Autore Topic: L'Europa s'incrina: la Grecia chiuderà le Banche nel fallout dell’insolvenza  (Letto 23810 volte)

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Offline Vicus

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Ci sarebbe da parlare di deflazione, di moneta creata dal nulla (stampata) dalla BCE e poi prestata a interesse agli Stati europei, di come l'Euro sia stato tentato per la prima volta nel 1815 (Gold Standard), di come simili esperimenti non possano in alcun modo durare.
Tra le fonti, c'è La Grande Trasformazione del prof. Polanyi, che tutto si può definire tranne che complottista (tipico argomento usato dai media per screditare opinioni e persone).
In realtà, nemmeno i media sono sempre per l'Euro, ricordo uno sceneggiato della Rai che lo definiva senza ulteriori commenti "una fregatura".
« Ultima modifica: Luglio 02, 2015, 11:08:28 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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http://www.lagazzettadilucca.it/l-intersvista/2014/07/ida-magli-politici-traditori-vogliono-l-annientamento-del-popolo-italiano/

Citazione
Ida Magli: "Politici traditori, vogliono l'annientamento del popolo italiano"

giovedì, 10 luglio 2014, 12:54

di silvia toniolo

Ida Magli, 89 anni, antropologa italiana dalle brucianti intuizioni, è una studiosa di una freschezza e lungimiranza straordinarie. Ha scritto negli ultimi anni diversi libri in cui ha affermato a gran voce il suo pensiero, di grande libertà intellettuale, contro l'Europa.

Ida Magli, lei ha studiato per anni, da antropologa, il sistema Europa. Uno strumento che si basa sullo studio dell'uomo per penetrare una realtà che è, invece, diametralmente opposta, basata com'è sul trionfo della finanza.

E’ vero che l’unificazione europea si basa sul primato dei finanzieri e dei banchieri, ma questo è avvenuto perché nei circa settant’anni trascorsi da quando il progetto ha cominciato ad essere messo in opera, l’unificazione politica e quella dei popoli si sono rivelate impossibili. In altri termini, il progetto era di per sé sbagliato, data l’assoluta differenza fra le nazioni e fra i popoli d’Europa che si sono sviluppati giungendo al massimo della produzione della civiltà con una propria lingua, una propria letteratura, arte, musica, filosofia. Un popolo esiste soltanto quando possiede una lingua. Quale lingua dovrebbero parlare i cosiddetti cittadini “europei” visto che la lingua “europea” non esiste? L’inglese? E come mai è stato scelto come “Inno” un brano in lingua tedesca e una musica tedesca? Ripeto: un progetto del tutto sbagliato, ma aggiungo consapevolmente sbagliato perché aveva ed ha ancora oggi come scopo la distruzione della civiltà e dei popoli europei.

La vicenda dei due marò altro non è che la fotografia di un'Italia subalterna, che manca di sovranità nazionale, di uno Stato che non dipende mai da se stesso, né dal punto di vista militare, né, tantomeno da quello economico. Come si fa a sperare nella politica, visto che il Pd di Renzi è vincolato a questa dipendenza inizialmente camuffata dall'idea di una rottamazione che si è, poi, dimostrata fasulla?

La distruzione dell’Italia come Stato sovrano e indipendente è cominciata con il trattato di Maastricht e l’adozione della moneta unica. Uno Stato è “sovrano” perché, battendo moneta, può sempre far fronte alle spese. Adesso che dipende dalla Bce, che è una banca privata, ne dipende anche politicamente perché può “fallire” se non obbedisce. Matteo Renzi è il gestore più esplicito di questa dipendenza perché protetto nell’operazione politica ed economica dalle forze nascoste che guidano Bruxelles, ossia le stesse che perseguono la distruzione dell’Europa con il progetto dell’unificazione. Ma tutti i nostri politici sono dei traditori dell’Italia perché collaborano tutti all’unificazione, a cominciare dal presidente della Repubblica (è lui che ha chiamato Monti, Letta, Renzi, e che ha autorizzato la riconsegna dei Marò all’India nella sua qualità di Capo della Magistratura e Capo delle Forze Armate).

