per combattersi. A livello psicologico non nego che questa cosa mi disturba in maniera impressionante, quindi se dovessi scegliere, firmerei subito per mettere fine al femminismo e dover fare la guerra con i movimenti Lgbt. Poi parliamoci chiaro, se discriminazione deve essere, valga per gli uomini ma anche per le donne.

La notizia della povera maestra che citava Angelo, da etero mi fa arrabbiare, ma visto ciò che sta combinando il femminismo, da una parte mi solleva. Pochi anni fa, nessuno avrebbe mai osato toccare una donna, molto probabilmente lo studente sarebbe stato aggredito, oggi invece succede il contrario. E immaginando che la signora fosse femminista, magari è una sorta di giustizia divina. Ciò che loro fanno agli uomini, lo subiscono da gay o immigrati. La ruota gira sempre :)
« Ultima modifica: Giugno 11, 2015, 14:29:35 pm da Number10 »
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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #41 il: Giugno 11, 2015, 14:31:34 pm »
Confesso però che, tra tutti i mali, il femminismo per me è il peggiore. Si ritorna al discorso della natura. Un conto è essere aggredito da degli sconosciuti (gay, immigrati, ecc) e dover fare la guerra con loro, un altro conto è essere aggredito da tua madre, tua sorella, tua cugina, tua moglie, tua figlia, ecc (le donne, o meglio, una minoranza di loro per fortuna) e dover fare una guerra "fratricida". È la fine dell'essere umano, la sua negazione, visto che uomo e donna sono fatti per amarsi e aiutarsi a vicenda, non per combattersi. A livello psicologico non nego che questa cosa mi disturba in maniera impressionante, quindi se dovessi scegliere, firmerei subito per mettere fine al femminismo e dover fare la guerra con i movimenti Lgbt. Poi parliamoci chiaro, se discriminazione deve essere, valga per gli uomini ma anche per le donne.

La notizia della povera maestra che citava Angelo, da etero mi fa arrabbiare, ma visto ciò che sta combinando il femminismo, da una parte mi solleva. Pochi anni fa, nessuno avrebbe mai osato toccare una donna, molto probabilmente lo studente sarebbe stato aggredito, oggi invece succede il contrario. E immaginando che la signora fosse femminista, magari è una sorta di giustizia divina. Ciò che loro fanno agli uomini, lo subiscono da gay o immigrati. La ruota gira sempre :)

Non credo che la professoressa fosse una femminista, altrimenti difficilmente sarebbe stata attaccata in tal modo dalle sue "amiche" femministe. Le donne non femministe fanno incazzare le femministe in maniera atroce.
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #42 il: Giugno 11, 2015, 14:58:07 pm »
Molto probabilmente no, viste le sue idee, ma in questo topic si discuteva proprio di quei casi di attivisti anti-gender che però appoggiano il femminismo. Stesso discorso valevole per gli anti-immigrazione.

Rubi la casa al tuo ex? L'immigrato la ruba a te.
Cerchi di rovinare con accuse di maschilismo chi non si piega al volere del femminismo? I gay lo fanno con te.

Ecc ecc.

Io sono anti-gender e, soprattutto, anti-immigrazione selvaggia, quindi quando non penso al femminismo mi arrabbio, infatti spesso mi hanno accusato di essere omofobo e razzista. In momenti come questo, in cui per sbaglio ho beccato articoli femministi (infatti evito di entrare sul forum per non incazzarmi, ma a volte, mio malgrado, certe notizie me le ritrovo su Fb senza che io lo voglia, quindi ho bisogno di sfogarmi), vedo il lato positivo, pur essendo per me una cosa assolutamente negativa.

Pur essendo il primo a fare una netta distinzione tra femministe e donne normali, ammetto che in questo caso provo la stessa cosa (in maniera ovviamente minore) pure se ad esserne colpite sono donne non femministe.

Io rispetto le donne, escluse quella minoranza di femministe, ma dopo il male che stiamo subendo, non muoverò mai un dito per difendere nessuna di loro. Rispetto, freddo rispetto, ma dopo quello che ci sta facendo il femminismo, non mi vedrai mai in piazza a difendere donne come la maestra in questione.

