In rilievo > Osservatorio sul Femminismo
la follia di Eretica
Rita:
Rino ad Eretica sul suo blog, riporto qui il commento
https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/07/23/firenze-testo-sentenza-di-assoluzione-per-stupro-di-gruppo-alla-fortezza-da-basso/comment-page-1/#comment-34159
"Cortese Eretika,
ci conosciamo da tempo (sia pure in modo anonimo, asimmetrico e in quanto avversari). Siamo su fronti opposti, tuttavia in questa occasione sia dia il tempo di leggere quanto segue prima di cestinare.
.
Quella sentenza è aberrante, micidiale e perniciosa e va condannata in ogni modo perché fondata sulla menzogna e propagatrice di menzogna. Come vede, le nostre opinioni – stranamente – questa volta coincidono, ma ciò per ragioni radicalmente diverse. Eccole.
.
Il presupposto dell’assoluzione dei Sei è infatti lo stesso sulla cui base essi agirono (se erano in buona fede, ovviamente) ed è questo: maschi e femmine sono uguali, intendono, vivono e praticano il sesso nello stesso modo e nelle stesse forme. Sulla base di questa idea aberrante, da una parte essi hanno ritenuto (se erano in buona fede) che una donna possa voler fare del sesso con altrettanti uomini uno dopo l’altro, mente la sentenza ha confermato, dall’altra, che una simile assurdità, una tale enormità è possibile, è reale.
.
Quei Sei hanno dunque creduto che l’immaginario sia reale, il fantastico a portata di mano, che l’impossibile sia possibile e che si realizzasse proprio là, davanti ai loro occhi, a loro beneficio, gratuitamente, naturalmente. Che a loro e per loro fosse caduto sulla Terra uno spicchio di Paradiso.
Nientemeno che questo hanno creduto. Ora la domanda è questa: è ammissibile tale buona fede in uomini del XXX millennio? Facciamola breve: non lo è. Questa ingenuità (se ingenuità fu) è imperdonabile. Nessuno dotato di un minimo di conoscenza degli umani e delle diversità tra i sessi, può pensare né lontanamente immaginare che una donna possa voler fare ciò che a loro parve invece possibile, naturale, forse persino banale. Ciò che invece è semplicemente inconcepibile: roba da filmini, prodotto dell’immaginario maschile. Nulla di più.
.
Quella presunzione, quella idea totalmente deformata della sessualità femminile è imperdonabile, tuttavia ha un’attenuante. Essa risiede nella propaganda femminista che nega radicalmente ogni differenza tra i sessi. Quei giovani infatti non hanno mai sentito parlare della “naturale ritrosia” femminile, verità che il femminismo ha reso indicibile, al contrario, hanno avuto conferma sin da piccoli che maschi e femmine sono ugualissimi. Perciò, se sino in tempi recenti il comportamento sessuale femminile non coincideva con quello maschile ciò dipendeva dalla repressione patriarcale della sessualità femminile. Adesso le donne sono libere, emancipate, moderne e quindi finalmente fanno come gli uomini. Quei Sei (se erano in buona fede) hanno trovato una coincidenza, una perfetta saldatura, tra il proprio immaginario e la bugia assorbita dalla propaganda femminista, il suo dogma centrale, secondo cui non esistono differenze naturali tra i i sessi, men che meno in ambito sessuale, bugia unita alla celebrazione pluridecennale della consapevolezza, dell’autonomia decisionale, della piena coscienza della donna finalmente libera e assertiva. Che ha spezzato le antiche catene, che sa quello che vuole e non guarda in faccia nessuno. Questa è l’attenuante che quei Sei possono addurre e che dobbiamo conceder loro necessariamente.
.
La menzogna che sta a fondamento della sentenza è il dogma centrale del femminismo: incredibile ma vero. In essa infatti si presume l’impossibile e si fa credere agli uomini che il Paradiso possa scendere in Terra: che già ne sia disceso! Che al termine di una festa ci siano donne felici di regalare orgasmi ai disponibili. La famosissima “liberazione sessuale” per come la intendono gli ingenui maschi. Nientemeno che questo sentenzia la sentenza!
.
Ma, e questo è il punto, le cose stanno in modo diametralmente opposto. Infatti, grazie al femminismo, la donna ha acquistato il diritto di cambiare idea durante il rapporto (per giunta senza doverlo segnalare al partner) e di cambiare idea pure dopo, in qualsiasi momento. E il rapporto con una donna ubriaca, o brilla, o in altra condizione alterata (lo sappia l’uomo o meno) ha già formato ragione di condanna per lui in Italia e altrove .
