La prassi femminista da tanti osannata qui in Occidente e protesa a maschilizzare la donna si fonda sciaguratamente sul seguente sofisma : il femminismo afferma di poter migliorare la condizione della donna attraverso una mera mascolinizzazione della medesima .
I risultati di una simile impostazione non potevano che essere miserrimi: il femminismo da un lato ha creato una tipo di donna che è percepita come estranea agli occhi di un uomo dall'altro lato questa scopiazzatura farlocca dell'uomo è andata ad inficiare i concetti stessi della virilità e della maschilità .
Personalmente son convinto (e non lo sono solo io) che se il femminismo ha potuto
creare questo genere di donna, è perché c' erano
le premesse per farlo.
Ossia, il femminismo e i suoi deliri hanno potuto attecchire così in profondità, perché da parte femminile esisteva già una predisposizione.
Viceversa, non sarebbe mai potuto accadere.
Sicuramente il femminismo - che poteva espandersi solo in una società moderna - ha fatto emergere la vera natura femminile, che peraltro era ben conosciuta dagli Antichi.
Per quanto riguarda il
sottoscritto, poi, la mia odierna percezione delle donne è totalmente cambiata rispetto a quando ero ragazzo.
Alle
farfalle nello stomaco dell' epoca, oggi si contrappone un senso di indifferenza misto a schifo.
Le donne non son portatrici di nulla di diverso e migliore; in realtà son invidiosissime e conservatrici, nonché perennemente impegnate a scimmiottare gli uomini e a
dimostrare di essere migliori dei medesimi.
E cosa se ne fa uno di simili rompicoglioni ?
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ps: mi chiedo come fanno tanti uomini a sposarsi delle poliziotte, delle soldatesse, delle carabiniere, delle pugilesse, delle judoka, ecc ecc...
Che ci faccio con una tizia che desidera essere
uguale un uomo, quindi
uguale a me ?
Una donna dovrebbe essere
la pace dell' uomo, non la
sua guerra.
Già la vita di un uomo è una guerra quotidiana, figuriamoci se quando rientro in casa, desidero guerreggiare con una stronza complessata.
Meglio soli che male accompagnati.