Autore Topic: Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?  (Letto 15513 volte)

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Offline Vicus

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #15 il: Giugno 10, 2015, 00:16:30 am »
Citazione da: Number10
Contesto solo il fatto che contro il femminismo non ci sia la stessa ferocia, in quanto ad opposizione, che c'è contro i deliri gay.
La sola ferocia è quella dei movimenti LGBT e femministi che aggrediscono pacifici manifestanti. E' logico che la società si muova quando si insegna il gender nelle scuole. Ci sono parecchi movimenti (padri separati in primis) che si occupano delle storture del femminismo.
I matrimoni gay non riguardano solo loro, hanno effetti sulla società intera, in primo luogo sui figli adottati da loro. E' dimostrato che i bambini adottati da coppie omo sviluppano turbe della personalità e talora tendenze delinquenziali. Non è una prospettiva desiderabile per i cittadini di domani che vanno tutelati per primi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #16 il: Giugno 10, 2015, 01:38:11 am »
La sola ferocia è quella dei movimenti LGBT e femministi che aggrediscono pacifici manifestanti. E' logico che la società si muova quando si insegna il gender nelle scuole. Ci sono parecchi movimenti (padri separati in primis) che si occupano delle storture del femminismo.
I matrimoni gay non riguardano solo loro, hanno effetti sulla società intera, in primo luogo sui figli adottati da loro. E' dimostrato che i bambini adottati da coppie omo sviluppano turbe della personalità e talora tendenze delinquenziali. Non è una prospettiva desiderabile per i cittadini di domani che vanno tutelati per primi.

Prima o poi i pacifici manifestanti, non resteranno fermi. Non si può sempre sopportare tutto. Naturalmente, una qualsiasi reazione sarebbe controproducente per "l'immagine"...Ma fino a che punto potranno restare fermi mentre gli aggressori LGBTQ e femministi hanno commesso azioni indegne dell'essere umano contro loro che manifestavano stando fermi, leggendo un libro ed in silenzio? Potranno sempre restare fermi quando questi luridi femministi e "pro gender" hanno sputato, picchiato, lanciato uova, lanciato preservativi pieni d'acqua sui bimbi dei manifestanti? Noi sappiamo che i contestatori delle Sentinelle in piedi sono "protetti" mediaticamente, però, anche loro, con tutte le loro "reti di protezione" capiranno che non è il caso di tirare troppo la corda. Si può spezzare, e le loro facce sono ben memorizzate da tanti video...

Da un lato io lodo l'atteggiamento pacifista delle Sentinelle in piedi; è mirabile la compostezza, la protesta seria, il disaccordo esplicato seguendo tutti i crismi della democrazia. Ma è sempre giusto rispettare le regole democratiche quando ormai, lo Stato, NEI FATTI, viola la stragrande maggioranza dei concetti e delle leggi della democrazia?
E' sempre giusto essere nonviolenti quando succedono azioni come queste presenti nel video e sapendo (come è avvenuto) che i tuoi aggressori, a volto scoperto, non saranno indagati, incarcerati, pur avendo commesso dei crimini in presenza delle forze dell'ordine?


Qui sotto il link dell'articolo di Serbilla Serpente, napoletana molto probabilmente, presente alla manifestazione dal lato degli aggressori. Scrive assieme al Gasperino, l'omino del no, femminista come lui. Nell'articolo la femminista, ignorante come una capra, tenta vanamente di giustificare l'aggressione che ha fatto assieme ai suoi amichetti femministielli. Naturalmente dice che le sentinelle in piedi sono state violente... Ridicola femminista che tenta di pararsi il culetto... Non sarai dimenticata, avrai la pubblicità che, giustamente, nell'attuale circo mediatico, ti meriti.

http://intersezioni.noblogs.org/antispecismo/sentinelle-for-dummies/


Qui invece altre amichette e amichetti femministi di Serbilla Serpente si divertono a sputare in faccia e ad aggredire le sentinelle in piedi di Bologna...


qui invece altri maschi da cortile femministielli si divertono a prendere a calci un taxi dove erano salite delle sentinelle... Naturalmente, non risultano arrestati.

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Alberto1986

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #17 il: Giugno 10, 2015, 02:04:05 am »
..... Nel 2013 la Convenzione di Istanbul e la legge sul femminicidio sono passate al primo colpo e col 100% dei voti, per la legge sull'omofobia hanno fatto un casino e, se non sbaglio, dopo due anni, grazie a Dio, non è ancora passata. Perché non sono così agguerriti contro il femminismo?
...

