Ho visto il film e non mi è sembrato male.
In genere non guardo pellicole di provenienza italica perchè intrise di femminismo e misandria senza alcuna remora.
Anche questo film è partito malissimo e con la rappresentazione di diversi luoghi comuni: maschi violenti, patetici, sessuomani ai quali si contrappongono donne protettive, energiche, eroiche.. (in apparenza..)
Ero sul punto di cambiare streaming durante il dialogo tra l'assistente sociale (Monica Guerritore) e una sua amica (cit."gli uomini sono violenti, facciamoli soffrire!") ma ho cercato di resistere e alla fine si è rivelata la scelta migliore.
Dopo il perbenismo apparente di una donna/madre/assistente sociale con la sua famiglia, in soccorso di una prostituta ucraina minorenne, si susseguono meschinità e pochezza di animo dove nessuno ne viene fuori con dignità, eccezion fatta per la squillo.
Uomini e donne che sembravano bravi, impegnati, generosi, in realtà vogliono fare il bene senza mettersi mai al livello della disagiata, una compassione di facciata che si sfalda non appena si sentono minacciati nelle loro sicurezze.
Questa volta però le figure di m.... vengono addossate anche ai personaggi femminili dell'opera, la cui immagine ne viene fuori abbastanza malconcia; difficile vederlo nei film nazionali recenti.
Vale la pena guardare il film anche per la bellezza e la dolcezza dell'interprete Ucraina che si mostra esattamente come una donna dovrebbe essere e fa venire voglia di farsi un giretto verso Est Europa..
p.s. (nella vita reale l'attrice della prostituta aveva 24 anni ed è veramente di origini ucraine)