Autore Topic: CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.  (Letto 29773 volte)

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Offline Vicus

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #90 il: Gennaio 05, 2016, 11:38:53 am »
Vicus, la tua posizione è più che giusta, ma la questione è sempre la stessa :
se siamo in 2 , bisogna essere d'accordo.
le donne oggi non hanno intenzione di rinunciare ai privilegi e credo che ne pretenderanno di ulteriori.
Quindi, che fare ?
Essere complici, a proprio danno
?
Quello è ciò che propone Fratus : naturalmente,. a danno degli altri uomini, si intende.
No, non ci siamo.
Inoltre, la sua avversione alla libertà individuale la si avverte in tutto il suo intervento, ma ora riesanimo l'intervento e posterò i punti salienti
No, bisogna prima deprogrammare le donne, poi si potrà parlare di complicità.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #91 il: Gennaio 05, 2016, 12:20:06 pm »
Secondo fratus, sembra quasi che le donne siano delle minorate che, raggirate dal " sistema " , vivono nell'infelicità e che gli uomini hanno il dovere di soccorrere pena il tracollo della società.
Queste sono estrapolazioni, specie gli uomini che dovrebbero soccorrere donne irresponsabili.
Fratus usa troppo il guanto di velluto, ma:
Che le donne sono delle minorate (o meglio: che non usano il cervello se non per fregare l'uomo) si dice spesso qui;
Che vivano nell'infelicità è vero in moltissimi casi, forse le separate con l'amante sono più grasse e contente ma dubito che possano definirsi realizzate (non sarò certo io a soccorrerle). Comunque non tutte hanno avuto il privilegio di aver spennato un pollo;
Che la guerra tra i sessi (che fa leva su tutte le zone grigie e i collaborazionisti che volete) sia una delle tecniche per l'affondamento della società è un dato incontestabile. I media possono creare qualsiasi clima, le casalinghe degli anni '50 (dov'erano allora le donne 'perfide di natura'?) ne sono un valido esempio. Questo non esclude la responsabilità personale, ma di certo la propaganda ha una parte considerevole.
Ne è un altro esempio - già dal vocabolario - la frase: "Il matrimonio è una perversione sessuale". Un bracciante del 1910 non l'avrebbe neanche capita come oggi un russo o un giapponese medio la troverebbe assurda.
E' sintomatica di un clima creato dalle centrali dell'opinione. Come rileva Zolla:

«Oggi, mentre declinano i legami familiari e l'etica del lavoro, ad essi si va sostituendo un ideale di vita più nomade, fatto di legami fluttuanti [...]. In questo nuovo clima [... ] il maschio e la femmina totali sembreranno forse presto anomalie irritanti».

Possiamo rallegrarcene. Le famiglie normali saranno presto messe fuori circolazione dalle battone dei marciapiedi metropolitani, dalle coppie "nomadi" di scambisti, femministe tardone e toy boy. Purché non si parli di matrimonio: sarà fuorilegge.




Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #92 il: Gennaio 05, 2016, 16:54:21 pm »
il mondo di oggi è molto diverso da quello di ieri  ed è quindi in questa realtà che si deve agire.
Fratus dice anche cose condivisibili, ma è il nodo delle donne che va risolto :
 sono complici dell' uomo o complici del sistema che vuole condizionare la società ?
Tutte le evidenze puntano sulla 2 alternativa e a poco serve il fatto che anche noi a volte le consideriamo delle minorate.
La verità è che esse godono di personalità giuridica e impiegano il loro essere per fare guerra agli uomini.
Sono le donne che fanno la guerra agli uomini e non viceversa.
Gli uomini devono tenerne conto.
In tale contesto, il matrimonio non è solo una perversione sessuale :
è autolesionismo.
La società ne risentirà ?
Ovvio, ma non si possono chiedere sacrifici ulteriori agli uomini, col solo risulato della lro denigrazione.
No, non è più tempo, checchè ne credano gli inutili intellettuali conniventi col sistema.