Attenzione però: sulla legge Scalfarotto non c'è stato nessuna sommossa generale che io ricordi. E' solo che più di qualche politico si è reso conto di che razza di legge censoria, dittatoriale e pericolosa (in primo per se stessi) si stavano apprestando a votare (anche se si continua con questo andazzo sociale, primo o poi troveranno il modo per farla passare comunque).
Credo che la convenzione di Istanbul sia stava approvata immediatamente ed all'unanimità per 2 semplici motivi:
-primo, perchè su questi temi c'è un'ignoranza ed una sudditanza pro-donna abissale da parte del 98% del sesso maschile di questo paese che si beve tutte le puttanate che vomitano le femministe, crede ancora che le donne siano esseri da proteggere, tutelare e avvantaggiare (quando in realtà sono delle arpie che usano il vittimismo per ottenere qualsiasi tornaconto) e dipende in tutto e per tutto dal sesso femminile;
-secondo, perchè questi stessi imbecilli di politicanti maschi credono di aver votato qualcosa che non li riguarderà in prima persona (ma pagheranno anche i loro figli e nipoti prima o poi).

Offline Angelo

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #18 il: Giugno 10, 2015, 02:19:21 am »
Aggiungerei il motivo 3 ai due validi motivi (che condivido) .

3° Non hanno coglioni e sono solo delle marionette o degli idioti totali privi di qualsiasi onore e decenza.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Alberto1986

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #19 il: Giugno 10, 2015, 02:26:57 am »
Aggiungerei il motivo 3 ai due validi motivi (che condivido) .

3° Non hanno coglioni e sono solo delle marionette o degli idioti totali privi di qualsiasi onore e decenza.

 ;)

Offline Number10

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #20 il: Giugno 10, 2015, 12:11:01 pm »
Ripeto, l'unica cosa che hanno in comune è la fobia per la famiglia naturale e i ruoli di genere. Per il resto, puntano a cose ben diverse, se non opposte, infatti quando leggo gli argomenti delle teorie gender sento solo ed esclusivamente puzza di gay, non di femminismo. Anzi, vista la situazione maschile, magari il femminismo si ispirasse al gender. Sarebbe una cosa folle, ma quantomeno gli uomini non verrebbero discriminati e non dovrebbero subire i deliri da suprematismo femminile che vorrebbero imporci le malate di mente femministe. Al massimo uguaglianza forzata e totale, ma niente discriminazioni positive. 50 e 50 ovunque. Non certo parità nella differenza, ossia diritti alle donne e doveri agli uomini, in nome dello specifico femminile (cit).

A mio modo di vedere si sta facendo confusione tra due argomenti a sé stanti, come dimostra il fatto che buona parte degli attivisti anti-deliri gay, come ammettete voi stessi, non collegano Lgbt e femminismo, tanto da fregarsene o addirittura appoggiare le femministe. Qualcosa non torna. Se femministe e gay andassero a braccetto, chi è contro il gender gay dovrebbe AUTOMATICAMENTE attaccare con la stessa forza il femminismo. Se si vogliono proteggere i bambini dal gender e si sostiene che ci sia di mezzo anche il femminismo, perché non lo si attacca tanto quanto si attaccano i movimenti Lgbt? Perché non si dice mezza parola sulle leggi femministe? È una contraddizione. No?

A proposito di bambini, strano che questi genitori premurosi e agguerriti quando si parla di gay, in quanto devono GIUSTAMENTE proteggere i loro figli dal gender, non si preoccupino del destino dei loro bambini maschi che vengono "torturati" fin da quando nascono. Strano che non facciano lo stesso macello quando la Zanardo va nelle scuole a fare misandria, insegnando alle femmine che dovranno assumere solo donne se gestiranno un'azienda. O quando creano le magliette per bambine con su scritto "i bambini maschi sono stupidi, tiriamoli le pietre", o quando gli stessi bambini maschi trovano la prof. femminista che li discrimina (fonte Ocse), o quando sono costretti a subire violenza psicologica già da piccoli semplicemente guardando Disney Channel. Strano anche che, a proposito di futuro, non pensino nemmeno per un minuto che il loro cucciolo potrebbe subire una falsa accusa, diventare un padre separato, visto che lo cresceranno coi valori della famiglia tradizionale, non trovare lavoro o essere licenziato in nome delle quote rosa e via discorrendo. Ma possiamo parlare pure delle figlie femmine che, a causa del femminismo, rischiano di diventare dei mostri o di essere ammazzate da qualche uomo che non accetterà certi soprusi.

Ma il problema non sono solo i bambini, anzi. Io li seguo spesso: la loro ossessione numero uno è la famiglia. Bene, lo ripeto ancora. La famiglia crolla perché gli uomini (nel 95% dei casi) non vogliono più sposarsi. E su questo ci siamo, tant'è che alcuni accusano gli uomini di essere egoisti (stessi ragionamenti delle femministe) proprio per questo. Gli uomini non si sposano più perché sono diventati tutti gay o perché la famiglia è un lager nazista per loro? Sappiamo benissimo la risposta. Sentinelle in piedi a difesa della sacra famiglia. Ottimo. Poi però alcuni di questi individui arrivano addirittura ad appoggiare il femminismo o, se sono parlamentari, a votare delle leggi che violano la Costituzione e il principio di uguaglianza tra uomo e donna, spingendo gli uomini a non sposarsi.

