Autore Topic: (spunto) il post-umano è anti-maschile o maschile?  (Letto 2840 volte)

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(spunto) il post-umano è anti-maschile o maschile?
« il: Settembre 18, 2015, 17:13:43 pm »
leggo un articolo "Il post-umano, traguardo ultimo dell’anti-maschile" sul blog collegato al forum QM


e ancora una volta viene fuori la differenza di come si intende su questo blog e per la maggioranza dei qemministi.


Qui si intende la QM come difesa dalle repressione fisica o mentale che gli uomini subiscono dalla società, tramite leggi, cultura, economia.


Non vi è quindi nessun archetipo da difendere.


Se un uomo, gay, effeminato,  non conforme all'ideale del vir romano dovesse ritrovarsi represso perché su di lui si vuole imporre un archetipo maschile, su questo blog si farebbe il tifo per il non conforme e non per l'archetipo.


E questa è la più grande differenza.


Passiamo poi ad una contestazione nel merito dell'articolo: ma siamo sicuri che il post-umano non sia la più grande concretizzazione di un cosidetto archetipo maschile?


Giorgio Locchi, che pur non può essere tacciato di femminismo,  non sarebbe affatto d'accordo con queste paure.


Anzi,  forse ribadirebbe(mi scuso se scrivo per chi non può più parlare)  come il distacco dalla materia e l'intervento su di essa per adattarla alla propria volontà sia la concretizzazione più alta dell'archetipo maschile.


Anche sul passato bisogna distinguere alcune cose:  le donne ora non sono le sole titolari dalla "conoscenza" di chi è il padre del figlio.  La paternità non è loro decisione  ma decisione oggettiva.


 E persino le tecniche più inquietanti (per qualcuno) come quella della riproduzione di gameti non sono da temere: prim verrà il gamete maschile ma a ruota seguirà il gamete femminile.


L'asimmetria non ci sarà. E di nuovo conterà l'individuo (e anche qui si potrebbe dire: chi è innanzitutto per il valore degli individui senza sconti e privilegi ?  l'archetipo maschile o femminile? )


Verrà la società degli uomini macchina?  verrà la società degli X man?


mi sa che ci preoccupiamo decisamente in anticipo. Non siamo ancora riusciti a curare la calvizie, figurarsi a fare i cyborg.


Ma qualora dovesse venire.... che vi importa?


godete o no dei privilegi della tecnica? e godete per il solo fatto di stare ora qui sul web a leggere.


e quindi quale è il vostro problema con la tecnica?


semmai bisognerà orientarla affinché essa salvaguardi il diritto del singolo ad essere quel che è, senza prevaricazione di genere, etnia, classe/ceto sociale.


questo bisogna tutelare ed è una battaglia che si deve iniziare a combattere già da ora.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline Vicus

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Re:(spunto) il post-umano è anti-maschile o maschile?
« Risposta #1 il: Settembre 19, 2015, 00:35:04 am »
Intanto grazie per aver commentato l’articolo. Credo occorra partire da un fattore essenziale:

Tutti questi cambiamenti non sono possibili se non obliterando la nozione di uomo (maschio), facendo letteralmente sparire il maschile dalla società. Una sociologa femminista, Irène Théry, ha affermato che “le modalità di filiazione non possono restare ferme, quando la società non si basa più sulla distinzione tra maschio e femmina”. Si passa dalla filiazione biologica alla filiazione sociale.
Aggiunge che “la filiazione ieri non era biologica, ma fondata sull’istituto del matrimonio” considerato come causa di tutti i mali: “l’asimmetria dei sessi [vale a dire il maschile] non ha mai prodotto la minima socialità naturale. Al contrario può essere fonte di violenze e va sempre inquadrata con regole”.
Come si vede c’è perfetta sintonia tra teoria gender, nata in gruppi femministi, e femminismo classico che considera il maschile la causa di tutti i mali : la differenza sessuale è definita come fonte di violenza obbligatoria, da alterare e reprimere.

Nell'ultima frase c'è la chiave per capire la deriva antimaschile cominciata con femminismo e aborto di massa e oggi continuata con la confusione obbligatoria dell'identità sessuale nelle scuole.
I corsi gender, in nome di un astratto diritto alla scelta, non solo non propongono modelli maschili ma combattono attivamente il maschile. L'unica scelta che offrono è quella di essere non-uomini.
Secondo la Costituzione, il ruolo educativo primario è della famiglia. La scuola non ha il diritto di interferire persino con l'identità sessuale.
Il maschile oggi non viene imposto a nessuno, semmai il contrario anche senza corsi gender: la crisi d'identità degli uomini, sempre più insicuri e confusi è sotto gli occhi di tutti.