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #93 il: Gennaio 05, 2016, 17:05:17 pm »
C'è però un aspetto più profondo che non mi convince in alcuni interventi del convegno :
sembra quasi che la q.m. sia una occasione , per alcuni relatori, per alimentare le loro visioni del mondo e i sogni avvizziti della gioventu di ognuno.
Marchi col suo marxismo, Fratus col suo ( sedicente ) antimodernismo, MS con il  loro  legame col cristianesimo.
Tutto legittimo , per carità, ma la q.m. è già abbastanza " pesante " per conto suo e appensantirla con visioni totalizzanti e molto diverse, finisce con il confondere e sfuocare il tutto.
Si è detto che non si sono visti i giovani :
bisognerebbe chiedersi il perchè, e non impantanarsi in elitarie riflessioni filosofiche.
Da questo punto di vista, l'intervento di Cosimo è stata una boccata di aria fresca, col suo pragmatismo e con la umana ammissione di non vedere ancora una via di uscita chiara.
Però, dovrò ascoltare bene tutti gli interventi

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #94 il: Gennaio 05, 2016, 17:30:10 pm »
Al min 40 di " onde anomale " , Fratus fa un paragone assurdo tra la libertà degli individui e quella  dei bambini, oltre a non aver capito che le lotte operaie sono diminuite perchè  ci sono meno  operai : non c'è nessuna congiura di nessuno, bensì l'automazione.
Insomma, ci risiamoi col marxismo in salsa quemmista.
Viene  citato malamente Fini con il suo " la ragione aveva torto ".
Gran libro, nel quale però si dice a chiare lettere che anche la vita nell' ancien regime era tutt'altro che una passeggiata.

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #95 il: Gennaio 05, 2016, 17:37:54 pm »
C'è però un aspetto più profondo che non mi convince in alcuni interventi del convegno :
sembra quasi che la q.m. sia una occasione , per alcuni relatori, per alimentare le loro visioni del mondo e i sogni avvizziti della gioventu di ognuno.

Lo penso anch'io.

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #96 il: Gennaio 05, 2016, 18:32:42 pm »
p.s. buono e concreto l' intervento di Dragonetti

@ Frank : vedo che non sono l' unico ad averlo percepito :cool:


