I tuoi punti mi sembrano contraddittori e la tua tesi di trasformarci in femministi per essere più pragmatici non mi convince.
6) LE DIPENDENZE droga, alcol, gioco d’azzardo, fumo, sesso patologico rappresentano un problema per uomini e donne. se il proibizionismo pare un strada sbagliata, allora bisogna comunque pensare a centri di assistenza per il recupero, a rinsaldare una società (famiglia, comunità) nelle cui lacune si annida la dipendenza e a forti campagne per disincentivare i fenomi
1) innanzitutto il LAVORO. Inutile negarlo: nella nostra società un uomo viene considerato e considera se stesso, per gran parte, in base al suo lavoro. Questo è un vincolo da abbattere ma certamente non possiamo far finta che non esista attualmente e che non vada considerare. Bisogna sostenere quelle scelte politiche che portino lavoro. Innnanzitutto agli uomini, che da questo obbligo sono gravati dalla società, ma anche alle donne poiché una donna che lavora è una donna più soddisfatta (e più soddisfatta è una donna meno rompe i coglioni). Bisogna considerare inoltre che oltre l’aggravio culturale vi è una spinta di ogni individuo ad essere indipendente e a “campare con le proprie forze”. Spinta forte soprattutto negli uomini (culturale? biologica? boh… intanto c’è)
Non hai messo il lavoro tra le varie dipendenze eppure tu stesso ammetti che è la dipendenza peggiore. Io farei dei centri di recupero per i lavoratori. Le altre dipendenze sono più stili di vita che vere e proprie dipendenze. Le dipendenze poi spesso hanno altre cause. Per esempio molti uomini voglio lavorare perché non ce la fanno a stare a casa con la moglie o i figli e lo stesso per le donne.
Inoltre la lotta per il lavoro cozza con la lotta per l'istruzione e con il successivo punto dell'abbandono scolastico, uno se lavora tutto il giorno come fa ad informarsi veramente su cosa avviene nel mondo? Al massimo ascolta distrattamente il telegiornale la sera. Uno non ha tempo per la cultura o per il bello.
7) CURA DELLA PROPRIA SALUTE. gli uomini si curano meno delle donne. bisogna incentivare lo screening da parte pubblica e le campagne per mantenersi in forma.
Non mi convince. La principale causa di malattie non è che non ci curiamo ma è la sanità, il cui unico scopo è il profitto e, facendo soldi da una popolazione malata la sanità è la principale lobby il cui scopo è farci ammalare. Con sanità intendo multinazionali dei farmaci e della ricerca medica. Quindi io ridurrei il loro potere invece di far cadere anche gli uomini sotto il loro giogo.
Anzi io direi che quando arrivano le femministe (cioè le multinazionali) a dire "donne non cucinate, mangiate il cibo già preparato dalle multinazionali" il nostro scopo è dire che quel cibo fa male.
Quando arrivano le femministe (cioé le multinazionali) a dire "donne fate figli il più tardi possibile" è nostro scopo dire che è meglio farli prima, così non bisogna pagare una marea di soldi per le cure per la fertilità.
Quando arrivano le femministe a dire "donne non date amore ai bambini dategli psicofarmaci" il nostro scopo è dire che gli psicofarmaci fanno male (non sempre, ma in generale andiamo verso l'abuso che verso l'uso costruttivo)
Curarsi e mantenersi in forma sono due cose una all'opposto dell'altra. Non so perché le usi come sinonimi.
Di certo la cura fisica ed alimentare dell'uomo era affidata alla donna, ora le donne non sono più in grado perché manovrate, sono d'accordo sul fatto che non possiamo più affidarci a loro ma che dobbiamo saper badare a noi stessi. Però l'unica cosa peggiore che affidarsi alle donne è affidarsi alla sanità delle multinazionali.
2) DISPERSIONE SCOLASTICA. riguarda il sud come alcune regioni del nord. per questo, come per l’annosa questione del sovraffollamento carcerario, dovrebbe venirci in soccorso la tanto vituperata Unione Europea che ha posto il 2020 come termine temporale ultimo per avere un dispersione scolastica massima del 10%.
Questo è un tema delicato. Perché va combattuta la dispersione scolastica? Se non si dice il motivo è una lotta fine a se stessa
Perché se non vanno a scuola vanno in strada e si uniscono alla criminalità? Ma la criminalità è l'unico mezzo per avere una vita in certe zone, non la scuola, quindi non ha senso diminuire la dispersione scolastica in questo caso, anzi va incoraggiata.
Semmai va combattuta la criminalità e vanno trovati altri sistemi di sopravvivenza.
Va combattuta perché altrimenti le donne che non studiano fino a tardi fanno figli e non vogliamo? In questo caso va ripensato il sistema economico, un sistema economico basato sulla sostituzione demografica non è un gran che. Io temo che sia questo il motivo, qualcuno in Europa avrà visto qualche tabella di natalità, si sarà accorto che le donne del sud fanno troppi figli ed avrà sentenziato "diminuite l'abbandono scolastico e la disoccupazione giovanile e femminile al sud".
Va combattuta perché la cultura è l'unica salvezza e l'unico modo per migliorarsi? Benissimo, ma bisogna allora agire in altri modi che prelevare i ragazzi a forza e tenerli coattamente in aula. In questo modo odieranno la cultura.
3) DIVORZI pur essendo stati introdotti miglioramenti nella legislazione del divorzio e dell’assegnazione dei figli, rimane ancora da modificare in senso più “individualistico e meno di genere” il diritto e soprattutto la giurisprudenza. Colpendo alcune pratiche. Se i “padri separati” godono di welfare regionali nelle maggiori regioni del Nord e a Roma, sono lasciati allo sbando nel resto delle regioni. Senza parlare dell’utopia di avere un provvedimento dal governo nazionale che sancirebbe il riconoscimento della questione.
Come si potrà intuire facilmente gran parte di queste problematiche sono collegate alla “questione meridionale”. Intervenire sul meridione d’Italia (disoccupazione, storture socio-politiche) porterebbe ad una situazione di miglioramento generale per gli uomini.
Diverso è il caso di una quarta problematica: i SENZATETTO. essi sono presenti soprattutto nel centro nord. Anche qui si potrebbe pensare ad una legge nazionale con la creazione di un reddito minimo garantito. Misura che forse però non tutti rispetterebbero. Di certo il rafforzamento dell’assistenza a livello locale sarebbe auspicabile.
Ma che intendi con questo punto? Vuoi tenere unite le famiglie in modo che possano far crescere meglio i figli e perché la famiglia è la base della società? O non vuoi che i padri separati diventino senza tetto? Perché basterebbe togliere l'assegno di mantenimento alla moglie in questo caso.
Se vuoi mantenere la famiglia unita allora perché fare leggi per cui le donne vengono pagate se chiedono il divorzio? Bisognerebbe togliere gli incentivi economici al divorzio semmai. Dovrebbe pagare chi lo chiede, non chi non lo subisce.
Non ci vuole molto a fare una legislazione decente, basta eliminare il fatto che un uomo deve mantenere una donna con la scusa di mantenere il bambino. Se davvero c'è una famiglia che non può mantenere i propri figli se ne deve fare carico lo stato. Non è che un uomo deve essere ridotto al lastrico ed a quel punto lo stato si deve fare carico dell'uomo, c'è un errore alla base di questo ragionamento.
5) i MORTI SUL LAVORO che pur in calo da anni, presentano nel 2015 un aumento di incidenti e malattie professionali. non vorremmo che fosse la diminuzione degli ultimi anni non fosse legata ad un miglioramento delle condizioni lavorative ma solo ad un aumento della disoccupazione come insinuava una famosa vignetta circolantesul web.
Questa è abbastanza ovvia. Solo che per come è strutturata la società sarebbe una legge temo dannosa. Ogni diritto del lavoratore in questo tipo di economia si traduce in licenziamento perché qualcuno da un'altra parte del mondo fa lo stesso lavoro senza quel diritto. Quindi va ripensata l'economia o vanno messi dazi calcolati in base alla differenza di diritti e di norme ambientali e va eliminata l'immigrazione di gente disposta a lavorare senza diritti prima di parlare di diritti. Altrimenti è un discorso insensato.
8) LOTTA AL BULLISMO. la lotta agli atteggiamenti violenti, al mito del tamarro prevaricatore (così diffuso in molte aree del meridione ad esempio) deve essere senza quartiere. il mito della violenza contrapposto all’ideale dell’uomo saldo nei propri valori, il mito del femmineo pavone contrapposto all’ideale dell’uomo di poche parole e di molti fatti, il mito del fuoco di paglia all’ideale della costanza
Anche questa non mi convince. In genere per violenza si intende qualsiasi contrapposizione al potere, non si intende prevaricazione del potere sugli altri. Visto che cosa è violenza e cosa no lo decide il potere, visto che controlla i media, la cultura e che il potere, come qui spesso fate notare, ha il POTERE MORALE, cioé decide cosa è bene e cosa è male.
Siamo già stasi resi fin troppo docili, il testosterone dagli anni 50 ad oggi si è dimezzato, gli americani stanno venendo disarmati, abbiamo dato il monopolio della violenza agli stati, solo che ora gli stati non sono più democratici (ammesso che la democrazia abbia mai funzionato sul serio) ma sono controllati da tutt'altro tipo di forze.
Una sana dose di ribellione è salutare. Noi abbiamo una popolazione castrata chimicamente e senza giovani. Fare lotta alla violenza in questo contesto mi pare fuori luogo.
Generalmente la lotta al bullismo viene fatta per censurare internet, nel senso "ah tu mi contraddici? sei un bullo e devi essere arrestato" in stile Boldrini. Ogni tanto mettono nei tg le foto di qualche ragazza che si suicida perché i bulli le hanno detto cose cattive e successivamente provano a fare o fanno una leggina contro il bullismo, cioé contro chiunque osi dire qualcosa contro l'attuale sistema.