Secondo lei, Renzi, che avrebbe dovuto applicare la rivoluzione, non le pare che sia un fotocopia in tutto e per tutto di chi ci ha preceduto?

Come ho già detto, Renzi obbedisce agli ordini dell’Ue, nella “riforma” del lavoro come in tutto il resto, ossia toglie agli italiani ogni indipendenza e libertà e buona parte delle conquiste sociali che avevano raggiunto con i sacrifici e lo spirito innovativo del dopo guerra. Lo fa con una “grinta” che gli altri non avevano proprio perché lo fa in nome dell’Europa e di conseguenza non ha paura di essere sbalzato via.

Chi ci può salvare, e come?

Non vedo nessuno, non dico che possa salvarci, ma che voglia salvarci. Un ‘occasione d’oro come quella delle votazioni europee, è servita a rendere più forte l’Ue attraverso il gruppo dei cosiddetti “euroscettici”, ben felici di sedersi nelle ricchissime poltrone del “parlamento” europeo, fingendo di essere contro, invece che dimostrarne l’illegittimità astenendosi dal voto. Insomma: o si nega l’adesione all’Ue, oppure non ci si salva.

Come mai secondo lei, la moneta unica, non è mai stata, veramente, messa in discussione?

L’ho già detto: sono i politici che non lo vogliono fare. Rinunciare alla moneta unica significa rinunciare all’Ue. Sono loro, tutti loro, a destra come a sinistra, che con l’Ue si sono creati un impero pieno di soldi, di benefici anche d’immagine, di prestigio, e che non vi rinunceranno mai.

In che modo il politicamente corretto influenza, subdolamente, il nostro pensiero, rendendolo “schiavo” della sinistra imperante?

Il “politicamente corretto” è un’invenzione geniale. Non so chi l’abbia ideato, forse, come ho spiegato abbondantemente nei miei ultimi libri, tutti dedicati ai problemi dell’unificazione europea, esiste un Laboratorio, negli Stati Uniti d’America, che si occupa di questi problemi. Influire sul linguaggio, senza usare le armi o le droghe (come si usava nell’Unione Sovietica) è lo strumento più facile e più efficace. Non è il caso, però, di riferirsi alla “sinistra”, visto che in Italia di fatto esiste soltanto la sinistra. La destra fa finta di esistere con alcuni partiti, ma dal punto di vista delle idee è del tutto morta già da molto tempo. E’ morta tanto quanto è morta la Chiesa, che appunto fa anch’essa finta di esistere. Si continua a votare i partiti “di destra” perché non si può fare altro, ma di fatto non sono di “destra” perché hanno votato compatti tutti i decreti di Monti, di Letta e adesso di Renzi.

Non crede che ci si debba ribellare a questo tentativo della politica di renderci succubi di una ideologia che i nostri stessi governanti dimostrano di aver, a loro volta, ereditato altrove e non da se stessi?

Certamente, si dovrebbe. Ma non c’è il modo. In una democrazia partitica i cittadini di per sè non possiedono nessun potere. Visto che non esiste nessun partito che si muova in questa direzione, non c’è niente da fare. Si potrebbe soltanto con una rivoluzione armata.

Quote rosa, la loro introduzione pare una contraddizione, che senso hanno se non quello di puntare il dito ulteriormente sulla differenza tra uomo e donna nella gestione della cosa pubblica?

Purtroppo l’hanno voluto le donne. Ma l’argomento della responsabilità delle donne nella situazione sociale e politica italiana è troppo “arduo” e troppo complesso per poterlo affrontare in poche parole. E’ sufficiente pensare che le donne politiche italiane non si sono accorte, schierandosi a difesa dei cosiddetti diritti dei gay, che si tratta di un movimento contro le donne, o meglio che tende a fare a meno delle donne nel costruire la società.

Unioni civili, Ius soli: che senso hanno in un paese allo sfacelo, in termini di perdita di identità culturale, religiosa, storica, se non quello di dargli il colpo di grazia?

E’ lo strumento principale per la distruzione dell’identità e dell’eredità culturale di un popolo. Torniamo al solito punto: lo vuole l’Ue e i politici italiani, sotto le vesti della generosità, della solidarietà, ubbidiscono. Insomma: tradimento, tradimento, tradimento!