.
In questa morsa finiscono dunque donne che fanno sesso contro la loro volontà (anche se esse stesse ignorano quale sia) e uomini che finiscono tra le sbarre per aver creduto nell’impossibile (come in questo caso) e al tempo stesso in ciò che il femminismo proclama: che i sessi sono uguali e che la donna sa ciò che fa e ne è responsabile e che gli antichi segni di consenso o non-dissenso valgano ancora.
.
Invece oggi ogni uomo (sin da adolescente) deve sapere che: “no” significa no, “non-no” significa ancora no e “sì” può significare qualsiasi cosa. Sta alla donna stabilirlo se e quando vorrà.
Ogni uomo deve sapere che i gesti con cui una donna manifesta la sua disponibilità e persino la sua passione, non hanno alcun valore e non la impegnano minimamente.
Ogni uomo deve sapere che le sue personali intenzioni non hanno alcun valore. Sono ridicole.
Ogni uomo deve sapere che il “no” è presunto e il “si” è indimostrabile.
Ogni uomo deve conoscere l’antica verità “patriarcal-maschilista”: la naturale ritrosia della donna al sesso. Figuriamoci a quello multiplo o di gruppo.
.
Contro queste verità si è espressa la sentenza, emessa da due donne ed un uomo. La presenza delle due donne spiega perché i media (vedi ad es. Repubblica) non si siano gettati sul fatto come ai tempi della sentenza “jeans” e spiega pure la circospezione con cui “27Ora” – pur condannandola – l’ha presentata.
.
La presenza di due donne che sentenziano sorprendentemente in un simile modo, ha però bisogno di una spiegazione. Con un po’ di fiuto non è difficile trovarla: l’abbiamo già incontrata.
.
Grazie e saluti.
Rita:
sconosciuto nick Goccia.. una goccia dissetante.
leggere la sentenza è stato molto importante e non solo perché nella seconda parte si spiega dettagliatamente quali sono i fatti che smentiscono l’originaria impostazione descritta nella prima parte, ma anche perché si arriva a comprendere il senso di quelle frasi che tanta perplessità hanno provocato anche in me e che sono scritte, a mio avviso, con intento di portare vantaggio alla ragazza stessa e proverò a spiegare il senso del mio discorso
dunque, ciò che emerge vistosamente è l’assoluta inattendibilità della ragazza con l’elenco delle sue menzogne (purtroppo il termine è corretto) gravi e ripetute di cui lo stesso Tribunale dichiara di dover prendere atto
a questo si aggiunge che la coercizione era già stata esclusa nella precedente sentenza senza impugnazione restando, pertanto, solo la circostanza dell’abuso per l’eventuale inferiorità psichica dovuta al tasso alcolico anch’essa smentita dalla dimostrata presenza sia fisica (sul toro meccanico), sia mentale al telefono e nelle risposte date, nonché da perizia che attribuisce a quel quantitativo bevuto un tasso tale da non determinare ubriacatura invalidante
la mia sensazione è che anche le ricostruzioni di alcuni aspetti della sua vita sessuale siano stati pertinenti e necessari mettendo in luce due precedenti episodi di rapporti occasionali anch’essi successivamente definiti dalla ragazza come “non voluti” e qui si arriva alla probabile immagine di una sessualità più libera nella forma che nella sostanza interiore e forse per questo definita contraddittoria e non lineare… ma ecco che, proprio questa immagine di possibile conflittualità personale assieme alla citazione di un suo periodo di grande fragilità familiare ed affettiva, a mio avviso, la solleva dal dubbio di altri possibili moventi (assai più meschini) a fronte di reati così gravi come la falsa testimonianza ripetuta e la calunnia addirittura verso persone non presenti che potevano e potrebbero, addirittura esporla a conseguenze legali
zagaro:
--- Citazione da: Rita - Luglio 24, 2015, 21:52:06 pm ---sconosciuto nick Goccia.. una goccia dissetante.
