Autore Topic: Hikikomori e QM  (Letto 8990 volte)

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Hikikomori e QM
« il: Giugno 29, 2015, 14:57:13 pm »
secondo me, sono ragazzi (e ragazze) da raggiungere con la QM


http://www.affaritaliani.it/curadise/tecno-malattie-sempre-piu-diffusa-la-sindrome-hikikomori-372852.html

Sono circa 220 mila i ragazzi italiani affetti da sindrome Hikikomori nella fascia di età tra i 14 e 22 anni. Lo affermano la prof.ssa Donatella Marazziti, docente di psichiatria a Pisa, e il giornalista Mario Campanella, componenti del comitato scientifico della Fondazione BRF OnLus per la ricerca scientifica in Neuroscienze. L'analisi del numero è scaturito da una campionatura di 600 soggetti, divisi per sesso, età, scolarizzazione, di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bari e Palermo.

La sindrome, come è noto, provoca un vero e proprio eremitaggio sociale, con l'autoconfinamento a casa e la totale dedizione a giochi informatici ed a connessioni internet. "E' un numero che cresce progressivamente - continuano Marazziti e Campanella - in proporzione alla proliferazione degli strumenti informatici e che provoca una vera e propria autoemarginazione".

L'Hikikomori è una patologia sociale che causa dispersione scolastica, difficoltà nelle interazioni sociali, isolamento assoluto. La realtà virtuale - continua la nota - diventa l'unica accessibile e l'unica praticabile, in un contesto nel quale le "amicizie" e il gruppo dei pari diventano, esclusivamente, i compagni di gioco e di avventura. Il dato è orizzontale e riguarda, in egual misura, nord e sud, richiedendo una presa di coscienza diversa da parte delle istituzioni.

I ragazzi diventano "Otaku", come si dice in Giappone, cioè ossessionati da una totale disambiguazione sociale. E' necessario- conclude la nota- che il Ministero della Salute avvii una campagna di prevenzione e che affronti questa non nuova emergenza con strumenti chiari e precisi. Analoga richiesta va fatta alle Regioni che, attraverso i servizi sociali, possono e devono agire di contrasto al fenomeno, aiutando le famiglie coinvolte.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline kautostar

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #1 il: Giugno 29, 2015, 17:00:26 pm »
secondo me, sono ragazzi (e ragazze) da raggiungere con la QM




In che senso?

Offline Utente cancellato

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #2 il: Giugno 29, 2015, 17:48:15 pm »
nel senso che sono  giovani che vivono un profondo disagio verso le convenzioni socio-culturali della nostra epoca e che la rifiutano.
questo è vero che li fa soggetti deboli ma anche  soggetti che hanno giù maturato una critica inconsapevole ai costumi sociali e quindi potenzialmente pronti a recepire una nuova consapevolezza.
non credo sarò smentito se azzardo che la stragrande maggioranza è di sesso maschile e quindi già di per se dovrebbe essere un fenomeno di interesse per la QM.
intercettare il loro disagio e contribuirne a dare loro spunti per uscirne e utilizzare al meglio la loro sindrome fino a superarla dovrebbe diventare un "punto programmatico" della Qm.

ho visto che hanno anche un blog recentemente  aggiornato:
http://www.hikikomoriitalia.it/

e su wiki c'è una breve analisi (per carità ...è cmq wikipedia)   sulla presenza/assenza di padre e madre:
https://it.wikipedia.org/wiki/Hikikomori#Assenza_del_padre
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Offline Utente cancellato

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #3 il: Giugno 29, 2015, 17:51:12 pm »
il profilo fb  invece pare aggiornato spesso:
https://www.facebook.com/HikikomoriItalia
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Offline Vicus

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #4 il: Giugno 29, 2015, 18:40:56 pm »
nel senso che sono  giovani che vivono un profondo disagio verso le convenzioni socio-culturali della nostra epoca e che la rifiutano.
questo è vero che li fa soggetti deboli ma anche  soggetti che hanno giù maturato una critica inconsapevole ai costumi sociali e quindi potenzialmente pronti a recepire una nuova consapevolezza.
non credo sarò smentito se azzardo che la stragrande maggioranza è di sesso maschile e quindi già di per se dovrebbe essere un fenomeno di interesse per la QM.
intercettare il loro disagio e contribuirne a dare loro spunti per uscirne e utilizzare al meglio la loro sindrome fino a superarla dovrebbe diventare un "punto programmatico" della Qm.