Perché secondo lei ci propinano il latino Ius soli, che pare un modo, altrettanto subdolo, di allontanare il significante dal suo significato italiano, di diritto di cittadinanza? Un'ulteriore conferma della potenza di un linguaggio che cerca di insinuarsi nella nostra forma mentis, privandoci di ogni libertà di pensiero?

Si tratta dell’ennesima prova di quanto il Laboratorio sia astuto nel portarci alla distruzione. E’ stata la signora Kyenge ad appoggiarsi con forza allo jus soli , facendo credere che l’antico jus soli desse il diritto alla cittadinanza, per dare la cittadinanza a tutti gli immigrati. Ma io insisto: la signora Kyenge faceva gli interessi dei suoi confratelli negri; sono stati i politici italiani (Enrico Letta rimarrà alla storia per questo) a tradire i loro confratelli facendo ministro appositamente un africano per favorire gli africani.

Perché ci vogliono impedire di utilizzare termini quale clandestino e immigrato se a questi significanti corrisponde un preciso significato?

L’abbiamo già detto : è una forma di “politicamente corretto”. Costringere con il linguaggio a cancellare, a travisare, i concetti. Alla fine, chi continuerà a pensare a modo suo, si convincerà di avere le allucinazioni.

Cosa nasconde secondo lei quel principio di umanità cui lo Stato si appella concedendo appunto lo Ius Soli e accogliendo, senza freni, le migliaia di immigrati che sbarcano sulla nostre coste?

Cosa nasconde? L’annientamento del popolo italiano. Prima di tutto con la forza del numero. Gli italiani fanno pochissimi figli (proprio perché vengono spinti dai politici verso il suicidio), gli africani, soprattutto musulmani, ne fanno molti (sei, sette contro uno). Nel giro di due generazioni avranno la maggioranza di fatto, anche se non numerica. Imporranno la morte al pensiero, all’intelligenza, alla religione, alla creatività italiana. Nessun africano ha mai prodotto nulla nella lunghissima storia che l’Africa ha alle sue spalle: né scienza, né tecnica, né diritto, né filosofia, né arte, né musica (col tamburo non si creano sinfonie). Il contributo dell’Africa al pensiero umano è pari a zero. Ma è proprio quello che vogliono i politici dell’Ue: l’annientamento della civiltà dell’Europa, fare dell’Europa un “vuoto” da governare e dominare senza il pericolo delle intelligenze. Perché loro lo sanno bene: sono le intelligenze che non possono essere dominate con le armi.

Cosa ne pensa di Laura Boldrini, la paladina dell'umanità e dell'accoglienza che percepisce 90 mila euro esentasse dalle stesse organizzazione umanitarie? Lei ha capito qual è il significato di questi principi tanto osannati dalla presidente della Camera la quale, tra l'altro, per farci sapere quello che pensa, si serve di un sistema di comunicazione che ci costa un milione di euro all'anno?

Delle colpe dei politici abbiamo detto tutto il possibile e non è il caso di ridurre problemi così gravi ad una singola persona, per giunta arrivata da poco, quando il tradimento era già stato completato.

Offline Angelo

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Troppo comodo cosi'.

In Italia c'e' stata una adesione entusiastica all'Europa almeno fino alla crisi del 2008. Piu' in particolare, pur non avendone i requisiti l'Italia imploro' la Germania di farla entrare nell'Euro (mentre la Germania era riluttante e inizialmente decisamente contraria) al momento della sua costituzione, nel 1999. Tutto questo con l'appoggio deciso della popolazione.

Lo stesso vale per la Grecia, dove nonostante le bastonate prese in questi anni c'e' ancora una maggioranza di greci che vogliono tenersi l'Euro.





Francamente, sono stanco di balle. L'Euro nei paesi del Sud e' stato voluto fortemente dalla popolazione, altro che storie.
Semmai, sono i paesi del Nord come la Germania che erano contrari.

