Questo però lo dicono le femministe e chi si schiera a priori contro la pornografia. E' la stessa storia che vuole che i videogiochi violenti provochino comportamenti violenti in persone sane e adulte. In realtà è dimostrato che è l'esatto opposto, almeno se parliamo di persone che non hanno già problemi pregressi di comportamenti violenti e psicotici indipendentemente dall'utilizzo di videogiochi e pornografia.
Mi hai fatto tornare alla mente un racconto di fantascienza che lessi molti anni fa.
Trattava di un ipotetico futuro nel quale erano stati sviluppati dei robot con sembianze umane talmente ben fatti da renderli praticamente indistinguibili dai veri esseri umani; qualche affarista con pochi scrupoli fiutò il business e iniziò ad offrire un servizio di questo tipo: al cliente veniva fornito un robot con le fattezze del suo peggior nemico (tutti ne hanno) da uccidere liberamente: niente vero omicidio, niente conseguenze, solo un gesto simbolico compiuto in una specie di videogioco molto realistico. Se c'era la "mens rea", non c'era "l'actus reus".
Qualcuno però cominciò ad obiettare che fosse necessaria una legge che riconoscesse ai robot diritti analoghi a quelli umani, sicchè il lucroso business divenne illegale, anche se continuò a prosperare sottobanco più che mai, arricchendo un nuovo racket. A sentir parlare di "roboetica" direi che ci siamo quasi arrivati!
La fantascienza sta diventando rapidamente realtà e non mi stupirei se, con il progredire delle varie interfacce neurali, si arrivasse in un futuro non troppo lontano, a costruire dei caschi da mettersi in testa e con i quali ottenere un rapporto sessuale in perfetto stile Vulcaniano (Star Trek insegna...)