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CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.

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Vicus:

--- Citazione da: ilmarmocchio - Gennaio 05, 2016, 10:35:56 am ---Vicus, la tua posizione è più che giusta, ma la questione è sempre la stessa :
se siamo in 2 , bisogna essere d'accordo.
le donne oggi non hanno intenzione di rinunciare ai privilegi e credo che ne pretenderanno di ulteriori.
Quindi, che fare ?
Essere complici, a proprio danno ?
Quello è ciò che propone Fratus : naturalmente,. a danno degli altri uomini, si intende.
No, non ci siamo.
Inoltre, la sua avversione alla libertà individuale la si avverte in tutto il suo intervento, ma ora riesanimo l'intervento e posterò i punti salienti

--- Termina citazione ---
No, bisogna prima deprogrammare le donne, poi si potrà parlare di complicità.

Vicus:

--- Citazione da: ilmarmocchio - Gennaio 05, 2016, 10:59:33 am ---Secondo fratus, sembra quasi che le donne siano delle minorate che, raggirate dal " sistema " , vivono nell'infelicità e che gli uomini hanno il dovere di soccorrere pena il tracollo della società.

--- Termina citazione ---
Queste sono estrapolazioni, specie gli uomini che dovrebbero soccorrere donne irresponsabili.
Fratus usa troppo il guanto di velluto, ma:
Che le donne sono delle minorate (o meglio: che non usano il cervello se non per fregare l'uomo) si dice spesso qui;
Che vivano nell'infelicità è vero in moltissimi casi, forse le separate con l'amante sono più grasse e contente ma dubito che possano definirsi realizzate (non sarò certo io a soccorrerle). Comunque non tutte hanno avuto il privilegio di aver spennato un pollo;
Che la guerra tra i sessi (che fa leva su tutte le zone grigie e i collaborazionisti che volete) sia una delle tecniche per l'affondamento della società è un dato incontestabile. I media possono creare qualsiasi clima, le casalinghe degli anni '50 (dov'erano allora le donne 'perfide di natura'?) ne sono un valido esempio. Questo non esclude la responsabilità personale, ma di certo la propaganda ha una parte considerevole.
Ne è un altro esempio - già dal vocabolario - la frase: "Il matrimonio è una perversione sessuale". Un bracciante del 1910 non l'avrebbe neanche capita come oggi un russo o un giapponese medio la troverebbe assurda.
E' sintomatica di un clima creato dalle centrali dell'opinione. Come rileva Zolla:

«Oggi, mentre declinano i legami familiari e l'etica del lavoro, ad essi si va sostituendo un ideale di vita più nomade, fatto di legami fluttuanti [...]. In questo nuovo clima [... ] il maschio e la femmina totali sembreranno forse presto anomalie irritanti».

Possiamo rallegrarcene. Le famiglie normali saranno presto messe fuori circolazione dalle battone dei marciapiedi metropolitani, dalle coppie "nomadi" di scambisti, femministe tardone e toy boy. Purché non si parli di matrimonio: sarà fuorilegge.




ilmarmocchio:
il mondo di oggi è molto diverso da quello di ieri  ed è quindi in questa realtà che si deve agire.
Fratus dice anche cose condivisibili, ma è il nodo delle donne che va risolto :
 sono complici dell' uomo o complici del sistema che vuole condizionare la società ?
Tutte le evidenze puntano sulla 2 alternativa e a poco serve il fatto che anche noi a volte le consideriamo delle minorate.
La verità è che esse godono di personalità giuridica e impiegano il loro essere per fare guerra agli uomini.
Sono le donne che fanno la guerra agli uomini e non viceversa.
Gli uomini devono tenerne conto.
In tale contesto, il matrimonio non è solo una perversione sessuale :
è autolesionismo.
La società ne risentirà ?
Ovvio, ma non si possono chiedere sacrifici ulteriori agli uomini, col solo risulato della lro denigrazione.
No, non è più tempo, checchè ne credano gli inutili intellettuali conniventi col sistema.

ilmarmocchio:
C'è però un aspetto più profondo che non mi convince in alcuni interventi del convegno :
sembra quasi che la q.m. sia una occasione , per alcuni relatori, per alimentare le loro visioni del mondo e i sogni avvizziti della gioventu di ognuno.
Marchi col suo marxismo, Fratus col suo ( sedicente ) antimodernismo, MS con il  loro  legame col cristianesimo.
Tutto legittimo , per carità, ma la q.m. è già abbastanza " pesante " per conto suo e appensantirla con visioni totalizzanti e molto diverse, finisce con il confondere e sfuocare il tutto.
Si è detto che non si sono visti i giovani :
bisognerebbe chiedersi il perchè, e non impantanarsi in elitarie riflessioni filosofiche.
Da questo punto di vista, l'intervento di Cosimo è stata una boccata di aria fresca, col suo pragmatismo e con la umana ammissione di non vedere ancora una via di uscita chiara.
Però, dovrò ascoltare bene tutti gli interventi

ilmarmocchio:
Al min 40 di " onde anomale " , Fratus fa un paragone assurdo tra la libertà degli individui e quella  dei bambini, oltre a non aver capito che le lotte operaie sono diminuite perchè  ci sono meno  operai : non c'è nessuna congiura di nessuno, bensì l'automazione.
Insomma, ci risiamoi col marxismo in salsa quemmista.
Viene  citato malamente Fini con il suo " la ragione aveva torto ".
Gran libro, nel quale però si dice a chiare lettere che anche la vita nell' ancien regime era tutt'altro che una passeggiata.

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