Morale della favola: se escludiamo quelli come voi che si preoccupano veramente della famiglia e dei bambini (spero che la maggioranza delle Sentinelle e simili siano come voi), a me i soggetti di cui parlo sembrano solo ed esclusivamente omofobi che usano come PRETESTO questi argomenti perché la loro morale non appoggia l'omosessualità. Solo un PRETESTO. Per la serie, a costo di non approvare i matrimoni gay (piacciano o meno, non discriminano nessuno), meglio i campi di concentramento maschili o l'abolizione del matrimonio tra uomo e donna. A costo di levare il gender dalle scuole, meglio che le maestre torturino fisicamente i bambini maschi per punirli a causa del loro sesso. Tutto, ma non i gay. C'è una parte di cattolici che ha deciso di aprirsi al politically correct. Ovviamente sui gay o su altri argomenti, non si muovono, ma si aprono sul femminismo. Guarda che caso.

Ps. io la penso come Barilla. Sui matrimoni gay potrei chiudere un occhio, a fatica, ma non accetto adozioni, gender, dittatura del politicamente corretto, ecc. Su questo ci siamo, non mi dovete spiegare che un bambino non potrebbe crescere felice con due padri o due madri, la penso esattamente come voi. Io contesto solo un'altra cosa e, ripeto, spero che la maggioranza degli oppositori al gender sia come voi anche perché, se c'è femminismo, la famiglia non ha senso di esistere. Crollerà e sarà giusto così. A queste condizioni disumane le donne si sposino con altre donne. E per i figli al massimo si rivolgano alla banca del seme.

Per il momento, gay o non gay, le regole di sopravvivenza per gli uomini sono:

1) niente famiglia, moglie, FIGLI (il vero cancro, visto che vengono usati per fottere al poveraccio soldi e casa). Inoltre, visti gli ultimi sviluppi, niente fidanzata e, salvo casi di massima sicurezza, niente sesso, visto il pericolo di false accuse o di essere costretti a mantenere figli altrui. E, ovviamente, mai isolarsi con una donna, sempre a causa del pericolo false accuse.

2) egoismo puro. Lavoro, soldi, casetta tutta per sé, passioni.

Quando capiranno, come avete fatto voi, che oltre al gender, devono combattere il femminismo, se ne riparlerà. Per ora, è giusto che la famiglia crolli e onestamente, pur essendo d'accordo sull'estremismo Lgtb, non ho certamente intenzione di lottare per un'istituzione che mi discrimina e al fianco di chi, magari, appoggia il femminismo. Continuino a fare le sentinelle e a votare tutte le leggi misandriche che vogliono, poi non si lamentino quando esisterà solo la famiglia del Mulino Bianco, tra divorzi e uomini che non si impegnano più.
Ex Andrea

Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo:


Offline Number10

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #21 il: Giugno 10, 2015, 12:21:38 pm »
Alberto, una cosa è certa: sul femminismo c'è tanta ignoranza. Escludendo femministe e maschi femministi, che per fortuna sono in netta minoranza, il restante 80% non è femminista ma non sa nulla sulla QM. Al massimo queste persone sanno che essere femminista significa odiare gli uomini, ma non che le nazicozze stanno mettendo in pratica i loro deliri. Infatti, a tal proposito, potrei giustificare chi non attacca il femminismo come i movimenti Lgtb, convinto che non esista il problema. Ma quando ci si ritrova davanti ai fatti e addirittura si appoggiano o si votano certi deliri misandrici, allora la questione cambia. Si è proprio in malafede.
Ex Andrea

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Offline Angelo

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #22 il: Giugno 10, 2015, 12:26:57 pm »
Ripeto, l'unica cosa che hanno in comune è la fobia per la famiglia naturale e i ruoli di genere. Per il resto, puntano a cose ben diverse, se non opposte, infatti quando leggo gli argomenti delle teorie gender sento solo ed esclusivamente puzza di gay, non di femminismo. Anzi, vista la situazione maschile, magari il femminismo si ispirasse al gender. Sarebbe una cosa folle, ma quantomeno gli uomini non verrebbero discriminati e non dovrebbero subire i deliri da suprematismo femminile che vorrebbero imporci le malate di mente femministe. Al massimo uguaglianza forzata e totale, ma niente discriminazioni positive. 50 e 50 ovunque. Non certo parità nella differenza, ossia diritti alle donne e doveri agli uomini, in nome dello specifico femminile (cit).

