Non è esattamente vero che le donne siano esentate dai turni notturni, anche quelle impegnate nei servizi di vigilanza.
Nello stabilimento all'interno del quale lavoro, nei reparti in cui vi sono donne, queste, regolarmente sono sottoposte ai turni notturni al pari dei loro colleghi. Salvo poi fare di tutto (piagnistei, lamentele, rotture continue al direttore del personale, fino al farsi mettere incinta di proposito) per farsi togliere, come, regolarmente, hanno fatto alcune di esse (per carità, non tutte!).
Quanto alla vigilanza, essa è assicurata sia da personale interno allo stabiliemnto che da personale di ditta terza, specializzata in tale tipo di servizi, appunto. E tra coloro che lavorano per tale ditta vi è anche una ragazza che, apparentemente in modo tranquillo, accetta di fare il servizio notturno.
Penso che tutto dipenda dalle politiche aziendali... ma penso di non sbagliarmi a dire che, in caso di esclusione dai turni notturni per le maestranze femminili, nessuna di esse avrebbe da obiettare alcunche dal punto di vista delle pari opprotunità... salutando, anzi, la cosa, come un atto dovuto e come l'ennesima vittoria (per loro dovuta) del mondo femminile, nel campo della conquista dei propri diritti (senza mai pensare che la cosa vada a scapito altrui)! Scommettiamo?