Autore Topic: Guerra in Yemen. Morti di serie z.  (Letto 1305 volte)

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Offline Angelo

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Guerra in Yemen. Morti di serie z.
« il: Aprile 19, 2015, 15:19:57 pm »
Sappiamo pochissimo di quello che sta succedendo in Yemen. Quel poco che si sa naturalmente non viene mostrato. Non se ne parla proprio, un po' come la protesta durata un mese (avvenuta quasi un anno fa in Pakistan) . Niente di niente. Tanto per i media Occidentale si può parlare di: Israele, Palestina, Isis, Iraq, Iran e soprattutto le donne combattenti femministe curde. Tutto il resto, non viene mostrato. Insignificante, morti che non valgono nulla. Spesso solo "maschi" morti o comunque "materiale umano di sesso misto" che qualche femminista famosa definì "il prezzo ne valga la pena" * .
Vi linko adesso un articolo che getta qualche luce su ciò che sta avvenendo lì. Naturalmente, la dirigenza USA, composta da femministe e accaniti sostenitori del femminismo COMPIE ATTI DI TERRORISMO. Forse è per questo che LE LIBERTARIE, ANARCOQUEER, lgbtq, "UOMINI NO" , FEMMINUCCIPLURALI, STANNO ZITTI.

http://sakeritalia.it/america-del-nord/il-potere-americano-smascherato-fascismo-e-dittatura/

La sponsorizzazione americana, allo stesso tempo, di Neonazisti che stanno conducendo una pulizia etnica in Ucraina e dei dittatori arabi che stanno bombardando uno Yemen impoverito, è la testimonianza forte della vera natura del potere statunitense. Smascherato dalla sua insulsa vanità e dalle sue virtuose pretese, ecco che si palesa la vera, orribile faccia di Washington: fascismo e dittatura.

L’Ucraina e lo Yemen, ad alcuni, possono sembrare teatri di guerra scollegati. Non lo sono affatto. L’illegalità e la barbarie sostenute dagli americani, che si stanno palesando in entrambi questi Paesi, sono parte integrante delle modalità con cui gli Stati Uniti operano davvero nel mondo; non come un fenomeno recente aberrante, ma come il ritorno al modo di funzionamento originario e reale della classe dirigente americana sotto la spinta del capitalismo.

Facciamo un’analisi concreta dei partner dell’America: prima in Yemen, poi in Ucraina. Fate quindi i collegamenti del caso.

Mentre il bilancio delle vittime tra i civili in Yemen aumenta, le agenzie umanitarie avvertono che nello Stato della Penisola Arabica sta avvenendo una catastrofe umanitaria. Ospedali fatiscenti non possono far fronte alla quantità di feriti che arrivano, molti dei quali bambini che hanno subito gravi ustioni.
Ciononostante, questa settimana Washington ha annunciato che intensificherà la propria fornitura d’armi alla coalizione degli Stati Arabi guidati dall’Arabia Saudita, la quale sta bombardando lo Yemen da quasi due settimane.

Il Colonnello Steve Warren dell’esercito americano ha annunciato che le armi sono “una combinazione di ordini preesistenti da inviare ai nostri partner [sic] ed alcuni nuovi acquisti.”

I “partner” americani nella Blitzkrieg [Guerra Lampo, NdT] condotta dai sauditi sullo Yemen includono le monarchie del Golfo Persico del Qatar, il Kuwait, il Bahrain e gli Emirati Arabi Uniti, così come la Giordania e l’Egitto.

In tutti questi Paesi dittatoriali, la libertà di parola ed i diritti umani sono brutalmente repressi.

Proprio questa settimana, le forze di polizia Saudite e del Bahrein hanno messo molti dei loro cittadini in carcere, dando luogo ad un feroce giro di vite, semplicemente perché essi protestavano contro il bombardamento dello Yemen.

Tra le armi fornite dagli USA ai propri “partner”, armi che uccidono famiglie e bambini yemeniti – in nome della sicurezza regionale – vi sono munizioni, bombe e missili a guida di precisione. Quest’ultimo tipo di armi, secondo un rapporto informativo dell’agenzia di stampa McClatchy, è stato fornito “per compensare l’assenza di soldati alleati dei Sauditi in Yemen, capaci di fornire informazioni sugli obiettivi da colpire “.