A mio modo di vedere si sta facendo confusione tra due argomenti a sé stanti, come dimostra il fatto che buona parte degli attivisti anti-deliri gay, come ammettete voi stessi, non collegano Lgbt e femminismo, tanto da fregarsene o addirittura appoggiare le femministe. Qualcosa non torna. Se femministe e gay andassero a braccetto, chi è contro il gender gay dovrebbe AUTOMATICAMENTE attaccare con la stessa forza il femminismo. Se si vogliono proteggere i bambini dal gender e si sostiene che ci sia di mezzo anche il femminismo, perché non lo si attacca tanto quanto si attaccano i movimenti Lgbt? Perché non si dice mezza parola sulle leggi femministe? È una contraddizione. No?

A proposito di bambini, strano che questi genitori premurosi e agguerriti quando si parla di gay, in quanto devono GIUSTAMENTE proteggere i loro figli dal gender, non si preoccupino del destino dei loro bambini maschi che vengono "torturati" fin da quando nascono. Strano che non facciano lo stesso macello quando la Zanardo va nelle scuole a fare misandria, insegnando alle femmine che dovranno assumere solo donne se gestiranno un'azienda. O quando creano le magliette per bambine con su scritto "i bambini maschi sono stupidi, tiriamoli le pietre", o quando gli stessi bambini maschi trovano la prof. femminista che li discrimina (fonte Ocse), o quando sono costretti a subire violenza psicologica già da piccoli semplicemente guardando Disney Channel. Strano anche che, a proposito di futuro, non pensino nemmeno per un minuto che il loro cucciolo potrebbe subire una falsa accusa, diventare un padre separato, visto che lo cresceranno coi valori della famiglia tradizionale, non trovare lavoro o essere licenziato in nome delle quote rosa e via discorrendo. Ma possiamo parlare pure delle figlie femmine che, a causa del femminismo, rischiano di diventare dei mostri o di essere ammazzate da qualche uomo che non accetterà certi soprusi.

Ma il problema non sono solo i bambini, anzi. Io li seguo spesso: la loro ossessione numero uno è la famiglia. Bene, lo ripeto ancora. La famiglia crolla perché gli uomini (nel 95% dei casi) non vogliono più sposarsi. E su questo ci siamo, tant'è che alcuni accusano gli uomini di essere egoisti (stessi ragionamenti delle femministe) proprio per questo. Gli uomini non si sposano più perché sono diventati tutti gay o perché la famiglia è un lager nazista per loro? Sappiamo benissimo la risposta. Sentinelle in piedi a difesa della sacra famiglia. Ottimo. Poi però alcuni di questi individui arrivano addirittura ad appoggiare il femminismo o, se sono parlamentari, a votare delle leggi che violano la Costituzione e il principio di uguaglianza tra uomo e donna, spingendo gli uomini a non sposarsi.

Morale della favola: se escludiamo quelli come voi che si preoccupano veramente della famiglia e dei bambini (spero che la maggioranza delle Sentinelle e simili siano come voi), a me i soggetti di cui parlo sembrano solo ed esclusivamente omofobi che usano come PRETESTO questi argomenti perché la loro morale non appoggia l'omosessualità. Solo un PRETESTO. Per la serie, a costo di non approvare i matrimoni gay (piacciano o meno, non discriminano nessuno), meglio i campi di concentramento maschili o l'abolizione del matrimonio tra uomo e donna. A costo di levare il gender dalle scuole, meglio che le maestre torturino fisicamente i bambini maschi per punirli a causa del loro sesso. Tutto, ma non i gay. C'è una parte di cattolici che ha deciso di aprirsi al politically correct. Ovviamente sui gay o su altri argomenti, non si muovono, ma si aprono sul femminismo. Guarda che caso.

Ps. io la penso come Barilla. Sui matrimoni gay potrei chiudere un occhio, a fatica, ma non accetto adozioni, gender, dittatura del politicamente corretto, ecc. Su questo ci siamo, non mi dovete spiegare che un bambino non potrebbe crescere felice con due padri o due madri, la penso esattamente come voi. Io contesto solo un'altra cosa e, ripeto, spero che la maggioranza degli oppositori al gender sia come voi anche perché, se c'è femminismo, la famiglia non ha senso di esistere. Crollerà e sarà giusto così. A queste condizioni disumane le donne si sposino con altre donne. E per i figli al massimo si rivolgano alla banca del seme.

Per il momento, gay o non gay, le regole di sopravvivenza per gli uomini sono:

1) niente famiglia, moglie, FIGLI (il vero cancro, visto che vengono usati per fottere al poveraccio soldi e casa). Inoltre, visti gli ultimi sviluppi, niente fidanzata e, salvo casi di massima sicurezza, niente sesso, visto il pericolo di false accuse o di essere costretti a mantenere figli altrui. E, ovviamente, mai isolarsi con una donna, sempre a causa del pericolo false accuse.