ho visto che hanno anche un blog recentemente  aggiornato:
http://www.hikikomoriitalia.it/

e su wiki c'è una breve analisi (per carità ...è cmq wikipedia)   sulla presenza/assenza di padre e madre:
https://it.wikipedia.org/wiki/Hikikomori#Assenza_del_padre
Ringrazio bhisma per l'interessante post. Le cause del fenomeno sono complesse e sarebbe semplicistico attribuirle solo ad una specie di autismo sociale.
Porsi al di fuori dell'ingranaggio lavoro-consumo ha un impatto maggiore di cento dimostrazioni. E' stato detto che sarà la disoccupazione di massa a far implodere il sistema.
Gli hikikomori sono più sani degli iper-adattati almeno nel fatto che non hanno il falso sé spesso necessario ad integrarsi nell'ambiente tecnologico.
Il messaggio che si potrebbe dare è che hanno del potenziale e potrebbero contribuire a creare una società in cui ci sia nuovamente spazio per l'essere umano.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #5 il: Giugno 30, 2015, 02:04:51 am »
Credo che i ritiri sociali siano prerogativa del sesso maschile. Fa parte di quella sorta di genialità con componente autistica e personalità riflessiva tipica di un certo tipo di soggetti di sesso maschile. Ovvio che l'isolamento sociale totale non è benefico per la propria salute psico-fisica.

Offline kautostar

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #6 il: Giugno 30, 2015, 04:24:53 am »
Ringrazio bhisma per l'interessante post. Le cause del fenomeno sono complesse e sarebbe semplicistico attribuirle solo ad una specie di autismo sociale.


Io modestamente credo di conoscere il problema abbastanza bene, visto che per un periodo l'ho vissuto sulla mia pelle(nel senso che mi sono quasi auto-recluso in casa, non al livello dei giapponesi che non parlano nemmeno coi genitori, ma uscivo pochissimo, zero amici in carne ed ossa, rapporti sociali solo via internet...e anche oggi non ne sono uscito ancora del tutto, nel senso che non ho ancora una vita sociale "normale") e infatti non c'entra niente l'autismo, e neanche la depressione(la depressione casomai può comparire come conseguenza dello stare sempre rintanati in casa). Non c'è una causa unica(parlo del mio caso) ma per tutta una concatenazione di eventi e di situazioni, inizi a rinchiuderti in casa per evitare certe situazioni estremamente spiacevoli e stressanti del mondo esterno, poi dopo un po' di tempo ti abitui alla nuova condizione e non sai più come uscirne.
Credo che per me il fattore determinante sia stato il mio carattere da sempre introverso, le esperienze di bullismo che ho subito a scuola, l'ansia da prestazione generalizzata(non parlo solo in senso sessuale) che viene dal mondo esterno, dai giudizi altrui,  l'essere un po' mammone e avere una mamma iper-protettiva (non sto dicendo che è colpa sua, ma questo mi ha reso lo stare in casa molto più confortevole. Chi ha dei genitori un po' bastardi con cui non riesce ad andare d'accordo è molto più portato ad andarsene a vivere per conto proprio il prima possibile!) , e l'aver abbandonato la scuola proprio pochi mesi prima della maturità, perché stavo particolarmente male dal punto di vista psicologico, e l'estrema timidezza con l'altro sesso(forse ad alcuni può sembrare assurdo ma avevo complessi d'inferiorità per essere arrivato a una certa età senza aver mai avuto una ragazza...questo mi ha portato intorno ai 19 anni ad allontanarmi anche da quei pochi amici che avevo, e che avevano già avuto svariate ragazze... anche se non mi avevano fatto niente di male, con loro non mi sentivo più a mio agio)
Insomma, per concludere e non annoiarvi troppo con la mia vicenda, quello dell'isolamento sociale è un problema che può avere dei punti in comune con la QM, però non ci si isola solo per le difficoltà con l'altro sesso, è tutto un insieme di fattori sociali, familiari e caratteriali.

In Italia la questione è aggravata dal fatto che abbiamo una scuola pubblica di merda(che fa passare a molti ragazzi la voglia di studiare e uccide passioni e prospettive per il futuro, non prepara alla vita ma inculca nozioni da imparare a pappagallo) , bullismo, prepotenza sociale(in quasi tutti gli ambiti), e violenza giovanile  dilaganti, un sistema economico che rema contro l'indipendenza giovani(ma come cavolo fa un ragazzo di 20-25-30 anni a uscire di casa, se c'è pochissima offerta di lavoro per giovani senza esperienza e con bassa qualifica , quel poco di lavoro che c'è è pure molto sottopagato, e i prezzi degli affitti sono altissimi? ), e una società in cui in contemporanea al femminismo c'è ancora molto machismo(c'è ancora il culto dell'uomo che deve prendere l'iniziativa, dell'uomo che non deve chiedere mai, che non deve piangere, che deve avere il cazzo sempre duro- non a caso viagra e cialis sono i farmaci più abusati-  se non ha un lavoro è un fallito, che deve trattare le donne come principesse, e tutte ste stronzate qua), e in cui è considerato normale rimanere coi genitori fino a tarda età.