Questa è un’ammissione indiretta che i raid aerei stranieri, sostenuti dagli USA, hanno poco o nessun mandato proveniente dallo Yemen. Quindi, questa campagna di bombardamenti è semplicemente ciò che appare: un’aggressione straniera pura e semplice – ovvero il “crimine di guerra supremo”, come venne definito nel corso del Processo di Norimberga del 1946, riferendosi ai criminali di guerra nazisti.

L’arrivo in Yemen di ulteriori missili americani “a guida di precisione” difficilmente sarà di consolazione a quelle famiglie le cui case sono state distrutte nel corso delle ultime due settimane. Questa settimana una famiglia di nove persone è stata letteralmente annichilita quando un attacco aereo saudita ha colpito la loro casa ad Anat, nella provincia di Saada, nel nord dello Yemen. Questo è solo uno degli innumerevoli casi di vittime innocenti massacrate dalle armi americane.

Aerei-cisterna americani stanno rifornendo centinaia di aerei da combattimento F15 americani, che stanno bombardando lo Yemen. Tuttavia, un portavoce del Pentagono questa settimana ha riferito ai media che gli aerei-cisterna hanno rifornito gli aerei da guerra, pilotati dagli arabi, “al di fuori dello spazio aereo yemenita” – come se tale distinzione mitigasse in qualche modo il coinvolgimento americano in questa aggressione omicida. Questo è equivalente a ciò che accadde all’ex presidente Bill Clinton, quando ammise di aver fumato marihuana, ma di “non averla inalata”. “Sì, stiamo rifornendo i bombardieri, ma non stiamo inalando lo spazio aereo yemenita”.

Oltre alle bombe ed ai missili, il vice-ministro degli Esteri statunitense, Tony Blinken, questa settimana era nella capitale saudita Riyadh per consolidare “la condivisione di informazioni” con la coalizione guidata dai sauditi, che sta bombardando. Il nuovo “centro congiunto di raccolta” in Arabia Saudita, progettato dall’America per “supervisionare la campagna aerea” è guidato dal Maggiore Generale della Marina Sam Bundy. Ciò dimostra, se ci fosse bisogno di ulteriori prove, che Washington è il vero cervello dietro a questo stupro di gruppo internazionale allo Yemen.

“L’Arabia Saudita sta inviando un messaggio forte agli Houthi [i ribelli] ed ai loro alleati: essi non possono prendere lo Yemen con la forza”, ha detto Tony Blinken, mentre era ospite del Casato dei Saud, un regime che imprigiona o decapita chiunque osi esprimere critiche al suo dominio dispotico.

Una corretta risposta al “messaggio forte” di Blinken, secondo cui i ribelli non possono prendere lo Yemen con la forza è: “Perché no?”. Dopo tutto, l’America sostituisce continuamente, con la forza, i governi di vari Paesi del mondo, uccidendo milioni di persone durante tali Colpi di Stato, come in Iraq, in Afghanistan ed in Libia; ed i suoi partner sauditi, negli ultimi quattro anni, hanno cercato di fare lo stesso in Siria, tentando di sostituire il governo con la forza, attraverso il finanziamento dei terroristi wahhabiti, famosi per le decapitazioni.

Ad ogni modo, la rivolta condotta dagli Houthi contro l’ex presidente-fantoccio Abd Rabbuh Mansur Hadi, sostenuto dagli Stati Uniti e dai Sauditi, ha avuto un ampio sostegno tra la popolazione yemenita. Hadi ha lasciato il paese due settimane fa per godere dei lussuosi santuari del Casato di Saud. Da qui, egli chiede attacchi aerei sulla sua nazione, presumibilmente per “sconfiggere gli Houthi”.

Questo burattino non ha alcun mandato né alcuna credibilità, se non quella fraudolenta datagli dai suoi protettori a Washington ed a Riyadh. Il popolo dello Yemen lo ha buttato fuori dal Paese a calci, e non lo rivuole più indietro. Come anche il Financial Times di Londra ha riportato questa settimana: “In Yemen la rabbia cresce, mentre il suo presidente, fuggito via, chiede a gran voce di attaccare la sua stessa nazione”.

Ecco, questo è il braccio dittatoriale del potere globale di Washington. L’altro suo braccio, è dato dal fascismo Neonazista, come palesemente visto in Ucraina – a condizione, però, di non leggere i giornali o guardare i notiziari della propaganda occidentale.
Questa settimana il regime installato dall’occidente a Kiev, che è salito al potere illegalmente nel febbraio 2014 con un Colpo di Stato, ha nominato “consigliere capo” delle forze armate ucraine un leader del gruppo paramilitare fascista “Settore Destro”. Questa promozione è avvenuta nonostante il fatto che Dmitry Yarosh sia sulla lista dell’Interpol per reati commessi contro i civili in Ucraina orientale, nel corso dell’ultimo anno, da Settore Destro, gruppo di ispirazione nazista e dai modi paragonabili a quelli delle SS.