2) egoismo puro. Lavoro, soldi, casetta tutta per sé, passioni.

Quando capiranno, come avete fatto voi, che oltre al gender, devono combattere il femminismo, se ne riparlerà. Per ora, è giusto che la famiglia crolli e onestamente, pur essendo d'accordo sull'estremismo Lgtb, non ho certamente intenzione di lottare per un'istituzione che mi discrimina e al fianco di chi, magari, appoggia il femminismo. Continuino a fare le sentinelle e a votare tutte le leggi misandriche che vogliono, poi non si lamentino quando esisterà solo la famiglia del Mulino Bianco, tra divorzi e uomini che non si impegnano più.

I cattolici che approvano il femminismo non sono cattolici, sono la schifezza dei cattolici (avrei parole ancora più dure, però penso che questo basti in un forum pubblico). Te lo dico da non cattolico che critica e non poco quella sottospecie di religiosi (di qualsiasi religione siano) pronti a cambiare idea così come gli dice il "capo". I perfetti ingranaggi del Sistema; oggi viva il Re e domani viva Hitler, Mao, Stalin o Boldrini. Non li considero propriamente miei simili, sono uno schiaffo all'intelligenza e alla dignità.
Approvare il matrimonio gay pure a me non darebbe fastidio ma il matrimonio comporta necessariamente e conseguenzialmente le lezioni gender nelle scuole. A me passerebbe per il cazzo se due gay volessero sposarsi, ma poi a scuola sarebbe necessario fare le lezioni gender e su questo punto, non esiste proprio nessun possibile accordo tra quella gente di m**** e una persona che ha ancora a cuore la dignità e la salute dei bimbi.
La famiglia crollerà? E' estremamente probabile. Le Sentinelle in piedi, non so cosa pensino sul femminismo ma credo che le consapevolezze e le conoscenze che abbiamo noi qui non le abbiano neanche al 30%. Number10, noi qui che facciamo? Noi dobbiamo restare uomini, persone integre anche se tutto è allo sfacelo. Per chi, per cosa? PER NOI STESSI, PER DIRE A NOI, ALLA NOSTRA COSCIENZA :" Io non ho collaborato con quella merda che è stata propagandata da femminismo, omosessualisti, e luridi compari ". Noi non collaboriamo con tali luridi individui, noi li smerdiamo e li mettiamo di fronte alla realtà dei loro crimini. I lettori del forum, i nostri conoscenti, il resto del mondo sono di altro avviso? A me passa per il cazzo. Pure se fossi l'ultimo sulla faccia della Terra, io dirò sempre che la merda puzza e che il femminismo puzza come la merda perchè di merda si tratta.
« Ultima modifica: Giugno 10, 2015, 12:41:04 pm da Angelo »
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #23 il: Giugno 10, 2015, 12:49:46 pm »
@Number10

Capisco le tue motivazioni, sono comprensibili. Ma gender e femminismo sono la stessa cosa. C'è chi si augura il declino sperando in un successivo "moto di ribellione" e chi invece spera in una figura politica, in Italia, degna del mandato degli Uomini (le bestie femministe in ascolto intendessero bene il termine "Uomini"... Significa uomini e donne degni dell'essere umano e non bandieruole al vento e luridi voltagabbana) . Per adesso non c'è nessun politico che non ha votato la Convenzione di Istanbul, tutti l'hanno votata favorevolmente, nessun escluso. Tutti colpevoli. Tutti indecenti. Tutti senza coglioni o ignoranti. Potevano inventarsi un infortunio, un impegno... No, sono andati in massa a versare l'obolo genderfemminista. L'Italia è in condizioni disastrose, lo vediamo. I soldi vanno e vengono. Loro stanno distruggendo le radici umane. E, se un giorno ritorneranno gli uomini, loro dovranno rispondere di questo e di tante altre porcate e sceglieranno in automatico, di ritornare nel ciclo biologico naturale, in compagnia dei vermi e della terra. Tali immondi esemplari, dovranno esser messi di fronte alle famiglie disgregate, ai morti provocati dalle loro leggi sessiste, di fronte ai padri separati che sono costretti alla fame, di fronte alla tomba di David Reimer (il caso più famoso di crimine causato dalle teorie genderfemministe) , di fronte a tutte quelle leggi e leggine che loro hanno votato seguendo come robot dalle sembianze umane le "direttive" di un'Europa che è solo interessi bancari e servitù militare del padrone USA.
Le altre vaiasse, le luride che pensano di riciclarsi nei corsi gender devono sapere che qui, almeno qui, e soprattutto il sottoscritto, avranno un uomo che le smaschererà; "la pagnotta" gli andrà di traverso.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Alberto1986

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #24 il: Giugno 10, 2015, 15:01:03 pm »
Ripeto, l'unica cosa che hanno in comune è la fobia per la famiglia naturale e i ruoli di genere. Per il resto, puntano a cose ben diverse, se non opposte, infatti quando leggo gli argomenti delle teorie gender sento solo ed esclusivamente puzza di gay, non di femminismo. Anzi, vista la situazione maschile, magari il femminismo si ispirasse al gender.....

