In rilievo > Una risata vi sommergerà

Da migranti a supereroi

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Sardus_Pater:

--- Citazione ---E poi, come ben sanno gli appassionati di fantascienza, genere nel quale è nato il concetto stesso di universo parallelo, quello degli universi paralleli è un tema da trattare col contagocce, in quanto il lettore rischia di perdersi e di perdere l'interesse.
--- Termina citazione ---

Invece, sia alla DC che alla Marvel ne hanno abusato, hanno fatto decine di spin-off che solo i veri nerd possono seguire. Se non ti sveni per seguire anche dieci serie diverse al mese, visto che le trame son tutte concatenate, rischi di non capirci più nulla. E' anche una strategia commerciale, ma negli USA i comics book col cavolo che vendono quanto nel periodo in cui a Spidey gli ammazzavano Gwen Stacy o Tony Stark/Iron Man cadeva nella stretta dell'alcoolismo (anni '70, insomma).

Sardus_Pater:
Nel frattempo, a proposito di fumetti, stavolta "neri", un esempio di misandria proveniente dalla presentazione della ristampa a "episodi mirati" di Satanik:

http://www.mondadoricomics.it/blog/satanik-the-marny-bannister-witch-project

La coppia formata dallo sceneggiatore Luciano Secchi – in arte, Bunker – e dal disegnatore Roberto Raviola – al secolo, Magnus – creano la sensuale, rossa e luciferina Satanik a pochi mesi di distanza da nero e torbido Kriminal.

È il dicembre del 1964. Nello stesso anno, il 17 settembre, negli Stati Uniti, era andato in onda il primo episodio del serial televisivo Vita da strega (Bewitched), destinato a diventare uno degli show di punta del network ABC.

Quando, un anno dopo, sempre negli USA, la NBC lancia – in concorrenza con la sit-com interpretata da Elizabeth Montgomery e Dick York – Strega per amore (I dream of Jeannie), con Barbara Eden e Larry Hagman, il Italia il pocket su cui vengono pubblicate le storie di Satanik è già un affermato successo editoriale.

Mentre, insomma, nell’immaginario pop mondiale la strega è ormai ridotta al ruolo di mogliettina fedele, alla ricerca di un tranquillo menage familiare, o di incontenibile cripto-geisha desiderosa di esaudire le volontà dell’uomo di cui è innamorata (anche se bisogna dire che la Jeannie di Strega per amore è, di fatto, un genio della lampada), Magnus & Bunker invece intendono ricondurre il mito stregonesco alle sue origini.

La strega come ribelle, quindi: una creatura che svela finalmente il marciume nascosto dietro la magnifica facciata del boom economico, lo specchio acido e cinico di una donna consapevole e indipendente capace di scardinare la mentalità patriarcale della classe borghese.

L’allegoria è evidente: perversa e dissoluta, bellissima e decadente, crudele e assetata di ricchezze, Satanik rappresenta l’alter ego di Marny Bannister, una venticinquenne docente universitaria di Chimica che a causa del suo volto sfigurato viene ripudiata dalla famiglia e rifiutata da una società maschilista e reazionaria.

Grazie a una geniale combinazione di teorie scientifiche e ricerche alchemiche, la dottoressa riesce, però, a mutare il suo aspetto, trasformandosi nell’unica cosa che gli uomini, nella loro mediocrità, comprendono e a cui ambiscono: una donna bella e disinibita da esibire come uno status symbol e possedere come un oggetto sessuale.

Ma Satanik di quelle voglie e di quelle ambizioni incarna tutto il potenziale distruttivo, ritorcendole, come in un contrappasso dantesco contro chi le cova dentro di sé.

Una raffigurazione metaforica quanto mai attuale, considerando che ancora oggi, all’inizio del nuovo secolo, la mente e il corpo femminile sono ancora prigionieri di discriminazioni, pregiudizi e odi atavici. E che emancipazione e pari opportunità devono troppo spesso essere conquistate su un terreno denso di insidie e di false libertà.

 
 
 
Ecco cosa succede a voler leggere un'opera, che per quanto sovversiva, è comunque figlia di quegli anni, col filtro degli occhi zerbineschi odierni :sick:.

freethinker:
Ma si, me lo ricordo, il fumetto Satanik! qualche volta mi è capitato di leggerlo. In quei tempi tra ragazzi, ci si scambiavano spesso i fumetti; mi sembra di ricordare che gli autori Magnus e Bunker fossero gli stessi di Alan Ford, che compravo sporadicamente.
Dato che le risorse economiche erano poche, dovevo fare delle scelte e preferivo di gran lunga Linus, che aveva al suo interno delle strisce memorabili, tipo quelle di Wizard of Id, spassose, oltre che politicamente scorrette. Me ne sovviene una: il mago Wiz e  la moglie grassona passano davandi ad un negozio di costumi da bagno; la moglie dice al mago: "caro, come credi che mi starebbe quel bikini?" Risposta: "Come due elastici su un uovo di struzzo". :lol:   

Sardus_Pater:

--- Citazione ---Ma si, me lo ricordo, il fumetto Satanik! qualche volta mi è capitato di leggerlo. In quei tempi tra ragazzi, ci si scambiavano spesso i fumetti; mi sembra di ricordare che gli autori Magnus e Bunker fossero gli stessi di Alan Ford, che compravo sporadicamente.
--- Termina citazione ---

Sì, erano Magnus e Bunker.

Oggi una striscia del genere come quella da te citata non passerebbe forse manco nella Settimana Enigmistica :cry: .

Vicus:
Leggevo anch'io Alan Ford. Tra gli stranieri, Al Capp èuna vera opera d'arte, spassosissimo e allo stesso tempo di un livello intellettuale non riscontrabile nella letteratura 'seria' (men che meno nei libri della Maraini) :lol:

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