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Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale

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Massimo:
E' uno dei pochi che ha capito cosa c'è dietro all'Euro, all'Eurozona e alla globalizzazione: un progetto di riduzione della sovranità dei popoli e degli stati a vantaggio di un'elite finanziaria intenzionata a distruggere il potere d'acquisto delle masse dei cittadini e dei lavoratori e di
accumulare enormi profitti sfruttando il lavoro precarizzato, senza tutele e senza diritti. Per questo intende imporre i valori del mondialismo
del pareggio di bilancio per gli stati che devono spendere poco o per nulla per i propri cittadini che devono rimanere senza diritti e senza tutele di fronte al capitale e alle sue logiche. Devono perdere e accettare di perdere i diritti sociali, le tutele sindacali, le sicurezze relative
in cambio dei cosiddetti "diritti civili" e delle "prospettive di arricchimento" offerte dalla Borsa e dal mercato mondiale. Per disgregare tutte
le realtà sociali dove non predominano e non vigono i rapporti mercatistici come la famiglia, queste elite e le forze che le sostengono si
avvalgono anche del femminismo, in quanto elemento contestatore e disgregatore del "patriarcato" cioè delle realtà che non si piegano
alla logica del mercato e delle Chiese tradizionali che non idolatrano il Dio Quattrino perchè ne hanno un altro, trascendente e ultraterreno
Questo Fusaro non solo lo ha capito ma lo spiega anche molto bene, con logica e con rigore. Un intellettuale coraggioso. Da ascoltare.

Vicus:

--- Citazione da: Massimo - Giugno 22, 2017, 02:01:52 am ---E' uno dei pochi che ha capito cosa c'è dietro all'Euro, all'Eurozona e alla globalizzazione: un progetto di riduzione della sovranità dei popoli e degli stati a vantaggio di un'elite finanziaria intenzionata a distruggere il potere d'acquisto delle masse dei cittadini e dei lavoratori e di
accumulare enormi profitti sfruttando il lavoro precarizzato, senza tutele e senza diritti. Per questo intende imporre i valori del mondialismo
del pareggio di bilancio per gli stati che devono spendere poco o per nulla per i propri cittadini che devono rimanere senza diritti e senza tutele di fronte al capitale e alle sue logiche. Devono perdere e accettare di perdere i diritti sociali, le tutele sindacali, le sicurezze relative
in cambio dei cosiddetti "diritti civili" e delle "prospettive di arricchimento" offerte dalla Borsa e dal mercato mondiale. Per disgregare tutte
le realtà sociali dove non predominano e non vigono i rapporti mercatistici come la famiglia, queste elite e le forze che le sostengono si
avvalgono anche del femminismo, in quanto elemento contestatore e disgregatore del "patriarcato" cioè delle realtà che non si piegano
alla logica del mercato e delle Chiese tradizionali che non idolatrano il Dio Quattrino perchè ne hanno un altro, trascendente e ultraterreno
Questo Fusaro non solo lo ha capito ma lo spiega anche molto bene, con logica e con rigore. Un intellettuale coraggioso. Da ascoltare.

--- Termina citazione ---
:clapping:

bluerosso:
L'euro e l'eurozona, come anche la creazione dell'unione europea degli anni '90, non nascono "motu proprio".
Sono la risposta (a mio parere malriuscita per la fretta) dell'Europa geopolitica al processo di globalizzazione innescato da terzi (soprattutto USA).
Immaginare un'Europa fuori dalla globalizzazione è pura follia.
Già ora essendoci dentro, siamo il vaso di coccio tra i vasi di ferro. Figuriamoci fuori.
La domanda corretta a mio modesto parere è se può esistere una "globalizzazione buona", gestita politicamente e raggiungibile senza i difetti che questa sta evidenziando.
Attualmente i dubbi sono superiori alle certezze. Ma gli scenari sono per natura mutevoli.
Fuori unilateralmente (uscita dai trattati tanto per intenderci) la prospettiva è la ripresa delle tensioni internazionali e la guerra come scenario di sbocco.
Ricordo a chi se lo fosse nel frattempo scordato, che il dott. Fusaro appartiene ad una corrente culturale mai estinta che risponde al nome di marxismo, che teorizzava essa stessa una sorta di globalizzazione, chiamata internazionalismo. Dei comunismi naturalmente.
Ne vogliamo riparlare?

Massimo:

--- Citazione da: bluerosso - Giugno 22, 2017, 12:07:59 pm ---L'euro e l'eurozona, come anche la creazione dell'unione europea degli anni '90, non nascono "motu proprio".
Sono la risposta (a mio parere malriuscita per la fretta) dell'Europa geopolitica al processo di globalizzazione innescato da terzi (soprattutto USA).
Immaginare un'Europa fuori dalla globalizzazione è pura follia.
Già ora essendoci dentro, siamo il vaso di coccio tra i vasi di ferro. Figuriamoci fuori.
La domanda corretta a mio modesto parere è se può esistere una "globalizzazione buona", gestita politicamente e raggiungibile senza i difetti che questa sta evidenziando.
Attualmente i dubbi sono superiori alle certezze. Ma gli scenari sono per natura mutevoli.
Fuori unilateralmente (uscita dai trattati tanto per intenderci) la prospettiva è la ripresa delle tensioni internazionali e la guerra come scenario di sbocco.
Ricordo a chi se lo fosse nel frattempo scordato, che il dott. Fusaro appartiene ad una corrente culturale mai estinta che risponde al nome di marxismo, che teorizzava essa stessa una sorta di globalizzazione, chiamata internazionalismo. Dei comunismi naturalmente.
Ne vogliamo riparlare?

--- Termina citazione ---

Certo. Ma per me basta una battuta, coniata da una antifascista, un certo Rossi che disse: "Se un fascista dice che piove e piove allora
ha ragione il fascista". Lo stesso concetto va applicato alla globalizzazione: se un marxista come Fusaro dice che la globalizzazione
distrugge diritti, tutele e abbassa stipendi e salari a tutto vantaggio di una elite finanziaria che accumula per contro enormi profitti e ciò
è proprio quello che ora sta avvenendo, ha ragione il marxista. Ha ragione in pieno Diego Fusaro. E te lo dice uno che non è di sinistra.

claudio camporesi:
Condividola interpretazione di bluerosso sulla fisiologia della creazione di questa unione uropea come raffazzonata risposta ad una globalizzazione, peraltro non solo americana, ma figlia anche del crollo di alcuni muri .

Bluerosso , ti chiedo pero' :
Sei proprio sicuro che il giovane Fusaro sia marxista?
Intendo marxista classico.

Molte sue esternazioni ( condivisibili in YouTube o altri siti internet) mi paiono piuttosto distanti dal marxismo classico.

Il personaggio puo' non piacere.
Ma sottoscrivo molte delle analisi che fa.

Mi permetto di non bannarl tout court sulla base di una etichetta ideologica, peraltro , nella sua formulazione originale , liquidata dai fatti della Storia.

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