leggere la sentenza è stato molto importante e non solo perché nella seconda parte si spiega dettagliatamente quali sono i fatti che smentiscono l’originaria impostazione descritta nella prima parte, ma anche perché si arriva a comprendere il senso di quelle frasi che tanta perplessità hanno provocato anche in me e che sono scritte, a mio avviso, con intento di portare vantaggio alla ragazza stessa e proverò a spiegare il senso del mio discorso
dunque, ciò che emerge vistosamente è l’assoluta inattendibilità della ragazza con l’elenco delle sue menzogne (purtroppo il termine è corretto) gravi e ripetute di cui lo stesso Tribunale dichiara di dover prendere atto
a questo si aggiunge che la coercizione era già stata esclusa nella precedente sentenza senza impugnazione restando, pertanto, solo la circostanza dell’abuso per l’eventuale inferiorità psichica dovuta al tasso alcolico anch’essa smentita dalla dimostrata presenza sia fisica (sul toro meccanico), sia mentale al telefono e nelle risposte date, nonché da perizia che attribuisce a quel quantitativo bevuto un tasso tale da non determinare ubriacatura invalidante
la mia sensazione è che anche le ricostruzioni di alcuni aspetti della sua vita sessuale siano stati pertinenti e necessari mettendo in luce due precedenti episodi di rapporti occasionali anch’essi successivamente definiti dalla ragazza come “non voluti” e qui si arriva alla probabile immagine di una sessualità più libera nella forma che nella sostanza interiore e forse per questo definita contraddittoria e non lineare… ma ecco che, proprio questa immagine di possibile conflittualità personale assieme alla citazione di un suo periodo di grande fragilità familiare ed affettiva, a mio avviso, la solleva dal dubbio di altri possibili moventi (assai più meschini) a fronte di reati così gravi come la falsa testimonianza ripetuta e la calunnia addirittura verso persone non presenti che potevano e potrebbero, addirittura esporla a conseguenze legali
--- Termina citazione ---
allora qualcuno legge attentamente le Sentenze.............
zagaro:
--- Citazione da: Rita - Luglio 24, 2015, 21:50:40 pm ---Rino ad Eretica sul suo blog, riporto qui il commento
"Cortese Eretika,
................................................. ......................
................................................. ...............................
Ma, e questo è il punto, le cose stanno in modo diametralmente opposto. Infatti, grazie al femminismo, la donna ha acquistato il diritto di cambiare idea durante il rapporto (per giunta senza doverlo segnalare al partner) e di cambiare idea pure dopo, in qualsiasi momento. E il rapporto con una donna ubriaca, o brilla, o in altra condizione alterata (lo sappia l’uomo o meno) ha già formato ragione di condanna per lui in Italia e altrove .
................................................. ..................................
................................................. ..............
Invece oggi ogni uomo (sin da adolescente) deve sapere che: “no” significa no, “non-no” significa ancora no e “sì” può significare qualsiasi cosa. Sta alla donna stabilirlo se e quando vorrà.
Ogni uomo deve sapere che i gesti con cui una donna manifesta la sua disponibilità e persino la sua passione, non hanno alcun valore e non la impegnano minimamente.
Ogni uomo deve sapere che le sue personali intenzioni non hanno alcun valore. Sono ridicole.
Ogni uomo deve sapere che il “no” è presunto e il “si” è indimostrabile.
Ogni uomo deve conoscere l’antica verità “patriarcal-maschilista”: la naturale ritrosia della donna al sesso. Figuriamoci a quello multiplo o di gruppo.
................................................. .......................
................................................. ........................
--- Termina citazione ---
a questo punto viene logica una domanda ma posso contrattare l'acquisto o la vendita di una macchina di seconda mano con tal tipo di donna descritto nel post?
perchè vien meno un dato fondamentale: facilità e certezza dei rapporti ...giuridici.
COSMOS1:
Eretica sul Fatto Quotidiano
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/26/fortezza-da-basso-le-parole-degli-assolti-e-il-processo-sui-social/1907381/
--- Citazione ---Infine vorrei condividere una riflessione su quello che succede sui social in questi giorni. E’ un processo al processo e ai/alle processanti. Un tribunale dell’inquisizione molto rumoroso che è costituito da una fascia antifemminista e forcaiola che vorrebbe le donne e le femministe in galera o comunque non in grado di esprimere la propria opinione. Poi ci sono quelle che chiedono la forca dal fronte opposto. Fosse per gli uni e per le altre staremmo lì a penzolare da tanti alberi messi tutti in fila.
