http://www.maurizioblondet.it/piccola-coraggiosa-nazione-non-siamo-noi/Spero che i nostri media abbiano dato notizia delle enormi, continue ed infami minacce, umiliazioni, delle grossolane ingerenze e notizie false, degli sporchi trucchi che l’Eurogruppo, Merkel, e il Rettile della BCE hanno messo in atto per far sentire impotente, spaventare, far paura ai cittadini della piccola nazione e indurli a cedere. Prima, per
forzarli ad accettare l’ennesimo indebitamento con programma di austerità senza prospettive, poi per indurli col terrore a votare Sì. Non hanno risparmiato nessun abuso: dalla
decisione di tenere una riunione dell’Eurogruppo escludendo la Grecia – che è pur sempre un membro dell’eurozona – fino alla decisione di Draghi di bloccare la liquidità alle banche elleniche, qui si sono visti autentici reati, comportamento criminali (1) che spero un giorno si possano portare alla Corte di Giustizia. Poi le notizie false: dall’emissione di sondaggi che facevano stravincere il Sì a nome di un’agenzia greca che si è affrettata a smentire di averli mai fatti (e denuncerà i reponsabili, se sarà possibile identificarli) fino all’ultima autentica informazione del Financial Times: in caso di No, saranno intaccati i depositi sopra gli 8 mila euro. Tremate, pensionati.
E come tacere la storia del rapporto del Fondo Monetario che ha affermato: la Grecia è insolvente, il debito è impagabile tanto vale tagliarlo ed anzi dare allo stato ellenico altri 50 miliardi, per evitare una catastrofe umanitaria? In pratica, con ciò, gli esperti del FMI hanno dato ragione a Varoufakis che ha sempre detto: smettete di trattarci come se avessimo problemi di liquidità, quando abbiamo il problema dell’insolvenza… ebbene: l’Eurogruppo ha cercato di nascondere questo rapporto.
No, nessuna bassezza, nessuna abiezione si sono risparmiati i potenti della cosiddetta Unione; non c’è quasi regola che si siano scritti loro stessi, che non abbiano violato perché tanto, quello che offendevano è un paese povero e indebitato; non esitando nemmeno a gettare nel fango (chiamiamolo fango…) il loro stesso preteso “prestigio”, la loro rimanente “autorevolezza e credibilità” in questo sporco esercizio di menzogne e forzature.
Non si deve dimenticare Schultz (il Kapò), giunto ad auspicare ad alta voce un “cambio di regime”, la sostituzione del governo di Atene con una giunta di “tecnocrati” (alla Mario Monti, pensava). Ebbene: più questi esseri meschini e falsi insistevano a far paura al greco, più la piccola gente si convinceva che votare No era la sola risposta degna possibile. E poi, accada quel che accada.
Dite che la Grecia non può sperare di vincere contro questi strapotenti? Ma una cosa ha già ottenuto col suo coraggio e la sua accettazione del sacrificio. Che per schiacciare questo piccolo verme,
la Tecnocrazia eurocratica s’è tolta ogni maschera – la maschera dell’oggettività, della “scientificità”, del “qui nella UE tutti sono uguali”, del “noi tecnocrati siamo apolitici”. Adesso sappiamo che cosa c’è dietro questa maschera: la menzogna, l’incompetenza, l’incapacità di pensare, e la pretesa “scienza” al servizio dei poteri più forti contro i deboli. Dite che non è molto? Attenzione. Vedo già un titolo sul Pais, il cosiddetto molto autorevole giornale spagnolo: “¿Y si Varoufakis tuviera razón?”, e se Varoufakis avesse ragione?.
http://internacional.elpais.com/internacional/2015/06/16/actualidad/1434484437_524799.htmlVaroufakis “ha” ragione. Ma è il suo coraggio che induce a fare la domanda, in Spagna. Nella Spagna di Podemos ho una certa speranza. Ci sono gli inglesi che dovranno presto andare a referendfum: restare in questa Europa? Ho una certa fiducia: gli inglesi sanno riconoscere una dittatura, quando ne vedono una.
Ho una certa fiducia che in tanti paesi il coraggio di questo piccolo popolo abbia messo in moto idee di coraggio, e volontà di mettere fine ad un sistema radicalemnte sbagliato, ormai tramutato in una
dittatura molle ma inumana. Naturalmente non mi aspetto nulla dall’Italia. Il flaccido gigante che siamo sta al guinzaglio della Merkel. Per il privilegio di non essere mai consultati, e di poter mandare il vero servo di nome Padoan a riunioni dove Angela ed Hollande hanno già deciso, abbiamo versato “per la Grecia” 40 miliardi; non per la Grecia ma per le banche tedesche e francesi.
Con 40 miliardi, da soli, la Grecia l’avremmo risanata, visto che il suo debito iniziale era di 33. Adesso perdiamo quei 40: li rimborseremo noi contribuenti. Ma che dico? Quante cose abbiamo accettato da quei padroni, quanti rospi ed umiliazioni. Quante ingerenze ed illegalità. Tutti i greci un po’ informati mi hanno rievocato di come Draghi fece cadere il govero Berlusconi con un golpe, aumentando lo spread, e poi con la complicità di Napolitano e della Merkel ci hanno appioppato tre “non eletti” scelti da loro, per far pagare a noi i mali investimenti di lorsignori…tanti greci mi hanno chiesto come avevamo reagito, noi, a quella chiara violazione delle norme democratiche. Come? Noi – ho dovuto rispondere – abbiamo applaudito la caduta di Berlusconi, Noi abbiamo adulato il vero, solenne cretino che ci hanno messo al suo posto, Mario Monti, e i due che lo hanno seguito…Anzi, lo stesso personaggio che s’è fatto togliere il posto da Draghi, non ha reclamato per essere stato cacciato in quel modo odioso, lui che la maggioranza del popolo italiano aveva votato. Nemmeno Berlusconi è mai stato sicuro del so buon diritto, ha avuto salda l’idea della propria legittimità: e purtroppo, va’ detto, con buoni motivi.
Quante cose abbiamo tollerato da questi cialtroni. Perché noi, abbiamo paura. Perché non siamo una nazione. Perché il coraggio, uno, non se lo può dare.
Sicché adesso siamo assenti a questo frangente della storia. Un momento che – nella speranza e nell’auspicio – mi ricorda quella scena che dicono avvenuta a Versailles:
“C osa sono queste grida? E’ una rivolta?”
“No Sire. E’ una Rivoluzione”.
Speriamo che lo sia. Forse non ce la faranno, ma noi – questo flaccido paese grosso debitore, che Berlino ha voluto nell’euro perché fuori avrebbe costituito una concorrenza temibile – noi, non ci saremo.