1. La Maria della fede non è in contraddizione con quella del Vangelo.
2. La Scrittura non è l'unica fonte della Rivelazione, c'è anche la Tradizione.
3. Nessun libro sacro, sia esso cristiano, indù o shintoista può essere capito da chiunque con la semplice lettura (come affermava Lutero). Se apro un testo buddista non lo capisco allo stesso modo del Dalai Lama. Tutte le grandi religioni hanno commentari e una tradizione vivente che si accompagna ai testi (Talmud, detti di Maometto, infiniti commentari ai testi buddisti e indù).
4. Non risultano tutti questi piagnistei nelle apparizioni riconosciute (cui il cristiano può non credere). Anzi, sono molto fattuali e concrete, al punto di prevedere eventi in modo esplicito e accurato (es. le due guerre mondiali).
1) Se la Maria della fede è quella definita "Madre di Dio" allora è in TOTALE CONTRASTO con quella del Vangelo alla quale
Gesù, invitato appunto da Maria a fare qualcosa per tirare fuori dai guai lo sposo rimasto a corto di vino, rispose: "Che ho a
che fare con te, DONNA?". Gesù sua madre la chiamava DONNA e non Madonna. Figuriamoci se era disposto a chiamarla
"Madre di Dio". Se fosse stato presente al concilio di Efeso del 431 nel quale questo dogma venne proclamato, avrebbe
preso a calci nel culo tutti i prelati ivi convenuti per formularlo. Altro che impartirvi la benedizione.
2) Appunto prevedendo che ad alcuni sarebbe venuto in mente di affiancarvi una "tradizione" l'Apocalisse di Giovanni dichiara
espressamente riguardo alla Parola di Dio: "A chiunque AGGIUNGE ad essa delle parole, saranno aggiunte delle piaghe e
chiunque toglie parole da esssa sarà tolto dal libro della vita". Lo stesso apostolo Paolo nella lettera ai Galati dice: "Se anche
un angelo del cielo (figuriamoci un papa) dovesse dichiarare qualcosa OLTRE quello che vi abbiamo dichiarato noi (apostoli)
SIA MALEDETTO". Devo desumere, caro Vicus, che la Tradizione Cattolica che afferma concetti diversi e aggiuntivi a quelli
indicati chiaramente nella Scrittura deve parimenti ESSERE MALEDETTA.
3) Com'è allora che nel libro dei Salmi vi è scritto: "FELICE chi legge le parole della Legge e le mette in pratica"? Per metterle
in pratica bisogna appunto infatti capirle. Agli israeliti era comandato di assistere regolarmente alla lettura pubblica della
Torah affinchè la mettessero in pratica. Era ovvio che per metterla in pratica leggerla e ascoltarla bastava ed avanzava.
E così nelle comunità cristiane dei primi secoli dove si leggeva e si studiava la Scrittura senza alcun bisogno di "interpreti" o
commentari vari e di una "tradizione" non si sentiva alcun bisogno. La capacità di leggere e il buon senso erano sufficienti.
Da questi modelli la Chiesa Cattolica si è discostata? Dovrebbe vergognarsene.
4) L'apostolo Paolo disse "Camminiamo per fede; non per visione". Di apparizioni varie con annessi consigli e profezie la fede
di un cristiano non ha alcun bisogno. Tanto meno di madonne pellegrine.