mi piacerebbe che mandassimo ai nostri vescovi, ciascuno al proprio, ovviamente, una lettera con domande tipo le seguenti:
- Gesù nella propria natura umana fu vero uomo? In ogni dettaglio biologico, ormonale, psicologico, genetico?
- il patrimonio genetico di Gesù era composto di una metà di origine femminile e una metà maschile come quello di ogni altro uomo?
- la metà del patrimonio genetico di Gesù come giunse a fecondare l'utero/l'ovocita di Maria? È possibile pensare che l'opera dello Spirito Santo sia consistita nel far incontrare il patrimonio genetico di Giuseppe con quello di Maria senza alcuna congiunzione carnale?
- è più opportuno ritenere che il patrimonio genetico maschile di Gesù corrisponda a quello di Giuseppe oppure che sia stato creato ex-novo o anche eventualmente modificando il genoma di Maria?
- se Giuseppe non è il padre genetico di Gesù, perchè Matteo e Luca sono così puntigliosi nel tracciare la genealogia di Giuseppe e non dicono nulla di quella di Maria? Per quale ragione noi dovremmo dedurre che anche Maria era di stirpe davidica basandoci sul fatto che Giuseppe "uomo giusto" avrebbe sposato solo una donna della propria tribù, facendo così dipendere tutta la storia della fedeltà di Dio da una ipotesi senza appoggio scritturistico?
- è opportuno ritenere che Dio ha coronato l'opera della salvezza facendo vivere la madre del Figlio e sottomettendo il Figlio ad un uomo segnato dal peccato originale?
forse sono un po' orientato, ma mi sembrano tutte domande retoriche che possono avere una sola risposta e che portano a dire che Giuseppe è padre di Dio simmetricamente a come Maria è madre di Dio, e che come lei è stato concepito senza peccato originale.
Tra il resto, il problema se lo pone anche Giovanni Damasceno, il quale però ritiene che la fecondazione di una donna avvenga per fluidi corporei, non ha cioè la minima idea del portato informativo (genetico) di quei fluidi.
Poi leggendo meglio i Vangeli ho notato che l'unico che parla di ciò che ci interessa è Matteo, ma che la traduzione in italiano tradisce esplicitamente l'originale sia greco che latino.
In latino fa: "Maria ... inventa est in utero habens de Spiritu sancto". La traduzione italiana: "Maria ... concepì per opera dello Spirito santo". In greco: "Marias eurethe en gastri echousa ek pneumatos aghion". Sia in greco che in latino il ruolo di Maria è molto più passivo. "Concepì" fa pensare ad una iniziativa di Maria, invece l'originale dice che si trovò o fu trovato (qualcosa...) nell'utero, nel ventre ad opera dello Spirito Santo.
Chiaro che l'originale è molto più in linea con la possibilità che Maria si sia trovata l'ovulo fecondato, mentre l'italiano fa pensare al fatto che lei abbia fatto qualcosa, e quindi autorizza l'ipotesi che lei sia in qualche modo superiore a Giuseppe.