Gli italiani non hanno votato per l'euro ma l'hanno dovuto accettare, così come dovuto accettare che il vecchio milione di lire al mese diventasse 512 euro circa e con i prezzi di parecchi beni quasi raddoppiati rispetto al periodo pre euro. E' vero, all'inizio hanno accettato lamentandosi poco e sperando che questa "sfaccimma" di Europa desse un "futuro migliore" ai propri figli e a loro stessi. Dopo tanti anni di promesse, di "crisi del debito" , vedendo che stiamo facendo sempre più la fine della Grecia (in particolare dopo il GOLPE FINANZIARIO DEL NOVEMBRE 2011) hanno cominciato a odiare la moneta Euro.

Questione Grecia...

Qualche anno fa, pure proposero in Grecia un referendum... Vi ricordate come andò a finire? Referendum non fatto poichè l'Europa... Era il 2011

http://www.corriere.it/economia/11_novembre_03/g20-grecia-euro_412f53d6-05f0-11e1-a74a-dac8530a33df.shtml

Grecia, l'euroreferendum non si farà Papandreou apre a governo di transizione
Il premier in Parlamento: «Sacrifici duri, ma necessari per avere un futuro». Contatti avviati con l'opposizione

MILANO - Il referendum greco sulla volontà o meno di rimanere nell'euro non si farà. Dopo aver provocato un terremoto nella già devastata situazione economico-finanziaria dell'europa, il premier greco Papandreou fa marcia indietro. Niente consultazione popolare, affronterà il voto di fiducia in Parlamento ma con un'apertura all'opposizione per un governo di transizione. In serata, dopo colloqui con parlamentari dell'opposizione, si è presentato al Parlamento di Atene per un intervento sulla crisi: «Ho la responsabilità di trovare le risorse per evitare la bancarotta del Paese - ha detto in sintesi il premier - . I sacrifici sono stati duri, ma aiuteranno a porre nuove fondamenta per il futuro. L'accordo raggiunto a Bruxelles il 26 ottobre è fondamentale per il Paese e apre nuovi orizzonti per la Grecia. E l'unico modo di rimanere nell'euro è aderire ai termini dell'accordo della scorsa settimana».

GOVERNO ALLARGATO - Prima di presentarsi in Parlamento per pronunciare il discorso con cui chiede la fiducia, George Papandreou ha avuto un colloquio telefonico con Antonis Samaras, leader del principale partito d'opposizione Nuova Democraiza. Al centro del colloquio l'ipotesi di formazione di un governo di unitá nazionale che possa guidare la Grecia fino alla conclusione del salvataggio europeo. I colloqui tra governo ed opposizione continueranno per tutta la notte. Papandreou del resto era in grande difficoltà. Voci della sua maggioranza lo volevano dimissionario subito dopo il consiglio dei ministri d'emergenza. E proprio in quella riunione almeno quattro membri dell'esecutivo avrebbero chiesto a Papandreou il passo indietro. Anche la Bbc era convinta che il premier fosse pronto a lasciare nel giro di poche ore. Un'ipotesi poi smentita dall'ufficio di Papandreou. Mentre la tv di stato greca spiegava che l'ex vicepresidente della Banca centrale europea, Lucas Papademos, avrebbe sostituito Papandreou in caso di dimissioni.

REFERENDUM- La crisi di governo era stata formalmente aperta dalla scelta del premier di indire un referendum sul piano salva-euro varato la scorsa settimana dall'Unione. Una mossa che ha creato ondate di ribassi sui mercati con effetto a catena sui titoli di altri paesi e delle banche. Di conseguenza, era palese l'irritazione dei principali leader europei, senza contare la reazione di alcuni ministri greci, tra cui il titolare delle Finanze e numero due del governo Evangelos Venizelos, che rivendicano la «conquista storica» dell'ingresso nell'euro. In Parlamento due deputati della maggioranza socialista hanno annunciato intanto che non voteranno venerdì la fiducia al governo, che rischia di perdere così la maggioranza in Parlamento, ridotta a 150 voti su 300. Il ritiro del referendum potrebbe far cambiare loro idea.
SARKOZY: «UN SUCCESSO L'ANNULLAMENTO DEL REFERENDUM» «Se con un comunicato l'opposizione in Grecia dice che supporta le misure nel piano negoziato il 27 ottobre, il referendum diventa meno utile». Così il presidente francese, Nicolas Sarkozy, nella conferenza stampa con i giornalisti al G20 di Cannes. «Non vogliamo dare l'impressione - ha aggiunto il capo dell'Eliseo - di entrare nelle vicende domestiche dei Paesi, ma noi ci occupiamo dell'euro e la moneta unica va difesa». Il presidente francese ha detto ancora che l'eventuale annullamento della consultazione popolare sulle misure di austerità della Grecia sarebbe «un successo del messaggio lanciato da Francia e Germania».