L'Hikikomori, o se vogliamo italianizzare l'eremitaggio sociale in età giovanile, è un mix di rifiuto consapevole della follia e dalla iper-competizione tipica della società moderna, carattere introverso, difficoltà con l'altro sesso, ansia sociale, incapacità di progettare il proprio futuro,  e una situazione familiare che favorisce il ritiro in casa(spesso mamma molto affettuosa, e padre fisicamente o emotivamente assente), e forse anche altri fattori soggettivi...ma i principali in Italia secondo me sono questi.
Le patologie psichiatriche non c'entrano nulla!

Offline Vicus

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #7 il: Giugno 30, 2015, 06:06:08 am »
Si dà troppo per scontato che siano solo queste persone a dover cambiare e non la società, le cui regole sarebbero giuste e uguali per tutti. Non è così: il mondo dello studio e del lavoro segue talora un copione già scritto con criteri che non hanno a che vedere con il merito, e qualunque cosa si faccia il risultato non cambia. Tralascio qui quale sia la parte assegnata alle donne nella commedia.
Lo stesso vale per il cosiddetto ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività), indice di disagio in istituzioni scolastiche del tutto inadeguate al presente, che si preferisce sopprimere invece di risalire alle cause.
Un manifesto di qualche tempo fa descrive bene la situazione: "Voglio un progetto di vita, non una vita a progetto".
« Ultima modifica: Giugno 30, 2015, 06:24:44 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #8 il: Giugno 30, 2015, 15:36:28 pm »
Io modestamente credo di conoscere il problema abbastanza bene, visto che per un periodo l'ho vissuto sulla mia pelle(nel senso che mi sono quasi auto-recluso in casa, non al livello dei giapponesi che non parlano nemmeno coi genitori, ma uscivo pochissimo, zero amici in carne ed ossa, rapporti sociali solo via internet...e anche oggi non ne sono uscito ancora del tutto, nel senso che non ho ancora una vita sociale "normale") e infatti non c'entra niente l'autismo, e neanche la depressione(la depressione casomai può comparire come conseguenza dello stare sempre rintanati in casa). Non c'è una causa unica(parlo del mio caso) ...

Probabilmente mi sono spiegato male: non intendevo dire che chi decide di chiudersi a casa, tagliando qualsiasi legame con la società esterna, è autistico. Ho detto che, a mio avviso, queste scelte di vita riguardano soprattutto il sesso maschile, dato che sono i maschi quelli che solitamente si isolano da tutto per dedicarsi a ciò che da loro soddisfazione, come passare giorni e giorni a completare al massimo un videogame, smanettare su un pc, su una moto, una macchina, su un software, modificare, creare, costruire, inventare, pensare, ecc. Le femmine sono poco inclini a fare cose del genere, dato che la loro soddisfazione deriva proprio dal socializzare, dal parlare e dall'interagire con gli altri. Con la storia dell'autismo volevo semplicemente rifarmi alla teoria del "cervello estremamente maschile", ma a questo punto è meglio lasciar perdere.
Anch'io ho attraversato un periodo del genere tra i 16-17 anni per vari motivi che non sto qui a spiegare. Per un certo tempo mi isolai completamente da tutti, mi organizzai un alloggio in cantina e decisi di dedicarmi completamente alle mie passioni. Non concordo, inoltre, sul fatto che la depressione non c'entri nulla: la componente depressiva, in molti casi, c'è o comunque prima o poi arriva inevitabilmente. Ecco perchè, nel post precedente, dicevo che la scelta di fare l'eremita, a lungo andare, è deleteria per la propria salute psico-fisica.

Offline kautostar

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #9 il: Giugno 30, 2015, 15:58:07 pm »

Anch'io ho attraversato un periodo del genere tra i 16-17 anni per vari motivi che non sto qui a spiegare. Per un certo tempo mi isolai completamente da tutti, mi organizzai un alloggio in cantina e decisi di dedicarmi completamente alle mie passioni. Non concordo, inoltre, sul fatto che la depressione non c'entri nulla: la componente depressiva, in molti casi, c'è o comunque prima o poi arriva inevitabilmente. Ecco perchè, nel post precedente, dicevo che la scelta di fare l'eremita, a lungo andare, è deleteria per la propria salute psico-fisica.