Yarosh e le sue truppe paramilitari, così come gli esponenti politici di spicco del regime di Kiev, tra cui il primo ministro ed il presidente, venerano e glorificano i fascisti ucraini dei tempi passati. Quegli “eroi” fascisti, durante la Seconda Guerra Mondiale, collaborarono con la Wehrmacht nazista nello sterminio di milioni di concittadini ucraini, oltre a polacchi, ungheresi, rom, ebrei, russi ed altri ancora.

Ora la polizia segreta gestita da Kiev, la SBU, ha apertamente annunciato che sta adottando metodi organizzativi che una volta erano utilizzati dall’organizzazione dei nazionalisti ucraini, che collaborava coi i nazisti, all’epoca guidata da Stepan Bandera.
Inoltre, il presidente-oligarca sponsorizzato dall’occidente, Petro Poroshenko, si sta muovendo per adottare “poteri speciali” in un regime di legge marziale che permetterà alle sue forze di sicurezza di detenere, in massa, all’interno dell’Ucraina i cittadini russi che verranno considerati una “minaccia terroristica”. Questo fa seguito al recente decreto di Poroshenko che vieta tutti i film, documentari e mass media in lingua russa.

Questo accade perché il regime che Washington ha installato a Kiev, tramite i micidiali sporchi trucchi della CIA nelle infami sparatorie ad opera di cecchini il 20 febbraio 2014, prova un profondo odio ideologico verso la Russia ed i russi.
Ciò è coerente con la medesima ideologia fascista dei suoi “eroi” ucraini durante la seconda guerra mondiale, la cui missione era di sterminare i “subumani” Russi come parte della soluzione finale nazista.

Il governo degli Stati Uniti sta fornendo armi, attrezzature ed istruttori militari alle forze armate fasciste che sono sotto il comando di Kiev. Queste forze stanno continuamente minando la fragile tregua che è attualmente in vigore in Ucraina orientale. Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato Washington di aiutare ed effettivamente istigare le violazioni del cessate il fuoco.
Vi è il fondato sospetto che gli Stati Uniti vogliano che i loro soldati, de facto i Neonazisti, riprendano le ostilità in Ucraina orientale, in quanto il loro reale intento si basa sul progetto, elaborato già da tempo, di destabilizzare la Russia e, alla fine, di apportare in questa nazione un “cambio di regime” – proprio come Washington si arroga di fare in qualsiasi parte del mondo, ed in qualsiasi nazione che osi opporsi alla sua egemonia senza limiti.

Queste sono, oggi, le inconfondibili forze oscure che ormai – apertamente ed innegabilmente – fanno parte integrante di Washington: fascismo e dittatura.
Per molte persone in tutto il mondo, questo allineamento storico può sembrare disorientante. Essi rispondono increduli e malinconici: «Ma gli Stati Uniti non sono la terra della libertà, i difensori del mondo libero, i sostenitori della democrazia, dello Stato di diritto internazionale e dei diritti umani?”

Beh, è il momento di staccare la spina dal continuo lavaggio del cervello cui siamo stati sottoposti. Gli Stati Uniti sono sempre stati un gigante plutocratico, imperialista, che si è fondato sul fascismo e sulla dittatura per raggiungere i suoi obiettivi geopolitici di egemonia totale sul mondo. Lo sterminio dei nativi del Nord America è stato l’inizio, seguìto dal genocidio degli schiavi africani e dei loro discendenti, seguìto poi dalle prime conquiste coloniali in Messico, America Centrale, Caraibi e Filippine.

Successivamente, l’élite capitalista americana, durante gli anni ’20 e ’30, ha lavorato di nascosto con il fascismo europeo, inclusa la Germania nazista, per reprimere i movimenti socialisti e massimizzare i profitti. Questa politica occulta è stata interrotta durante la Seconda Guerra Mondiale per ragioni tattiche obbligate, per sconfiggere i propri clienti-canaglia fascisti. Ma è stata prontamente riavviata alla fine della guerra, con la sponsorizzazione americana del fascismo in Grecia, in Turchia e dietro le linee nemiche in Unione Sovietica, soprattutto in Ucraina.

La CIA ha reclutato agenti della Wehrmacht e collaboratori, da usare come sabotatori e terroristi contro l’Unione Sovietica, negli gli anni ’50 e ’60. L’attuale sponsorizzazione americana di neonazisti a Kiev, quindi, non è altro che una continuazione di questa politica sistematica.
Durante la guerra fredda, Washington ha lavorato con fascisti e dittatori militari in ogni angolo del globo, dall’America Latina, all’Africa, all’Asia.

Il sovvertimento di governi democraticamente eletti e la brutale repressione dei movimenti pro-democrazia sono stati la procedura operativa standard per la “razza padrona” americana: l’auto-proclamata “nazione eccezionale” americana dal “destino manifesto”.

Il presunto antagonismo della Guerra Fredda contro l’Unione Sovietica è stato solo la copertura per la vera narrazione centrale della spietata ricerca, da parte dell’America, dell’egemonia assoluta, da ottenere a qualsiasi prezzo, inclusa l’eliminazione dei diritti umani e della democrazia.

Lo storico americano William Blum racconta che Washington, nel corso dei cinquant’anni in cui è durata la Guerra Fredda, è stata coinvolta nel sovvertimento di oltre 50 governi costituzionali in tutto il mondo, e ciò ha portato ad oltre 25 milioni di morti causati dalle guerre civili volute dagli USA, guerre di aggressione, “guerre sporche” di contro-insurrezione, repressioni dispotiche, come attualmente sta accadendo in Ucraina, Arabia Saudita, Bahrain, Egitto ed altre dittature “in partenariato” con gli Stati Uniti.

Quando vediamo i “partner” che Washington frequenta oggi, bisogna capire che questa non è una mera sfortuna, un capriccio della Storia, estraneo al “vero Americanismo”. Questo è totalmente in linea con la vera natura del potere americano, e di come questo ha sempre operato. Il fascismo e la dittatura sono la vera, orribile faccia dell’America.

Forse la vera ironia di tutto ciò è data dal fatto che la stragrande maggioranza della gente comune, negli Stati Uniti, sta cominciando solo ora a scoprire la dura realtà sulla loro tanto decantata “democrazia Americana” – e lo sta scoprendo nel modo peggiore e più duro.

E’ un risveglio alla realtà brutale, dato da una violenza dilagante, tipica di uno Stato di Polizia, dato dal crollo dei diritti democratici e dall’edonismo sfrenato della sua ricchissima oligarchia militarizzata.

*****

Articolo di Finian Cunningham apparso su Sputnik il 9 aprile 2015

Traduzione in italiano a cura di Giorgio Rasini per Sakeritalia.it




*Qui sotto invece il video della FEMMINISTA Madeleine Albright, Segretario di Stato USA. Giusto per ricordare alle femministe cosa significa INFAME.



Ve lo traduco: CI E' GIUNTA VOCE CHE MEZZO MILIONE DI BAMBINI IRACHENI SONO MORTI. SONO DI PIU' DI QUELLI CHE MORIRONO AD HIROSHIMA. MI DICA, NE E' VALSA LA PENA?
PENSO CHE QUESTA SIA STATA UNA SCELTA MOLTO DURA, MA IL PREZZO, PENSIAMO CHE IL PREZZO NE VALGA LA PENA.

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Guerra in Yemen. Morti di serie z.
« Risposta #1 il: Aprile 20, 2015, 18:58:13 pm »
Altra documentazione sullo Yemen...


http://sakeritalia.it/medio-oriente/nel-yemen-la-asse-della-gentilezza-mostra-il-vero-volto-dellimpero-e-dimostra-che-lenin-aveva-ragione/


http://sakeritalia.it/medio-oriente/il-trono-di-spade-arabo-il-gioco-sporco-di-casa-saud-nello-yemen/


e soprattutto questo...


http://sakeritalia.it/medio-oriente/yemen-ucraina-e-lo-standard-usa/  ---> evidenzio in rosso scuro una cosa che ACCOMUNA SENZA OMBRA DI DUBBIO IL PENSIERO FEMMINISTA E LA POLITICA ESTERA USA. COMPRESE LE "FEMMINISTE CHE RAGIONANO".


Yemen, Ucraina e lo standard USA

Quello che i critici delle mosse statunitensi denunciano come “due pesi – due misure” é invece la sua versione singola: gli USA non considerano se stessi (o i loro alleati) soggetti alle regole di comportamento che si applicano a tutti gli altri.

