Autore Topic: Napolislam  (Letto 3109 volte)

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Offline Angelo

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Napolislam
« il: Luglio 16, 2015, 22:01:15 pm »
Musulmani napoletani, qualche video tratto dal film "Napolislam" (e non solo).






Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Napolislam
« Risposta #1 il: Luglio 17, 2015, 14:19:33 pm »
capita che Angelo sia criptico  :cool:
il linkomane seriale  :P
Dio cè
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Offline Angelo

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Re:Napolislam
« Risposta #2 il: Luglio 17, 2015, 14:24:34 pm »
capita che Angelo sia criptico  :cool:
il linkomane seriale :P

Siamo a 2 (difficilmente capirai quello precedente dove sta). Mi fanno piacere i cani al guinzaglio. Soprattutto se il guinzaglio è legato a certe persone. Li perculo meglio.
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Napolislam
« Risposta #3 il: Luglio 17, 2015, 14:53:40 pm »
 :drinks:
buon divertimento!
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Offline zagaro

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Re:Napolislam
« Risposta #4 il: Luglio 17, 2015, 17:36:22 pm »
Musulmani napoletani, qualche video tratto dal film "Napolislam" (e non solo).







un Islam visto dal basso, dei problemi semplici (A nutella però la mangi! e che c'azzecca?), da parte di chi chi il giorno prima di trovare di risolvere il problema dell'aperitivo per il pranzo, deve trovare di risolvere prima il problema del chiuditivo per la fame.

un problema di gnoseologia,cioè di conoscenza di un mondo che si avvicina sempre più a noi

Offline Angelo

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Re:Napolislam
« Risposta #5 il: Luglio 17, 2015, 17:47:01 pm »
un Islam visto dal basso, dei problemi semplici (A nutella però la mangi! e che c'azzecca?), da parte di chi chi il giorno prima di trovare di risolvere il problema dell'aperitivo per il pranzo, deve trovare di risolvere prima il problema del chiuditivo per la fame.

un problema di gnoseologia,cioè di conoscenza di un mondo che si avvicina sempre più a noi


Sarà "gnoseologia" secondo te, io invece penso che l'avvicinarsi verso religioni come quella musulmana sia un ritorno verso qualcosa di "fisso" in un'epoca dove essere "mercurei" sembra essere l'unico modo degno di vivere in Occidente.
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Gilbert Keith Chesterton

Offline zagaro

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Re:Napolislam
« Risposta #6 il: Luglio 17, 2015, 19:11:30 pm »

Sarà "gnoseologia" secondo te, io invece penso che l'avvicinarsi verso religioni come quella musulmana sia un ritorno verso qualcosa di "fisso" in un'epoca dove essere "mercurei" sembra essere l'unico modo degno di vivere in Occidente.

conoscere non vuol dire obbligatoriamente accondiscendere o uniformarsi. significa sapere chi e cosa abbiamo davanti.
poi possiamo anche lottarlo come accoglierlo.

sai quanto nacque il razzismo moderno?
Nel 1500 con la scoperta dell'america, quando gli europei che già conoscevano il diverso   (vedi le guerre contro i mori, o i viaggi di marco polo o di leone africano) invece si trovarono difronte una civiltà del bronzo, una civiltà tecnologicamente arretrata.

lo shock fu talmente forte che nel 1550 si discusse nella famosa Giunta di Valladolid se gli amerindi avessero un'anima
   https://it.wikipedia.org/wiki/Giunta_di_Valladolid

ora noi ci misuriamo coll'Islam non più solo nelle aule universitarie,o negli incontri diplomatici, ma nella vita di tutti  i giorni.

della seria serie se la tua vicina ha finito lo zucchero e ti suona la porta per chiedertelo in prestito ma ha uno chador in testa ...................,



Offline Angelo

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Re:Napolislam
« Risposta #7 il: Luglio 17, 2015, 20:22:44 pm »
conoscere non vuol dire obbligatoriamente accondiscendere o uniformarsi. significa sapere chi e cosa abbiamo davanti.
poi possiamo anche lottarlo come accoglierlo.

sai quanto nacque il razzismo moderno?
Nel 1500 con la scoperta dell'america, quando gli europei che già conoscevano il diverso   (vedi le guerre contro i mori, o i viaggi di marco polo o di leone africano) invece si trovarono difronte una civiltà del bronzo, una civiltà tecnologicamente arretrata.

lo shock fu talmente forte che nel 1550 si discusse nella famosa Giunta di Valladolid se gli amerindi avessero un'anima
   https://it.wikipedia.org/wiki/Giunta_di_Valladolid

ora noi ci misuriamo coll'Islam non più solo nelle aule universitarie,o negli incontri diplomatici, ma nella vita di tutti  i giorni.

della seria serie se la tua vicina ha finito lo zucchero e ti suona la porta per chiedertelo in prestito ma ha uno chador in testa ...................,

Zagaro il mio intervento forse parlava di altre questioni. Lo scrivo in una forma più comprensibile.
Allora, in Occidente, anche a causa del femminismo (sottolineo "ANCHE", a scanso di equivoci con taluni forumisti amici del "moderno" , del "mercuriale", dell' "oscillazione fra posizioni prima condivise etc."), NON CI SONO VALORI (escluso il danaro). Adesso, se ad una società togli tutti i valori (compresi quelli religiosi) o li banalizzi E' FISIOLOGICO che un "X" di persone andrà verso ideologie o religioni che HANNO DEI VALORI (condivisibili o meno è un altro discorso).

