Beninteso, quoto questa tua frase.
Curiosamente però è l'esatto rovesciamento del consiglio (tanto stigmatizzato) che si da alle ragazzine vittime di violenza e che il femminismo ha cristallizzato in un'accusa alle sedicenti "vittime" col famigerato "se l'è cercata".
E' ovvio che quel che hai dato tu ai ragazzi è un consiglio cautelativo e di prudenza (CULTURA DELLA PREVENZIONE).
Ovvio.. comunque sì, sono d'accordo, state alla larga dalle spostate o da chi appare spostata. Poi, per carità, è ovvio che tante volte i lupi sono travestiti da agnelli, ma da qualche parte bisogna pur iniziare.
Le donne hanno disimparato a valutare il ragazzo che hanno di fronte, le sue intenzioni, i segnali eventuali di squilibrio che potrebbero portare ad esito violento, con la pretesa che sia la società e l'educazione ad eliminare preventivamente fin dalla culla questi pericoli, senza curarsi dei segnali che mandano. La responsabilità è degli altri o della società.
Fermo restando che questo non è una giustificazione della galera per "falsa accusa". Capiamoci, onde evitare di finire nel fraintendimento istituzionalizzato dal femminismo per cui un qualsiasi, generico invito alla prudenza e alla valutazione del pericolo, si trasforma in un'accusa di alibi per lo stupro.
Obiezione prevista, su cui ho un paio di osservazioni da fare:
1) “Se l’è cercata”, anche quando è giustificato, non è mai un alibi per lo stupro, tantomeno in diritto;
2) La nostra cultura mette in guardia dal “maschio orco” ma non viceversa, e ancora pochi considerano il rischio di ritrovarsi dietro le sbarre per un rapporto consenziente, o uno stupro immaginato.
E’ particolarmente radicato il luogo comune che civiltà e senso del limite possano sussistere in una società senza freni.
Il femminismo la difende tenacemente e, pur di non metterla in discussione, invoca crescenti misure repressive.
L’antropologa Mead, tra l’altro molto amata dalle femministe, diceva che la sanzione è il mezzo più rozzo e inefficace per mantenere una cultura, e che le civiltà si basano essenzialmente sul consenso.
Ulteriore conferma del fatto che il femminismo non ha contatto con la realtà e rifiuta di vedere che l’unico modo valido per prevenire questi episodi è il ristabilimento di uno straccio di civiltà.
p.s.: disertando i locali da sballo e rimorchio, in seconda battuta potrebbe pure finire che, (contrariamente alla tendenza odierna) offrano gratis i biglietti e le consumazioni agli uomini anziché alle donne
Non ci andrei neanche se mi pagassero.