OBAMA: «ALLEATI DELL'UNIONE» - Insieme all'Italia, la Grecia è il grande tema del G20 in corso a Cannes. Arrivando al summit il presidente americano Obama ha chiesto di dare «priorità alla ricerca di soluzioni per la crisi» assicurando che gli Stati Uniti «sono pronti a dare un mano» a conferma del ruolo di «alleati dell'Unione»

MERKEL: «AVANTI SENZA LA GRECIA»- L'Eurozona si sta comunque attrezzando per minimizzare i danni di una possibile uscita della Grecia dalla moneta unica. E dell' eventualità fino a qualche ora prima ritenuta drammatica, quasi impronunciabile, in realtà i leader stanno prendendo atto. «Andremo avanti anche senza la Grecia» avevano affermato al termine del vertice con Papandreou, mercoledì note a Cannes, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy. «Lavoriamo per ridurre i danno per i cittadini tedeschi e della zona dell'euro» ha poi confermato il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker intervistato da una tv tedesca.

JUNCKER: NON A OGNI COSTO- Sulla stessa linea c'era il presidente dell' Eurogruppo Jean-Claude Juncker: «È auspicabile che la Grecia resti nell'euro, ma non a ogni costo» ha affermato ammettendo che si sta già «lavorando sulla questione di come assicurarci che non ci sia un disastro per i cittadini tedeschi, del Lussemburgo, della zona euro. Siamo assolutamente preparati per la situazione».

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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La popolazione è stata consultata? Nemmeno sapeva dell'Euro, parte del repertorio politicamente corretto su cui vige una ferrea censura sui media e altrove. Devo ancora conoscere una femminista che sia contro l'Euro.
Detto questo,

Ida Magli è una femminista contro l'Euro. Ha posizioni femministe molto "morbide".
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline ilmarmocchio

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Voti ne hanno presi? Come e soprattutto quando dato che non si vota da un po' (nov. 2011) e quando lo s fa c'è quella "manina" amica che influenza i pur colpevoli creduloni che poi ancora, indecentemente, li votano.

Non sono del tuo stesso parere. Il popolo ha la sua dose di colpa, ma fino ad un certo punto. Ognuno dovrebbe pagare personalmente (ma è quasi un'utopia) non un popolo intero per le colpe di taluni.

Lavorare nobilita? Sì. Ma a condizioni umane, lì son trattati peggio degli animali.

Angelo, quando ci fu la 2 guerra mondiale , non tutti ls volevano, ma le bombe furono per tutti.
Noi abbiamo votato nel 2013 e i risultati sono noti.
Il pD e le sue sciaquette sono state votate dagli elettori italiani, non dai marziani.
Lo so che a te dispiace.
Anche a me, ma purtroppo è così.
Ancora oggi, il PD e le sue storditaggini sociopolitiche , hanno più del 30% :doh:

Offline ilmarmocchio

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Questi sono i discorsi che sentiamo dalla nostra classe politica: più austerità, gli italiani sono ricchi come Creso anche se non arrivano alla 3° settimana, chi rovista nei cassonetti è uno scansafatiche, vada a lavorare. Che li critichiamo a fare?
I prestiti alla Grecia vanno al welfare o per pagare gli interessi dei precedenti prestiti? E quanto del bilancio greco serve a pagare questi interessi?