Offline Vicus

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #98 il: Gennaio 05, 2016, 19:55:10 pm »
il mondo di oggi è molto diverso da quello di ieri  ed è quindi in questa realtà che si deve agire.
Fratus dice anche cose condivisibili, ma è il nodo delle donne che va risolto :
 sono complici dell' uomo o complici del sistema che vuole condizionare la società ?
Tutte le evidenze puntano sulla 2 alternativa e a poco serve il fatto che anche noi a volte le consideriamo delle minorate.
La verità è che esse godono di personalità giuridica e impiegano il loro essere per fare guerra agli uomini.
Sono le donne che fanno la guerra agli uomini e non viceversa.
Gli uomini devono tenerne conto
.
In tale contesto, il matrimonio non è solo una perversione sessuale :
è autolesionismo.
La società ne risentirà ?
Ovvio, ma non si possono chiedere sacrifici ulteriori agli uomini, col solo risulato della lro denigrazione.
No, non è più tempo, checchè ne credano gli inutili intellettuali conniventi col sistema.
Il mondo va cambiato, non accettato per quel che è.
Da nessuna parte si dice che le donne non sono responsabili (al più che sono incoscienti di fare il gioco del sistema), ancor meno che gli uomini debbano sacrificarsi per loro.
Ho parlato anche recentemente della possibilità di convivere senza sposarsi civilmente.
Spero di aver sufficientemente chiarito che non ho mai consigliato, né lo farò mai, di sposarsi a queste condizioni e che battersi per un'istituzione familiare equa e stabile è ben altra cosa. Dalla QM non si esce col collasso demografico e l'aumento del divario tra i sessi e chi lo persegue volontariamente o meno fa il gioco del sistema e delle femministe che da sempre fanno la guerra agli uomini.
Al min 40 di " onde anomale " , Fratus fa un paragone assurdo tra la libertà degli individui e quella  dei bambini, oltre a non aver capito che le lotte operaie sono diminuite perchè  ci sono meno  operai : non c'è nessuna congiura di nessuno, bensì l'automazione.
Insomma, ci risiamoi col marxismo in salsa quemmista.
Viene  citato malamente Fini con il suo " la ragione aveva torto ".
Gran libro, nel quale però si dice a chiare lettere che anche la vita nell' ancien regime era tutt'altro che una passeggiata.
Tutto bene quindi, nelle aziende o nel pubblico impiego non c'è sfruttamento, mobbing, favoritismi e rivalità create artificialmente, solo una lieve disoccupazione causata dall'automazione e non dall'Euro (anche quello spesso difeso senza condizioni).
Qualunque cosa Fratus volesse dire, oggi non c'è nessuna vera libertà individuale. L'ignoranza, la distorsione dei fatti e altri fattori più autoritari ci permettono solo di essere buoni consumatori, di beni o di persone. O vogliamo sostenere di vivere nel migliore dei mondi possibili?
C'è però un aspetto più profondo che non mi convince in alcuni interventi del convegno :
sembra quasi che la q.m. sia una occasione , per alcuni relatori, per alimentare le loro visioni del mondo e i sogni avvizziti della gioventu di ognuno.
Marchi col suo marxismo, Fratus col suo ( sedicente ) antimodernismo, MS con il  loro  legame col cristianesimo.
Tutto legittimo , per carità, ma la q.m. è già abbastanza " pesante " per conto suo e appensantirla con visioni totalizzanti e molto diverse, finisce con il confondere e sfuocare il tutto.
Si è detto che non si sono visti i giovani :
bisognerebbe chiedersi il perchè, e non impantanarsi in elitarie riflessioni filosofiche.
Da questo punto di vista, l'intervento di Cosimo è stata una boccata di aria fresca, col suo pragmatismo e con la umana ammissione di non vedere ancora una via di uscita chiara.
Però, dovrò ascoltare bene tutti gli interventi
Se questo è il paese di Bengodi, dov'è la QM? Basta non sposarsi, nel caso fare 1-2 viaggi all'anno in Tailandia e tutto è risolto.
Una cosa i cari Marchi, Fratus e MS sembrano aver capito: la QM non si risolve cercando (inutilmente) di cambiare qualche legge o sperando nel demagogo di turno. E' necessario un ripensamento radicale della mentalità collettiva, e ridare agli uomini il senso della dignità anche riproponendo un panorama simbolico maschile di riferimento. La società orizzontale dei consumi, che nega qualsiasi valore ed ideale in nome del godimento effimero - è antimaschile per eccellenza. La nostra è la cultura, per dirla con Eliot, della distrazione dalla distrazione. L'uomo è colui che crea e trasmette la civiltà. Nega la civiltà, fanne un asilo del consumo globale e hai negato gli uomini.

Cosimo dice chiaramente fin dalla presentazione del sito che la strada da seguire è una ricostituzione di sane relazioni tra uomini e donne e non la guerra tra i sessi.
« Ultima modifica: Gennaio 05, 2016, 23:54:35 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #99 il: Gennaio 05, 2016, 23:53:08 pm »
Una curiosità: Dragonetti chi è ?

sono anni che si interessa di q.m. e frequenta ( ora più raramente ) anche il nostro forum

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #100 il: Gennaio 06, 2016, 00:24:28 am »
@ Vicus : devo ancora ascoltare vari interventi, quindi il mio giudizio può essere parziale, ma se le vie per migliorare la condizione dell' uomo occidentale consistono in fumosi cambiamenti  palingenetici diretti a ripristrinare modelli come il marxismo , stiamo freschi.
Io non credo alle società perfette o ideali e neanche quella in cui siamo lo è.
Ma le esperienze del passato non ci riportano a stati edenici , ma a spcietà dove la maggior parte delle persone di oggi soccomberebbe.
Davvero qualcuno vuol tornare a lavorare manualemnte la terra ?
E anche il tanto esecrato consumismo, come mai ha attecchito così bene ?
Non è che forse l' essere umano, cosi come anche l'animale , tende alla comodità e rifugge le asperità?
E come si concilia la donna, sposa e madre responsabile, con la minorata che si è fatta  e si fa raggirare dal " sistema " ?
Quando Fratus dice che la libertà individuale è è nociva, tant'è che il bambino viene guidato dai genitori, dimentica una cosa :
che gli adulti, donne comprese, sono adulti e non bambini.
Quindi responsabili.
Le donne oggi sono tutte depresse ?
Forse, ma vogliono essere aiutate, oppure, tutto sommato questo mondo a loro piace ?
Oggi c'è sfruttamento ?
E una volta cosa c' era ?
La verità è che oggi si potrebbe stare molto bene e se tornassero le condizioni di una volta ,  molti uomini  e donne  non ce la farebbero e la selezione naturale, oltre che artificiale, imporrebbe un costo altissimo.
Non esistono paradisi, ne oggi ne ieri, anche perchè sarebbe da chiedersi come mai l' uomo ha abbandonato il paradiso per questo schifo di società odierna.
Inoltre, si dice e giustamente che la civiltà è un prodotto maschile.
ma allora , anche la pessima società consumista odierna è un risultato maschile, quindi noi maschi coi saremmo fatti un bel autogol.
No, le donne sono parte attiva in tutto questo e la guerra la hanno dichiarata loro.
Dovranno prima trangugiare un pò della amara medicina che vogliono imporre a noi e allora, ma solo allora, forse capiranno che l' uomo serviva e serve , che loro sono tutto meno che onnipotenti, insomma, ancora una volta, la selezione avrà fatto il suo corso, emettendo il giustoi verdetto.
Non gradevole, o etico, o empatico , ma giusto.
Il femminismo ha attecchito troppo bene per non far pensare che ledonne erano ben predisposte ad abbracciarlo.
Un bagno di realtà sarà salutare : sarà anche spiacevole ?
Può essere , la realtà talvolta è spiacevole ,  ma ha un pregio :
 è reale.
Per finire : ci si lamentava , tra i relatori, della mancanza di giovani.
Beh, ascoltando alcuni interventi non me ne stupisco.
Ascoltare le solite sbobbe sui marxisti fa dare di stomaco anche a me , che giovane non sono .
Cosimo ha detto una gran cosa : ascoltiamo, diamo voce agli altri, anche ai disperati.
Io aggiungo : non proponiamo ricette già fallite.
Nessuna guerra alle donne , ma le donne diano un segno .
Altrimenti, noi abbiamo il dovere, senza alternativa, di difenderci qui ed ora, perchè forse tra 200 anni ci sarà chissà che , ma non ci saremo noi.
Ultima cosa, sull' euro : l'euro è una moneta che tutto vogliono.
Non è l' euro che non va , ma la UE, la cultura di cui si fa latrice ( gender e aberrazioni varie ), e forse , il fatto che 2000 anni di storia non si cancellano in qualche decennio.
Però del passato, a parte i 20 anni, non rimpiango nulla, neanche la miserevole lira, distrutta dalle politiche sinistroidi ( riforma del SSN, riforma Brodolini delle pensioni, avvio delle Regioni ).
Potevamo essere vasi non dico di ferro ,  ma almeno di alluminio : abbiamo scelto, come nazione, di essere, e non è la prima volta, vasi di coccio.
nessuna sorpresa che l'evoluzione , ancora una volta abbia fatto e stia facendo il suo corso.

