Chi deve essere educato è l' aggressore e non l' aggredito. L' aggredito deve essere educato a difendersi ma senza usare le armi dell' aggressore, altrimenti verrebbe traumaticamente sconfitto e soprattutto saremmo di fronte ad un' involuzione della specie. La QM non si risolve riportando la civiltà allo stadio primitivo: sarebbe solo una strage di uomini, più di quello che è ora. Occorre fare un passo in avanti, non passi indietro.
Ci sono zone in Italia dove la polizia non può proprio entrare, sono zone dove non vige più l'autorità dello stato. Zone gestite dalla mafia, camorra o stranieri. Non solo in Italia, anche in altri paesi "civilissimi" tipo Svezia. Queste zone sono destinate ad aumentare sempre di più.
NO GO ZONE nella civilissima Svezia
Se non entra la polizia figuriamoci le maestrine. Le maestrine però entrano benissimo nelle zone ancora civili, prima che diventino incivili.
Senza considerare che le zone dove entra la polizia e manganella la gente sono zone tipo la Val di Susa, dove vengono pestate proprio le persone che protestano pacificamente. Oppure potrei ricordare il G8, dove i black block facevano casini, scappavano e la polizia pestava i non violenti.
Verso la barbarie stiamo già andando da anni, basta vedere l'aumento di crimini e della povertà, la continua perdita di diritti. Per i diritti bisogna lottare, sono stati guadagnati prendendo manganellate, non lamentandosi e credendo che i diritti siano una specie di diritto naturale.
Con il nostro atteggiamento "civile" tutti i diritti che le generazioni precedenti avevano conquistato li stiamo perdendo. Basta guardare le leggi sul lavoro.
Secondo me c'è una differenza enorme non chiara a tutti tra civiltà e sottomissione al potere. Non sono certo per la risoluzione con la violenza di una disputa al parcheggio. Anzi sono il primo che evita ogni tipo di scontro. Ma certe volte ad essere attaccata è la nostra ragione stessa di esistenza o diritti basilari. Una volta si difendeva Dio, Patria, Terra e Famiglia e l'uomo era visto come il baluardo di questa difesa. Ora cosa si difende? Patria e famiglia sono state distrutte o comunque oggi sono disvalori. Dio è stato sostituito dalle donne. La terra ed il rapporto con quello che ci sostiene è stato totalmente rescisso. Quindi forse neanche si vede più per cosa bisogna combattere. Ci è stata tolta anche una cultura identitaria, l'unica cosa contro cui possiamo combattere sono gli stupratori ed i pedofili ed altra gente che il telegiornale ci dice di linciare. Al massimo contro gli omofobi ed altri tipi di dissidenti ormai chiamati con nomi che si danno ai reati o alle malattie psichiatriche.
Poi ripeto come sempre che tutto dipende dal contesto. Dato che però viviamo in un contesto dove sia lo stato, sia altri gruppi fuori dallo stato, ci portano via sempre più diritti, io educherei alla difesa più che alla sottomissione.
Piccolo aneddoto sulla Terra con un mio amico, fissato con la sinistra, con gli eroi della sinistra, femminismo e diritti. Cerco di spiegargli che è la terra che ci sostiene, che ogni persona per vivere ha bisogno di circa un acre di terra (sui 3000 metri quadri ma dipende dallo stile di vita). Che noi non vediamo più la terra che ci sostiene ma da qualche parte, per produrre prodotti ultra lavoratori, qualcuno ha coltivato "i suoi" 3000 metri quadri per ottenere le calorie necessarie. Gli facevo un discorso energetico ed usai la parola "spazio vitale" alla Hitler, potevo usare un termine più felice ma mi venne quello che rendeva bene l'idea.
Lui invece capì del mio discorso che in cina c'è la politica del figlio unico perché stanno stretti perché non c'è lo spazio per le case e quindi hanno pochi metri quadri a testa. E parliamo di una persona istruita che legge molto. Non aveva la minima idea e non ce l'ha ancora che c'è una Terra che lo sostiene. Avevo fatto un discorso chiaro ma così totalmente estraneo al suo modo di vedere le cose che non capì nulla. Non che sia stupido, son sicuro che se glielo rispiego meglio lo capirebbe benissimo. Se neanche esiste figuriamoci se vale la pena combattere per questa. Per lui il cibo nasce nel supermercato ed è un diritto averlo.