Diritto del singolo: l'uomo è un essere naturalmente sociale, non vive in un vacuum ma con altri esseri umani. La società come somma degli individui è un'astrazione del capitale di cui ci si dice avversari.

Post-umano: lo ha descritto bene Huxley e Matrix, con uomini fabbricati in provetta con tanto di specifiche tecniche intellettive e caratteriali. Non siamo così lontani: già negli USA vari epigoni del Dottor Mengele (che del postumano fu "pioniere") confezionano figli biondi e con gli occhi azzurri.
Ipnotizzato dalle macchine da lui stesso create, l'uomo oggi si crede software in un corpo che può stravolgere a piacimento: ma è davvero così, o sono proprio il corpo, e una vita in accordo con la natura, tra le cose che ci rendono umani? Siamo ecologisti solo con gli animali?
« Ultima modifica: Settembre 19, 2015, 15:33:49 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:(spunto) il post-umano è anti-maschile o maschile?
« Risposta #2 il: Settembre 19, 2015, 11:43:33 am »
[OT]Mendel ha solo stabilito i principi dell'ereditarietà. Credo che ti stia confondendo con Mengele.[/OT]
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:(spunto) il post-umano è anti-maschile o maschile?
« Risposta #3 il: Settembre 19, 2015, 15:34:03 pm »
Ops! Li ho sentiti tante volte che ho fatto confusione.
« Ultima modifica: Settembre 24, 2015, 14:28:57 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Hector Hammond

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Re:(spunto) il post-umano è anti-maschile o maschile?
« Risposta #4 il: Settembre 24, 2015, 13:23:05 pm »
Togliere il maschile è togliere l'atto creativo alla base dell'umanità , un obbrobrio possibile solo nell'epoca moderna. :dry:

Offline Vicus

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Re:(spunto) il post-umano è anti-maschile o maschile?
« Risposta #5 il: Settembre 24, 2015, 14:17:43 pm »
Togliere il maschile è togliere l'atto creativo alla base dell'umanità , un obbrobrio possibile solo nell'epoca moderna. :dry:
:drinks: Il matriarcato segna la regressione alla barbarie. E' l'uomo che trasmette la civiltà. Proprio stamattina ho letto un bell'articolo sul tema:

“Tenerezza”, sentimentalismi, hanno sempre anche il lato della ferocia irrazionale e improvvisa, anche quella è un impulso – una società che si commuove è anche una società che fa’ stragi. E’ lo status tribale, sub-civile. Contro Rousseau che predicava il ritorno allo stato di natura come liberazione, Hegel mostrò: “Lungi dall’essere il dominio della libertà, lo stato selvaggio è associato a passioni brutali ed atti violenti.

“Patria”, disse [Cacciari], non gli piaceva, c’è troppo di “Pater” [...]. Se mai, avrebbe voluto una “Europa delle Matrie”. Applausi da pubblico. Non ebbi modo – ne voglia – di replicargli che come filosofo aduso alla terminologia ellenica, doveva sapere che il regno delle Madri fu, n ella Grecia arcaica, il regno delle Erinni. Le civiltà delle madri è quella mafiosa, fu quella della vendetta familiare, della catena di faide, del familismo amorale. Già Eschilo celebrò la fine di quel “regno” della tenerezza-violenza, in una nota quadrilogia. Oreste uccide sua madre, che aveva ucciso suo padre Agamennone; le Erinni lo vogliono fare a pezzi, perché ha versato sangue della sua stessa famiglia, famiglia degli Atridi, una catena di omicidi…..Interviene Atena, spuntata dal cervello di Giove, e difende Oreste nel processo davanti all’aeropago: d’ora in poi si valuta il fatto in tribunale, ed Oreste ha compiuto un atto di giustizia, avendo sua madre tradito ed ucciso Agamennone. La Giustizia è soddisfatta, dunque cessi la catena della faida. D’ora in poi lo stato sarà virile, razionale, “forma” e non “materia”; le Erinni siano confinate al focolare, diventino Eumenidi, che significa le benevole; loro sarà il “regno della tenerezza” che si applica però rigorosamente solo ai nipotini, agli infanti. Di giustizia, le Madri non si occupino più.