Offline Vicus

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #101 il: Gennaio 06, 2016, 03:15:34 am »
E’ semplicistico affermare che il consumismo è un male necessario, e che una società migliore richiederebbe la rinuncia all’aspirina e all’acqua corrente.
La società antimaschile? L’abbiamo inventata noi, per avere un piatto sulla tavola. Anzi no, sarebbe un autogol, quindi l’hanno inventata le donne – cui va quindi riconosciuto il merito di aver portato il benessere.
Ancor peggio è dire che questo stato di cose porta prosperità: il calo demografico causa il declino dei sistemi-Paese.
Un esempio concreto è Putin, che si può criticare quanto si vuole, ma ha dimostrato che si può risollevare un Paese, la sua demografia e coesione sociale senza tornare all’età della pietra. Per non parlare di altri Paesi emergenti.
Un ritorno al passato però da noi c’è, il precariato e lo sfruttamento del lavoro, che 20-30 anni fa non esisteva, ma oggi è “realtà”, quindi va bene: come dicono le donne, conformiste per definizione, e l’uomo sbaglia a voler cambiare lo status quo. Ammesso che ci siano ancora uomini a volerlo fare.
Famiglia e valori condivisi? Ricette fallite, individualismo e crollo demografico ci libereranno (tanto ci pensano gli immigrati a lavorare obbedienti al posto dei figli che non abbiamo), e porteranno benessere.
L’Euro l'hanno voluto tutti: c’è stato forse un referendum? Io non l’ho voluto, e forse non sono l’unico:
« Ultima modifica: Gennaio 06, 2016, 03:43:00 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline SilvioDestro

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #102 il: Gennaio 06, 2016, 11:02:12 am »
Per finire : ci si lamentava , tra i relatori, della mancanza di giovani.
Beh, ascoltando alcuni interventi non me ne stupisco.
Ascoltare le solite sbobbe sui marxisti fa dare di stomaco anche a me , che giovane non sono .
Cosimo ha detto una gran cosa : ascoltiamo, diamo voce agli altri, anche ai disperati.

Un momento: ho invitato tutta l'Italia Settentrionale. Quelli che potete vedere sono i relatori, l'affluenza è stata quella che è stata. Se non ci sono stati altri partecipanti è semplicemente perché chi non c'è stato non ha voluto mostrare la faccia, perché spera che altri risolvano i problemi anche loro. Invece non si salverà nessuno, scrivo NESSUNO, il destino è stato già scritto. Non si salverà chi origlia dal buco della serratura di questo forum, ma neanche chi si nasconde dietro un "nickname", perché teme di essere smascherato nelle scorciatoie che sta mettendo in atto o perché ha qualcuna che gliela elemosina o perché è fortunato e teme che la dea si rivolga altrove.

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #103 il: Gennaio 06, 2016, 11:16:07 am »
L’Euro l'hanno voluto tutti: c’è stato forse un referendum? Io non l’ho voluto, e forse non sono l’unico:

Qui concordo: l'euro è stato imposto, il che è ben diverso.

Offline ilmarmocchio

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Re:CONVEGNO A VICENZA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA.
« Risposta #104 il: Gennaio 06, 2016, 13:25:24 pm »
Un momento: ho invitato tutta l'Italia Settentrionale. Quelli che potete vedere sono i relatori, l'affluenza è stata quella che è stata. Se non ci sono stati altri partecipanti è semplicemente perché chi non c'è stato non ha voluto mostrare la faccia, perché spera che altri risolvano i problemi anche loro. Invece non si salverà nessuno, scrivo NESSUNO, il destino è stato già scritto. Non si salverà chi origlia dal buco della serratura di questo forum, ma neanche chi si nasconde dietro un "nickname", perché teme di essere smascherato nelle scorciatoie che sta mettendo in atto o perché ha qualcuna che gliela elemosina o perché è fortunato e teme che la dea si rivolga altrove.

Il parco partecipanti, o relatori, è stato più che sufficiente : lo testimoniano i 2 giorni di convegno.
Il mio discorso è sugli ascoltatori e comunque sul riscontro, anche via WEB.
Noto però un'a acidità nella risposta che non aiuta a capire e a migliorare.
quando io scrivo che appesantire la q.m., tematica già ostica di suo, con  argomentazioni di tipo politico o peggio, ideologico, non si prende la via migliore.
La stessa frammentazione del movimento maschile, con le grottesche divisioni destra vs sinistra , ne sono una testimonianza.
Non c' entra nulla la questione del nickname e neanche " origliare " .
Magari origliassero in tanti, perchè allora si che il messaggio si allargherebbe.
Del tutto nocive invece, le sottigliezze filosofiche e i distinguo millimetrici, che allontanano invece di unire.
Poi stupiamoci che le femministe, parlando alla pancia, arrivano a bersaglio.

p.s. non è stato scritto nessun destino, anche perchè comunque noi non lo conosciamo