La ruota gira sempre e chi fa del male, paga. SEMPRE. E, soprattutto, io non dimentico né dimenticherò mai ciò che sta facendo il femminismo.

Lo so, sono rancoroso e vendicativo, ma non ci posso fare niente. Io non dimentico e non faccio passare nulla.

Ps. Le femministe attaccano le donne che rifiutano il femminismo per il motivo in questione. In altre situazioni, la donna ha sempre ragione, in nome della solidarietà femminile.
Ex Andrea

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Offline Angelo

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #43 il: Giugno 11, 2015, 15:12:34 pm »
Molto probabilmente no, viste le sue idee, ma in questo topic si discuteva proprio di quei casi di attivisti anti-gender che però appoggiano il femminismo. Stesso discorso valevole per gli anti-immigrazione.

Rubi la casa al tuo ex? L'immigrato la ruba a te.
Cerchi di rovinare con accuse di maschilismo chi non si piega al volere del femminismo? I gay lo fanno con te.

Ecc ecc.

Io sono anti-gender e, soprattutto, anti-immigrazione selvaggia, quindi quando non penso al femminismo mi arrabbio, infatti spesso mi hanno accusato di essere omofobo e razzista. In momenti come questo, in cui per sbaglio ho beccato articoli femministi (infatti evito di entrare sul forum per non incazzarmi, ma a volte, mio malgrado, certe notizie me le ritrovo su Fb senza che io lo voglia, quindi ho bisogno di sfogarmi), vedo il lato positivo, pur essendo per me una cosa assolutamente negativa.

Pur essendo il primo a fare una netta distinzione tra femministe e donne normali, ammetto che in questo caso provo la stessa cosa (in maniera ovviamente minore) pure se ad esserne colpite sono donne non femministe.

Io rispetto le donne, escluse quella minoranza di femministe, ma dopo il male che stiamo subendo, non muoverò mai un dito per difendere nessuna di loro. Rispetto, freddo rispetto, ma dopo quello che ci sta facendo il femminismo, non mi vedrai mai in piazza a difendere donne come la maestra in questione.

La ruota gira sempre e chi fa del male, paga. SEMPRE. E, soprattutto, io non dimentico né dimenticherò mai ciò che sta facendo il femminismo.

Lo so, sono rancoroso e vendicativo, ma non ci posso fare niente. Io non dimentico e non faccio passare nulla.


Ps. Le femministe attaccano le donne che rifiutano il femminismo per il motivo in questione. In altre situazioni, la donna ha sempre ragione, in nome della solidarietà femminile.

Non ti preoccupare che prima o poi pagheranno le femministe e tutta quella sottospecie di afidi parassiti che fanno loro compagnia. Anche io non le dimentico, il nostro obiettivo è di mostrare al resto dei lettori le azioni e i volti delle femministe che hanno lavorato per distruggere l'uomo. Loro pensano di essere "intoccabili", si sbagliano. Adesso stanno gozzovigliando sul sangue dei padri separati, sulle leggi infami che loro hanno proposto ( e i senza palle maschietti femministi, TUTTI, nessun escluso, hanno votato con la Convenzione di Istanbul), sulle quote rosa, sui finanziamenti rosa, sui centri antiviolenza (in realtà centri di propaganda femminista), sulle porcate luride del gender nelle scuole, sulle donazioni solo per bambine povere... Lucrate, care femministe, mangiate a sbafo. Ingrassate bene, aumentate il "callo di panza" ... Arriverà la crisi. E se sarà ancora più seria le vostre azioni immonde non saranno dimenticate... Pure perchè le vostre facce non sono così "invisibili"...  :shifty: :shifty: :shifty:
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Gilbert Keith Chesterton

Offline Sardus_Pater

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #44 il: Giugno 11, 2015, 15:30:40 pm »
Citazione
centri antiviolenza (in realtà centri di propaganda femminista)

E, come si è scoperto, fonte di lucro per organizzazione paramafiose, vedi l'affaire Mafia Capitale...
Il femminismo è l'oppio delle donne.