Con tutto il rispetto per l'enorme gentilezza che dispensi ad ogni post, cortesemente, detto da un rustico abitante della cosiddetta "Terra dei fuochi" è interessante assai sapere quando è nato il razzismo ma vedi di non farlo rinascere in persone che non lo sono.
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Gilbert Keith Chesterton

Offline zagaro

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Re:Napolislam
« Risposta #8 il: Luglio 17, 2015, 21:49:26 pm »
Zagaro il mio intervento forse parlava di altre questioni. Lo scrivo in una forma più comprensibile.
Allora, in Occidente, anche a causa del femminismo (sottolineo "ANCHE", a scanso di equivoci con taluni forumisti amici del "moderno" , del "mercuriale", dell' "oscillazione fra posizioni prima condivise etc."), NON CI SONO VALORI (escluso il danaro). Adesso, se ad una società togli tutti i valori (compresi quelli religiosi) o li banalizzi E' FISIOLOGICO che un "X" di persone andrà verso ideologie o religioni che HANNO DEI VALORI (condivisibili o meno è un altro discorso).

Con tutto il rispetto per l'enorme gentilezza che dispensi ad ogni post, cortesemente, detto da un rustico abitante della cosiddetta "Terra dei fuochi" è interessante assai sapere quando è nato il razzismo ma vedi di non farlo rinascere in persone che non lo sono.
io appartengo ad una generazione di uomini,  a cui da adolescenti è stato insegnato un mondo che da adulti non hanno trovato, e peggio ancora dobbiamo insegnare ai nostri figli un mondo che non conosciamo.

se dobbiamo definire cosa sono i valori, che diremmo?
che i valori sono una specie di cartello stradale di bivio, che indicano la scelta operata dalle passate generazioni difronte al problema della vita che ti sta parando davanti.
insomma  il valore sarebbe la scelta 'certa', quella che non sbagli difronte al problema che hai davanti, perchè nel passato le generazioni precedenti hanno sedimentato quella scelta   fino ad istituzionalizzarla e farne  un valore.

ma se svalutiamo il passato, le scelte operate delle passate generazioni rimangono ancora dei valori?

è questo il prezzo della società liquida, che sta piallando il passato, fino a creare un'anomia (assenza di regole)

p.s. io sono il figlio della generazione degli 'sconfitti' di quell'Italia che finì l'8 settembre 1943, che non poteva insegnarmi quel mondo ma che a conti fatti era l'unico mondo che sapeva insegnare. con quello che ci diedero ci arrabbattammo come meglio potevano, mentre vedevamo quel mondo crollare,e crollò fra 1989 e 1992. ma chi aveva esperienza di una seconda repubblica?
« Ultima modifica: Luglio 17, 2015, 22:01:21 pm da zagaro »

Offline Angelo

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Re:Napolislam
« Risposta #9 il: Luglio 17, 2015, 22:00:51 pm »
io appartengo ad una generazione di uomini,che da adolescenti è stato insegnato un mondo che da adulti non hanno trovato, e peggio ancora dobbiamo insegnare ai nostri figli un mondo che non conosciamo.

se dobbiamo definire cosa sono i valori, che diremmo?
che i valori sono una specie di cartello stradale di di bivio, che indicano la scelta operata dalle passate generazioni difronte al problema della vita che ti si para davanti.
insomma  il valore sarebbe la scelta 'certa', quella che non sbagli difronte al problema che ha davanti, perchè nel passato le generazioni precedenti hanno sedimentato quella scelta   fino ad istituzionalizzarla e farne  un valore.

ma se svalutiamo il passato, le scelte operate delle passate generazioni rimangono ancora dei valori?

è questo il pezzo della società liquida, che sta piallando il passato, fino a creare un'anomia (assenza di regole)

La "società liquida" è, a mio avviso, il primo nemico da combattere. Nella "società liquida" possono vivere i parassiti e i senza valori. E tra i parassiti e i senza valori albergano ANCHE (sottolineo ANCHE) le femministe.
Se dobbiamo insegnare dei valori che diremmo? Diremmo i soliti valori immortali ed immutabili. Giustizia, Libertà, Rispetto, Umanità, Responsabilità, Coerenza. Le femministe (ma naturalmente non solo loro ma siamo in un forum della questione maschile e vanno analizzate bene come esemplari ) non hanno nessuno di questi valori o se li hanno li "interpretano" a cazzi loro e a piacere loro.
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Napolislam
« Risposta #10 il: Luglio 18, 2015, 22:41:35 pm »
Zagaro il mio intervento forse parlava di altre questioni. Lo scrivo in una forma più comprensibile.
Allora, in Occidente, anche a causa del femminismo (sottolineo "ANCHE", a scanso di equivoci con taluni forumisti amici del "moderno" , del "mercuriale", dell' "oscillazione fra posizioni prima condivise etc."), NON CI SONO VALORI (escluso il danaro). Adesso, se ad una società togli tutti i valori (compresi quelli religiosi) o li banalizzi E' FISIOLOGICO che un "X" di persone andrà verso ideologie o religioni che HANNO DEI VALORI (condivisibili o meno è un altro discorso).
E qui non posso che essere completamente d'accordo.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline zagaro

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Re:Napolislam
« Risposta #11 il: Luglio 19, 2015, 09:45:41 am »
La "società liquida" è, a mio avviso, il primo nemico da combattere. Nella "società liquida" possono vivere i parassiti e i senza valori. E tra i parassiti e i senza valori albergano ANCHE (sottolineo ANCHE) le femministe.
Se dobbiamo insegnare dei valori che diremmo? Diremmo i soliti valori immortali ed immutabili. Giustizia, Libertà, Rispetto, Umanità, Responsabilità, Coerenza. Le femministe (ma naturalmente non solo loro ma siamo in un forum della questione maschile e vanno analizzate bene come esemplari ) non hanno nessuno di questi valori o se li hanno li "interpretano" a cazzi loro e a piacere loro.
la questione fondamentale nel rapporto fra la filosofi araba e quella cristiana,è che quella cristiana è più difficile da praticare in quanto legata a forme di libero arbitrio.

mentre  la filosofia araba è legata al principio di necessità, ovvero tutto ciò che esiste e che quindi può far l'Uomo è legato ad  una RIGIDA catena casuale con l'Essere Supremo (concezione del peccato come perturbazione del creato),diversamente la filosofia cristiana è una libera accettazione di un sistema di valori proposto da quello che si definisce come Rivelazione (concetto del peccato come sola disubbidienza).
Poi da noi occidentali si ci mette, quello che personalmente  preferisco, il ricordo della filosofia greca, sopratutto in ambito ateo, ove il libero arbitrio è la libera ricerca della conoscenza (il peccato diviene mancanza di conoscenza).
quindi mentre  un orientale ha solo da seguire i dettati (difatti sostanzialmente il fiqh il diritto arabo è una ricerca su ciò che sta scritto), un occidentale deve scegliere (difatti noi abbiamo il diritto positivo, la norma creata dal'uomo)

Tutto questo preambolo per dire che oggi è più facile seguire modelli di vita già pre-confezionati, del tipo ho già pensato io per te, che mettersi di buzzo buono e sforzarsi di capire cosa si ha davanti.     

Offline zagaro

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Re:Napolislam
« Risposta #12 il: Luglio 19, 2015, 10:41:36 am »
la questione fondamentale nel rapporto fra la filosofi araba e quella cristiana,è che quella cristiana è più difficile da praticare in quanto legata a forme di libero arbitrio.

mentre  la filosofia araba è legata al principio di necessità, ovvero tutto ciò che esiste e che quindi può far l'Uomo è legato ad  una RIGIDA catena casuale con l'Essere Supremo (concezione del peccato come perturbazione del creato),diversamente la filosofia cristiana è una libera accettazione di un sistema di valori proposto da quello che si definisce come Rivelazione (concetto del peccato come sola disubbidienza).
Poi da noi occidentali si ci mette, quello che personalmente  preferisco, il ricordo della filosofia greca, sopratutto in ambito ateo, ove il libero arbitrio è la libera ricerca della conoscenza (il peccato diviene mancanza di conoscenza).
quindi mentre  un orientale ha solo da seguire i dettati (difatti sostanzialmente il fiqh il diritto arabo è una ricerca su ciò che sta scritto), un occidentale deve scegliere (difatti noi abbiamo il diritto positivo, la norma creata dal'uomo)

Tutto questo preambolo per dire che oggi è più facile seguire modelli di vita già pre-confezionati, del tipo ho già pensato io per te, che mettersi di buzzo buono e sforzarsi di capire cosa si ha davanti.   

a cui dobbiamo aggiungere la modernità, l'anomia, l'assenza di regole, ovvero la mancanza del peccato. quindi ove basta solo avere risorse per vivere