Vero, ma la Chiesa ai tempi di Lutero voleva IMPEDIRE all'uomo comune di leggere i testi sacri (usava solo il Latino, lingua morta tra i non eruditi).
L'uso di una lingua sacra (diffuso anche nell'ebraismo, nell'islam e nell'induismo) è essenziale per molti motivi: elevare al di sopra del quotidiano, del profano, per entrare nella dimensione del sacro, e porre i riti e la fede al riparo dai cambiamenti della lingua corrente. Le parole restano foneticamente le stesse ma con l'uso cambiano significato anche nell'arco di pochi decenni.
Successivamente ha anche voluto impedire la lettura di ogni testo che riteneva eretico (ha creato l'Indice dei Libri proibiti per questo).
Ci sono due modi per manipolare la conoscenza: nascondere informazioni vitali o diffondere uno scibile non assimilabile. Una persona non preparata può essere confusa dalla lettura di determinati libri, vedasi il caso delle donne rincitrullite da riviste e romanzetti vari.
Vero, ma questo non mi impedisce di essere molto perplesso circa l'introduzione di nuovi dogmi a secoli di distanza dalla prima venuta di Cristo.
La Tradizione è qualcosa di vivente: la Rivelazione si è conclusa con l'Apocalisse, ma nei secoli se ne può approfondire la comprensione. La definizione dei dogmi nasce spesso dalla necessità di difendere la fede da errori, che non erano ancora emersi al tempo di Gesù.
Inoltre, i dogmi non nascono dal nulla, ma sanciscono spesso credenze che risalgono ai primi secoli, negli scritti dei Padri o nella devozione del popolo.
La Tradizione sara' pure importante, ma la Tradizione non puo' dare licenza al clero di inventare dogmi e dottrine di sana pianta.
Hai detto bene: i dogmi trovano fondamento nella Scrittura, che quantomeno non contraddicono, come pure, dicevo, nella tradizione anche popolare precedente.
E poi, con le decine di papi simoniaci, fornicatori o peggio che la Chiesa ha avuto nella storia, il dogma dell'infallibilita' del papa, anch'esso di recente introduzione, e' indigeribile per ogni sincero cristiano.
E' poco noto che il Papa è infallibile solo a determinate condizioni che ricorrono raramente, non ogni volta che apre bocca, e l'infallibilità riguarda questioni di fede e non il suo comportamento personale.
Questo per dire che anch'io sono molto critico e sospettoso di ogni religione istituzionalizzata in una struttura di potere, come e' la religione Cattolica Romana.
La fede richiede una struttura organizzata, tra l'altro per preservarla dagli errori e mantenere l'unità. Non a caso Gesù stesso volle così ("Tu sei Pietro... Conferma i tuoi fratelli") e non a caso oggi si vuol neutralizzare la religione riducendola a fatto privato.