Vabbè questa è una tua opinione personale rispettabile ma assolutamente non condivisibile. Femminismo e "gender" vanno assolutamente di pari passo e condividono gli stessi scopi anti-maschili, così come vanno di pari passo le associazioni (o lobby) femministe ed associazioni (o lobby) LGTB. E te lo dico io che non sono religioso.
Che poi i gay, in quanto maschi, pagheranno comunque l'appoggio alle politiche femministe, possiamo essere d'accordo.

Offline Number10

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #25 il: Giugno 10, 2015, 17:30:06 pm »
Non sono d'accordo, anche se ovviamente rispetto la tua opinione, però continuo a non spiegarmi perché non vengano combattuti allo stesso modo dai movimenti come le Sentinelle, per esempio. Se sono la stessa cosa, come pensano di sconfiggere il gender inchinandosi al femminismo o semplicemente ignorandolo? Ho potuto verificare di persona che sono due cose diverse, e lo dicono gli stessi maschi gay, molti dei quali antifemministi*, d'altronde è risaputo che in genere i maschi femministi sono etero schiavi della vagina. Potrebbe esserci una dittatura femminista in una società che odia i gay, male che vada si salverebbero solo le lesbiche. Potrebbe esserci una dittatura gay in una società maschilista (che non è mai esistita. Intendo una società in cui gli uomini comandano e le donne sono sottomesse), male che vada si salverebbero solo i maschi gay. O semplicemente potrebbe esserci una dittatura gay in una società normale: gay e lesbiche vs etero. Non è che se distruggi i movimenti Lgbt sparisce il femminismo o se distruggi il femminismo non ci sarà più il gender. Le due cose potrebbero esistere singolarmente. Il femminismo fa la guerra all'uomo. I movimenti Lgbt all'idea che uomo e donna possano essere diversi e alla famiglia tradizionale, comprese le donne etero, la figura materna, ecc.

Essendo pignoli, un'altra cosa che hanno in comune è lo schieramento politico. Femminismo, omosessualismo, multiculturalismo, ecc nascono dai salottini dei 68ini polically correct e radical chic, stile Boldrini, per intenderci. Tra l'altro ancora devo capire come fanno ad essere a favore dell'immigrazione selvaggia, considerando le balle che raccontano sul maschilismo e ciò che succede ai gay nei loro paesi. Bah. Insomma, non è una regola, ma a volte capita che chi appoggia quei partiti sia femminista, pro gay e pro immigrati in un solo colpo.

*non confondiamo i maschi gay, uomini che si sentono uomini ma che hanno altri gusti sessuali, con le "checche" alla Luxuria, alla Vendola o alla Solange, che si sentono donne e che per forza di cose virano sul femminismo, rifiutando il proprio stato di uomini.
Ex Andrea

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #26 il: Giugno 10, 2015, 17:43:49 pm »
Rispondendo anche a te, Angelo, è quella la cosa desolante. Seppur in maniera nettamente minore e pur non essendo valevole per tutti, a differenza dei fanatici Lgbt o immigrazione che trovi solo a sinistra, il femminismo, pur essendo anch'esso una porcata di sinistra, lo trovi anche a destra. Ovunque. Ovviamente non perché a destra sono femministi, salvo qualcuno con le idee confuse, ma perché cedono per paura di essere attaccati dalla stampa, cosa che invece non fanno quando si trattano altri argomenti.

Legge sui matrimoni gay o a favore dell'immigrazione selvaggia? Sinistra vota si, nemmeno tutti, destra no, e ci piazza un casino. Scontato.

Legge misandrica? Per magia tutti d'accordo, cosa mai vista. Ovviamente a favore del si. Al massimo qualche astenuto e 2 o 3 no (rigorosamente anonimi). Eppure la destra dovrebbe votare in massa per il no. Sul femminismo cede, invece.

Al contrario, se ci fai caso, bocciano solo le quote rosa in Parlamento, ovviamente per paura di perdere la poltrona :D

Piano piano qualcosa si muove, a partire da Salvini. Ma pure la Meloni disse, se non ricordo male, di non essere femminista e di essere contro le quota rosa. Inoltre questa estate su Fb ha scritto un post a favore dei padri separati.