Mi sono spiegato male, volevo dire che l'isolarsi non è sempre sintomo di depressione, non sempre si inizia con la depressione grave, tant'è vero che secondo alcune statistiche giapponesi(in Italia il fenomeno è molto più sommerso e meno studiato) gli Hikikomori si suicidano molto meno degli altri. Poi ovviamente dopo mesi o addirittura anni di isolamento, episodi depressivi arrivano per forza, l'essere umano, anche maschio, non è fatto per vivere isolato, per quanto uno possa essere introverso e sentirsi un lupo solitario, ha sempre bisogno di un minimo di legami sociali, di sesso e di amore

Alberto1986

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #10 il: Giugno 30, 2015, 16:06:49 pm »
Depressione e tentativi di suicidio sono due cose diverse, seppure in alcuni soggetti predisposti siano connessi. Sono pochi, infatti, i casi in cui una persona depressa tenta di ammazzarsi. Chi compie atti autolesionistici e/o è incline ad ammazzarsi è predisposto a farlo indipendentemente se è depresso o meno.

Offline Fazer

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #11 il: Giugno 30, 2015, 16:32:12 pm »
Presente (anche se ormai ex)  :lol:
C'è un equivoco di fondo.
Hiku-Komori (hikikomori) è un termine che non rende l'idea, visto che significa di fatto "persona che si ritira" (così, tradotto ad minchiam).
Ma la definizione esatta sarebbe "persona che rifiuta".
Nessuna sindrome, nessun "guasto" interno.
Anzi, solitamente, sensibilità superiore alla media, buona capacità di introspezione e di analisi.
Introversione.
L'hikikomori osserva, analizza, valuta e...rifiuta.
Rifiuta (in Giappone), una società ipercompetitiva e alienante.
Rifiuta, in occidente, una società di merda.
Rifiuta le pagelle dispensate dalle femmine sulla base dell'aderenza (o meno) a canoni estetico-caratteriali grotteschi e offensivi.
Rifiuta le pagelle che il sistema scolastico dispensa sulla base della capacità (o meno) di ripetere a pappagallo una serie di nozioni, senza alcun criterio logico.
Rifugge l'ostilità (derivante dall'ignoranza) dei propri simili, ogni volta che mostra di avere idee/passioni/conoscenze che viaggino su binari diversi dai soliti.
Depressione, DEP "indotto" e altre belle "compagne di viaggio", sono conseguenze, non cause.

Offline ilmarmocchio

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #12 il: Giugno 30, 2015, 16:43:24 pm »
Citazione
Bhishma secondo me, sono ragazzi (e ragazze) da raggiungere con la QM
   

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Offline kautostar

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #13 il: Luglio 02, 2015, 03:19:40 am »
Un blog che spiega molto bene il fenomeno:
http://www.hikikomoriitalia.it/

Offline TheDarkSider

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Re:Hikikomori e QM
« Risposta #14 il: Luglio 02, 2015, 10:15:53 am »
In Italia la questione è aggravata dal fatto che abbiamo una scuola pubblica di merda(che fa passare a molti ragazzi la voglia di studiare e uccide passioni e prospettive per il futuro, non prepara alla vita ma inculca nozioni da imparare a pappagallo) , bullismo, prepotenza sociale(in quasi tutti gli ambiti), e violenza giovanile  dilaganti, un sistema economico che rema contro l'indipendenza giovani(ma come cavolo fa un ragazzo di 20-25-30 anni a uscire di casa, se c'è pochissima offerta di lavoro per giovani senza esperienza e con bassa qualifica , quel poco di lavoro che c'è è pure molto sottopagato, e i prezzi degli affitti sono altissimi? ), e una società in cui in contemporanea al femminismo c'è ancora molto machismo(c'è ancora il culto dell'uomo che deve prendere l'iniziativa, dell'uomo che non deve chiedere mai, che non deve piangere, che deve avere il cazzo sempre duro- non a caso viagra e cialis sono i farmaci più abusati-  se non ha un lavoro è un fallito, che deve trattare le donne come principesse, e tutte ste stronzate qua), e in cui è considerato normale rimanere coi genitori fino a tarda età.
Quoto, dal punto di vista del "dating" (in italiano "cuccaggio") l'Italia e' il peggiore del mondi possibili: femminismo che rende le donne misandriche e superbe + machismo che obbliga gli uomini a farsi carico di tutta l'iniziativa.
Per un uomo normale o con un carattere introverso e' l'inferno.

In un contesto del genere, diventare un hikikomori almeno sul piano delle relazioni con l'altro sesso mi sembra la cosa piu' normale del mondo. Anzi, e' persino salutare perche' evita continue delusioni e umiliazioni.

Francamente, se avessi deciso di essere un hikikomori con le donne italiane un po' prima sarei stato anche meglio.
Se pero' parliamo di hikikomori in termini di un isolamento sociale totale, allora no, certamente questa non e' una condizione salutare.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina