"non starei mai con uno che non vuole il matrimonio"
2 frasi che mi sarò sentito ripetere almeno 3000 volte da tutte le mie EX.
Le donne sono le prime a volersi sposare e le prime a voler divorziare... e noi? O stiamo single... oppure dobbiamo accettare il rischio di finire a dormire in stazione.
Eppure basterebbero 2 paroline magiche per salvarci tutti: "contratto prematrimoniale"!
Dicono che qualcosa stia per muoversi, riuscirà la legge a passare indenne il blocco femminista? Vedremo.
Sono stato per anni sostenitore del cosiddetto "contratto prematrimoniale" arrivando a tempestare di mail gli esponenti di quasi tutti i partiti.
Con gli anni, però mi sono convinto che il contratto prematrimoniale non sarebbe altro che l'ennesima rattoppo ad un diritto di famiglia pensato per una società ed una famiglia che non esiste più.
Mi sono pertanto convinto che è il diritto di famiglia a dover essere rivisto.
Da capo.
Il matrimonium era un complesso di regole che servivano a tutelare la donna disposta a diventar madre.
Nel rispetto del rischio di morte per parto e dei dolori del parto la donna era ESONERATA dall'assolvimento degli oneri di sostentamento della famiglia.
Nella civiltà tradizionale, la madre, era pertanto considerata depositaria di particolari diritti e privilegi.
Oggi, in un epoca forzatamente paritaria, questi privilegi non avrebbero più senso.
Grazie alla profilassi il rischio di morte per parto è notevolmente ridimensionato. Epidurale e cesareo hanno eliminato anche il dolore.
Le donne devono lavorare.
Quindi non hanno più bisogno di alcune tutele.
Se la donna è uguale all'uomo, i pregiudizi grazie ai quali risulta giuridicamente agevolata non hanno più ragione di esistere.
Ecco perché il tutto va rivisto.
Compresi i vari accordi concordatari.