Dialoghi > Pars Construens
Manifesto per un nuovo antisessismo non femminista
Animus:
Il manifesto antisessista di chiunque si professi "intellettualmente onesto" dovrebbe avere come primo punto - sottinteso certo, ma deve averlo - la consapevolezza di quale sia, questa "differenza sessuale", perché se non ce l'ha, come mi sembra leggendo, che non "ce" l'abbia, allora è l'ennesima manifest(a) fuffa che si accatasta per sovrapporre l'altra fuffa: via la tua che ci metto la mia!
ilmarmocchio:
Io conosco i sessi : maschile e femminile.
I generi cosa sarebbero ? :hmm:
Alberto1986:
Il problema principale di questo manifesto è che, nonostante sia sostanzialmente in buona fede, è intriso di linguaggio ed ideologia femminista ("donne e uomini", "generi", messaggio femminista che i due sessi sarebbero uguali ed intercambiabili e che non esisterebbero differenze biologiche, messaggio fasullo che nel lavoro le donne farebbero le stesse cose degli uomini).
Perlopiù, la formulazione del manifesto mi da l'impressione che sia rivolto prioritariamente al pubblico femminile.
ilmarmocchio:
--- Citazione da: -Alberto86- - Settembre 29, 2015, 15:27:13 pm ---Il problema principale di questo manifesto è che, nonostante sia sostanzialmente in buona fede, è intriso di linguaggio ed ideologia femminista ("donne e uomini", "generi", messaggio femminista che i due sessi sarebbero uguali ed intercambiabili e che non esisterebbero differenze biologiche, messaggio fasullo che nel lavoro le donne farebbero le stesse cose degli uomini).
Perlopiù, la formulazione del manifesto mi da l'impressione che sia rivolto prioritariamente al pubblico femminile.
--- Termina citazione ---
dobbiamo dare la massima importanza al linguaggio.
L' uso dei termini è fondamentale.
Per es , io ho notato che il fastidio dei femministi è fortissimo quando parlo di ipotesi gender.
Ed è importante, perchè non è una teoria, non avendo dati certi ( neanche uno ) a supporto.
Quindi, riconoscere il genere è commetere un errore, che poi non si cancella più.
Come il femminicidio : il femminicidio NON esiste e non va MAI usato, perchè l'abitudine, pur errata, si consolida.
Il genere NON esiste : esiste il SESSO.
Ecco perchè questi manifesti, pur nella buona intenzione , sbagliano.
Non è questione di etimologia, ma di sostanza.
La Thatcher insegna
Onestà intellettuale:
Bando alle manfrine: uno dei redattori di questo manifesto sono io (pertanto, Alberto86, togli pure l'avverbio "sostanzialmente").
Provo a rispondere alle varie domande e questioni emerse nella discussione.
Qual è lo scopo del manifesto?
L'idea è sorta dalla noia di vedere utilizzate sempre le stesse fallacie retoriche ogniqualvolta ci si permette di denunciare una discriminazione antimaschile. Sempre le medesime, scontate, inflazionatissime fallacie. Il documento vuole essere anche un compedio di risposte pronte per difendersi dalle varie accuse-standard:
Quella benaltrista: "Sì ok, anche gli uomini possono essere vittime di discriminazione, ma le donne molto di più!!!11!11". (Se anche fosse vero, e ho molti dubbi a riguardo, questo che diamine significa di fronte al fatto che, per esempio, a un padre è stato tolto il diritto di vedere i suoi figli?).
Quella borghesuccia / antiproletaria: "Ma come? Ogni due giorni c'è un femminicidio (!!!) e tu perdi tempo a denunciare che qualche rara volta un uomo muore in cantiere?" (Madonna che odio).
Quella di coloro (e qui sono giocoforza tutte donne) che provano ad intestarsi il martirio altrui: "Però sul rogo come streghe ci finivamo noi!!!!111!!" (Scusa, tesoro, quante volte sei stata bruciata come strega, tu?).
Oppure la meravigliosa: "Voi (voi chi?) non rischiate di essere uccisi se volete mollare la vostra fidanzata!!!111" (e qui mi sale il nazismo).
Quella sottile e vigliacca di coloro che "che palle questi militanti contro il sessismo alla rovescia..."
E così via.
Perché prima le donne e poi gli uomini, nel primo punto?
Non c'è una ragione precisa. Anzi, detta tutta non ci avevo fatto caso. Peraltro la stessa domanda si sarebbe potuta porre, altrettanto legittimante, se avessimo scritto prima "uomini" e poi "donne". Per quanto mi riguarda, nulla osta a invertire, di fronte a una ragione valida.
Io conosco i sessi: maschile e femminile. I generi che cosa sono?
Ho il dubbio che la tua sia una domanda retorica: non la certezza. Ti rispondo dunque prendendo la domanda sul serio. Il sesso è un dato biologico, il genere un dato culturale che si innesta sul primo, senza sostituirlo. Se invece la tua è una domanda retorica, deduco che tu contesti la correttezza della scelta di questo termine, e potresti benissimo aver ragione. O addirittura contesti l'esattezza del concetto stesso di genere (idem come sopra). Ti va di spiegare meglio?
La parità giuridica, che è certamente necessaria, non è uguaglianza. Uomini e donne sono diversi.
A me sembra un'ovvietà tautologica. A te no?
Quante donne possono fare il minatore e altri lavori pesanti?
Tutte quelle che hanno le caratteristiche fisiche sufficienti a svolgere queste professioni. Sogno un mondo in cui, tra Miss Muscolo e don Lurio, sia naturale pensare che sia la prima a dover aiutare il secondo a sistemare la valigia sul portabagagli del treno. Che la cavalleria torni a essere quello che è: un gesto volontario per il quale ringraziare e non un obbligo sessista (chissà perché, i privilegi tradizionali maschili debbano essere "becero maschilismo patriarcale" mentre i privilegi tradizionali femminili sono "cavalleria").
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