E tuttavia, anche il "superuomo" strumentalizza la morale oppure si costruisce una "morale ad hoc" confacente ai suoi fini o alla sua natura in quanto pensa: "Tutto ciò che è dannoso a ME è dannoso IN SE STESSO. E tutto ciò che è vantaggioso a ME è buono e vantaggioso IN SE STESSO".
E così abbiamo due opposte strumentalizzazioni della morale.Lo ha insegnato Nietzsche
E' vero, però stai attento Max, c'è una sfumatura. (ma che è importante)
E' pur vero che ogni morale è sempre funzionale a qualcuno e che nicce pone al centro il qualcuno (per cui la morale, come giustamente dici tu, è sempre "medium" e mai il fine in sé), ma questo qualcuno è, appunto, "un tipo umano" (o "oltreumano", visto la scarsa considerazione che nicce aveva dei tipi umani esistenti), non è un'"istituzione" (che "cura i miei interessi", seee, domani), è l'uomo stesso, senza intermediari!
Poi, c'è dell'altro, di cui ora non ho voglia di parlare, e che l'argomento del mio nuovo blog.
Cmq, se leggi i due passi de "L’oltreuomo si trova al di là del bene e del male" sul mio blog, vedi che in quei passaggi (come in altri passi) , non c'è un' Istituzione, "tra", "in", "su", "per", come tramite tra l'uomo e la morale (sia questa vecchia, corrente o a venire).
Non ci deve essere, né, sopra né in mezzo.
Al massimo, se ci dove proprio essere un istituzione, dovrebbe stare in basso (cioè il contrario di come è ora), assoggettarsi alla morale che è a sua volta soggetta all'uomo.
E non i due, soggetti all'Istituzione, che alla fine guarda solo ai propri interessi per i quali, tutto è sacrificabile.
(e nicce ci mette in guardia, dicendo che, "nessun mezzo è troppo velenoso, segreto, sotterraneo, meschino ..per non essere usato")
Questa è la follia.