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Manifesto per un nuovo antisessismo non femminista

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Animus:

--- Citazione da: Onestà intellettuale - Ottobre 02, 2015, 09:57:08 am ---Mi spieghi / mi spiegate questa avversione nei confronti del termine "genere"?

Voglio dire: a me sembra ragionevole ammettere che la società, qualsiasi società, abbia il potere di innestare un dato culturale sul mero dato biologico e genetico dell'individuo. È questa possibilità che contestate? O è il semplice uso del termine, che non piace in quanto utilizzato anche dal gregge femminista / politically correct?

Perché nel secondo caso possiamo anche sostituire "genere" con "vattelapesca" o con la parola che preferite.

--- Termina citazione ---

Vedi OI, il problema è che bisogna capire il senso delle cose, perché ci sono, perché sono state introdotte, a cosa servono, a chi servono, se sono un "grimaldello", etc. etc etc

Se invece ci fermiamo ad una definizione da dizionario, dimostriamo di avere un'intelligenza da settimana enigmistica, "meccanica", buona sì per risolvere i cruciverba, ma del tutto insufficiente  per capire il mondo: troppo poco.... :hmm:

Chissà se  l'uomo che cercava Diogene con la sua lanterna, accesa anche di giorno, e che non riusciva a trovare,  era l'uomo ( "intellettualmente") onesto. :D

Onestà intellettuale:
Provo a riassumere (madonna, anche tra uomini è difficilissimo parlare in maniera chiara e diretta: in questo post vedo allusioni su allusioni, frasi indirette su frasi indirette, domande retoriche come se piovesse. Bah):

Il dato biologico / cromosomico X o Y influenza anche cervello, mente e carattere. E fin qui siamo tutti d'accordo. Io ritengo che mente e carattere (e probabilmente anche lo stesso cervello, organo plastico per eccellenza) siano influenzati anche dal contesto sociale, dall'esperienza, dall'esistenza particolare di ogni individuo. Qualcuno la pensa diversamente?

Ho sempre utilizzato il termine "genere" per indicare la risultante delle componenti genetiche e di quelle culturali. Questo è il senso corrente della parola. Ho consapevolezza che, come tanti altri termini, questo è utilizzato in senso ideologico da femministi e servi del politicamente corretto? Sì. Dovrei per questo smettere di utilizzare correttamente questa parola? Non vedo il perché. L'argomento "perché così avalli anche il suo utilizzo strumentale" è chiaramente una puttanata sesquipedale.

Detto questo: trovate altri difetti nel documento?

Animus:
 

--- Citazione da: Animus - Ottobre 02, 2015, 13:57:22 pm ---un'intelligenza da settimana enigmistica

--- Termina citazione ---

E bisogna aggiungere che i ns "Maestri" hanno fatto tanto per instupidire questo gregge, che ora non è più in grado di distinguere l'erba velenosa da quella benefica.

A forza di uguagliare il diverso, anche la capacità di distinguere/discriminare, va a farsi fottere...

"Meglio che ci rimproverino i grammatici piuttosto che ... (non ci capiscano gli ignoranti)" e vai con le forbici, a "mutilare" la lingua (e come ben sanno i linguisti, l'intelletto).

E mentre i greci (come tutte le culture antiche) ritenevano il pensiero "di sintesi" superiore a quello analitico, i "nostri" hanno invertito l'ordine:

«La sintesi […] dimostra […] chiaramente tutto quello che è contenuto nelle su conclusioni […];
  Per conto mio, ho seguito solamente la via analitica […] perché essa mi sembra […] la più acconcia per insegnare»."

E così, ,avendo seppellito (anche) il "pensiero di sintesi", (quasi) nessuno è più in grado di vedere il "disegno d'insieme", il "Senso" che è collegato a quel dettaglio,  che viene "prima" del dettaglio (perchè nella sintesi l'ordine di importanza è, prima il grande [ciò che contiene], poi il piccolo [ciò che è contenuto]), non dopo, e a cui il dett. è funzionale. :cry:

Ora Cosmos, hai visto come hanno ridotto questi "poveretti"?

Hai qualcosa da dire a discolpa dei "tuoi" (per i danni, irreparabili da essi prodotti), ed in tua difesa, in quanto seguace di questi insegnamenti "maligni"?
 :cool:

Alberto1986:

--- Citazione da: Onestà intellettuale - Ottobre 02, 2015, 09:57:08 am ---....
Mi spieghi / mi spiegate questa avversione nei confronti del termine "genere"?
...

--- Termina citazione ---

In teoria non dovrebbe esserci nulla di strano ad usare la parola "generi", ma dato che viene utilizzata dalle femministe per far credere che il sesso sia un qualcosa di liquido frutto di puri condizionamenti sociali (con tutte le conseguenze che questa malata ideologia comporta), sarebbe più corretto usare la normale terminologia quando si cerca di fare della controinformazione antifemminista. Non ha senso voler combattere il femminismo e la disinformazione mediatica e, nel contempo, utilizzare asterischi, termini e vocaboli femministi e frasi strane (parlo in linea generale e non specificamente del tuo manifesto).

Ryu:
Per me è un buon manifesto.

Anziché discuterne uno bisognerebbe farne altri 999, è così che v la politica odierna.

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