Non ti preoccupare che prima o poi pagheranno le femministe e tutta quella sottospecie di afidi parassiti che fanno loro compagnia. Anche io non le dimentico, il nostro obiettivo è di mostrare al resto dei lettori le azioni e i volti delle femministe che hanno lavorato per distruggere l'uomo. Loro pensano di essere "intoccabili", si sbagliano. Adesso stanno gozzovigliando sul sangue dei padri separati, sulle leggi infami che loro hanno proposto ( e i senza palle maschietti femministi, TUTTI, nessun escluso, hanno votato con la Convenzione di Istanbul), sulle quote rosa, sui finanziamenti rosa, sui centri antiviolenza (in realtà centri di propaganda femminista), sulle porcate luride del gender nelle scuole, sulle donazioni solo per bambine povere... Lucrate, care femministe, mangiate a sbafo. Ingrassate bene, aumentate il "callo di panza" ... Arriverà la crisi. E se sarà ancora più seria le vostre azioni immonde non saranno dimenticate... Pure perchè le vostre facce non sono così "invisibili"...
Femminismo e LGBT sono ormai indistinguibili, anche in una cosa: l’idolatria del potere. L’ego liquido di questi personaggi si inebria quando il sistema li usa come utili idioti.
L’uomo-massa ama e invidia i potenti, disprezza e ridicolizza gli oppressi, dai mariti alle Sentinelle. Si sente sicuro perché ogni potere e ogni oppressione paiono alla massa eterni, senza sapere che
non saranno pacifici manifestanti, ma proprio il sistema a spazzarlo via una volta che non gli servirà più.
Lo ha fatto persino il nazismo, come il comunismo sovietico, a riprova che le ideologie sono intercambiabili.
Nei giorni dell'agonia di Weimar si vide a Berlino, tra saccheggiatori e teppisti, anche una strana genia: «indiani metropolitani» col viso dipinto e penne sul capo a modo dei pellerossa, propalatori di libertà omo per la gioventù, progenitori di hippies e punk in stracci colorati. Un pullulare di persone emerse nell'ora selvaggia della sfrenatezza collettiva, a godere dell'eversione senza domani.
Uno di questi gruppi si chiamava Wandervögel, Uccelli Migratori:
cultori della natura, nudisti e omo, compivano «atti spettacolari» ripugnanti o violenti, tripudiando nel caos sociale come in una festa crudele.
Il Gay Pride 'arcobaleno' risale ad allora.Pochi mesi dopo questi variopinti personaggi, smesso l'orecchino al lobo, le penne sui capelli e la facce dipinte, sarebbero riapparsi - inquadrati, stivalati, in camicia bruna - nei battaglioni delle SA. I Wandervögel, le 'libere creature dei boschi', ne formavano il nerbo.
Interrogati questi ribelli «liberati» sul perché si fossero messi al servizio di Hitler, rispondevano: «Ma è uno di noi». Non ravvisavano la struttura gerarchica che il nuovo ordine stava covando. Si sa come il Führer si liberò con spiccia brutalità di questa milizia orgiastica. Il caos che l'aveva innalzato al potere infrangendo vetrine, pestando e seminando il terrore di strada, non era più lo strumento giusto per gestire il potere ormai afferrato. Il grande stregone soppiantò la banda debosciata ormai divenuta inutile, sorprendendola con le SS in una delle loro orge.
Ma avevano appoggiato il nazismo contro il nemico sbagliato, e non c’era più nessuno a difenderli.