ma quale austerità se la spesa pubblica e il debito aumentano sempre.
La grecia perchè si è indebitata per i welfare, alias pensioni a go go .
Ovvio che ci sono gli interessi: quale debito è mai senza interessi ?
Chi ha ordinato loro di chiedere prestiti ?
Tsipras vuole rimanere , non uscire dall'euro.
Comunque, tutta questa manfrina si concluderà col referendum.
Intanto, c'è  stata la corsa agli sportelli dei democraticissimi ( coi soldi degli altri ) greci.
Tornino alla moneta sovrana, magari stampata senza problemi.
poi vedremo

Offline ilmarmocchio

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@ Angelo : su un punto , dissento dalla condotta dei politici europei.
L' adesione  all' euro doveva essere sottoposta a referendum, in ogni paese.
Così come è stata fatta , sconta un deficit di legittimità.
ma credo che quasi tutti gli stati avrebbero visto una affermazione dei pro euro.
I più dubbiosi erano quelli del nord Europa

Offline ilmarmocchio

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Troppo comodo cosi'.

In Italia c'e' stata una adesione entusiastica all'Europa almeno fino alla crisi del 2008. Piu' in particolare, pur non avendone i requisiti l'Italia imploro' la Germania di farla entrare nell'Euro (mentre la Germania era riluttante e inizialmente decisamente contraria) al momento della sua costituzione, nel 1999. Tutto questo con l'appoggio deciso della popolazione.

Lo stesso vale per la Grecia, dove nonostante le bastonate prese in questi anni c'e' ancora una maggioranza di greci che vogliono tenersi l'Euro.


Francamente, sono stanco di balle. L'Euro nei paesi del Sud e' stato voluto fortemente dalla popolazione, altro che storie.
Semmai, sono i paesi del Nord come la Germania che erano contrari.

quoto al 100%

Offline Salar de Uyuni

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come l'Euro sia stato tentato per la prima volta nel 1815 (Gold Standard), di come simili esperimenti non possano in alcun modo durare.

Il gold standard è durato un secolo,non mi sembra poco
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline ilmarmocchio

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una nazione in cui succedono cose come queste , non può avere una moneta forte e ambire ad essere Europea.
Molto più consona a una realtà africana

Offline ilmarmocchio

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Il gold standard è durato un secolo,non mi sembra poco

Infatti, e non è detto che fosse sbagliato. Ci sarebbe da dire che l 'euro cozza contra la teoria delle aree valutarie ottimali.
Ma allora, il problema sono gli stati deboli, non quelli forti :cool:

Offline Salar de Uyuni

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In realtà è il fiat money a essere relativamente recente,nei secoli la moneta è sempre stata oro o argento,di per sè non sovrani ma  ''rigidi'' ...la carta-moneta stampata dalla banca centrale è comunque una novità,le prime banconote sono del 600 ed erano certificati di possesso di oro depositato presso la banca centrale...
Ricordiamoci che nelle vecchie lire c'era scritto ''pagabile a vista al portatore'',cosa voleva dire?
Che potevano essere convertite a vista nell'equivalente in oro....questo ovviamente in origine,ma la dicitura era rimasta...
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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una nazione in cui succedono cose come queste , non può avere una moneta forte e ambire ad essere Europea.

La moneta forte è una questione di fiducia nel governo che la emette,e di capacità del governo che la emette di dimostrare che questa fiducia è ben riposta...
Detto questo è comunque importante chiedersi quanto una moneta forte nel mondo globale,in cui i cinesi ci fottono stampando soldi e tenendo lo yuan debole,sia utile...
però a mio avviso non si deve uscire dall'euro ma piuttosto creare dei dazi verso chi fa dumping come i cinesi.
Però le famose banche,se saltano non è che saltano le banche,e basta,saltano le banche,saltano i risparmi,saltano sia i conti correnti,sia i btp degli italiani.
Sono i tedeschi davvero a farci chiudere?
Io non credo,le aziende chiudono per andare in Cina,o al massimo in Polonia,non per andare in Germania.
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Offline ilmarmocchio

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http://www.lsblog.it/index.php/economia/5085-l-avvertimento-del-financial-times

gli inglesi dicono : non esistono pasti gratis
noi : abbiamo diritto a tutto gratis.
chi ha ragione ?