Nel febbraio 2012 il presidente dello Yemen Hadi venne eletto presidente in elezioni dalla dubbia legittimità democratica, nelle quali era l’unico candidato. Nel gennaio 2015 é stato rovesciato da un golpe guidato dalla minoranza Sciita dello Yemen. Nel Febbraio 2015 é fuggito nella città portuale meridionale di Aden, dove ha dichiarato illegale la sua deposizione. E’ poi fuggito in Arabia Saudita, la quale sta usando la forza per rimetterlo al potere.

Gli Stati Uniti sostengono le azioni dell’Arabia Saudita e forniscono intelligence e supporto logistico.

Nel gennaio 2010 il presidente dell’Ucraina Yanukovich fu eletto presidente del Paese dopo elezioni vinte di stretta misura e dichiarate democratiche dalle potenze occidentali. Nel febbraio 2014 é stato rovesciato in un golpe incostituzionale guidato dalla minoranza dell’Ucraina occidentale. Nello stesso mese é fuggito in Crimea dove ha dichiarato illegale la sua deposizione e chiesto l’aiuto della Russia per rimetterlo al potere. La Russia ha declinato la richiesta ma lo ha invece soccorso e portato in Russia.

Gli Stati Uniti denunciano vigorosamente le azioni della Russia, accusandola di compiere un intervento armato in Ucraina – cosa che non sta in realtà accadendo – ed hanno imposto sanzioni contro la Russia, marchiando il Paese come una minaccia per la pace mondiale.

Un osservatore non informato potrebbe trovare strano che gli USA sostengano i sauditi nel fare nello Yemen quello che accusano i russi di fare in Ucraina. Lo stesso osservatore non informato potrebbe essere ancora più perplesso nel rendersi conto di come i russi non stiano realmente facendo quello che gli USA li accusano di fare in Ucraina, ma che i sauditi lo stiano effettivamente facendo in Yemen.

I meglio informati tra noi  riguardo al mondo sanno invece che questo é il modo in cui gli Stati Uniti si comportano sempre.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov chiama ciò “due pesi – due misure”. Si sbaglia. Come Noam Chomsky (l’attivista politico statunitense che é anche un importante linguista) ha fatto notare tempo fa,  ciò che Lavrov chiama “due pesi – due misure” é in realtà “un peso – una misura”: gli USA non considerano se stessi (o i loro alleati) soggetti alle regole di comportamento che si applicano a tutti gli altri. Gli Stati Uniti si sentono sempre profondamente offesi quando qualcun altro sostiene altrimenti. Il “Paese eccezionale” non é soggetto a regole. E’ lesa maestà quando “Paesi inferiori” dicono che lo sia.

Nel caso dello Yemen l’applicazione di “singolo standard” é sia rigida che controproducente.

Nessun principio della democrazia o dell’ordine costituzionale é in gioco in questo conflitto. Quanto il presidente Hadi abbia maggior diritto a governare lo Yemen rispetto agli Houthi é opinabile. La sua elezione può difficilmente ritenersi “democratica” e il precedente regime del quale ha fatto parte per molti anni é stato definito una “cleptocrazia”. Gli Houthi si oppongono veementemente ad Al-Qaeda e allo Stato Islamico, i due violenti gruppi jihadisti, coi quali gli Stati Uniti sono in conflitto, che stanno facendo pericolose incursioni nello Yemen. Superficialmente parrebbero naturali alleati degli Stati Uniti, non nemici.

L’intervento saudita nello Yemen, che gli Stati Uniti sostengono, è in realtà parte del conflitto di lunga data tra Arabia Saudita ed Iran, e dell’antico conflitto settario tra Sunniti e Sciiti all’interno dell’Islam. Dal momento che gli Houthi in Yemen sono Sciiti, i sauditi li trattano come rappresentanti dell’Iran, benché si possa dubitare che lo siano, poiché praticano una differente variante della Shia rispetto a quella seguita in Iran.

Sembra incredibile che gli Stati Uniti si debbano intromettere con tanta disinvoltura in un millenario conflitto religioso settario che comprendono a stento, stracciando le leggi internazionali nel farlo.

*****

Articolo di Alexander Mercouris apparso originariamente su Sputniknews.com il 27/03/2015
Traduzione in italiano a cura di Fulvio per Sakeritalia.it

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Guerra in Yemen. Morti di serie z.
« Risposta #2 il: Giugno 20, 2015, 02:56:00 am »
Non sono esperto di bombe, ma questa mi pare strana...

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton