Autore Topic: Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale  (Letto 18985 volte)

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Offline TheDarkSider

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Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« il: Settembre 16, 2015, 22:57:55 pm »
Come da oggetto, si tratta di una tesi gia' mostrata e dimostrata millemila volte su questo forum, e gia' confermata piu' e piu' volte pure da fonti insospettabili, come Jovanotti che dice:
le femministe vengono invitate agli incontri riservati dei potenti del pianeta

Pero' e' confortante e, se mi e' concesso, persino gratificante che una delle nostre tesi classiche viene ripresa e pubblicata su un importante quotidiano nazionale:




http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/16/femen-contro-lislam-lidiozia-trionfa/2038556/

Le Femen hanno fatto irruzione a una manifestazione islamica. Due attiviste di 25 e 31 anni si sono introdotte al salone della donna musulmana e lì hanno fatto la loro patetica manifestazione. A seno nudo, in nome di quella che per loro è l’emancipazione. La stupidità non ha confini. Pensano di essere per l’emancipazione, e invece sono solo – poverette – utili idioti al servizio di Monsieur le Capital; il cui obiettivo, tra gli altri, è di svestire i corpi e di promuovere l’ideologia del godimento individuale senza limiti.

L’emancipazione non è più pensata come lotta per l’eguale libertà, per i diritti sociali e per il lavoro: è pensata come godimento disinibito e postmoderno di individui senza identità e senza cultura, infinitamente manipolabili dalle logiche dell’edonismo promosso dal mercato.

Si tratta di proteste puramente organiche al capitale
: per un verso, si pongono come strumenti di “distrazione di massa”, illudendo le masse manipolate che il massimo di emancipazione possibile nel tempo del precariato generalizzato e della disoccupazione giovanile al 40 % sia il godimento individualistico con i seni al vento; per un altro verso, la loro protesta è la protesta stessa che il capitale – dal ’68 ad oggi, in forme sempre più grossolane – sta conducendo contro i retaggi della cultura borghese. Come ho cercato di chiarire nel mio libro “Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo”, il “capitalismo assoluto”, basato sull’estensione illimitata della forma merce a ogni ambito del reale e del simbolico, è, nel suo sviluppo, incompatibile con la cultura borghese, con l’idea borghese dell’“eticità” (Hegel), con la visione borghese della religione e dello Stato, della misura e del limite.

Dopo averla incorporata per duecento anni circa, deve ucciderla. È ciò che sta accadendo – lo ripeto – dal Sessantotto ad oggi: le Femen – che lo sappiano oppure no – sono al servizio di questa dinamica ultracapitalistica.

Il capitale deve, per ciò stesso, condurre una violenta lotta contro la borghesia, contro il suo mondo valoriale (scuola ridotta ad azienda, famiglia distrutta e sostituita da atomi di godimento individuale, distruzione degli Stati nazionali, dei diritti sociali, del lavoro, ecc.): e questo di modo che ovunque domini la mercificazione illimitata, senza barriere per il principio della crescita infinita, del godimento – e dunque del consumo – illimitato, senza inizio né fine. Nel mondo del “capitalismo assoluto” tutto va bene, tutto è possibile, ma a due condizioni: a) che ve ne sia sempre di più; b) che si disponga dell’equivalente monetario corrispondente per poterselo permettere.

In questa cornice teorica, si capisce in che senso le rivolte delle Femen rientrino pienamente nel novero delle rivolte del capitale contro i residui della civiltà borghese: il capitale vuole distruggere ogni etica e ogni religione (sia cristiana sia islamica), perché esse sono un limite al dilagare del nichilismo della forma merce. L’“astuzia della ragione” capitalistica sta nel destare l’illusione che si tratti di proteste emancipatorie e magari anche anticapitalistiche, inducendo gli schiavi ad amare gli oppressori e le loro stesse catene. Chi pensa che le Femen lottino per l’emancipazione o è in cattiva fede, o semplicemente non ha capito nulla.
« Ultima modifica: Settembre 17, 2015, 00:51:52 am da Vicus »
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Alberto1986

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #1 il: Settembre 16, 2015, 23:56:46 pm »
Dovevano attaccare L'Islam per far uscire un briciolo di buon senso in chi scrive su quei giornali carta igienica.  :doh:

Offline Vicus

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #2 il: Settembre 17, 2015, 00:54:00 am »
Magnifico, attendiamo articoli dello stesso tenore quando faranno irruzioni altrove.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #3 il: Settembre 17, 2015, 11:52:13 am »
Magnifico, attendiamo articoli dello stesso tenore quando faranno irruzioni altrove.

Io, caro Vicus, non mi aspetto invece nulla :doh: .
L'Islam in occidente è ancora minoranza. per quanto forte; un giornale politicamente corretto quindi deve tenere il piede in due staffe e dare una strigliatina anche al femministume, se questo cozza contro un'altra minoranza non meno pericolosa.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #4 il: Settembre 17, 2015, 12:24:30 pm »
Era una battuta: la narrativa sull'Islam e i 'migranti' prevale su quella femminista.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Offline ReYkY

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #6 il: Settembre 17, 2015, 13:17:23 pm »
Come Massimo Fini, Fusaro altro Uomo libero.

Ragazzi ottimi interventi, bravi.

Offline Duca

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #7 il: Settembre 26, 2015, 00:22:39 am »
Fusaro pur non essendo assolutamente un genio ha il pregio di non temere di essere politcamente scorretto nei suoi ragionamenti, a differenza della maggioranza dei cinedi di oggi che sono passivamente proni alla dittatura femminista.

Offline Warlordmaniac

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #8 il: Marzo 22, 2016, 11:35:26 am »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/19/ecco-perche-presto-la-festa-del-papa-sara-abolita/2561572/?utm_source=outbrain&utm_medium=widget&utm_campaign=obinsource

Non v’è da dubitarne, presto o tardi anche la festa del papà verrà rimossa per legge. Nel quadro del pensiero unico imperante, dire papà significa essere per ciò stesso “omofobi”: ergo, bisognerà abbattere la festa del papà. Niente padri e madri, solo “genitore 1” e “genitore 2”: Orwell e Huxley erano dilettanti, in confronto!
La nostra è la società dell'”evaporazione del padre”, come diceva Lacan: il padre è simbolo dell’unione di Legge e Desiderio, è colui che pone limiti al desiderare illimitato. In assenza del padre, si spezza l’equilibrio tra Legge e Desiderio e sopravvive unicamente il secondo, nella forma estrema e illimitata del godimento individualizzato e senza interdizioni.

Il capitalismo assoluto è, per sua essenza, edipico: è in lotta contro la figura del padre come simbolo etico della legge e della misura. Il capitalismo assoluto è desiderio illimitato, godimento autistico, privo di legge e di misura. La nostra, in effetti, è la società dell’illimitatezza scatenata, ove tutto è possibile purché si abbia l’equivalente monetario. Tutto è possibile, purché ve ne sia sempre di più: così recita il discorso iperedonistico del capitalista anarchico.
Per questo, la nostra è la società del padre evaporato: niente padri, niente patrie, niente limiti per l’economicizzazione integrale della vita e della società, del reale e del simbolico, della mente e del cuore. Sradicamento dei popoli e degli individui, godimento illimitato per individui cinici e sradicati, senza coscienza e senza identità. Per questa via, si compie quell’“assenza di patria” (Heimatlosigkeit) dell’uomo moderno, diagnosticata con lungimiranza da Heidegger nella Lettera sull’umanismo in riferimento alla storia dell’essere come suo oblio e solo oggi divenuta realtà in senso pieno: “l’assenza di patria diventa un destino universale” (die Heimatlosigkeit wird ein Weltschicksal) in ragione del fatto che il ritmo stesso della mondializzazione impone lo sradicamento e la deterritorializzazione come condizioni fondamentali della precarizzazione e della flessibilizzazione coessenziali al nuovo assetto assoluto dell’economia.

L’epoca dell’evaporazione del padre come simbolo della Legge e della misura coincide, dunque, anche con il tempo dell’eclisse della patria gramscianamente intesa come luogo del radicamento nazionale-popolare, storico e culturale di un popolo, ossia come provenienza originaria della sua vicenda e come nesso vivente con la terra e con l’ethos.

Il movimento con cui l’integralismo economico dissolve il limite sul piano simbolico è lo stesso con cui annichilisce la dimensione storica, tradizionale e culturale dei popoli: li disgrega nella forma degli atomi nomadi e migranti, infinitamente mobili, perché privi di radici. La logica della mobilitazione e dello sradicamento fa sì che gli io senza radici non possano avere una casa e una famiglia, una patria e una comunità solidale. E, naturalmente, un padre.

Offline ReYkY

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #9 il: Giugno 21, 2017, 22:39:08 pm »
Suggerisco di seguire questo filosofo che, da tempi non sospetti, è solito scagliarsi contro il femminismo.

Ho visto che ha creato un quotidiano/movimento chiamato "Interesse Nazionale" (http://www.interessenazionale.net/), a cui ho già aderito, tanto.... di meglio non c'è... (male che va mi cancello come ho fatto dal sito di Grillo). :lol:


Dai post che scrive su FB pare antifemminista, contro il "gender", contro l'immigrazione selvaggia e le diseguaglianze sociali, contro l'euro e la moneta a debito ecc.




Stiamo a vedere.

Online Massimo

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #10 il: Giugno 22, 2017, 02:01:52 am »
E' uno dei pochi che ha capito cosa c'è dietro all'Euro, all'Eurozona e alla globalizzazione: un progetto di riduzione della sovranità dei popoli e degli stati a vantaggio di un'elite finanziaria intenzionata a distruggere il potere d'acquisto delle masse dei cittadini e dei lavoratori e di
accumulare enormi profitti sfruttando il lavoro precarizzato, senza tutele e senza diritti. Per questo intende imporre i valori del mondialismo
del pareggio di bilancio per gli stati che devono spendere poco o per nulla per i propri cittadini che devono rimanere senza diritti e senza tutele di fronte al capitale e alle sue logiche. Devono perdere e accettare di perdere i diritti sociali, le tutele sindacali, le sicurezze relative
in cambio dei cosiddetti "diritti civili" e delle "prospettive di arricchimento" offerte dalla Borsa e dal mercato mondiale. Per disgregare tutte
le realtà sociali dove non predominano e non vigono i rapporti mercatistici come la famiglia, queste elite e le forze che le sostengono si
avvalgono anche del femminismo, in quanto elemento contestatore e disgregatore del "patriarcato" cioè delle realtà che non si piegano
alla logica del mercato e delle Chiese tradizionali che non idolatrano il Dio Quattrino perchè ne hanno un altro, trascendente e ultraterreno
Questo Fusaro non solo lo ha capito ma lo spiega anche molto bene, con logica e con rigore. Un intellettuale coraggioso. Da ascoltare.

Offline Vicus

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #11 il: Giugno 22, 2017, 02:10:19 am »
E' uno dei pochi che ha capito cosa c'è dietro all'Euro, all'Eurozona e alla globalizzazione: un progetto di riduzione della sovranità dei popoli e degli stati a vantaggio di un'elite finanziaria intenzionata a distruggere il potere d'acquisto delle masse dei cittadini e dei lavoratori e di
accumulare enormi profitti sfruttando il lavoro precarizzato, senza tutele e senza diritti. Per questo intende imporre i valori del mondialismo
del pareggio di bilancio per gli stati che devono spendere poco o per nulla per i propri cittadini che devono rimanere senza diritti e senza tutele di fronte al capitale e alle sue logiche. Devono perdere e accettare di perdere i diritti sociali, le tutele sindacali, le sicurezze relative
in cambio dei cosiddetti "diritti civili"
e delle "prospettive di arricchimento" offerte dalla Borsa e dal mercato mondiale. Per disgregare tutte
le realtà sociali dove non predominano e non vigono i rapporti mercatistici come la famiglia
, queste elite e le forze che le sostengono si
avvalgono anche del femminismo, in quanto elemento contestatore e disgregatore del "patriarcato" cioè delle realtà che non si piegano
alla logica del mercato e delle Chiese tradizionali che non idolatrano il Dio Quattrino perchè ne hanno un altro, trascendente e ultraterreno
Questo Fusaro non solo lo ha capito ma lo spiega anche molto bene, con logica e con rigore. Un intellettuale coraggioso. Da ascoltare.
:clapping:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline bluerosso

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #12 il: Giugno 22, 2017, 12:07:59 pm »
L'euro e l'eurozona, come anche la creazione dell'unione europea degli anni '90, non nascono "motu proprio".
Sono la risposta (a mio parere malriuscita per la fretta) dell'Europa geopolitica al processo di globalizzazione innescato da terzi (soprattutto USA).
Immaginare un'Europa fuori dalla globalizzazione è pura follia.
Già ora essendoci dentro, siamo il vaso di coccio tra i vasi di ferro. Figuriamoci fuori.
La domanda corretta a mio modesto parere è se può esistere una "globalizzazione buona", gestita politicamente e raggiungibile senza i difetti che questa sta evidenziando.
Attualmente i dubbi sono superiori alle certezze. Ma gli scenari sono per natura mutevoli.
Fuori unilateralmente (uscita dai trattati tanto per intenderci) la prospettiva è la ripresa delle tensioni internazionali e la guerra come scenario di sbocco.
Ricordo a chi se lo fosse nel frattempo scordato, che il dott. Fusaro appartiene ad una corrente culturale mai estinta che risponde al nome di marxismo, che teorizzava essa stessa una sorta di globalizzazione, chiamata internazionalismo. Dei comunismi naturalmente.
Ne vogliamo riparlare?

Online Massimo

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #13 il: Giugno 22, 2017, 12:33:59 pm »
L'euro e l'eurozona, come anche la creazione dell'unione europea degli anni '90, non nascono "motu proprio".
Sono la risposta (a mio parere malriuscita per la fretta) dell'Europa geopolitica al processo di globalizzazione innescato da terzi (soprattutto USA).
Immaginare un'Europa fuori dalla globalizzazione è pura follia.
Già ora essendoci dentro, siamo il vaso di coccio tra i vasi di ferro. Figuriamoci fuori.
La domanda corretta a mio modesto parere è se può esistere una "globalizzazione buona", gestita politicamente e raggiungibile senza i difetti che questa sta evidenziando.
Attualmente i dubbi sono superiori alle certezze. Ma gli scenari sono per natura mutevoli.
Fuori unilateralmente (uscita dai trattati tanto per intenderci) la prospettiva è la ripresa delle tensioni internazionali e la guerra come scenario di sbocco.
Ricordo a chi se lo fosse nel frattempo scordato, che il dott. Fusaro appartiene ad una corrente culturale mai estinta che risponde al nome di marxismo, che teorizzava essa stessa una sorta di globalizzazione, chiamata internazionalismo. Dei comunismi naturalmente.
Ne vogliamo riparlare?

Certo. Ma per me basta una battuta, coniata da una antifascista, un certo Rossi che disse: "Se un fascista dice che piove e piove allora
ha ragione il fascista". Lo stesso concetto va applicato alla globalizzazione: se un marxista come Fusaro dice che la globalizzazione
distrugge diritti, tutele e abbassa stipendi e salari a tutto vantaggio di una elite finanziaria che accumula per contro enormi profitti e ciò
è proprio quello che ora sta avvenendo, ha ragione il marxista. Ha ragione in pieno Diego Fusaro. E te lo dice uno che non è di sinistra.

Offline claudio camporesi

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Re:Diego Fusaro: il femminismo fa gli interessi del grande capitale
« Risposta #14 il: Giugno 22, 2017, 12:47:53 pm »
Condividola interpretazione di bluerosso sulla fisiologia della creazione di questa unione uropea come raffazzonata risposta ad una globalizzazione, peraltro non solo americana, ma figlia anche del crollo di alcuni muri .

Bluerosso , ti chiedo pero' :
Sei proprio sicuro che il giovane Fusaro sia marxista?
Intendo marxista classico.

Molte sue esternazioni ( condivisibili in YouTube o altri siti internet) mi paiono piuttosto distanti dal marxismo classico.

Il personaggio puo' non piacere.
Ma sottoscrivo molte delle analisi che fa.

Mi permetto di non bannarl tout court sulla base di una etichetta ideologica, peraltro , nella sua formulazione originale , liquidata dai fatti della Storia.