Tutte queste cose, Cacciari sa benissimo. Sa anche che qui, non ci mancano le Matrie. Ne siamo pieni. La mafia è una Matria, è una Matria la camorra; il clan dei Casamonica un’altra Matria, la cosca dei giudici in fondo è un’altra Matria; la Rai è una Matria, la Chiesa come s’è venuta atteggiando, un’altra ancora. Siamo soffocati da madri, la nostra vita è piena di affetti, i figli so’piezz’e core, gli immigrati si accolgono tutti perché poverini, i disonesti e parassiti pubblici non vanno licenziati, all’omicida diamo quattro anni, i delinquenti si fanno uscire di galera perchè nessuno tocchi Caino…e così, passo passo, si regredisce alle Erinni. Perdendo il senso della giustizia, della forma, della razionale intelligenza a cui obbligare i cittadini.

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:(spunto) il post-umano è anti-maschile o maschile?
« Risposta #6 il: Settembre 27, 2015, 11:04:18 am »
:drinks: Il matriarcato segna la regressione alla barbarie. E' l'uomo che trasmette la civiltà. Proprio stamattina ho letto un bell'articolo sul tema:

“Tenerezza”, sentimentalismi, hanno sempre anche il lato della ferocia irrazionale e improvvisa, anche quella è un impulso – una società che si commuove è anche una società che fa’ stragi. E’ lo status tribale, sub-civile. Contro Rousseau che predicava il ritorno allo stato di natura come liberazione, Hegel mostrò: “Lungi dall’essere il dominio della libertà, lo stato selvaggio è associato a passioni brutali ed atti violenti.

“Patria”, disse [Cacciari], non gli piaceva, c’è troppo di “Pater” [...]. Se mai, avrebbe voluto una “Europa delle Matrie”. Applausi da pubblico. Non ebbi modo – ne voglia – di replicargli che come filosofo aduso alla terminologia ellenica, doveva sapere che il regno delle Madri fu, n ella Grecia arcaica, il regno delle Erinni. Le civiltà delle madri è quella mafiosa, fu quella della vendetta familiare, della catena di faide, del familismo amorale. Già Eschilo celebrò la fine di quel “regno” della tenerezza-violenza, in una nota quadrilogia. Oreste uccide sua madre, che aveva ucciso suo padre Agamennone; le Erinni lo vogliono fare a pezzi, perché ha versato sangue della sua stessa famiglia, famiglia degli Atridi, una catena di omicidi…..Interviene Atena, spuntata dal cervello di Giove, e difende Oreste nel processo davanti all’aeropago: d’ora in poi si valuta il fatto in tribunale, ed Oreste ha compiuto un atto di giustizia, avendo sua madre tradito ed ucciso Agamennone. La Giustizia è soddisfatta, dunque cessi la catena della faida. D’ora in poi lo stato sarà virile, razionale, “forma” e non “materia”; le Erinni siano confinate al focolare, diventino Eumenidi, che significa le benevole; loro sarà il “regno della tenerezza” che si applica però rigorosamente solo ai nipotini, agli infanti. Di giustizia, le Madri non si occupino più.

Tutte queste cose, Cacciari sa benissimo. Sa anche che qui, non ci mancano le Matrie. Ne siamo pieni. La mafia è una Matria, è una Matria la camorra; il clan dei Casamonica un’altra Matria, la cosca dei giudici in fondo è un’altra Matria; la Rai è una Matria, la Chiesa come s’è venuta atteggiando, un’altra ancora. Siamo soffocati da madri, la nostra vita è piena di affetti, i figli so’piezz’e core, gli immigrati si accolgono tutti perché poverini, i disonesti e parassiti pubblici non vanno licenziati, all’omicida diamo quattro anni, i delinquenti si fanno uscire di galera perchè nessuno tocchi Caino…e così, passo passo, si regredisce alle Erinni. Perdendo il senso della giustizia, della forma, della razionale intelligenza a cui obbligare i cittadini.


ottimo.
di chi è questo articolo?
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Re:(spunto) il post-umano è anti-maschile o maschile?
« Risposta #7 il: Settembre 27, 2015, 11:06:54 am »
Togliere il maschile è togliere l'atto creativo alla base dell'umanità , un obbrobrio possibile solo nell'epoca moderna. :dry:

si potrebbe anche cambiare l'ordine:  togliere l'atto creativo è togliere il maschile.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Re:(spunto) il post-umano è anti-maschile o maschile?
« Risposta #8 il: Settembre 27, 2015, 13:34:06 pm »

ottimo.
di chi è questo articolo?
Del 'solito' Blondet. Dice anche cose discutibili ma scrive spesso perle come questa.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.