Anche se non è credibile per altri motivi, lo stesso Gasparri ultimamente ha attaccato il femminismo.

Il Ms5 invece è ambiguo. Spesso attacca la Boldrini e il suo femminismo. Nel loro sito ho letto diversi post a favore dei padri separati. Una loro militante in Parlamento fece un intervento a favore degli uomini, per difenderli dalle generalizzazioni sul femminicidio. Tutto molto bello. Poi vedo che hanno votato la Convenzione e che si sono astenuti per la legge sul femminicidio, solo ed esclusivamente perché nel ddl ci avevano nascosto una riforma che a loro non piaceva, altrimenti avrebbero votato si (parole loro, ma è scontato, altrimenti avrebbero votato no). Quella deputata, invece, nonostante i suoi bei discorsi, aveva votato e più tardi avrebbe votato quella schifezza misandrica.

Ma ho già fatto le mie riflessioni, a proposito di odio, pretesto, ecc. Al contrario, non odiando ovviamente le donne, temono di essere fraintesi.

Ps. più che altro mi consolo pensando che oggi non esiste una vera destra.
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Offline Sardus_Pater

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #27 il: Giugno 10, 2015, 17:49:43 pm »
Citazione
Femminismo, omosessualismo, multiculturalismo, ecc nascono dai salottini dei 68ini polically correct e radical chic, stile Boldrini, per intenderci.

Le prime veterofemministe misandriche erano tutte lesbiche à la Valerie Solanas; spesso ricche e annoiate, discutevano di liberazione della donna nei loro loft nel centro di Manhattan.
Le lavoratrici, sino all'arrivo delle nazivirago, lottavano sì per i propri diritti, ma come lavoratrici, non come nemiche del "maschio discriminante".

La nascita dell'omosessualismo, come lo chiami tu, è più complessa e anche poco radical chic (negli USA e non solo ci furono anche rivolte), però è vero che la sinistra post-sessantottina se ne è impossessata sùbito.

PS anche se in modo moooolto personale, son di sinistra, siate buoni con me :rolleyes:
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Angelo

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #28 il: Giugno 10, 2015, 18:26:48 pm »
Le prime veterofemministe misandriche erano tutte lesbiche à la Valerie Solanas; spesso ricche e annoiate, discutevano di liberazione della donna nei loro loft nel centro di Manhattan.
Le lavoratrici, sino all'arrivo delle nazivirago, lottavano sì per i propri diritti, ma come lavoratrici, non come nemiche del "maschio discriminante".

La nascita dell'omosessualismo, come lo chiami tu, è più complessa e anche poco radical chic (negli USA e non solo ci furono anche rivolte), però è vero che la sinistra post-sessantottina se ne è impossessata sùbito.

PS anche se in modo moooolto personale, son di sinistra, siate buoni con me :rolleyes:

Talvolta, per uno spirito "umanitario", vorrei credere anche io al fantomatico "femminismo buono"... Non è mai esistito. Al massimo sarà esistita qualche rarissima mosca bianca che voleva gli stessi identici diritti e gli stessi identici doveri di un uomo e utilizzava l'improprio termine "femminismo" per rivendicare i suoi diritti (ribadiamo che maschilismo è speculare al femminismo ma mentre il primo indica una supremazia maschile nei confronti del femminile ((nell'immaginario comune)) , il secondo termine, stranamente invece per molti e molte significa "paritarismo" ((che è altra cosa...)) ). Io in vita mia ho incontrato una sola femminista, una sola, che voleva stessi identici diritti e stessi identici doveri per le donne. Le strinsi la mano dicendole che utilizzava un termine improprio per definire il suo "credo". Le altre, siano esse di sinistra o di destra, pensavano solamente a succhiare risorse e vantaggi o dallo Stato o dai loro compagni / mariti/ conoscenti.

Essere di sinistra, mica è una cosa di cui scusarsi qui... Essere femminista è una cosa di cui vergognarsi, ma non tanto per noi, quanto per se stessi. Si tratta di ammettere di fronte al mondo virtuale che ci legge di essere un coglione senza spina dorsale e/o un lurido approfittatore che vive sciacallando. Tu non sei femminista, quindi non scusarti. La sinistra SERIA è morta da parecchio e pure quando era in vita, già dava segni di pericolose devianze femministe e mondialiste.
I finanziatori dell'omosessualismo furono gli stessi pezzi di merda che hanno finanziato il femminismo. Una femminista famosa, tale Gloria Steinem,  ammise pure di essere un'agente della Cia. Serviva limitare le nascite, serviva distruggere la famiglia, serviva creare divisione fra uomini e donne (che sono complementari e non nemici). Più debole e diviso è un popolo più facilmente lo indottrini creando falsi nemici basandosi su episodi di cronaca reali amplificati ed ingigantiti ad arte.
La femminista, che fondamentalmente è una persona fallita, insoddisfatta, insicura, senza nessun valore certo, senza nessun ideale chiaro  e quindi frustrata per il proprio fallimento, quando può scaricare i suoi fallimenti su un nemico comincia a riversare la bile verso il "maschio". Ciò la rende ancora meno "appetibile" per l'uomo mediamente intelligente (tralascia gli zerbini, quelli sono femminucci senza coglioni, scarti della "maschilità", kapò, etc.) e quindi, ancora più frustrata. Cosa è più pericoloso per una donna, in particolar modo per la femminista, l'uomo che la importuna e la fa sentire "desiderabile" o l'uomo che la considera trasparente e la ignora? Naturalmente quello che la ignora, che evita di salutarla, che le palesa dal vivo, la sua pochezza e la sua mancanza di valore. Togli il valore e la possibilità di esser sul mercato ad una donna femminista e l'hai resa insignificante. Le hai impedito o quasi, di riprodursi. Ecco perchè oggi, tralasciando i maschipentiti che amano fare i cagnolini senza palle e gli schiavetti, molte donne, pur essendo femministe, non lo dicono più apertamente perchè capirebbero che molte possibilità di succhiare sangue e "diritti riproduttivi" si ridurrebbero di molto ( e quindi si troverebbero nel loro incubo peggiore, quello di diventare lo scarto delle donne, del gruppo di amiche che intanto una famiglia e soprattutto DEI FIGLI, li hanno avuti).
Oggettivamente, a parte qualche Gasperino, ma chi cazzo si sposa oggi? E soprattutto, tra quelli normali, chi cazzo si sposerebbe una femminista?

Il fatto di non sposarsi con una femminista è sicuramente un bene, ma i pezzi di merda che hanno avvantaggiato le femministe, secondo me, hanno calcolato pure questo.



Comunque, leggi qui sul "femminismo buono"... ---> http://antifeminist.altervista.org/risorse/mito_femminismo_buono.htm
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Number10

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Re:Femminismo e LGBT: frutti dello stesso albero?
« Risposta #29 il: Giugno 10, 2015, 18:30:50 pm »
Aggiungo una cosa, per me fondamentale e che deve essere sempre sottolineata, per non sminuire la QM agli occhi di chi ha altre idee sui gay.

Siamo d'accordo sulla questione dei bambini, ci sta la questione morale sulla famiglia, ma andando al sodo, dal punto di vista legale e pratico, i gay non sono esattamente alla pari con gli etero, considerando che non possono nemmeno sposarsi e farsi una famiglia. Inutile sottolineare che non esistono leggi discriminatorie a loro favore o che a nessuno interessa quanti gay ci sono in Parlamento o al governo. Per ora niente quote gay né insulti vergognosi agli etero. Semplicemente sono discriminati e chiedono pari diritti e doveri. Poi è chiaro che se chiedono di adottare dei bambini, per me è no, semplicemente perché sarebbe una violenza nei confronti del piccolo. Però appunto, è più che altro un problema morale. Gli etero non si trovano e nemmeno rischiano di essere privati dei propri diritti. Questo è un dato di fatto.

Il femminismo, al contrario, non è un problema morale, ma di diritti. Nel caso del femminismo, non ci si trova a scegliere tra maschilismo e parità. Non si discute se per la società o a livello morale la donna deve stare a casa o lavorare, senza che nessuno tocchi i diritti maschili. Niente di tutto questo*. Le donne hanno gli stessi diritti degli uomini, fatti alla mano (se in Parlamento sono in poche è un caso, nessuno le ostacola). Purtroppo il femminismo lotta per far si che le donne vengano favorite, chiedendo leggi specifiche a loro favore, molte delle quali sono già state approvate. Per non parlare della vergognosa campagna d'odio nei confronti degli uomini a cui assistiamo ogni giorno su TV e giornali. Ancora, per esempio, non ci martellano le palle 24 ore su 24 sull'omosessualicidio come fanno col femminicidio e, appunto, nessuno ha mai coniato un termine ad hoc, con tanto di legge specifica.

Io do piena priorità alla QM proprio per questo. Che mi piaccia o no, anche se approvassero tutte le richieste dei movimenti Lgbt, al massimo potrei non posso essere d'accordo, ma, a differenza di ciò che succede col femminismo, non rischierei di ritrovarmi ad essere un cittadino di Serie B a cui hanno cancellato i propri o alcuni dei propri diritti.

Ribadisco: DIFFERENZA FONDAMENTALE.

*in tal caso, me ne fregherei. Le donne facciano ciò che vogliono, l'importante è che non tocchino i miei diritti.

Ah, ora leggo gli altri vostri post.
Ex Andrea

Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo: