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Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
Stendardo:
Già molti uomini di diversa estrazione politica, culturale e religiosa, tra cui anche Diego Fusaro, che oggi sostengono fedelmente le idee antifemministe, convengono su ciò che noi abbiamo sempre sostenuto ovvero che il tema centrale su cui verte la questione maschile e l’intero movimento dei diritti degli uomini riguarda la distruzione del femminismo.
Ed è proprio a partire da Diego Fusaro che possiamo calare la sonda sulla infame vigliaccheria del resto dei cosiddetti “intellettuali” che si sono nascosti nei confronti di questo processo di avvelenamento abbandonando tutti gli altri uomini alle assurde pretese femministe per paura di essere tacciati di maschilismo.
L’aspetto che tuttavia mi lascia più attonito è nel vedere come quel veleno chiamato femminismo sia capace ancora oggi di corrodere il cervello degli uomini ed una sana visione dei rapporti di genere senza che gli stessi uomini, soprattutto occidentali, si rendano minimamente conto che il loro modo di essere e di rapportarsi è la diretta conseguenza di decenni e decenni di costante lavorio di disintegrazione femminista e così ogni qual volta molti uomini discutono del decadimento maschile, continuano a confondere gli effetti estrinseci con il morbo scatenante.
bluerosso:
--- Citazione da: Sardus_Pater - Giugno 23, 2017, 15:45:10 pm ---Bluerosso, questa parte del tuo discorso mi lascia perplesso, perché parte dal presupposto che il progressista sia a priori un essere istintivo e non pensante. Più che altro, è l'infiltrazione di elementi estremisti o estremizzanti in un normale pensiero progressista che tutti, anche i moderati, potrebbero accettare (immaginate un centrosinistra senza femminismi, mondialismi e gender) che è pericolosa e intacca il pensiero e l'agire di quelli che si appoggiano a questa dottrina ma poco capaci di vagliarne difetti e pregi (insomma, senza un pensiero autonomo). Ma non tutti i progressisti sono come l'elettore medio del PD. Un Fusaro sarà di base marxista, ma la rielabora secondo la realtà attuale e non rimanendo ancorato a teorie di oltre 150 anni fa.
--- Termina citazione ---
Al contrario. Il progressista (medio) è parecchio riflessivo ed esageratamente pensante.
Il problema è che quasi sempre dice di agire non per se (ci mancherebbe) ma in nome d'altri (a volte l'universo mondo).
Poveri, diseredati, neri, migranti, minoranze, omosessuali....
E quasi sempre non è ne povero, ne diseredato, nero, migrante, minoranza, omosessuale.....
A differenza del cristiano, cosciente dalla propria condizione di peccatore, il progressista vive il male fuori da lui (di solito è il suo oppositore politico).
Diventa feroce, intransigente. Il bene, e solo il bene lo rappresenta.
Quasi sempre assume un'utopia. Ma l'utopia per definizione contiene un alibi. Il più che probabile fallimento è direttamente proporzionale alla difficoltà (e bontà) della causa: "ci ho comunque provato". Bravo. Grazie!
Sentirsi progressista, è soprattutto un'inconscia consolazione rispetto all' "horror vacui" della miserevole e temporanea dimensione umana.
Come si può sopportare di passare un'intera vita senza aver la possibilità di partecipare (e constatare) del cambiamento di una seppur minima parte del mondo?
L'idea poi che su questa terra ci sia qualcosa che sia "degna" di essere conservata.....
A conservare, ci pensano i conservatori. I tradizionalisti. Gli ottusi.
Il problema in ogni caso non sono "i progressisti".
Sono gli arringatori, gli arruolatori, gli organizzatori, dei progressisti.
Fusaro potrebbe (e ripeto: potrebbe) essere uno di questi.
Studierò :disgust:
p.s. - tutto quello che scrivo è frutto della mia esperienza personale. Non sono sociologo, politologo, psicologo.....
Quindi potrebbe essere anche un'analisi sbagliata.
Duca:
--- Citazione da: claudio camporesi - Giugno 22, 2017, 12:47:53 pm ---
Sei proprio sicuro che il giovane Fusaro sia marxista?
Intendo marxista classico.
Molte sue esternazioni ( condivisibili in YouTube o altri siti internet) mi paiono piuttosto distanti dal marxismo classico.
Il personaggio puo' non piacere.
Ma sottoscrivo molte delle analisi che fa.
--- Termina citazione ---
Marxista sicuramente sì, diciamo non in senso tradizionale in quanto è stato scolaro di Preve.
Ma soprattutto Fusaro è un pensatore dialettico, seguace di quell'Hegel che è sicuramente uno dei più grandi pensatori anticapitalisti della storia.
ReYkY:
....il massimo ispiratore di Fusaro si chiama Giovanni Gentile.... solo che per accedere ai salotti buoni ha dovuto "cambiare alcune posizioni".
Basta una ricerchina su gugol... :D
claudio camporesi:
Beh , certo , con Giovanni Gentile , oggi , vai poco distante ' al massimo accedi alle cantine ( dove peraltro io mi trovo meglio che nei salotti buoni) .
E non di meno molti discorsi di Fusaro mi intrigano.
Qualche volta mi domando se si possa essere socialisti ( nel senso della preoccupazione per le condizioni materiali e spirituali dei " Socies" ) e conservatori.
D' altra parte la parola progressista , per cio' che sottende , mi fa orrore ; considero i nostri progressisti come dei regressisti, anche se mi rendo conto che questo mio neologismo non corrisponde a verità' storica ( il regredire a situazioni pregresse sarebbe per me positivo , ma tutti sappiamo che e' impossibile, e per alcuni versi forse non auspicabile)
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