Autore Topic: Nei rapporti pseudomercenari c'è consapevolezza o c'è illusione?  (Letto 1125 volte)

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Offline maschiobeta

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Premessa: è chiaro che astraendo un po' si potrebbe dire che tutti i rapporti uomo donna sono mercenari, io però mi riferisco ai rapporti pseudomercenari piu' plateali: quelli dove c'è il forte sospetto di favori sessuali in cambio di favori materiali (carriera, ecc) ma nello stesso tempo non è un rapporto mercenario tout court, di quelli dove si paga in contanti.

I casi più comuni sono quelli del capo reparto con la dipendente, il primario o medico dirigente con l'infermiera di corsia, l'amministratore delegato con l'impiegata, il professore universitario ordinario con la ricercatrice che deve fare carriera.

Personalmente conosco un caso di questi: un conoscente, maschio beta di vecchia data, vergine fino agli "-enta", poi diventato medico di ruolo in un certo ambiente (non posso rivelare quale) ha cominciato ad avere una relazione sessuale con un'infermiera del posto, guarda caso lui medico è il responsabile/capo/coordinatore di tali infermiere.

Personalmente non vedo di buon occhio questi rapporti e credo che sarebbe meglio evitarli: se una mia collega facesse sesso con il nostro capo, mi girerebbero le scatole in quanto avrei paura di favoritismi nei suoi confronti, a mio scapito.

Il quesito che mi pongo pero' è questo: dalle 2 parti c'è consapevolezza del rapporto pseudo mercenario? Mi spiego meglio:

-il "capo" della situazione (professore, medico, ecc) è consapevole che la ragazza si concede in virtù del suo ruolo di potere che potrebbe favorirla (e gli sta bene, l'importante è portarsela a letto) oppure è convinto di averla sedotta con il suo fascino latino?

-dall'altro punto di vista, ancora piu' complesso, della ragazzina (infermiera, ricercatrice, ecc): si concede al capo turandosi il naso (in senso figurato) sperando in carriera e/o altri favori oppure si sente realmente attratta da lui, ovviamente non per il suo fascino latino (che non aveva neanche prima), ma per il fatto che un uomo di potere attrae.

Dal punto di vista femminile, quindi, a che livello di subconscio avviene la scelta di fare sesso con lui? E' una scelta puramente calcolata oppure inconsciemente lei si sente attratta da lui senza sapere che si sente attratta da lui perché è "il capo" nel suo contesto? ("il fascino del capo")

(ovviamente prendendo come esempio un uomo di potere ma fisicamente poco attraente, uno di quelli che finché "non era nessuno" non batteva chiodo, se l'uomo di potere fosse un 40 enne carino e in perfetta forma fisica ci poteva essere il dubbio di una reale attrazione)

La cosa triste, comunque, è che quasi tutti gli uomini, anche alcuni di quelli che per il ruolo che hanno dovrebbero evitare di compromettersi in storielle sessuali (capi di Stato, ecc) si fanno intortare dal pussy-power.
Personalmente anche se fossi solo un capo reparto riterrei non corretto farmi una sottoposta soprattutto perché minerebbe il rapporto tra lei e gli altri colleghi, poi perché avrei la consapevolezza della pseudo-mercenarietà del rapporto, poi perché rischierei di imbottigliarmi in una situazione di richieste/ricatti da parte di lei; molto piu' onesto e meno rischioso pagare una prostituta allora.


Offline Vicus

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Re:Nei rapporti pseudomercenari c'è consapevolezza o c'è illusione?
« Risposta #1 il: Ottobre 22, 2015, 14:01:53 pm »
Per conoscenza diretta di casi simili posso dire che c'è un'attrazione reciproca, al punto che uno di questi ha piantato la moglie e si è sposato la sottoposta in questione, da cui ha avuto un figlio, e la coppia tiene da anni.
Forse non vale per i casi di particolare bruttezza, ma sicuramente per quelli in cui l'uomo ha un aspetto abbastanza comune.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.