Parlare del moralismo scaturito da questo “dibattito”, presto sfociato nella misoginia pura, dove persone intrise d’odio si sentono legittimate, finalmente, a dare della zoccola a un’estranea perché pensano che qualcuno abbia tolto loro la museruola, è doveroso. Così come lo è parlare di giustizialismo perché parte delle femministe, incluse quelle che si dicono libertarie, in realtà abdicano alle istituzioni e alle galere le proprie lotte. Tutto questo fa parte di una battaglia culturale e di un’indagine che può concludersi con l’acquisizione di nuove consapevolezze o anche no.
Tutto dipende da noi. Io, in questi giorni, ho imparato molte cose. E voi?
--- Termina citazione ---
È vero, mi ci ritrovo. Se fosse per me tutte le femministe penderebbero da una forca, quindi se siamo in un paese democratico e l'opinione delle femministe conta quanto la mia, penderei pure io.
Eppure: da un lato c'è quel meccanismo evidenziato magistralmente da Rino, per cui il mondo che viviamo non è il mondo che è, ma il mondo descritto dalla Grande Narrazione Femminista. Lo abbiamo detto tante volte: il merito primo del libro di Rino non è stato quello di aver cambiato la storia (quanto pochi sono quelli che l'hanno letto e capito) ma di aver salvato le vite individuali di tutti coloro, pochi o tanti, che l'hanno letto.
Ammettiamolo: su alcuni punti il pensiero di Rino corre davvero vicino a quello di Eretica. Le donne possono essere cattive, non è escluso che una donna possa fare del male a qualcuno per il puro gusto di farlo. Rino ne trae alcune conclusioni, Eretica altre.
Ma per noi uomini, quanto prima acquisiamo questa verità elementare, tante meno grane ci troviamo. Le forze più potenti che si agitano dentro di noi si oppongono strenuamente anche alla lontanissima ipotesi che quella donna di cui ti vorresti innamorare, possa non essere un angelo. Noi ci ribelliamo con ogni nostra cellula alla prudenza che ci consiglia di prendere delle precauzioni: registra, documenta, dimostra. Se anche solo trapelasse, poi, con la nostra innamoranda, che prendiamo delle precauzioni, il nostro rapporto naufragherebbe prima ancora di uscire dal porto! Ma dopo aver rotto le uova, la voce della mamma risuona impietosa: te l'avevo pur detto di stare attento! Io su questo sarò eternamente debitore a Rino e credo che se anche gli dicessi che gli devo la vita, direi poco.
Dall'altro però rimane il fatto che l'indignazione che divampa sui due lati della barricata non è simmetrica. Non è lo stesso essere indignati perchè è stata lesa la divinità femminile, perchè la voce della donna non è stata creduta a priori oltre ogni prova documentale da un lato, ed essere indignati perchè c'è chi ha subito mesi di carcerazione e ciascuno di noi corre lo stesso rischio dall'altro.
È vero: siamo forcaioli. Accetto l'osservazione di Eretica.
Eppure ritengo che anche qui Eretica non abbia alcuna soluzione: se le cose stanno come stanno, come lei le ha descritte, noi non possiamo chiedere altro che la forca per le femministe.
Solo la prospettiva di Questa Metà della Terra in realtà spezza il circolo vizioso: siamo schiavi di una terribile menzogna, la GNF, e possiamo uscirne solo in un modo, un solo modo che ha due facce. Su piano della narrazione, guardandola in faccia e mettendone in evidenza le contraddizioni interne. Sul piano personale, mettendo e tenendo bene i piedi per terra. Il mondo descritto dalla GNF non esiste, non ci sono donne che la danno gratis, le donne non sono angeli, se possono fare del male, prima o poi lo faranno. E quindi: sganciamento emotivo.
Ma se Eretica imparasse che la realtà vera non è quella descritta dalla GNF, cha maschi e femmine sono diversi costituzionalmente, che si nasce maschi o femmine con pulsioni radicalmente diverse e non si tratta di una scelta ma di un dato storico-sociologico, che influenza tutto il nostro modo di porci nel mondo e nel tempo, che ne resterebbe di Eretica?
Questo è un punto che probabilmente non ha risposta.
Perciò dobbiamo rassegnarci ad avere una nemica che non cambierà mai idea, ma che ha come sola qualità l'onestà.
Non possiamo chiederle altro.
Noi andiamo avanti per la nostra strada. Sappiamo che l'orizzonte è cupo e questa sentenza non l'ha schiarito.
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa