ma scusate, alla fine dov'è il bandolo della matassa?
chi deve rispondere di tutto ciò che ha passato la povera ragazza e i sette accusati?
oppure come al solito non c'è nessun colpevole?
ebbene no: a pagina 5 (6 bis) trovate il colpevole: il centro Artemisia!
http://www.artemisiacentroantiviolenza.it/ecco dove la ragazza ha trovato chi anzichè ricondurla alla realtà, anzichè spiegarle come superare i propri sensi di colpa, ha montato questa campagna anti-maschile!
ecco chi dovrà rispondere, prima o poi
segnamocelo in agenda!
questo è il loro comunicato stampa farneticante:
22 LUGLIO 2015
La sentenza di appello che ha assolto gli stupratori di una giovane donna che ha subito una grave violenza alla Fortezza Da Basso di Firenze, rappresenta un deterrente per le donne che vogliono denunciare violenze subite.
Mentre i sei imputati dello stupro sono stati assolti, la donna è stata invece “moralmente condannata” per le sue scelte di vita, ritenute troppo libere.
Secondo la sentenza la sua denuncia è stata solo il frutto di un pentimento, di un ripensamento per ciò che aveva volontariamente fatto. Secondo la Corte ciò che è avvenuto alla Fortezza è stato semplicemente sesso di gruppo in stato di ebbrezza. Non viene considerata nemmeno la minorata capacità, come recita la sentenza: “... insomma nessuna condizione di menomazione poteva individuarsi rispetto agli autori del fatto, tutti certamente alticci ed euforici come lei, in quanto compagni di bevuta e di balli allusivi”. Questa sentenza offende l’intelligenza degli uomini e delle donne del nostro paese e ribadisce una arretratezza culturale basata su stereotipi sessisti che sembrano sopravvivere a leggi e convenzioni di cui l’Italia va fiera a parole, ma che poi nei fatti restano astratti principi. Per essere considerate vittime di un reato di violenza ancora oggi le donne devono corrispondere a un modello tradizionale, fuori dal quale la
loro credibilità viene offensivamente messa in discussione. Le donne, nei tribunali vengono spesso rivittimizzate con lunghi e umilianti interrogatori che aggiungono dolore al dolore.
Siamo tutte indignate dalla legittimazione e collusione che ancora oggi continuano ad essere presenti nei confronti della violenza contro le donne.
ARTEMISIA, Centro Donne Contro la Violenza Catia Franci, Firenze
D.i.Re Coordinamento Nazionale dei Centri Antiviolenza
[lo trovate in originale nell'allegato]
troppe le similitudini tra questo comunicato e la posizione di Eretica per non considerare il femminismo un'idra dalle tante teste (senza neuroni funzionanti!)
alle nazifemministe è andata male, i giudici in appello hanno coraggiosamente contraddetto la sentenza di primo grado, perciò sono avvelenate, isteriche
non illudiamoci: il clima generale è sempre anti-maschile, ma questi fatti smascherano la cattiva fede di queste soggette: i tribunali emettono sentenze che devono superare il loro giudizio per sapere se è stata fatta giustizia o se sono sentenze offensive! Se sono sentenze da rispettare o giudici da mettere alla gogna!
Le convenzioni a cui si riferisce il comunicato di Artemisia comprendono ovviamente la Convenzione di Istambul: teniamolo a mente!